CAPITOLO 1: Fermati!!!

 

Sakura si rimise il cappuccio.

Respirava a fatica, erano sette giorni che correva senza sosta. Era esausta.

 

Non sapeva dove cercarlo....

Quando era uscita di casa, non si era preoccupata di chiedersi dove avrebbe potuto trovare Sasuke... poi aveva deciso di raggiungere per prima cosa il villaggio del suono, in fondo era il paese di Orochimaru...

ma non è che ci sperasse così tanto, nel trovare Sasuke lì.

Sarebbe stato troppo facile. Decisamente.

Sasuke era un ragazzo complicato...e così sarebbe stata la “missione” di Sakura.

 

Dentro di lei, si combattevano due stati d’animo immani.

Nostalgia e angoscia.

Sasuke era un’entità che la tormentava in sogno dalla prima volta che l’aveva visto...sotto forma di sogni, di desideri, e anche di incubi...

Mille domande si affollavano nella sua mente.

Era più che probabile che non avrebbe trovato le risposte, neanche se avesse rintracciato Sasuke. Cosa avrebbe fatto lui, quando se la fosse vista apparirgli di fronte, dopo quasi tre anni?

Lui l’aveva sempre considerata una scocciatrice, che non sapeva combattere, ma che in compenso ce la metteva tutta per farsi notare da lui...non che si comportasse da esibizionista, ma era più forte di lei...

sapeva di non piacergli, ma nessuno, nessuno poteva capire quanto il fatto che lui non la ricambiasse la facesse soffrire...e lui per primo.

Neji aveva detto a Naruto che Sasuke...era come immerso nel buio...

Quando l’avevano incontrato, lei e Naruto, e Sasuke aveva affermato di poter togliere la vita al suo migliore amico “semplicemente per capriccio”... in quel momento....sentendo quelle parole uscire dalla bocca di quel ragazzo che tanto aveva amato e tanto amava....solo in quel momento aveva realizzato quanto l’affermazione di Neji si fosse rivelata reale....

Un buio profondo da cui nessuno sarebbe riuscito a farlo uscire...

 

Di colpo, una domanda le balenò in mente:

“Ma io, come penso di poterlo salvare?”

 

Già.

Non c’erano riuscite due squadre di ninja che Sasuke conosceva da una vita. Non c’era riuscito Naruto, che era il suo migliore amico, forse il primo che Sasuke avesse mai potuto definire tale.

Ma soprattutto, non c’era riuscita LEI, Sakura Haruno, che tanto acclamava “la forza dell’amore che vince ogni ostacolo”...

 

Cazzate. Cazzate e nient’altro.

 

Non c’era riuscita, ed era tutto ciò che aveva potuto urlare dentro di sé quando si era risvegliata dallo svenimento che lui le aveva causato. Aveva fallito, come ninja, come ragazza innamorata, come ogni cosa che si era proclamata di essere.

A conti fatti, c’erano davvero speranze che una come lei, una ninja inutile, come l’aveva definita Shikamaru (e probabilmente anche Sasuke stesso) potesse riuscire a strapparlo dalle mani di Orochimaru?

Forse di speranza non ce n’era manco mezza.

Era l’istinto che le aveva imposto di partire.

Era istintivo cercare di raggiungere l’impossibile, di catturare l’irraggiungibile.

 

E questa tendenza a seguire l’istinto l’aveva dimostrata da quando, dentro di lei, aveva iniziato ad emergere la sua vera personalità, la Vera Sakura.

Era la sensazione di poter padroneggiare una forza ineguagliabile, che le conferiva un grandissimo coraggio...mai, mai prima di quel momento aveva provato tanta forza d’animo...

 

Un rumore improvviso la distrasse dai suoi pensieri.

Si arrestò su un albero e si voltò indietro.

Non era possibile.

Qualcuno la stava seguendo?!

No, fino a quel momento non aveva avuto la sensazione di essere seguita, e quello era stato l’unico rumore sospetto che aveva sentito in tutta quella settimana di viaggio.

 

Cercando di fare meno rumore possibile, Sakura saltò giù dall’albero e si abbassò dietro ad un cespuglio.

 

Dopo qualche istante, percepì un rumore di passi farsi sempre più distinto.

 

Sakura avvicinò la mano alla tasca in cui teneva le armi, raggiunse un kunai e ne strinse la punta tra le mani, tremando leggermente.

Il suo respiro si fece più affannato, soprattutto quando vide una sagoma apparire tra gli alberi di fronte a lei.

Sempre più vicino...sempre più....distinto.

Un momento.

Il respiro di Sakura sembrò mozzarsi, all’improvviso e la sua mano allentò la presa sul kunai.

Un senso di gelo si propagò per tutto il suo corpo.

No. Assurdo. Non poteva...non poteva essere.

Senza neppure rendersi conto di ciò che stava facendo, Sakura si alzò di scatto dal proprio nascondiglio.

Non aveva più il minimo controllo sul tremore delle proprie gambe.

Si strinse le braccia intorno al petto, come a cercare di calmare il dolore convulso al torace.

 

Non era possibile...non adesso.

La figura di fronte a lei la guardò con aria grave.

La luce della luna creava innaturali riflessi blu sui suoi capelli corvini.

Sakura aveva visto quei riflessi solo su una persona, nella sua vita. E non avrebbe voluto rivederli così presto. Non era....ecco, preparata.

Non adesso, non adesso.

Sasuke.

 

Poi, la logica sembrò attraversarle la testa, prima che potesse fare qualunque cosa.

 

Un sorriso ironico apparve sulle sue labbra e il suo corpo smise di tremare.

 

- Allora l’hai capito, Sakura? – anche l’altro sorrise.

- Certo, per chi mi hai presa? Sai che questa è la mia abilità maggiore.

- Dovevo immaginarmelo...

 

Un nebbia chiara avvolse il ragazzo e, quando essa si diradò, la kunoichi si ritrovò davanti esattamente quello che si aspettava.

 

- Sono una professionista nel decifrare illusioni. E tu lo sai, non è vero?

- Eheheh...non avevo altra scelta, però. Almeno sono riuscito a fermarti. Accidenti, sei diventata davvero veloce!

 

Sakura lo squadrò da capo a piedi e il sorriso scomparve dalle sue labbra.

 

- Cosa vuoi da me, Naruto?

 

Anche la risatina di Naruto sfumò e il ragazzo assunse un’espressione seria:

 

- E’ vero che sei diventata più forte, e più veloce. Ma anche se i tuoi sentimenti per Sasuke sono maturati, non puoi sperare che questo basti per farlo tornare...

- Lo so. – Sakura prese a fissare il terreno - Ma se non faccio niente, Orochimaru...

 

Naruto le afferrò un braccio, obbligandola a guardarlo negli occhi.

 

- Sakura...ci abbiamo provato, a riportarlo indietro. Ma non è cambiato niente...e tu...

- Vuoi dirmi che, se ti sei arreso tu, dovrei farlo anche io?

- Io non mi sono arreso, Sakura! – ora gli occhi di Naruto si erano fatti più decisi, così come la sua presa sul braccio di Sakura. – E non mi arrenderò a lasciarti andare da lui da sola.

- Naruto, io DEVO andare da sola!!

- Perché? Perché non mi ascolti mai? Perché vuoi fare tutto di testa tua?

- Sono fatta così! E’ inutile Naruto, non puoi cambiare quello che sono...perchè non ci riesco nemmeno io!

 

Naruto rimase in silenzio. Sakura si fermò per un minuto, tornando a guardare per terra.

 

- Naruto...io...ti posso solo ringraziare. Davvero, per tutto quello che hai fatto per me. Per avermi sempre capita e aiutata. Però...ci ho provato, credimi. Ci ho provato all’infinito....ma non riesco...a dimenticare Sasuke....non ci riesco....mi dispiace...

- Sakura....non ti posso lasciare andare....

- Vuoi provare a fermarmi?

 

Sakura estrasse il braccio dalla presa dell’amico. Lo guardò in viso. Negli occhi di Naruto c’erano tanti sentimenti, quasi gli stessi che animavano i suoi.

Rabbia, rancore, nostalgia, dolore, senso di nullità....

 

- Sakura...Non posso lasciarti andare, anche se è quello che vuoi...

 

La ragazza non voleva combattere contro di lui.

Ma, anche se non ne conosceva la ragione, sentiva di doverlo affrontare.

 

 

 

NOTE: Mio Dio...è da quasi due mesi che dovevo postare questo primo capitolo O__o!!! Adesso però per fortuna mi sono messa a lavorare con un ritmo decente, quindi avrete presto il seguito (almeno spero!)...naturalmente voglio 10000000000 commenti!!!!!!!