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Autore: Annieslost    09/04/2012    5 recensioni
Vidi la perfezione, fatta e finita; forse ringrazia madre natura per non avermi creata cieca... ma forse la ringraziai per aver creato lui.
Era alto, con il corpo scolpito, con un sorriso talmente smagliante da far paura al sole di quel giorno, con dei capelli mossi ad incorniciargli il volto nato dalla creta di Venere. (?) Quegli occhi di un verde-azzurro impossibili da identificare perfettamente da lontano... Brillavano troppo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era giugno; era una bellissima giornata di fine giugno. 
Phoebe ed io aveva deciso da una settimana di andare alle piscine, e finalmente ci eravamo arrivate.

Cos'era in fondo per me quella giornata? 
Voglio dire, non aveva secondi fini, dovevamo solo divertirci, ridere, scherzare, fare foto... insomma, nulla di speciale, nulla che ora ricorderei così nitidamente.

Avevo appena finito di bere una "caffè zero" al cappuccino, e non vedevo l'ora di tuffarmi nell'acqua di quella vasca curviilinee così fresca e cristallina. 
"Sun, dai sbrigati con quel caffè! Voglio la piscina io!" mi urlò Phoebe dal cancelleto dell'entrata alle vasche. Lasciai giacere tutte le mie cose su di un tavolino in plastica bianca con annesso ombrellone dell' Algida e corsi da lei, spingendola in acqua, e in quel preciso istante, tra schizzi congelati, risate ed urla, lo vidi. Vidi la perfezione, fatta e finita; forse ringrazia madre natura per non avermi creata cieca... ma forse la ringraziai per aver creato lui. 
Era alto, con il corpo scolpito, con un sorriso talmente smagliante da far paura al sole di quel giorno, con dei capelli mossi ad incorniciargli il volto nato dalla creta di Venere. (?) Quegli occhi di un verde-azzurro impossibili da identificare perfettamente da lontano... Brillavano troppo.
Rimasi sull'orlo per qualche secondo, poi finii per cadere come un pero cotto nell'acqua. 
Di certo non mi aveva notata, ma io avevo l' visto, ammirato, e fantasticato già su di lui. 
Non posso dire di averci fatto una figura di merda, oh no, perchè questo sarebbe stato in caso mi avesse notata e riso di me, e fidatevi, sarebbe stata la cosa migliore che sarebbe potuta capitarmi in quel momento, viste le condizioni poco sane della mia mente.
Rimasi circa un minuto a pelo d'acqua osservandolo mentre cercava di non essere cacciato in acqua, ma venni malamente distratta dalla mia amica che cercava di farmi annegare.
Mentre a poco a poco riemergevo, cominciai ad imprecare contro di lei, e mi accorsi che Lui, era finalmente caduto in acqua, ed ora i suoi capelli fradici ricadevano sugli occhi, cosa che forse non gli dava poi tanto fastidio, perchè non accennò minimamente a spostarli.
"Ma che ti prende?? Ripigliati amore!" mi accusò Phoebe notandomi distratta, ammazza se ero distratta!
La fissai per bene negli occhi arrossendo come se fossi appena arrivata ad metro dal sole,  e poi le girai la testa verso quel bellissimo esemplare di uomo urlicchiando come una povera prociona in calore (esistono?).
Lei scoppiò a ridere, con tale divertimente che mi coinvolse, e per un attimo mi distraè dalla mia preda.
"No, no no! Concentriamoci!" urlai tornando di botto seria e autoritaria. "Allora, oggi abbiamo una missione, sono seria, lui deve accorgersi che esisto!" dissi a Pohebe, la quale è sempre pronta ad aiutarmi. 
"Sissignora!" urlò di rimando portandosi una mano alla testa in segno di saluto ad un comandante. "Quali sono i piani, signora?" 
"Li pediniamo, devono notarci!" le comunicai confabulando a bassa voce, e lei scattante mi sorrise divertita.
Cominciarono ad allontanarsi e noi con loro, sempre alle giuste distanze logicamente. 

Ma lui era di una bellezza fatale, una bellezza che ti sconvolge tutto, che ti frastorna l'intestino, che ti capovolge il cervello.

Arrivarono al ponticello che collega le piastrelle con ombrelloni di bordo piscina al centro della vasca, sulla quale è strutturata una piattaforma. Loro stavano lì sotto, si tuffavano dalla piattaforma, oppure scherzavano e ridevano sotto il ponte di legno appunto.
Io e Phoebe invece restavamo nascoste nella vasca che nasce dalla piattaforma, fingendoci interessate a tutt'altri argomeni, come smalti, bigiotteria, vestiti, scarpe... insomma, una valanga di boiate.
D'un tratto, finendo sott'acqua mi accorsi di una collanina nera sul fondo, che andai a recuperare quasi fosse una reliquia di San Francesco.
Aveva un pendaglio scuro, attaccato ad un filo di stoffa nero, sembrava qualcosa di etnico, venuto da qualche spiaggia del sud America o da qualche isola sperduta. Era davvero bellissimo, ed era suo, ne ero certa.
"Phoebe, Phoebe, guardaaa!!" la mia amica mi guardò divertita vedendomi riemergere dall'acqua con la mano alzata.
Osservò la collanina, poi guardò il ragazzo splendido, e scoppiò a ridere!
"Phoebe, daaaai cazzo!" le urlai ormai ridendo
"Si ok, potrebbe essere suo, ma se non lo fosse?" mi chiese cercando di sembrare seria
"be avrei comunque una nuova collana davvero figa" e scoppiammo entrambe in una fragorosa risata.
"Shhhh!!" tuonò lei ad un tratto, cercando di ascoltare qualsiasi cosa stassero dicendo i cinque ragazzi. "ascolta! Stanno uscendo! Vanno al bar!" infatti li vidi uscire dalla vasca, mettendo in mostra ogniuno il fisico in perfetta forma, Lui diede una scossa alla testa per liberarsi da un po' di acqua.
E dopo qualche minuto li seguimmo, ovviamente, e andammo al nostrro tavolino, cercando di essere il più possibile disinvolte e sexy, forse senza troppi risultati.
Mi tolsi la cuffia, portando la testa verso il basso e tornando dritta per poi tenere i capelli sulle spalle.
Ovviamente non erano parrticolarmente interessati alle nostre mosse super-sexy.
Decidemmo di andare al bar, tanto per passare davanti a loro un paio di volte; raccattammo i nostri portafogli, quando mi venne in mente un'idea che, per mia bieca stupidità, ci avrebbe fatte notare. Decisi che avrei lanciato la collanina a terra al nostro passaggio, proprio davanti a loro.
Passamo disinvolte, ridendo e scherzando, e "accidentalmente" lasciai cadere la collanina sull'erba. "E' fatta!" concordai tra me, fierissima.
Al nostro ritorno, non riuscii a vedere la collanina, ma di certo non mi potevo fermare davanti a loro oppure chiedere "hem scusate, avete per caso visto una collanina che probabilmente vi appartiene che prima accidentalmente mi è caduta?" no, no, di certo no.
Decisero poi di andare agli scivoli, "Phoebe! Dobbiamo andare sugli scivoliii!!"
"Heee no mia cara, io fin là sopra non ci vado, e poi  capiscono cavolo che li stiamo pedinando!!" mi urlò Phoebe stremata da questo continuo inseguimento.
"ok, ok, quindi dove ci mettiamo?" chiesi ancora fiduciosa, lo sapevo che potevo contare su di lei.
"Be, sotto gli scivoli ci sono degli scalini dove potremmo appostarci!" Sorrise Phoebe, caspita quanto potevo amarla?
"fatta!" concordai con lei rituffandomi in acqua per raggiungere gli scalini di gomma azzurrina.
I ragazzi ci passarano davanti una miriade di volte, ma dopo una mezz'ora buona, se ne andarono. Tornarono al tavolino, si vestirono e imboccarono l'uscita.

Di sicuro quella giornata mi scombussolò tutto.

Alle 22.00 della sera, ricevetti un sms di Phoebe, dal tono decisamente sovraccaricato:
Harry Styles, quest'anno deve fare il terzo anno, :DD

Perfetto, in quel momento potevo essere davvero in estasi: il ragazzo della mia vita aveva un nome.

Caaaroteeeee!!!!
Bene, sono tornata, l'altra ff mi aveva annoiata, e poi ora so usare meglio sto sito. u.u
Ok, che ne pensate?? Daaaai, vi prego, una piiiiccolissima recensione, soprattutto se mi dovete dire che faccio schifo! Pleaseee, :33
Vi saluto raggi di sole, spero vi piaccia!
Ann
  
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