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Autore: Kamusa    02/11/2006    4 recensioni
Onigumo è riuscito a sfuggire a Naraku sotto le sembianze del monaco Muso... sarà questa la fine di Naraku? Inuyasha e gli altri riusciranno a vendicarsi? Kagura riuscirà ad ottenere la tanto agognata libertà? E Onigumo continuerà ad inseguire Kikyo?
Genere: Romantico, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagura, Kikyo, Miroku, Naraku
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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uccidi kikyo! UCCIDI KIKYO!

“Kikyo!” pensò seccata la demone “Per quale assurdo motivo ora vuole che la uccida? Non è in grado di farlo da solo, questo è evidente… e non vuole che Muso la ritrovi, questo è altrettanto evidente, ma rinunciare al piacere di ucciderla solo per questo, per prendersi gioco della sua vita…” strinse i denti, arrabbiatissima “e della mia, aggiungerei… ma no, è impossibile!” scosse impercettibilmente la testa “Da troppo tempo sogna di uccidere Kikyo con le sue mani, non mi avrebbe mai mandata solo perché è temporaneamente incapace di…” si bloccò, virando velocemente con la piuma verso un villaggio poco lontano “Ma forse Naraku... teme di non esserne più in grado nemmeno in futuro…” un sorrisetto perfido le si dipinse in viso.
“Mio caro Naraku…” pensò la demone “E cosa succederebbe se invece la lasciassi in vita? Perché ci tieni tanto che Muso, o meglio Onigumo, non possa soddisfare il suo desiderio?” ma subito i suoi occhi si rabbuiarono “Non fosse per quel dannato specchio… lo so che mi stai guardando, ora!” pensò, in un misto di rassegnazione e desiderio di vendetta “Kanna… ti è talmente fedele da preoccuparsi per te… che stupida!” si disse, sfiorando le cime degli alberi “Il villaggio dovrebbe essere proprio questo… così indicava lo specchio…” e il pensiero della sorella che sicuramente la stava guardando atterrare, accoccolata ai pedi di Naraku, la fece disgustare “E Kohaku… lo hai mandato a morire, e lo sai bene! Muso ha saputo tenere testa persino a Inuyasha… la verità è che rivuoi quel dannato frammento della Sfera, non è vero?” sospirò tristemente, voltandosi verso l’esercito di demoni che aveva alle spalle “E con questi? Vuoi uccidermi nel caso ti tradisca, altro che rinforzi…” pensò, ma all’improvviso lo sfavillante luccichio di una freccia rosata interruppe le sue malinconiche congetture.
-Kikyo!- esclamò, scorgendo la sagoma della sacerdotessa avvicinarsi al branco di demoni, arco e frecce alla mano “Speravo di riuscire a trovare un piano alternativo, prima di incontrarti… ma a quanto pare sei ansiosa di farti uccidere…” pensò, alzando il ventaglio, e ad un suo cenno i demoni si riversarono sulla preda.
“Non potrà certo cadere per così poco…” sperò per un momento la Signora dei Venti, mentre altri luccicanti bagliori rosati squarciavano quel muro demoniaco che si stava abbattendo sulla sacerdotessa “E infatti, i demoni faticano ad avvicinarsi…” rimase ad osservare la scena, indecisa sul da farsi, mentre i demoni venivano a poco a poco sterminati dalle frecce di Kikyo e dagli abitanti del villaggio accorsi per difenderla
-Fermatevi!- gridò la sacerdotessa, invano. La battaglia era già iniziata, l’ennesima, sanguinosa battaglia fra uomini e demoni.

Il gridare sommesso dei pochi sopravvissuti giunse alle sue orecchie, ma la sua anima era ancora lontana da tutto ciò che accadeva intorno a lui…
-Allora?- chiese il bambino a uno dei demoni più grossi
-Ancora nessuna traccia di Onigumo!- rispose questo, continuando a sguinzagliare demoni per il villaggio
-Si trova qui- mormorò, lo sguardo perso nel vuoto -Kanna ha indicato questo villaggio… il villaggio!- urlò, scosso, gli occhi sbarrati dal terrore
-Ma cosa…- grugnì il bestione al suo fianco prima che un lampo di luce rosa partisse dal frammento nella sua schiena, riportandolo al suo solito aspetto
-Si trova qui- ripetè, assente
-Ma certo…- biascicò il demone, guardandolo strano
-COME AVETE OSATO?!?!- si sentì gridare da poco lontano, e subito il brigante fece la sua comparsa tra le urla esasperate della folla e dei demoni intorno a lui. Il corpo demoniaco trasformato per il combattimento era ricoperto di stoffe pregiate, e al suo fianco pendeva una katana dai finimenti raffinati. Avanzò, inviperito, gettando davanti a Kohaku le teste di due demoni dell’esercito di Naraku
-Voi!- tuonò, rivolto al bambino e al bestione che lo affiancava -Voi avete mandato quei demoni!
-Ma certamente…- cominciò a protestare il gorilla
-Taci!- lo intimò Muso -Come hanno osato i vostri sozzi demoni uccidere le MIE bellissime ragazze?!? Come hanno osato rubare il MIO bottino, devastare il MIO villaggio?!? Me la pagherete!- sibilò
-Bene, lo abbiamo trovato- mormorò Kohaku, brandendo la sua arma
-E tu che credi di fare, moccioso?- lo interruppe il brigante, bloccandosi poi per un istante
-Aspetta…- rise, squadrandolo da capo a piedi -Ma tu non sei uno sterminatore di demoni? Credevo si fossero estinti…- insinuò, avvicinandosi al piccolo. E subito i suoi occhi vuoti si riempirono di terrore
-Gli sterminatori…- biascicò, cominciando a tremare
-E ora che ti prende?- continuò imperterrito Muso
-Sorella…- sospirò, subito prima che il frammento riprendesse a brillare della sua luce demoniaca
-Naraku!- riconobbe il brigante -E così c’è di nuovo lui dietro tutto questo!- sbottò, inferocito più di prima -Che cosa vuole ancora?!?- gridò, avventandosi sul piccolo.
-Vedi di piantarla!- intervenne il grosso demone, parandosi davanti a Kohaku e attaccandolo a sua volta
-Cosa vuoi, tu? Levati di mezzo!- gridò Muso, tranciandolo in due con un sol colpo di katana. Si voltò verso il bambino, pronto a fare altrettanto, ma subito la catena di Kohaku bloccò la sua lama
-Lasciala subito!- protestò il demone, che nel frattempo era stato circondato da frotte di altri esseri striscianti -Non ho tempo da perdere con voi!- sbottò, infilzandoli con i suoi aculei e tornando a guardare Kohaku.
Il bambino, per niente impressionato dalla velocità con cui l’avversario si era liberato dei demoni, prese ad attaccarlo con la sua arma, ma Muso riuscì a pararla senza difficoltà
-Allora, mi vuoi dire che vuole ancora Naraku? Forse tu… sai dov’è Kikyo?- sibilò, mandandolo a terra con un colpo solo. Il piccolo precipitò tra le macerie, sollevando un velo di polvere. La sua arma schizzò via, ma nonostante tutto mantenne saldamente la presa sulla catena
-Ma cosa credi di fare?- rise ancora il brigante, mentre la terra sotto di loro cominciava a tremare leggermente -E ora, cosa…- si bloccò, avvertendo il sibilo di una lama abbattersi su di lui, mentre miriadi di altri demoni li circondavano -Dannato ragazzino!- gridò, esasperato, prima che l’arma di Kohaku lo raggiungesse da dietro.

-Kagura!- la chiamò Kikyo, la voce carica di rabbia -E’ me che vuole Naraku, fermali!- le gridò, continuando a tirare frecce verso la grande accozzaglia di demoni
-E’ tutto inutile, neppure io posso fermarli, ora!- rispose, gelida, scendendo dalla piuma e mettendo mano al ventaglio “Bene, e adesso? Se la uccido faccio gioco di Naraku… se non la uccido Naraku ucciderà me…”
-Kagura!- la chiamò nuovamente Kikyo, questa volta puntando la freccia nella sua direzione -Non potete coinvolgere la gente del villaggio!-
“Ma và al diavolo, te e la gente del villaggio!” sospirò la Signora dei Venti “Naraku diceva di voler fare un esperimento… che questo abbia a che fare con Kikyo?”
-Kagura!- insistette la sacerdotessa, scagliando la sua freccia verso la demone
-Isisti?- sbottò questa “E va bene, visto che non vuoi lasciarmi in pace non mi lasci altra scelta… del resto Naraku si starà già chiedendo che sto aspettando…” si disse, cupa, cominciando a scagliare le sue Lame di Vento “Vediamo quanto tempo riesco a prendere…”.
Le due donne si lanciarono nella battaglia, l’una cercando di proteggere gli abitanti del villaggio e l’altra scagliando attacchi che per lo più finivano a vuoto. I demoni serpeggiavano intorno alla scena con fare minaccioso, annullando gli attacchi di Kikyo
“Dannazione! Non posso continuare in questo modo, Naraku mi scoprirà… non mi resta che un’unica possibilità…” pensò la Signora, schivando l’ennesima freccia di Kikyo
-Lame di Vento!- gridò, questa volta scagliandole dritte verso la ritornante
-Aaaaaargh!!!- ringhiò uno dei demoni, frapponendosi all’ultimo momento tra le lame e la sacerdotessa
-Ma che diavolo succede?!?- sbottò Kagura “Forse che…” i suoi occhi si illuminarono per un istante, mentre i ricordi degli ultimi giorni cominciarono a frullarle nella testa, acquistando a poco a poco un senso del tutto nuovo “I suoi demoni!” si disse “Vuole vedere se i suoi demoni smetterebbero di opporsi con la morte di Kikyo… per questo ha fatto in modo che non la colpissi!”
-Ahi!- gridò, mentre un’altra freccia la colpiva di striscio, strappandole una manica del kimono: la battaglia era ricominciata.
Nugoli di sassi e frecce partivano da una parte, frotte di demoni dall’altra. Kikyo la teneva sempre sotto tiro.
“Ed ora?” si chiese, cominciando a sentirsi sempre più in trappola “Vuoi lasciarmi uccidere da lei, non è vero? Come avresti fatto con Koga, hai intenzione di usarmi di nuovo, non è vero?” strinse i denti, imponendosi di non esplodere “Ma questa volta non andrà come pensi tu… preparati, Naraku! Il tuo piano sta per fallire!” mise mano al ventaglio, sollevando un braccio
-Ora la vedrai!- mormorò, sconvolgendo il campo di battaglia con fortissime raffiche di vento. Le frecce volarono in aria assieme alle urla e alle imprecazioni dei combattenti. Nella confusione che si era creata, la Signora lanciò un’altra raffica, questa volta in direzione del bosco
-Preparati, Kikyo! Preparati…- gridò subito dopo, lanciandosi nella mischia -…Naraku!- mormorò.

-Tu, maledetto!- tuonò il brigante, avvolto dalle catene, mentre il sangue continuava a colare dalla ferita sulla sua spalla “Dannazione!” pensò, alzando lo sguardo sui numerosi demoni che lo circondavano
-Su, ora vedi di non muoverti!- gli intimò uno di loro, puntandogli addosso una lancia
-Fermo!- lo interruppe Kohaku -Naraku ci ha ordinato di portarlo da lui, vivo- il demone sbuffò, allontanandosi dal prigioniero
-Ma bene, e così mi porterete da Naraku…- sogghignò Muso -Non potevo chiedere di meglio… tranne forse…- si bloccò, sgranando gli occhi
-Tranne forse che cosa?!?- si alterò il demone di prima, ma prima che potesse rendersene conto venne trafitto dagli aculei del brigante
-State attenti!- gridò un lucertolone del gruppo -E’ riuscito a spezzare la catena!- Kohaku fece un passo indietro, tirando con forza le catene che lo avvolgevano
-Naraku ti sta aspettando- riuscì solo a dire, con la solita aria assente, perchè il brigante, preso da una sorta di frenesia distruttiva, riuscì finalmente a liberarsi. Una pioggia di anelli metallici colpì i demoni che lo circondavano, gettandoli nel panico, e subito dal polverone che si era formato spuntò la sua gigantesca coda da scorpione. Con una mossa velocissima si avventò sul bambino, abbattendolo al suolo
-A te magari penserò la prossima volta- fece il brigante con aria di sufficienza, lasciandoselo alle spalle per correre via in direzione del bosco
-Demoni!- li chiamò Kohaku, facendo cenno di attaccare.
Niente.
Il bimbo si alzò a fatica, il corpo intorbidito dalla botta ricevuta
-Ma che state apett…- si interruppe, sgranando gli occhi: l’esercito di Naraku giaceva davanti a lui, in un lago di sangue demoniaco.

Il verde delle fronde ricominciò ad avvolgerlo, e l’intricato gioco dei riflessi del sole sembrò guidare i suoi passi all’interno dell’oscura foresta
“Eppure ero sicuro di averla vista qui…” sospirò, tirando il fiato.
Una calda folata di vento gli accarezzò i capelli spettinati, facendolo voltare verso un salice poco lontano. Il brigante si bloccò di scatto, e il suo viso, stravolto dalla battaglia, cambiò nettamente espressione…
Le fronde del salice, spinte da quel vento incessante, si contorsero fra loro, imprigionate in un vortice di foglie e petali danzanti, mentre i rami degli alberi più alti si agitavano nella corrente. I riflessi dorati del sole si infransero in quell’intrico verde, dando finalmente vita alla sua immagine
-Kikyo…- biascicò Muso, mentre la sacerdotessa gli sorrideva da lontano, tendendogli la mano silvana
-Oh Kikyo…- gli occhi del brigante scintillarono, mentre lo stesso, magico vento soffiava sul suo volto -Sì, ora ho capito…- mormorò, e subito l’illusione svanì davanti ai suoi occhi
-Ti ritroverò, Kikyo!- sogghignò, e subito la fiamma divampante della lussuria accese i suoi occhi, e la cupida brama guidò i suoi passi, incalzandolo nei recessi del bosco.

Sul campo di battaglia la devastazione regnava sovrana: gli abitanti del villaggio erano ormai tutti stesi a terra, e i pochi superstiti non accennavano neppure più a muoversi. Dall’altra parte, anche i demoni rimasti si potevano contare sulle dita di una mano, stremati dal lungo combattimento
-Kagura!- la voce della sacerdotessa era incrinata dalla rabbia -Io non permetterò mai a Naraku di vincere!- gridò, scagliando un’altra freccia
“Perché io secondo te vorrei?” sospirò, schivandola “Muso, ma quanto ci metti?” mosse nuovamente il ventaglio, e i pochi demoni rimasti si prepararono ad intervenire
“Ci risiamo” pensò scocciata, osservando l’altra prepararsi a colpirla “Se soltanto…”
-KIKYOOOOOO!!!!- il grido del brigante risuonò nella radura
“Finalmente!” pensò Kagura “Se non altro, ora il piano di Naraku è andato in frantumi… chissà se era veramente questo che voleva evitare” si chiese, cupa, cominciando a domandarsi se non fosse piuttosto lei ad essere stata raggirata
-Kikyo, non puoi più sfuggirmi, ora!- annunciò il demone senza troppe cerimonie
-Chi sei?- lo interruppe la sacerdotessa, puntandolo con l’arco
-Ma come, non mi riconosci, Kikyo?- rise lui, avvicinandosi -Abbassa quell’arco, subito!-.
La ritornante lo osservò, sempre tenendolo sotto tiro “Un demone di Naraku, forse?” si chiese, notando le ricche vesti strappate e macchiate di sangue “Strano demone davvero…”. La mano le tremò per un istante, mentre un cupo presentimento cominciava a farsi strada nella sua anima “I suoi occhi…” si disse, posando lo sguardo sul viso del brigante. Un viso affascinante, senz’ombra di dubbio il più bel volto che avesse mai visto, talmente perfetto che nemmeno la smania perversa che tormentava la sua anima riusciva ad offuscarne i lineamenti sottili ed eleganti… eppure quello sguardo, quello sguardo l’aveva già visto!
-Te lo chiederò un’altra volta, chi sei?- gli intimò la sacerdotessa. Il demone ignorò completamente le sue parole, facendosi invece sempre più vicino
-Getta la maschera, ora!- gridò lei, pronta a scoccare la freccia, ma purtroppo si lasciò cogliere di sorpresa, e nel giro di un istante il brigante le fu addosso, sbalzandola al suolo. La freccia tracciò la sua parabola a vuoto, piantandosi a terra poco lontano.
-Avanti Kikyo, è impossibile che non ti ricordi di me!- sogghignò, immobilizzandola coi suoi poteri demoniaci
-O… Onigumo!- realizzò, riconoscendo il bagliore perverso dei suoi occhi
-Bene, vedo che finalmente ricordi!- rise, avvolgendole gli arti tra gli aculei e sollevandole il viso con la coda -Allora, Kikyo…- sogghignò in modo raccapricciante -Sei veramente tornata, e ora…- si bloccò, come rendendosi conto che qualcosa non andava -Kikyo… ma tu…- biascicò -Eppure… n-ne sono sicuro, tu s-sei Kikyo…- un brivido gli percorse la schiena mentre fissava i suoi occhi scuri.
-Ki… Kikyo…- tremò, mentre la fiamma cupida che divampava nelle sue iridi soffocava, coperta da un velo di lacrime -Tu…- sussurrò, avvicinando il suo volto a quello della sacerdotessa “Ma che cosa gli prende, ora?” si chiese lei, cercando di non perdere il controllo “E soprattutto, come ha fatto a tornare in vita?”
-Onigumo…- cercò di toglierselo di dosso, rendendosi conto di essere ben ancorata al suolo -Ora lasciami!- lo intimò, ma lui non parve farci caso. Le sfiorò il viso con le labbra, per poi scendere a baciarla sul collo bianchissimo. Fredda, inesorabilmente fredda
-Kikyo…- sussurrò il brigante, allentando la presa su di lei -Ma tu… tu odori di terra tombale… tu… tu sei morta!
-Cosa?- domandò lei, stupita -Certo che sono…
-Naraku!- ringhiò Muso, sciogliendola definitivamente dalla sua presa, e due lacrime calde caddero sul volto della ritornante -Me la pagherai, Naraku! Questa me la pagherai!!!- gridò, facendo per alzarsi, ma nello stesso momento due frecce rosate infransero le sue braccia demoniache, facendolo crollare al suolo accanto a Kikyo
-Presto, andiamo a salvarla!- una voce familiare giunse alle orecchie della sacerdotessa
-Sorella…- sospirò, alzandosi a sedere
-Kikyo!- venne avanti Kaede, seguita a ruota da Kagome e Sango
-Hiraikotsu!- gridò la sterminatrice, lanciando l’arma verso il brigante, ma subito una Lama di Vento deviò la traiettoria, rispedendolo indietro
-Questa è senz’altro opera di Naraku!- osservò Kagome -Kagura, fatti da parte!- tese nuovamente l’arco verso Muso
-Kagura!- un’altra voce, stavolta molto più flebile, chiamò il suo nome -Tienile occupate…- la Signora dei Venti si voltò, seguita dalle altre. L’eterea figura della demone dell’evanescenza si materializzò davanti ai loro occhi, reggendo lo specchio con entrambe le mani
-Ci penserò io a uccidere Kikyo!-.

continua…
  
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