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Autore: rondinella    09/04/2012    2 recensioni
Mentre il nostro Jean Marc de Ponthieu si ritrova caduto in disgrazia a causa dei suoi segreti, il Leone di Dunchester, il barone Jeoffrey Martewall, parte in missione nella sua Inghilterra per conto della principessa Bianca di Castiglia. E questa volta, con lui, ritorneranno nella loro terra natia anche Beau e Brianna, pronti ad affrontare l'ennesima nuova vita che li aspetta
Genere: Avventura, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Geoffrey/Brianna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Percorrere i viottoli di Calais era un'impresa ostica; ci volle più di mezza giornata da parte degli abitanti per liberare le strade principali e permettere il transito di carri e carrozze. Lo stesso Martewall si affaticava insieme al suo equipaggio per liberare le navi da legni spezzati e altri residui portati dalla tempesta; esse non avevano subito grandi danni, ma era necessario liberarle dall'acqua e riparare vele e funi. La mattinata passo così, scaricando l'acqua con i secchi e assicurando le vele ricucite agli alberi maestri. Il pomeriggio venne dedicato ai rifornimenti di acqua e vettovaglie, coperte asciutte e nuove tele. I marinai di Rockold avevano già occupato quattro locande nei pressi del porto per passare la notte prossima. Martewall stesso decise di rimanere a terra anche per quella nottata, nella stessa locanda dei giorni precedenti. Quando arrivò la sera, i lavori di manutenzione e rifornimenti erano terminati, e il barone, esausto, si concesse un meritato riposo in attesa della cena. Approfittò del catino gentilmente concesso dal locandiere e si vestì con gli abiti che erano scampati all'acqua e alla salsedine, poi scese nel salone in attesa del pasto caldo che si era ripromesso. Trovò Beau ad attenderlo alla fine delle scale, ripulito e con abiti nuovi e si fece condurre da lui nel tavolo che condivideva con la madre. Brianna sorrise timidamente, vestita di un tenue verde e con un velo ricamato a coprirle i capelli fiammeggianti. I soldati di Montmayeur erano subito ripartiti dopo aver affidato i due inglesi alla protezione del barone, il quale li aveva liberati da ogni obbligo verso di lui concedendo loro di passare l'ultima giornata sul suolo francese come meglio credevano. Entrambi non approfittarono della sua gentilezza e diedero una mano per i preparativi dell'imminente partenza, Beau con la forza delle sue braccia e Brianna con la sua autorevolezza di organizzatrice: la donna si era dimostrata brava quanto i marinai navigati nel disporre ciò che era necessario per il viaggio di ritorno e gli uomini l'avevano lasciata fare. Al suo arrivo Brianna si alzò in segno di rispetto.
<< Buona serata milord >> salutò educatamente << spero vogliate farci l'onore di cenare con noi. Avrei bisogno di parlarvi di alcune cose, e, soprattutto, di ringraziarvi >> disse, chinando lievemente il capo. Martewall era sicuro che quell'atteggiamento così deferente non fosse altro che una messinscena. Aveva capito da molto tempo che Brianna non era così mite come voleva sembrare. Decise di non farci caso.
<< Non mi dovete nessuna scusa. Mi avete fatto un favore tempo fa e non ho intenzione di dimenticarmene. Se vi aggrada, mangerò volentieri con voi >> rispose. Brianna lo invitò a sedere con un gesto della mano e il barone si accomodò alla sua destra, tra lei e Beau.
<< Devono essere stati giorni faticosi >> cominciò Brianna << Vorrei dire sinceramente che mi dispiace per tutto ciò che vi è successo, ma se non fosse stato per quella tempesta non vi avrei raggiunto e io non avrei saputo come fare per riunirmi a mio figlio>> disse, e guardò Beau che fissava le cucine, in attesa della cena o forse per nascondere l'imbarazzo. Martewall sospirò e si versò del vino.
<< Siete stati fortunati allora. Ma credo che la strada che vi ha condotti fino a Calais non sia stata così facile come la fate sembrare. Ho conosciuto il conte de Ponthieu e so che genere di uomo è >> .
Beau tenne la testa rivolta nelle cucine, come se volesse fiondarcisi dentro. Martewall non poté più ignorarlo. Nei giorni passai insieme sulla nave non aveva mai avuto l’occasione di riprenderlo per la sua sconsideratezza, non di fronte agli uomini di Rockold, che vedevano quanto il ragazzo si indafarasse per aiutarli.
 << Ragazzo sei stato davvero uno sconsiderato. Hai messo in pericolo te stesso, e cosa peggiore, tua madre. Te ne rendi conto? >> abbaiò al ragazzo. Beau smise di far finta di essere interessato al cibo e si costrinse a chinare la testa di fronte al nobile.
<< Milord, con tutto il rispetto, credo che mio figlio sia già pentito abbastanza >> intervenne Brianna. Poi, con un filo di voce, aggiunse << Forse al suo posto anch'io avrei fatto la stessa cosa. Il conte Jean è stato sempre gentile con noi... >>.
<< La gentilezza va ripagata nel modo giusto e nel momento giusto >> affermò Martewall << Ma ciò che è fatto è fatto. Confido che non vi comportiate in modo sconsiderato una volta che saremo giunti in Inghilterra >> disse rivolgendosi di nuovo a Beau << Per come stanno le cose ora, un colpo di testa potrebbe anche essere fatale >>.
<< Ve lo giuro signore, farò ciò che voi mi comanderete >> rispose subito Beau.
<< Bene. Allora non parliamone più. Madonna, tornare in Inghilterra non sarà una rimpatriata molto felice. Una volta arrivati a Glenhaven raggiungeremo Dunchester e lì, a voi piacendo, resterete con mia sorella, come dama di compagnia. Sono sicuro che le farà piacere, è molto sola, e voi sarete al sicuro. Beau aiuterà i miei cavalieri a sellare i cavalli e preparare gli armamenti, e mentre io sarò via si eserciterà con la spada con il mio maestro, e sono sicuro che per quando sarò di ritorno sarà diventato molto abile >> spiegò il lord con voce atona. Le sue parole furono seguite da un momento di silenzio, seguito a sua volta dalla cena tanto attesa. Senza aggiungere altro, i tre cominciarono a mangiare, sorvegliati da alcuni uomini di Rockold che erano alloggiati alla stessa locanda e che stavano schiamazzando allegramente, incitati dal vino. Dopo un po' Brianna riprese la parola.
 << Starete lontano molto tempo dopo che ci avrete lasciati a Dunchester? >> domandò. Martewall si pulì il viso, strofinando un tovagliolo ricamato contro la chiara barba incolta. << Non so precisamente quanto >> disse << la principessa Bianca di Castiglia, a cui il caro Jean mi ha gentilmente presentato >> e dicendo questo, storse leggermente il naso << Mi ha dato un incarico che intendo onorare. Il Delfino è in difficoltà, ed è mio dovere aiutarlo, come lui ha aiutato me >> . << Siete davvero un uomo d'onore >> disse Brianna con ammirazione << Aiutate i francesi anche se ora potreste liberarvene una volta per tutte. Per un certo senso, somigliate molto al mio Mathieu...anche lui si sarebbe comportato come voi >> sospirò sognante. Martewall non rispose, colto alla sprovvista da quell'allusione al suo passato. Riprese a mangiare e non parlò più, anche se stranamente, inghiottire il cibo, gli divenne improvvisamente più difficile. Era già sera tarda quando venne l'ora di congedarsi e riposare. L'indomani sarebbero ripartiti all'alba ed era necessario essere riposati per affrontare l'ultimo tratto di mare che li separava dall'obiettivo. Martewall stava indirizzando Beau sui migliori comportamenti che avrebbe dovuto adottare una volta approdati a Glenhaven, quando uno dei marinai del suo equipaggio si avvicinò al loro tavolo, con in mano un enorme mazzo di fiori. Martewall lo guardò, incredulo.
<< Milord, buona serata >> salutò deferentemente il marinaio << Con il vostro permesso >> continuò e si girò verso Brianna, che durante la sera si era abbassata il velo, e le porse i fiori << Madonna, un pensiero per voi da parte nostra. Ci siete stata di molto aiuto e avete fatto un lavoro eccellente, e noi tutti desideriamo ringraziarvi >> concluse, leggermente impacciato. Brianna non si sarebbe stupita, se, contandoli, avrebbe trovato tanti fiori quanti erano gli uomini dell'equipaggio. << Quella >> proseguì il marinaio, indicando la rosa più grande e più bella << è da parte del nostro capitano >> sorrise, e si congedò con un inchino. Brianna rise a sua volta, sommensamente e si voltò verso Martewall.
<< Con il vostro permesso milord, credo sia ora che io e Beau andiamo a riposare. Dobbiamo essere tutti in forze per domani >> disse, ma poi, guardando il barone, aggiunse << Credo che anche voi ne abbiate estremamente bisogno. Sembrate affaticato e siete molto pallido >> si preoccupò. Martewall si scosse. Adesso era sazio, eppure si sentiva strano. Guardò prima i fiori che Brianna teneva in mano, poi i marinai e infine le scale.
<< Avete ragione >> le disse << E' ora di coricarsi >>. Alzò la voce, e anche i marinai del suo equipaggio capirono che per loro era arrivato il momento di terminare la baldoria. Il barone lasciò il tavolo e si diresse verso le scale, con la testa pesante, lo stomaco ancora di più e rivolse una breve occhiata dietro di se, in tempo per vedere uno dei suoi uomini baciare la mano di Brianna. Aggrottò le sopracciglia, si strofinò il volto con la mano e si diresse a passi pesanti nel suo giaciglio.
  
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