PARTE 2

CASA DI HOUSE

Qualcuno bussò, era lei.

HOUSE: vattene non voglio la tua compassione

CAMERON entrò e si chiuse la porta alle spalle

HOUSE: quale parola della frase “vattene di qui” non ti è chiara?

CAMERON: sei un idiota! Se pensi che adesso aspetti altri tre anni prima che tu possa di nuovo aprirti a me sei solo un idiota!

Cameron vedendo che non aveva reazioni e che la guardava incredulo per il linguaggio usato, gli gettò le braccia al collo e lo baciò.

HOUSE: se questo è perché di faccio pen-..

Cameron lo baciò un’altra volta, stavolta fu un lungo e passionale bacio che non lasciò House come semplice spettatore.

CAMERON: non sono qui per te ma per me

***
House e Cameron erano sdraiati l’uno sull’altra al letto.

HOUSE: sei sicura? Se non ti senti pronta lo capisco..

Cameron lo tirò a sé e lo abbracciò sussurrandogli delle parole

“E’ da tre anni che sono pronta, non farmi aspettare ancora”

***

Il giorno seguente House e Cameron arrivarono a lavoro in moto con largo ritardo.

Ignorando le sfrecciatine di cip e ciop si comportarono come sempre senza negarsi dei momenti intimi lontani da sguardi indiscreti.

Durante la diagnosi per un paziente House ne era uscito con una strana domanda.

HOUSE: Cameron qualè il tuo colore preferito?

CAMERON esitante: il verde… ma perché?

FOREMAN: che c’è sotto?

HOUSE: e il tuo cioccolatino? Voglio sapere anche quello del canguro ovviamente

***

Era ora di pranzo e Cameron si avvicinò sorridente ad House intento a mettersi il giubbotto

CAMERON: vai alla mensa?

HOUSE: veramente no, vado a mangiare qualcosa fuori con Wilson, a dopo

Cameron ci rimase un po male, sapeva che non doveva essere gelosa di Wilson ma dopotutto era il loro vero primo giorno insieme.

La giornata si concluse normalmente, al parcheggio Cameron si diresse verso la moto di House in quanto essendo venuta con lui, non aveva la macchina.

Lo trovò seduto su di essa giocando con la psp. Appena la vide la mise nello zaino e fece per prendere qualcosa.

HOUSE: voi donne siete tutte così lente

CAMERON: sei te che hai finito di lavorare mezzora prima che ti finisse il turno

HOUSE: dettagli. Ho un regalo per lei signorina

CAMERON lo guardò meravigliata: un regalo per me?

House le lanciò un casco, ma non era il suo bensì uno nuovo a giudicare dalle sue condizione. Era uguale a quello di House solo che era verde.

HOUSE: così non dovrò prestarti sempre il mio

Cameron aveva capito il vero significato di quel regalo. Comprarle un casco significava che sarebbero andati abitualmente in moto insieme. In un certo senso quell’oggetto testimoniava un impegno che House aveva con lei e non una storiella di una notte.

CAMERON guardando il casco: è il più bel regalo che qualcuno mi abbia mai fatto, grazie…

HOUSE: i tuoi conoscenti devono essere proprio tirchi per non averti mai regalato qualcosa che valga di più di uno stupido casco

Le fece l’occhiolino e partirono in moto verso un nuovo inizio…

FINE