I ragazzi del team di Fairy Tail erano scioccati.
Era avvenuto tutto così velocemente, che non erano riusciti neanche a seguire la dinamica degli eventi.
Chi era quello sconosciuto che adesso si frapponeva tra Natsu ed il Saggio? Era un alleato o un nuovo nemico?
Senza che nessuno potesse dire niente, il Saggio prese in mano la
situazione.
« Vedo che sei già in piedi … non pensavo di rivederti così presto, ma a quanto pare non sei proprio al massimo della forma … cosa farai? Intendi davvero combattermi in quelle condizioni? »
A quella domanda lo sconosciuto si voltò leggermente in direzione delle Fate, senza che però nessuno riuscisse a vederlo in volto.
Quell’occhiata durò solo un attimo, perché subito dopo si mise in posizione d’attacco rivolto verso il nemico.
« Ah, ah, ah, dovevo aspettarmelo. Infondo loro sono i tuoi compagni … » sghignazzò il Saggio.
“Compagni!?” pensarono all’unisono i ragazzi del team mentre una strana emozione riempiva loro i cuori.
Lo
sconosciuto però non lasciò spazio ad ulteriori
commenti e si scagliò contro l’avversario.
Lo caricò saltando, con un pugno dall’alto, ma
questi parò con il braccio sinistro e provò un
affondo a mano tesa con il destro.
L’incappucciato non si fece trovare impreparato e con una
torsione completa del busto schivò il colpo a
mezz’aria e calciò il fianco del rivale con la
sinistra.
Il Saggio, che non riuscì a schivare, venne scaraventato di
lato sotto gli sguardi stupiti dei maghi.
« Non te la cavi male nonostante tutto. Ti faccio i miei
complimenti. Contro chiunque altro avresti vinto, ma con me non hai
scampo» disse il nemico ghignando mentre mostrava
la mano destra sporca di sangue non suo.
I maghi di Fairy Tail si voltarono ad osservare la figura incappucciata
con un misto di apprensione e speranza.
Lo sconosciuto, senza dire una parola, si girò leggermente verso di loro, portandosi contemporaneamente la mano sinistra al fianco destro: li osservò per qualche secondo, poi sembrò decidersi.
Si voltò in direzione dell’avversario, prese un profondo respiro, scrollò le spalle e si mise in posizione d’attacco pronto a sostenere l'assalto nemico.
Le labbra leggermente insanguinate del Saggio si incresparono in un
sorriso.
« Oh, hai deciso di rischiare il tutto per tutto, eh!? Bene allora, facciamo sul serio!»
Detto questo, anche lui, per la prima volta, si mise in posizione d’attacco.
Nessuno fece la prima mossa … entrambi si limitavano a
studiarsi ...
Passarono quelli che, ai ragazzi di Fairy Tail, sembrarono dei minuti interminabili e solo quando ormai la tensione si era fatta insopportabile per chiunque, l’incappucciato prese l’iniziativa scagliandosi contro l’avversario.
« Explodi! » rispose il Saggio.
La figura misteriosa, senza fermare la sua corsa, scartò, inclinando il busto di circa 30° e evitando per un soffio il raggio oscuro dell’avversario.
«Tellus extollere! » gridò il nemico quando l’altro era ormai a circa due metri da lui.
L’incappucciato
svoltò bruscamente verso l’esterno per schivare il
pilastro di roccia che venne fuori dalla terra e, arrivato in
prossimità del nemico, si abbassò eseguendo una
spazzata.
Il Saggio non si fece prendere di sorpresa: saltò in aria.
« Fulgur! » un fulmine colpì il terreno dove pochi secondi prima si trovava l’incappucciato, che però aveva già schivato e contrattaccato:
« Fulgur! » e questa volta fu il Saggio a dover evitare il fulmine del nemico.
Schivò,
gettandosi in avanti con l’intenzione di colpire con un pugno
l’avversario, che però si buttò di lato
evitando il colpo.
Il Saggio non si diede per vinto e continuò
l’assalto lanciando una palla di fuoco contro
l’incappucciato.
« Globus igneus! »
« Reverbera! »
La palla di fuoco venne rimandata al mittente che subito la annullò.
I due contendenti si fermarono.
Si studiarono per un breve momento, poi ripresero sotto gli sguardi scioccati del gruppo di Fairy Tail.
Non solo entrambi gli avversari potevano usare più tipi di
magia, ma potevano anche usare gli stessi incantesimi.
Cosa significava? Che un tempo i due erano alleati? Ma allora come
faceva l’incappucciato ad essere loro compagno? Ma
soprattutto, chi era quella figura misteriosa che li stava difendendo?
Tutte queste domande stavano frullando nella mente di Erza e di Gray, mentre il Dragon Slayer stava semplicemente osservando quell’incontro a dir poco incredibile con una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
« Globus
obscurus! »
Improvvisamente una palla d’ombra venne scagliata dal Saggio in direzione di Natsu ancora disteso a terra.
L’incappucciato, anche se non si aspettava quella mossa da parte del nemico, intervenne immediatamente, portandosi sulla traiettoria dell’incantesimo.
« Presidium! »
La palla oscura si scontrò contro un muro semicircolare d’aria invisibile, esplodendo in un grande boato.
« Sapevo che avresti reagito così biondina
… i tuoi compagni sono i tuoi punti deboli! »
sghignazzò il Saggio.
«
I miei compagni non sono i miei punti deboli ... »
sentenziò l’incappucciato ancora in posizione di
difesa con le braccia fasciate incrociate davanti al volto.
« ... loro sono la mia forza » esclamò
caricando l’avversario.
A
quelle parole, Natsu fu scosso da un brivido.
Se, infatti, quella conversazione era sfuggita a Erza e Gray, che si
trovavano lontani ed erano ancora mezzi assordati
dall’esplosione, sicuramente non era sfuggita al Dragon
Slayer, che era a pochi metri e aveva un udito eccezionale.
Il ragazzo era impietrito.
Era
da un po’ che aveva una strana sensazione allo stomaco, ma
aveva dato la colpa alla fame ...
Quando però aveva sentito la parola “biondina”
e quando l’incappucciato aveva parlato, il suo cuore aveva
perso un battito.
“non può
essere lei …” pensava ossessivamente
mentre il suo cuore sperava l’opposto.
“non è possibile …”
Lo scontro stava proseguendo, ma era chiaro chi sarebbe stato il vincitore.
Il Saggio stava ormai dominando la situazione ...
Senza
neanche provare a difendersi, l’incappucciato
ricevette l’ennesimo calcio in pieno addome, che lo
catapultò all’indietro di parecchi metri.
Era allo strenuo delle forze: tutto quello che riuscì a
fare, fu mettersi a malapena in ginocchio sputando sangue.
« Ah, ah, ah, ah! Te l’avevo detto che non avevi speranza! Hai solo voluto prolungare la tua sofferenza e quella di questi ragazzi … adesso basta, sei senza magia e non riesci più neanche a muoverti! … È da tanto che aspetto questo giorno: da circa DUE anni. Prima farò fuori te e poi ucciderò i tuoi amichetti! Dovevi darmi retta quando ne hai avuta la possibilità: gli amici e gli affetti sono solo un peso! » disse trionfante mentre avanzava verso l’avversario ormai sconfitto.
La battaglia era finita: avevano perso.
O almeno questo, fu quello che pensarono tutti; tutti tranne l’incappucciato, che sotto il mantello sorrise impercettibilmente ed urlò:
« Frangere! »
In un istante, scariche elettriche percorsero il terreno, disegnando un stella a sedici punte larga circa otto metri.
Il Saggio, che si trovava esattamente nel centro dell’incantesimo, capendo all’istante la situazione, tentò di scattare in direzione del nemico, ma non ne ebbe il tempo.
Gli
spuntoni di roccia lo imprigionarono nel cuore della stella mentre
l’elettricità diventava sempre più
forte ...
Ormai era veramente finita.
In un attimo, tutta l’energia accumulata si concentrò sul Saggio e una forte scarica elettrica gli attraversò il corpo facendolo gridare di dolore.
Si udì soltanto un urlo e poi niente: il nemico era caduto a terra privo di sensi.
Dall’altro lato lo sconosciuto, che intanto si era rialzato,
prese un respiro di sollievo, osservando la scena che aveva davanti a
sé. Ci aveva messo un po’a piazzare la trappola,
ma dopo quell’ultimo calcio aveva finalmente raggiunto
l’ultima punta della stella.
Sinceramente non credeva che avrebbe funzionato, ma per una volta era felice di sbagliarsi!
La battaglia era finita: lo sconosciuto ce l’aveva fatta e in
qualche modo aveva vinto ... ora potevano rilassarsi ...
“no, non è ancora il momento per lasciarsi andare. Non sappiamo ancora chi è questo tipo e che intenzioni ha” pensò Erza tornando a concentrarsi sulla realtà.
« Lucy … » disse Natsu a mezza voce.
Quell’unica invocazione sconvolse gli animi dei presenti.
Gray ed Erza si voltarono in direzione del ragazzo senza capire cosa stesse succedendo, poi, seguendo il suo sguardo, guardarono lo sconosciuto.
Niente si mosse, solo l’ondeggiare dei vestiti agitati dal vento riusciva spezzare quell’attimo di surreale immobilità.
In quell’infinito istante, le menti di tutti i presenti smisero di ragionare: tutto quello che rimaneva loro, era un cuore dilaniato dalla speranza.
Sapevano
che Lucy non c’era più, che non ci sarebbe
più stata e che quella figura era completamente diversa da
lei, ma non potevano fare altro che assecondare
quell’irrazionale chimera.
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N.d.A.
Vi prego, non uccidetemi, so che vi aspettavate un toccante incontro, ma c'era ancora il piccolo problemino del Saggio di mezzo xD
chiedo scusa della scrittura un po'più confusa e pesante del solito, ma vengo da una notte insonne e da una giornata passata a correre a destra e a manca... so k non è una scusa, ma non sono nel pieno possesso della mie facoltà mentali ^^" scusate ;_;
detto qst vi ringrazio per aver letto fin qui e ringrazio in particolar modo coloro che hanno commentato e che mi hanno sempre sostenuto: non ce la farei senza di voi... grazie davvero!
bene, penso di aver finito ... ah, già ... il prossimo cap sarà giovedì(o venerdì) cm sempre^^
grz 1000 ancora^^ se potete, pls, commentate numerosi, mi fa piacere sapere che ne pensate^^
whitemoon