I tre ragazzi iniziarono a correre verso il luogo da
cui proveniva
l’energia della carta.
Si trovarono davanti ad
un bivio.
Tomoyo guardava i due cattura carte concentrati e si
sentiva un po’ a
disagio. Non era come le altre volte che
seguiva gli amici felice di far
parte di quella missione e poter
riprendere tutto ciò che Sakura faceva.
- Shaoran! Da questa
parte! –
L’urlo di Sakura risvegliò l’amica dai suoi pensieri
che continuò a seguire
i due.
Li osservava mentre discutevano di che
carta poteva essere e che Sakura non
aveva sigillato. Era bello
vedere come quei due, nonostante quello che era
successo,
riuscivano ad andare avanti quando si trattava di questioni
import…
- MA ALLORA SEI PROPRIO CRETINO!-
- Io????ma
se sei tu che non vuoi capire! –
- Sono io la prescelta! Sono io
che catturo le carte di Clow e se IO dico
di andare di la, DI Là
ANDIAMO! –
- Io non vengo! Sei solo una stupida che non vuole
capire! Ti dico che
dobbiamo andare da quella parte!
- Non mi
importa se non vieni, tanto se ci sei o no non mi fa
differenza…perché NON CONTI NULLA PER ME!-
Aveva appena
urlato quelle parole in faccia al ragazzo che amava. L’aveva
fatto per ammettere a se stessa che il sentimento che provava
verso di lui
non era vero, non esisteva.
Shaoran rimase
zitto. Pietrificato. Il cuore aveva smesso di battere. Non
poteva credere a quello che lei, la sua Sakura, gli aveva appena
detto.
Abbassò la testa – Ok, me ne vado…- sussurrò prima di
girarsi e
allontanarsi a passo lento e
aflitto.
Silenziose lacrime invece iniziarono a uscire dai
verdi occhi della
ragazza.
Tomoyo, che aveva assistito a
tutta la scena, si avvicinò con passo calmo
alla migliore amica.
Sapeva quanto ora stava soffrendo per quello che aveva
detto. Ma
perché l’aveva detto? Così facendo la profezia si sarebbe attuata
e poi…non avrebbero più potuto far nulla.
Poggiò
delicatamente la propria mano su quella della spalla
dell’amica.
Sakura si girò di scatto, con aria insofferente
-
E lasciami in pace anche te! Sei sempre nel mezzo! – disse in modo
cattivo, che ferì profondamente l’amica.
In silenzio
Tomoyo levò la mano e si allontanò il più veloce possibile. Il
più lontano da quel posto, da quella ragazza che non era la
Sakura di
sempre. Non poteva crederci che quelle parole erano
state dette dalla sua
migliore amica, non poteva. Sapeva che
probabilmente c'era sotto qualcosa,
ma in quel momento non le
importava, voleva solo fuggire, fuggire dalla
cattiveria di quel
luogo.
Gli occhi verdi della giovane si guardarono
intorno. Nel vuoto che la
circondavano. Non piangeva più ma,
anzi, sembrava che le cose orribili che
aveva detto a Tomoyo e
Shaoran non l’avessero toccata più di tanto.
Si portò una
mano sulla testa, che le girava. Non si sentì più il corpo e
cadde a terra.
Cadde a terra, svenuta.
Ormai era
priva di energie ed era tutto dovuto al fatto che la ragazza non
si nutriva più; perchè soffriva, soffriva
immensamente.
Un ombra si alzò dal suo corpo steso a terra.
Si guardò intorno e poi
scomparve nella città.
Quella
notte sarebbero successe altre cose strane, ma nessuno dei due Card
Captor avrebbe potuto impedirle.