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Autore: Cabiria Minerva    08/04/2012    4 recensioni
Uno sparo risuona a Sunnydale: la fine della vita di Tara, l'inizio del tormento di Willow.
Flashfic partecipante al contest "Let's ship again" indetto da Il_Genio_del_Male. (Prompt del venerdì: schizzo; Prompt del sabato: ricordati di me)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Tara Maclay, Willow Rosenberg
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prompt del venerdì: schizzo

Lo sparo


Lo sparo risuonava ancora nell'aria quando il volto e i vestiti di Willow si riempirono di schizzi caldi, viscosi. Sentì il gusto del sangue di Tara sulle labbra, sulla lingua, e all'improvviso il mondo diventò silenzioso, immobile. La giovane guardò il corpo della donna che amava cadere come una piuma, fluttuare in quell'aria densa e poi toccare il pavimento.

«Tara.» Willow sentì le parole, ma ci mise qualche secondo a capire che provenivano da lei.

Il mondo ricominciò a muoversi e a far rumore, riempendo la stanza di urla e dolore. Willow cadde in ginocchio stringendo a sé il corpo ancora caldo di Tara. «Tara! Tara!» Davanti agli occhi vide mille immagini di loro due, sorridenti e felici. Lei e Tara che si sorridevano timidamente nei corridoi del college, lei e Tara che si scambiavano un primo bacio pieno di passione, lei e Tara che facevano l'amore sotto le lenzuola fresche di bucato.

In preda al panico le accarezzò il volto, chiamandola ancora e ancora. Le baciò le labbra, le palpebre immobili e le guance implorandola di svegliarsi. Ma gli occhi di Tara rimasero chiusi. Le lacrime bagnavano il suo volto e quello della giovane tra le sue braccia. L'abbracciò ancora più forte, scuotendola, cullandola. Ma nulla sul viso di Tara si mosse.

«NO!» sentì le propria urla di dolore affievolirsi, svanire in una voragine di disperazione. Alzò gli occhi verso il soffitto della camera e, stringendo Tara, fece l'unica cosa che sapeva fare. Una nebbia nera le avvolse mentre Willow invocava i poteri che avevano riportato in vita Buffy pochi anni prima. Dovevano riportarla indietro. Dovevano riportarle Tara.

* * *

Alcuni giorni dopo, quando i suoi amici erano riusciti a riportarla indietro dalle tenebre in cui era precipitata per vendicare la morte di Tara e Giles l'aveva portata con sé in Inghilterra a ritrovare se stessa, Willow osservava i fiori che coloravano il prato davanti alla sua finestra. Lacrime pesanti le rigavano il volto e Giles le posò una mano sulla spalla. Con un gesto lento la ragazza si voltò a guardare l'uomo, che annuì impercettibilmente. Willow tornò a concentrarsi sull'esercizio di rilassamento, cercando di ignorare la voce nella sua testa che le sibilava che se solo l'avessero riportata indietro quando li aveva implorati, che se solo le divinità a cui si era appellata l'avessero aiutata, in quel momento lei e Tara sarebbero state in mezzo ai loro amici, felici. Ma non era andata cosi e, aggiunse quella voce fastidiosa, Willow non avrebbe più conosciuto la felicità.

   
 
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