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Autore: Saeko_chan    08/04/2012    2 recensioni
Passare i primi 17 anni di vita conoscendo pressoché tutti i propri parenti, da quelli in Giappone a quelli in Italia o in Spagna, ma non il proprio padre non é affatto il massimo, soprattutto se come me poi se obbligata da forze superiori a conoscere colui che per 17 anni hai pensato avesse semplicemente abbandonato tu e tua madre al vostro destino.
Io sono Tomoko Nakamura, ho 17 anni, sono stata allevata come una ninja e sono stata obbligata a raggiungere mio padre negli Stati Uniti contando solamente sulle mie forze.
Sapete, certe vole mi chiedo se davvero ci sia qualcosa di utile nell' essere una mutante...
[Attenzione: Il rating é variato! Dal verde é passato al giallo perché in futuro ci saranno quasi di sicuro delle scene un pochino più violente di ciò che avevo previsto all' inizio e pure più serietà in determinate occasioni.]
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Charles Xavier, Nightcrawler/Kurt Wagner, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Di nuovo a casa.

 

Ripartimmo dopo poche ore, visto che dovevamo far curare Kurt-chan da qualcuno di più esperto e mio padre aveva detto che alla scuola c' era un medico mutante molto esperto e che al contrario di Jean-sensei lui si occupava anche dei casi più gravi ed io non l' avevo ancora potuto incontrare.

Comunque, dopo aver salutato mio cugino e sua moglie, visto che i miei zii e i miei nonni erano tornati nelle loro rispettive case, tornai di nuovo sul jet assieme agli altri e con una persona in più, cioé, Nanako, mentre Wolverine aiutava Kurtchan a salire, visto che era fasciato in più punti per le varie bruciature e viste che ancora non riusciva a camminare normalmente.

Io portavo una valigia, Wolverine altre due, Nanako ne portava un' altra e mio padre un' altra ancora, in parole povere ci eravamo organizzati così perché Kurt-chan non poteva portare nessun tipo di peso e perché a mio padre gli si complicava abbastanza la vita a fargli portare più di una valigia.

Comunque, una volta sopra il jet io mi sedetti accanto a Kurt-chan, tutit noi ci mettemmo le cinture e sistemammo le valige ai loro posti, per poi prendere il volo con mio padre a pilotare il Blackbird.

-Tomoko, per caso ci sono die bei ragazzi a scuola?- Mi chiese Nnako, facendomi sorridere divertita, mentre con una mano accarezzavo dolcemente la mano di Kurt-chan.

-Non ne ho la più pallida idea, dopo tutto io non frequento i tuoi coetanei, ma quelli che hanno più o meno la mia età, a parte Kurt-chan che ha 21 anni- Risposi, mentre il sensei aveva cominciato tranquillamente a fumare ed io storcevo il naso assieme a Nanako.

-Capisco che a te non faccia male fumare o che comunque te ne fregi totalmente di ciò, ma non fumare al chiuso, potrei arrabbiarmi parecchio.

Logan-sensei sorrise divertito a questa mia provocazione fatta con freddezza mentre il mio sguardo era ancora posato su Kurt-chan.

-E quindi? Che cosa mai potresti farmi? La tua telepatia mica é così sviluppata e per il resto ti ricordo che le mie ossa sono ricperte interamente di adamianto e che ho un fattore di guarigione così veloce che neppure t' immagini.- Mi rispose, semplicemente, mentre atterravamo dolcemente nella nostra base e tutti noi prendevamo una valigia a testa, tranne Kurt-chan che doveva essere sorretto da Wolverine perché era ancora messo molto male e infatti parlava a fatica e tranne il sensei stesso che ne portava due e non una.

-Magari mia figlia non sarà una telepate molto esperta, ma se fumi ancora una volta dentro il jet rischi che poi sia io a farti avere una lezione.- Aggiunse in modo neutrale mio padre, facendomi sorridere appena, mentre scendevamo con calma dal jet.

Una volta scesi ci dirigemmo dentro l' edificio e quindi immediatamente andammo verso l' infermieria.

Una volta nella stanza in questione ci vedemmo arrivare Jean-sensei che ci saluto immediatamente, per poi correre verso Kurt-chan.

-Che é successo?- Chiese la sensei, aiutando Wolverine a distendere Kurt-chan sul lettino presente nella stanza.

-Non eravate in Italia dai parenti di Tomoko? Lei chi é?- Chiese, poi, indicando Nanako, mentre io appoggiavo la mia valigia per terra e mi avvicinavo al mio fidanzato.

-Lei é Nanako Nakamura, la mia cuginetta di secondo grado ed é venuta sin qua per restare. E' una mutante.- Conclusi, sedendomi su una sedia sistemata accando al letto dove si trovava Kurt-chan e prendendogli dolcemente una mano nelle mie.

In quel momento aveva perso i sensi.

-Ah, Jean-sensei, posso sapere se ci sono delle garze qua dentro?- Le chiesi, mostrandole il mio braccio e lei andò subito a prenderne alcune e quindi Nanako mi si avvicinò e sorridendo alla donna si mise lei stessa a cambiarmi la fasciatura.

-Vado a cercare Bestia? Non credo di poter aiutare Nightcrawler da sola...- Mio padre rispose di sì e quindi la sensei andò a cercare tale persona

Era tutta colpa mia... avrei dovuto ideare un piano differente, pensare a qualcos' altro, non sarei dovuta arrivare a metterlo in pericolo sino a quel punto.

Sospsirai e chiusi gli occhi, affranta, scuotendo lentamente la testa.

-Logan-sensei, puoi portare la mia valigia in camera mia? Tanto prima di qualche ora penso di non tornarci.- Ammisi, aprendo gli occhi e osservando Kurt-chan, mentre sentivo il sensei prendere la mia valigia e allontanarsi.

-Che gli é successo di preciso?- Una voce mi fece alzare lo sguardo e mi ritrovai davanti un uomo completamente blu, peloso e grosso.

Henry-san, probabilmente era lui, tanto ormai ero abituata a non stupirmi più per l' aspetto fisico di alcuni mutanti, dopo tutto se no a quel punto della situazione non mi sarei di certo innamorata di uno come Kurt-chan.

-Henry-san, giusto?

-Sì, sono io, ma puoi chiamarmi semplicemente Bestia, se preferisci, comunque, tu sei Tomoko, giusto? Comunque, posos sapere che cosa gli è successo?- Domandò, di nuovo, mentre io cercavo la forza di rispondergli, di spiegargli l' accaduto... proprio in quel momento Nanako si avvicinò a noi -passando accanti a Jean-sensei-, per poi guardare con calma Henry-san.

-Glielo spiego io, Henry-san, mia cugina non credo che sia dell' umore adatto per farlo. Kurt-san é stato bruciato in più punti, anche se nella mia casa in Italia lo abbiamo fasciato come meglio potevamo, per aiutarlo alla ben meglio.

Un paio di lacrime mi solcarono il viso e quindi sentii la mano di Nanako sulla mia spalla destra.

Sospirai affranta.

Era tutta colpa mia, come potevo essere stata più stupida di così?

-Come mai?- Chiese leggermente allarmata Jean-san, avvicinandosi a noi, mentre anche mio padre si avvicinava, per poi prendere la parola.

-A Roma siamo stati attaccati da Magneto, Mistica e Pyro e il risultato é questo.

-Se volete prendervela con qualcuno io sono qui, il piano era mio. Kurt-chan doveva tener fermo Magneto, ma il pirocineta lo ha attaccato.- Ammisi, alla fine, tentando di apparire calma, anche se la cosa mi risultava assai difficile.

-Tomoko, questo non é il momento adatto per commiserarsi, lasciamo Jean e Henry lavorare in pace.- Concluse mio padre, mentre io mi alzavo lasciando andare la mano di Kurt-chan e trattenendo sempre di più le lacrime, mentre senza salutare nessuno seguivo mio padre e Nanako fuori da quel posto.

Assieme a mio padre e a Nanko andammo verso l' ufficio del primo e una volta dentro Nanko appoggiò la sua valigia per terra ed io mi sedetti di fronte a mio padre, seguita a ruota dalla mia cuginetta di secondo grado.

-Tomoko, so benisismo che il momento che stai passando non é di sicuro il massimo, ma devo parlarti e devo parlare pure a te, Nanako.- Iniziò a dire mio padre, guardandoci entrambe, prima di continuare il suo discorso.

-Beh, prima di tutto immagino che tu debba ancora finire le medie e quindi ti sistemerò nella zona dei dormitori femminili per la tua fascia d' età, domattina ti presenterò all' intera scuola, intanto mia figlia potrebbe farti fare un giro del posto, in più, domattina alle 06:30 devi presentarti qua, così ti darò tutto l' occorrente per la scuola e tutte le lezioni che dovrai seguire.- Nella prima parte del discorso si rivolse solo a Nanako, ma poi spostò il suo sguardo su di me ed io non volli incontrare i suoi occhi, ero già troppo distrutta per conto mio.

-Mi chiedevo se tu volessi entrare negli X-men... sai, ho visto come ti sei fatta venire in mente così velocemente un piano del genere e sei piuttosto brava pure sul campo, insomma, ti vorrei in squadra.

Chiusi gli occhi e sospirai, senza capire.

Chi erano questi X-men di cui mi stava parlando mio padre?

-Cioé? Chi sono gli X-men?- Chiesi, alla fine, prima di prendere una decisione finale.

-Wolverine, Tempesta, Jean, Ciclope, Bestia, Kurt e da qualche giorno pure Rogue e Bobby... che ne dici?

Quindi era una specie di squadra di supereroi o cose simili... sorrisi forzatamente, senza pensarci, per poi prendere la mia decisione.

-Ok, va benissimo, adesso posso andare? Devo anccompaganre Nanako in camera sua? In quale stanza, per la precisione?

Mio padre mi diede una mappa della scuola e mi indicò la zona del dormitorio femminile per le ragazzine dell' età di Nanako e quindi mi disse di far scegliere alla ragazzina la stanza libera che preferiva, detto ciò entrambe ce ne andammo in silenzio.

 

Angolo autrice:

Ah boh... sto peggiorando, vero? Ed avrei pure dovuto aggiornare prima di ora... ma sapete, sono stata male e faccio teatro, inoltre vado ancora a scuola e sono rientrata in fissa con Harry Potter (mi sto leggendo tutti quanti i libri e ciò mi prende diverso tempo), quindi fate un po' voi... scusatemi ancora per il ritardo xD Comunque, buona Pasqua a tutti! :)

   
 
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