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Autore: Kiya_    07/04/2012    2 recensioni
Lluvia e Lily: gli artefici di un piano.
Gazille e Levy: le inconsapevoli vittime.
Il "Vaso di Pandora": il pretesto.
Mischiate tutto ciò con una buona dose di umorismo, romanticismo, azione e mistero e otterrete la suddetta fanfic. :)
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden, Lluvia, Pantherlily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lily entrò nella sala da pranzo pervasa dal dolce profumo della colazione.
Improvvisamente una mano spuntò da sotto un tavolo da buffet alla sua sinistra e dopo averlo afferrato lo trascinò sotto la tovaglia.
«Accidenti, spero non ti abbiano visto!» sussurrò preoccupata Lluvia a cui evidentemente apparteneva la mano autrice del “ratto”.
«Accidenti a te! Mi hai fatto prendere un colpo!».
Levy e Gazille intanto si stavano alzando per recarsi all’esterno.
Una brioches cadde dal carrello proprio di fronte a Lluvia, che cedette alla pressione dello stomaco e la mangiò.
Purtroppo, però, la donna che l’aveva fatta cadere notò le dita furtive che la derubavano della sua colazione e alzando la tovaglia svelò i due latitanti senza riuscire a trattenere un grido di stupore. Tutta la sala si voltò nella direzione dell’urlo mentre Lluvia e Lily correvano via imbarazzatissimi dopo aver buttato all’aria il tavolo.
Si fermarono soltanto solo quando furono arrivati alle loro camere.
«Che figuraccia!» esclamò la donna nascondendosi il volto rossissimo tra le mani.
Lily, orgoglioso com’era, doveva sentirsi anche peggio.
«Grazie al cielo almeno loro non ci hanno visti» disse «ma è meglio non esporci di nuovo oggi».

Quando Gazille rientrò in camera nessuno proferì parola: sia lui che Lily erano troppo scuri per dire qualcosa.
La stessa cosa avvenne nella stanza delle ragazze che si limitarono a salutarsi.
Poco dopo il rientro, i quattro maghi si incontrarono nel corridoio.
«Levy, hai già dei sospetti?» chiese il gatto con aria scura.
«Sì ma non vorrei trarre conclusioni affrettate: preferisco verificare. Andiamo nel bosco a est della città».
Vi si recarono in completo silenzio circondati da un’immaginaria aura nera di malumore.
Il bosco era piuttosto fitto ma illuminato; tuttavia di notte doveva apparire alquanto buio e sinistro.
«Per quel che sono riuscita a scoprire, il Vaso e le due litanie, prima di essere affidati al museo, appartenevano ad una gilda oscura di cui, dopo la privazione del manufatto di Zeref, non si seppe più nulla».
Lily e Lluvia parvero stupiti dell’informazione: questo dato, sebbene importantissimo, non era saltato fuori durante la loro documentazione.
Improvvisamente Gazille si irrigidì: «Silenzio! Sento qualcosa. Presto, saliamo su un albero».
Un uomo passò furtivamente sotto di loro: sulla spalla scoperta, in bella vista, un tatuaggio arancione risaltava sulla pelle.
Gazille e Lluvia spalancarono gli occhi e non appena l’uomo fu lontano, rivolti a Levy, esclamarono all’unisono: «Splitting Orange?».
La maga sorrise argutamente. Lily si sentì stupido apprendendo di essere l’unico a non capire.
Rimasero immobili così per qualche secondo, Levy sorridente e Lluvia e Gazille sbigottiti, finché il gatto, insolitamente nervoso, chiese spiegazioni.
«Splitting Orange è una gilda oscura piuttosto importante; avevamo dei contatti con loro quando eravamo in Phantom Lord» fu la risposta di Gazille.
«Il primo fidanzato di Lluvia era di Splitting Orange…» sussurrò Lluvia tra sé e sé ma appena si accorse che Levy, sorpresa, l’aveva sentita si affrettò a dire: «Vi prego non ditelo a Gray-sama!!! Lluvia ama solo lui ora!».
«Chissà, magari la cosa lo farebbe ingelosire» le disse intenerita l’altra maga.
«Puah, quante smancerie» borbottò Gazille.
«Comunque» riprese Levy «Splitting Orange era la gilda a cui venne sottratto il Vaso con le due litanie poi affidate al museo. Temo che stiano tentando di riappropriarsene».
«Sarebbe un problema se però nel frattempo fossero entrati in possesso delle restanti litanie» constatò Lily.
«Già…questa storia sta prendendo una brutta piega. Non vorrei che avessimo accettato una missione troppo grande per noi».
«Eppure non era per i maghi di livello S».
«Tanto meglio» intervenne il dragon slayer «Sarà ancora più divertente».
«Come procediamo?» chiese la maga dell’acqua.
Optarono per accamparsi nel bosco nell’attesa dell’arrivo di qualche altro membro della gilda che, pedinato, li avrebbe guidati al rifugio di Splitting Orange.

Seduti in un piccolo spiazzo erboso, i quattro maghi tacevano ognuno pensando al motivo della propria giornataccia.
Per quel giorno Lluvia e Lily scelsero di trascurare la loro romantica missione secondaria (o forse era la primaria?).
Tuttavia alla proposta di Levy di dividersi in due gruppi, scelsero subito di fare coppia per lasciare i due “piccioncini” a farsi compagnia.

Gazille stava poggiato con la schiena a un tronco d’albero mentre Levy, seduta a terra, giocherellava con un fiore raccolto poco prima.
Non si parlavano né si guardavano ancora neri per l’episodio mattutino.
Ad un tratto un fruscio sospetto li fece rizzare.
Rimasero immobili per qualche secondo.
«Forse è solo un’animale» sussurrò la maga, ma una voce maschile la smentì.
«A terra!».
Gazille si gettò sull’erba trascinando la ragazza con sé, che inevitabilmente gli cadde addosso.
Rossa dalla testa fino alle unghie dei piedi, quella cercò di spostarsi da quella imbarazzante posizione ma il dragon slayer la trattenne con le braccia forti su di sé.
«Shhh! Non fare alcun rumore» le sussurrò severo.
Mentre due uomini della gilda passavano ignari vicino a loro, Levy stava premuta al corpo di Gazille, col busto aderente ai suoi addominali, le gamba intrecciate e mani e volto sul suo petto.
Si trovava paradossalmente rassicurata e intimorita al tempo stesso da quella presa salda e dalla posizione sconveniente.
Gazille invece temeva più che mai di poter sbriciolare quel minuscolo corpicino avvolto tra le sue braccia.
Appena i due uomini furono passati, Levy si tirò su coi gomiti.
Gazille la fissò per qualche secondo, avvicinando involontariamente il suo volto a quello adorabilmente arrossito della maga.
I respiri si confusero.
Pochi centimetri dividevano le loro bocche.


«Dobbiamo seguirli prima che li perdiamo».


Levy, spaventata e intontita, aveva interrotto l’attimo romantico.
Non sapeva se maledirsi o congratularsi con se stessa, ma la missione andava messa in primo piano.
Gazille intanto si domandava quale incantesimo era in grado di rendere le donne capaci persino dell’ipnosi










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Anche questa volta ho aspettato troppo, ma per fortuna la mia nuova casetta delle vacanze mi ha ispirata per terminare il quarto capitolo. Quindi non posso far altro che ribadire: VIVA LE VACANZE! :3 Al solito ringrazio tutti i carinissimi recensori e coloro che, anche solo leggendola, stanno seguendo questa fanfiction. Grazie mille a tutti. Ovviamente colgo l'occasione per augurarvi buona Pasqua, ma mi raccomando di non esagerare con la cioccolata o dalle vacanze ci potrete tornare solo rotolando (come probabilmente farò io! XD) Bacioni!

  
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