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Autore: ReeGray    07/04/2012    4 recensioni
La New Generetion (no, non mobile) di HP.
Due protagoniste, due versioni, tanti misteri...FF nata dalla mente mia e di una mia amica.
Dal prequel:
Ma allo stesso tempo avrebbe avuto nostalgia del suo aspetto tenebroso, che avrebbe dovuto abbandonare per lasciar posto a qualcosa di più dolce e innocente; ma lui non aveva nulla d'innocente, aveva ucciso troppi innocenti, innocenti per davvero.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominique Weasley, Rose Weasley, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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NdA: Ci dispiace tantissimo per il ritardo!! Scusateci!



CAPITOLO 8
"Now I'm scared"

Pov. Rose

Che vuoi dire con "Lucas è stato aggredito da Paul?! E cos'è questa storia che c'è un tizio identico a Zach in un annuario vecchio di cinquant'anni?! E poi, il suo cognome è Howard?! Ma hai chiesto a Lucas?! Mirtilla sa niente?!" Chiesi a Dominique facendo una pausa ad ogni singola domanda, alzando sempre di più il tono della voce; lei era appena tornata dall'infermeria, sempre più agitata. Era incredibile ciò che mi aveva detto, ma non potevo non crederci, dopo quello che era successo a me con Varner. 
"Diamine Rose! Tranquillizzati! Andiamo per gradi! Prima di tutto, è vero, un ragazzo, di nome Ector Howard, che ormai dovrebbe avere non so quanti anni, ha la sua foto su un vecchio annuario. A Lucas non ho chiesto nulla, è troppo sconvolto e neanche  Mirtilla mi sembra in grado di parlare, l'unica cosa che fa è piangere...e piangere! In più, Lucas non mi ha detto nulla neanche per l'aggressione, insomma, nulla che faccia pensare che Varner sia coinvolto. Mi ha solo detto che stava camminando per il giardino, quando Paul, alle spalle, lo ha colpito, ed è svenuto...Non mi guardare con quella faccia!" Rispose Dom, estremamente irritata e spaventata.
Io le risposi: "Spiegami come faccio a non rimanere sconvolta! Cavolo Dom, io ho paura!" 
"Di Varner? So che dopo quello che ti è successo, e quello che è successo a Lucas, non sarebbe normale rimanere calmi, ma, dobbiamo farlo! Vuoi impazzire?" Mi rispose Dominque. Ammiravo il suo coraggio, lei si che aveva sempre qualche idea per la testa, il suo cervello, al contrario del mio, funzionava. Lei era quella intelligente, quella sensibile, il mio esatto contrario; mi sentivo una stupida al suo fianco. 
"N-no" Risposi io.
 
Il giorno seguente, a ora di pranzo, la Preside Mc.Grannit ci face tutte le solite, inutili,  "raccomandazioni  del giorno prima della gita ad Hogsmade". Quella gita mi terrorizzava, per molti motivi: prima di tutto c'erano Varner e Paul a piede libero; in secondo luogo, dopo il patto per la festa di Halloween, io e Dom avremmo dovuto accompagnare Jennifer a fare shopping; infine c'era Scorpius. Ora che stavo con Cody, nonostante facesse finta di niente, Malfoy mi guardava in continuazione in modo strano, pensavo che avesse cominciato ad odiarmi e mi sentivo così in colpa. Ero così orgogliosa, non riuscivo ad ammettere nessun sentimento vero, per nessuna persona al mondo, Malfoy era solo una delle tante vittime del mio ego. Ero trise anche per Cody, io gli piacevo davvero, ma avevo bisogno di una qualsiasi scusa per far capire a Scopius che non avremmo mai avuto un futuro come coppia. Ma perché? Per quale motivo non volevo stare con Malfoy? Era impossibile pensare che fosse tutta colpa della mia non-capacità di manifestare i miei sentimenti. Ma io, in realtà lo amavo, forse. 
Troppi pensieri, tutti nello stesso momento mi assalivano, e non avevo nessuno, a parte Dominque, con cui sfogarmi. Ma anche Dom aveva troppi problemi per la testa, praticamente uguali ai miei, quindi, in quei momenti, in un certo senso la mia migliore amica mi serviva ben poco. Mi sentivo sempre più sola.
 
 
Dopo pranzo, non avendo nessuna lezione, iniziai a vagare per i corridoi. Arrivata davanti la biblioteca trovai James seduto.
"Ehy James! Non dirmi che stai seriamente studiando per i M.A.G.O!" Cominciai io
"Bella battuta!" Rispose lui ridendo
"Allora perché sei qui?" Dissi io
"Veramente non lo so. Non avevo nulla da fare e volevo starmene un po' per conto mio. Poi sei arrivata tu e hai rovinato la mia pace! E qui mi viene da chiederti il perché della tua terribile azione" Affermò, accennando uno dei suoi classici sorrisetti beffardi e sarcastici alla "sono fantastico" , scherzosamente.
"Allora... Fammi pensare... Non lo so nemmeno io! Volevo un posto per pensare, sai com'è..."  dissi.
"Come va tra te e Cody?" mi chiese James. 
Io mi sedetti e mentii :" Bene! Mi piace davvero tanto, è carino ,simpatico, ottimo giocatore di Quidditch, intelligente e...e..."
"La finisci di dire scemenze? Sai ti conosco troppo bene cara cuginetta, non sei sincera"  Mi rispose il mio caro, insopportabile cugino, tranquillamente
"James, quello che dice scemenze sei tu! " Ribattei 
Lui continuò, accorgendosi del mio disagio:" Va bene, non ti chiedo niente! Dai ora bisogna ritrovare il sorriso. Che ne dici se facciamo qualcosa che ti piace tanto?"
"Cosa?!" Chiesi speranzosa. James sapeva sempre come farmi sentire meglio, in fin dai conti eravamo molto simili e insieme riuscivamo sempre a divertirci e non pensare.
"Ti ricordi il tuo primo anno ad Hogwarts? Avevamo trovato un bel modo per passare il tempo..." Cercò di farmi indovinare.
" Vuoi dire frugare in tutti gli scaffali della biblioteca nella speranza di trovare qualcosa di interessante, cosa che poi non avveniva mai?" Lo guardai speranzosa
"Esatto! Ti va?" Continuò James
"E me lo chiedi? Certo che si! Da che parte cominciamo?" Io e mio cugino eravamo fatti così, due ficcanaso. Quella era una delle tante cavolate che abbiamo fatto ad Hogwarts, ma era il nostro unico modo di scaricare l'ansia, di liberarci dalle preoccupazioni. Ci piaceva combinare casini, mettere tutto in disordine, come se trasferissimo il nostro caos mentale nelle altre cose, nelle altre persone, era una tecnica difensiva. Poi adoravamo svelare misteri, ma forse eravamo troppo stupidi per riuscire a risolvere una qualsiasi cosa complicata, infatti non c'era mai capitato.
Dopo una mezz'oretta passata a cercare chissà quale cosa, trovammo, per davvero, qualcosa d'interessante: era un foglio di carta ingiallito, una sorta di mappa che raffigurava tutte le stanze della scuola.
"Secondo te cos'è?" Chiesi a James dubbiosa
"Non so. Mi ricorda una mappa che mio padre aveva trovato ad Hogwarts, la "Mappa del Malandrino"; era stata disegnata da mio nonno e dai suoi amici, ma non credo sia l'originale. Non so dove si trova adesso, ma certamente non in questa scuola.  Si può definire come una copia" Mi rispose lui incerto, continuando a osservare la mappa strizzando gli occhi, cercando di notare qualche particolare in più.
"Ehi ma qui dietro c'è scritto qualcosa!" Dissi io.
"Ciao! Se stai leggendo questo probabilmente sei uno dei tanti ragazzi amanti dello scherzo; questa mappa è quello che fa per te! E’ una mappa che illustra il luogo in cui ti trovi, che sia Hogwarts, Hogsmade o Diagon Alley (disponiamo solo di questi), e, se ci sono persone che si trovano lì, basterà dire il loro nome, non un nome d'arte o qualunque altra cosa IL VERO NOME, e t'indicherà dove si trova. In questo modo potrai fare tutto ciò che vuoi, quindi anche scherzi, sopratutto scherzi, (l' abbiamo creata per quello), all'insaputa di tutto e tutti! Fantastico no?
Buon divertimento, da Fred e George Weasley."
 
"Fred e George? I nostri zii?" Continuai
"Direi di si, insomma, erano entrambi due burloni!"  Fece James.
Gli zii Fred e George, i gemelli. Mio padre non parlava molto di loro, o almeno dello zio Fred, credevo che la sua morte lo avesse sconvolto, ed è stata una reazione normale, insomma se io avessi mai perso Hugo sarebbe orribile, un dolore talmente  grande che faceva paura solo al pensiero; io e Hugo non parlavamo neanche molto spesso, ma era una delle persone a cui tenevo di più.  Lo stesso deve essere capitato a mio padre, e anche agli altri zii, sopratutto allo zio George. 
"Direi che potrebbe esserci utile! Ti dispiace se la tengo io? Mi servirebbe per una cosa..." Domandai 
"Se mi dici prima cosa, magari potrei risponderti" Si limitò a dire lui.
"D'accordo, però acqua in bocca! Potrebbe servirmi per cercare di capire qualcosa su tutta la storia di Varner e di Paul." Gli confidai, senza naturalmente dire nulla al riguardo della foto nell'annuario, o dell'aggressione di Lucas.
James annuì. 
 
Il resto della giornata fu estremamente noioso: subito dopo essere uscita dalla biblioteca mi chiamò Cody, e passammo il resto del pomeriggio a sbaciucchiarci. Ero così penosa! Io mi divertivo col mio nuovo, bellissimo ragazzo, lasciando Scorpius rinchiuso nella sua camera a deprimersi. Ero un'imbecille, mentre stavo con Cody pensavo a Malfoy, ma non riuscivo neanche a stare vicina a Malfoy, forse avevo finalmente capito cos'era quel sentimento che ho sempre odiato, quello che tutti chiamano "Amore", ma odiavo talmente tanto quella sensazione da respingere l'unica persone che era riuscita a capirmi. Ero una stupida, una stupida cavolo!
 
A cena io e Dom ci sedemmo vicine e le raccontai della mappa, la sua reazione, inaspettatamente, non fu nulla di eclatante, nonostante fosse rimasta sorpresa.
 
Quella notte riuscii a dormire benissimo, anche con tutte  le mie preoccupazioni e  il russare di Ginger, che in quei giorni era triplicato; quella ragazza diventata insopportabile ogni giorno di più, oppure ero io che esageravo, ma provavo antipatia per chiunque, ero fatta così!
 
Mi svegliai di mal voglia, sarebbe stata una giornata orribile.  Mi sentii, però, sollevata, perché le gite ad Hogsmade erano gli unici giorni nel quale potevo non indossare la divisa e, per una vanitosa come me, era il paradiso. Quel giorno optai per un jeans stretto, scarpe basse e una maglia a maniche lunghe semplice nera scollata. 
Mi diressi, assieme agli altri ,verso il punto di raduno dal quale poi saremmo partiti per Hogwarts
"Allora ragazze, lo shopping? Guardate che me lo avevate promesso!" Squillò Jennifer
"Si si, non ce lo siamo dimenticate!” Rispose un'assonnata Dominque alquanto seccata.
"Ginger tu vuoi venire?" Si rivolse Jennifer alla mora. Io pensai :" Dì di no, dì di no, dì di no"
Ma, purtroppo, Ginger accettò. Possibile che quella gita diventasse ogni momento peggiore?!
Dopo poco tempo ci raggiunsero anche Albus, Hugo e Scorpius; li salutammo ed io cercai in tutti i modi di non incrociare lo sguardo di Malfoy.
"Allora Hugo, agitato per la tua prima gita a Hogsmade?" Chiesi per cambiare argomento
"Si, ovviamente. Adesso credo che andrò dai miei amici, ciao!" Si limitò a dire mio fratello, era come se, se si vergognasse di me! Come se stessi cambiando, ma forse ero io a vederlo come il mio fratellino e lui stava solo crescendo. 
"Ehilà! Come stai splendore?" Era Cody, che mi appoggiò le mani ai fianchi e avvicinò la testa per darmi un bacio a stampo.
"Oh ciao Cody! Mi sei mancato!" Ero così sdolcinata; il tutto davanti a Scorpius poi! Mi facevo schifo.
"Oggi stiamo insieme, vero?" Mi chiese il mio ragazzo
"No! Oggi Rose doveva venire a fare shopping con me, lo stiamo programmando da tempo, però potete stare nel treno" Fu Jennifer a rispondere.
"Ehm... D'accordo, se è proprio importante me ne farò una ragione, vorrà dire che recupereremo al ritorno!" Disse Cody 
"Ovviamente!" Parlai io; avevo passato ogni limite. Me ne andai con Cody nel treno, inutile dire che non sia stato una delle cosa più umilianti che io abbia mai fatto, cioè, Malfoy stava malissimo per colpa mia, e Cody neanche mi piaceva! Ero un mostro. 
Stranamente fu proprio quello shopping forzato a salvarmi. 
Io, Dom, Jen e Ginger ci dirigemmo verso un negozio stile punk (Jennifer si vestiva solo in quel modo) e passammo tutto il tempo ad osservare la maniaca dello shopping entrare nel camerino con tre abiti a volta ed uscire sfilando stile "Mi sta tutto così bene", mi ricordava James!
Dopo due ore piene passate in quel negozio, persino Ginger che era sempre così accomodante iniziò a soffocare e disse:
"Jen, cara, quanto manca?" 
"Credo di aver finito, magari possiamo andare a prendere una burrobirra se vi va" Gracchiò la bionda sorridente
"Si finalmente!" Sospirò Dominque, che era stata tutto il tempo muta, probabilmente pensando a Lucas, che non era neanche potuto venire perché stata ancora male ed era richiuso in infermeria.
Ci dirigemmo verso "I tre manici di scopa"  ma, mentre camminavamo sentimmo dei rumori provenire dal bosco (se così si può chiamare) poco distante; ci avvicinammo, ed io iniziai a distinguerli, erano dei respiri lenti e affannosi; trovammo Albus disteso a terra sanguinante, era distrutto: i suoi capelli corvini erano tutti arruffati, aveva un occhio nero e delle ferite con del sangue che colava per tutto il corpo.
"Oddio Albus!Cosa diamine è successo?!" Urlò Dom, mentre Ginger stava per iniziare a piangere.
"M-mi hanno picchiato,  P-paul e quell'altro" Balbettò Albus tossendo, mentre Ginger e Jennifer lo aiutavano a rialzarsi
"Vuoi dire Zach Varner?!"  Esclamai io
"C-credo..." Continuò Albus, ancora nella stessa condizione 
Camminammo, in cerca dei professori, per poter aiutare Albus che era comunque già stato medicato parzialmente da Dominque con un incantesimo.
 
"Dom, io uso la mappa!" Dissi a bassa voce, avvicinandomi a mia cugina
"Si, d'accordo, ma non farti scoprire dagli altri, potrebbero pensare qualcosa di strano" Mi rispose.
Tirai fuori la mappa e pronunciai:" Zach Varner" -niente, non trovai nessuno- "Ector Howard" Ed era lì, un puntino disegnato affianco ad altri puntini, quelli degli altri alunni e professori, probabilmente era nel luogo di raduno vicino al treno, con scritto quel nome, il nome di quello  sull'annuario che ormai doveva essere vecchissimo, se non già morto. Cosa stava succedendo?  Chi era Zach Varner o, per meglio dire, Ector Howard?
  
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