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Autore: Sallivergron    07/04/2012    3 recensioni
Protagonisti della storia sono Sebastian e Santana, erano Venere e Marte, erano due stelle diverse. Due ragazzi tanto diversi quanto simili, con in comune una passione, la passione per l'altro. Seguite la mia storia e ditemi se vi interessa! P.s. nella storia c'è anche Samantha, sorella di Santana che ha il volto di Shay Mitchell (Emily in Pretty Little Liars)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Santana Lopez, Sebastian Smythe
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Santana preparati, sto venendo a prenderti!- disse Sebastian dall'altra parte del telefono. -Ok, ti aspetto!- rispose lei. Si avviò al suo armadietto, lo aprì, in quel momento passarono Rachel, Brittany e Quinn, ridevano e scherzavano tra loro, non appena la videro divennero serie e accelerarono il passo. Lo stesso fecero Kurt e Mercedes, il ragazzo addirittura non le rivolse neanche uno sguardo. Si sentì morire dentro. Non riusciva più a sopportare quella situazione. Le mancavano le sue amiche, le mancava la sua quotidianità, le mancava passeggiare per i corridoi con Quinn e Brittany mentre si divertivano a sparlare degli altri, le mancava fare shopping con Kurt, le mancavano i duetti improvvisati con Mercedes, le mancava prendere in giro Rachel. L'unica cosa che la spingeva ad andare avanti era l'amore che provava per Sebastian. 
Chiuse in fretta l'armadietto e si avviò all'uscita. -Santana! Santana!- si sentì chiamare, non appena si voltò vide sua sorella andarle incontro. -Ehi Sam!- la salutò. -Quanto entusiasmo!- commentò quella. -Scusa, sono un po' giù di morale!- si scusò lei. -Non preoccuparti, hai da fare?- le chiese Samantha. -Si, Seb mi sta venendo a prendere!- rispose. -Oh, ok, se non avessi avuto alcun impegno saresti potuta venire con me e le mie amiche, sarà per un'altra volta, vi vediamo a casa!- esclamò la minore, diede un bacio sulla guancia alla sorella e andò via. Santana uscì da scuola e si avviò verso la BMW nera di Sebastian. Aprì lo sportello. Entrò. -Ehi amore!- la salutò il ragazzo dandole un bacio sulle labbra. Notò che la ragazza era stranamente silenziosa. Stava così da un po' di tempo e la cosa cominciava a preoccupare il povero ragazzo. -Amore è tutto ok?- chiese preoccupato. -Si, amore, tutto ok!- forzò un sorriso lei. Ma Sebastian non era stupido, sapeva che qualcosa non andava e sicuramente avrebbe scoperto cos'era. Le accarezzò dolcemente la guancia. Girò la chiave e vide Kurt che gli osservava indignato. I loro sguardi si incotrarono, erano un misto di rabbia e voglia di sopraffare l'altro. -Amore lascia perdere!- esclamò Santana mettendo una mano sul volto del suo ragazzo e girandolo verso di se. -Sei bellissima!- esclamò il biondino guardando la  sua fidanzata. -Mai quanto te!- ribatté lei. -Si forse hai ragione!- commentò lui. La latina lo guardò incredula. -Ma che st- cominciò a dire, ma il francesino non le permise di finire la frase, poiché la zittì con un bacio. Dopo qualche minuto riuscirono finalmente a partire e a lasciare il parcheggio del McKinley. -Dove mi porti?- chiese la ragazza curiosa. -Al centro commerciale!- rispose il ragazzo. -Al centro commerciale?- domandò confusa la latina. -Si amore, hai capito bene!- rispose lui. -Perché?- chiese ancora la mora. -Lo capirai una volta lì!- rispose Sebastian. 
Una volta arrivati, varcarono l'ingresso del cento commerciale, Sebastian prese la mano di Santana e la trascinò con se. -Dove stiamo andando?- chiese lei. -Seguimi e basta!- rispose lui. La portò in una gioielleria. Non appena vide l'insegna, alla ragazza si illuminarono gli occhi. Varcarono l'entrata. -Salve signor Smythe, bentornato!- lo salutò una commessa bella, alta, con gli occhi azzuri e il fisico da modella. -Grazie Megan!- rispose lui, con fare elegante baciò la mano alla ragazza e Santana cominciò ad ingelosirsi. La ragazza al di là del bancone arrossì difronte al gesto del ragazzo. Santana tossì. -Lei è la ragazza?- chiese la commessa. Sebastian annuì sorridente. -Bene signorina, mi segua!- esclamò la stessa, la latina era confusa, non capiva cosa stesse succedendo, fino a quando Megan prese un anello bellissimo con un piccolo diamante al centro e dopo aver preso la mano di Santana glielo infilò al dito. -La misura è perfetta!- affermò sorridente la commessa. -Le sta benissimo!- continuò sempre la stessa. -Seb che sta succedendo?- chiese la mora che ormai non ci stava capendo più nulla. -Santana, questo è per te, è una piccola dimostrazione dell'amore che provo nei tuoi confronti.- disse il ragazzo. La ragazza sorrise con le lacrime agli occhi e lo baciò. 
Qualche ora dopo, i due innamorati erano fermi in un bar e stavano ridendo, nel momento in cui Santana vide i suoi vecchi amici fare shopping tutti insieme il suo sorriso svanì. -Che succede?- chiese Sebastian. Poi guardò nella direzione della ragazza e capì. -Ti mancano vero?- chiese. -Si, mi mancano tanto!- rispose lei mentre le prime lacrime cominciarono ad accarezzarle il volto. Il francesino si alzò e l'andò ad abbracciare. Lei si strinse a lui e continuò a piangere ranicchiata nel suo petto. 
Quella notte Sebastian non fece altro che pensare a quello che era successo, la sua ragazza stava male e lui non poteva fare nulla per impedirlo, oppure poteva? Per far si che i suoi amici si riavvicinassero a lei, l'avrebbe dovuta lasciare, ma questo non avrebbe mai potuto farlo, teneva a lei più di quanto tenesse a se stesso. Avrebbe fatto qualunque cosa per quella ragazza, ma non poteva rinunciare assolutamente a lei. 
Passarono le settimane, il morale di Santana era sempre pessimo, era sempre abbattuta e questo faceva star male Sebastian. Alla sua ragazza mancavano i suoi amici. Passò l'ennesima notte insonne a pesare a come fare, alla fine, arrivò alla conclusione. C'era un'unica soluzione. 
L'idomani si presentò fuori dalla scuola di Santana. Lei non appena lo vide gli andò incontro e lo abbracciò. Lui avrebbe voluto abbracciarla, stringerla a se, ma non poteva, doveva essere freddo e distaccato. -Santana dobbiamo parlare!- esclamò. -Amore che succede? Mi stai spaventando.- chiese la mora. Lui sospirò e parlò. -Santana i io voglio rompere con te!- disse. Non avrebbe mai voluto farlo, ma se questo l'avrebbe fatta stare meglio, beh...era meglio così. Avrebbe sofferto, ma se ne sarebbe fatta una ragione e l'avrebbe superata assieme ai suoi amici. -C cosa?- chiese la ragazza con gli occhi lucidi. Kurt che si trovava nei paraggi si fermò ad osservare la scena. -Si, hai capito bene, mi dispiace, è finita!- detto questo si girò ed entrò in macchina. -Aspetta Sebastian dimmi perché ti prego non lasciarmi!- gridò tra le lacrime lei, ma il ragazzo non si fermò, mise in moto l'auto e partì. Kurt corse in soccorso. -Santana stai bene?- chiese vedendo la ragazza piangere in ginocchio sull'asfalto. Lei fece di no con il capo. A quel punto il ragazzo si chinò verso di lei e l'abbracciò. -Tesoro mi dispiace, ma Sebastian è uno stronzo!- esclamò. 
Nel frattempo, il povero Smythe piangeva al volante della sua auto. Vedere Santana, la ragazza che amava, in quello stato, lo fece sentire uno schifo, soprattutto perché sapeva che il motivo della disperazione della ragazza era lui. Aveva compiuto quel gesto solo per il suo bene. Sapeva che se lo avesse odiato i suoi amici sarebbero tornati da lei e che assieme a loro sarebbe riuscita a farsene una ragione. Solo una cosa non aveva calcolato... chi avrebbe aiutato lui a farsene una ragione?







Volevo dedicare questo capitolo a Darreninlove grazie per la pazienza che hai avuto!


 
  
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