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Autore: Irideee    10/04/2012    8 recensioni
. Avrei trascorso 3 mesi nella città più bella del mondo, che d’altronde è anche la mia preferita: LONDRA! Eh si, un favoloso regalo di compleanno da parte di quei due squillibrati che mi hanno cresciuta e amata. Passerò 3 mesi nella fantastica LONDRA da mia zia, che ormai vive li da più di 5 anni.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*IRIS*

"Wake me up before you go go, 
Don't leave me hanging on like a yo-yo. 
Wake me up before you go go, 
I don't wanna miss it when you hit that high. “

 
La mia sveglia mattutina ormai prevedeva solo canzoni che accennassero un WAKE UP! Le adoravo. Quel giorno Cloe mi portò la colazione in camera. Che prelibatezza, un vassoio pieno di cose buonissime. Un cornetto caldo con una cioccolata calda con un ciuffo di panna sopra e una spruzzata di cacao. C’era qualcosa sotto, lei non era mai cosi gentile con me. Anche se tra le due quella acida e lunatica ero io, lei non arrivava mai a questi livelli. Rimanemmo un attimo a fissarci. Voleva chiedermi qualcosa, ma non trovava il coraggio o le parole per farlo. Poi prese il respiro e con una vocina acuta disse:
-  Allora ... non devi dirmi niente? –
- Cosa dovrei dirti? –
- Ehm forse dell’appuntamento con Harry Styles? –
- Ah, giusto. – dissi abbassando lo sguardo. – Niente di che, mi ha portata in un ristorante e ha fatto il cascamorto. Come volevasi dimostrare il tipico puttaniere britannico –
- Dai ora non esagerare –
-  Pensala come vuoi, ma ti dico che in lui non c’è niente di buono. Non pensa che a scopare –
-  Se lo dici tu – disse con una voce spenta. Abbassò lo sguardo e se ne andò. Povera Cloe, non volevo smentire i suoi idoli, ma Styles era cosi, certo non conoscevo gli altri però su di lui non avevo dubbi. Appena lo guardi pensi: STYLES = PUTTANIERE D.O.C.
Se i suoi amici sono diversi da lui, mi domando come facciano a sopportarlo. Ma perchè mi faccio tante domande? Inerenti a Harry Styles poi. Ma che cazzo me ne frega di quel ninfomane di merda. Parli del diavolo e spuntano le corna. Mi era appena arrivato un messaggio da Styles. Leggo. Scoppiai a ridere, era patetico.
 
- Per me è già tutto finito Styles.
                   NON tua Iris. –


Era duro di comprendonio il ragazzo, ma prima o poi si sarebbe stancato. Volevo prendere un pò d’aria. Decisi di uscire con Cloe, ero lì da 3 giorni e Londra non l’avevo ancora visitata. Telefono, un altro messaggio, sempre da quel rompi-palle di Styles.
 
-  No bella, la partita non è ancora finita. Ti passo a prendere tra 10 minuti, renditi presentabile, ti faccio fare un tour di Londra.
        TUO Harry –
 

Okay, ora lo picchio seriamente. Odio quando le persone insistono, io sono ferma nelle mie decisioni e se qualcuno riesce a farmi cambiare idea lo reputo graziato dalla mano del Signore. Ora mi ha veramente stufato. Mentre scrivevo schiacciavo i tasti del mio BlackBerry con una tale rabbia che di li a poco si sarebbero sfondati.
 
- La “partita”per me è chiusa, divertiti a giocarla da solo.
                                               MAI tua Iris –

 
E ora basta! Giuro che se mi avesse mandato solo un altro messaggio, anche vuoto, l’avrei denunciato per Stalking e credetemi non stavo scherzando. Dovevo uscire, liberare la testa che mi stava letteralmente scoppiando.
- Cloe ti prego usciamo, voglio sentire l’aria sfiorarmi la pelle, facciamo qualche cazzata ti prego –
- Bentornata Iris –
Finalmente ero tornata in me, io la regina delle cazzate e delle figure di merda era tornata per combinarne qualcuna delle sue. Uscimmo, andammo a visitare qualche museo come il Madame Tussaunds, Il Museo di Storia Naturale e il Wellington Museum. Poi come due pazze salimmo in cima alla Tower 42 sentendoci tanto Blair Waldorf che aspettava il suo amato Chuck Bass all’Empire State Building. Per non parlare della figura di merda che ho fatto quando siamo passate da Oxford, l’università più famosa di Londra, urlando: Cloe, guarda, quella è Hogwarts. Ci divertimmo come matte, sino a quando qualcosa rovinò tutto. Anzi rettifico, qualcuno lo stesso qualcuno che mi prese per il braccio e mi portò in un vicolo cieco per parlarmi la prima volta.
- Non cambi mai abitudini eh Styles? E poi che fai mi pedini? Guarda che io ti denuncio –
- Mi hai dato buca oggi –
- Ti avevo detto che la partita è finita, se vuoi scusarmi andrei il più lontano possibile da te – come si suol dire, alzai i tacchi e me ne andai, quando sentii una fitta al braccio, un’altra volta.
- Non cosi in fretta baby, stasera Liam darà una festa e tu sei la benvenuta. Puoi portare anche la tua amichetta se vuoi –
- Grazie per l’invito per passare una notte focosa con Harry Styles ma a malincuore devo rinunciare – detto questo lo spinsi e me ne andai.
Non so voi ma i party io li giudico come un biglietto omaggio nel letto di qualche assatanato di sesso, soprattutto se era Harry Styles a chiedermelo, quindi preferì rinunciare.  
-  Ah, eccoti dov’eri finita? – mi chiese Cloe
- Scusami ero andata in bagno –
Riprendemmo il giro turistico. Mangiammo gelati a non finire, per non parlare delle 5 creps divorate da Cloe. Non sembra dall’aspetto ma Cloe mangiava di tutto e a tutte le ore. La invidiavo perchè nonostante mangiasse tutte le porcherie su questo mondo non ingrassava mai, vi dico MAI! Arrivammo a casa sfinite. Erano le 19.00 e passa. C’era un biglietto sul frigo, era da parte di zia.
 
-  Non aspettatemi, sono andata a lavoro e tornerò tardi. Iris ha chiamato tua sorella, richiamala ha detto che è urgente.
        Un bacio, zia –
 

Gaia aveva chiamato? Per richiamarla vuol dire che è successo qualcosa di serio. Dovevo farlo subito.
- Gaia cosa è successo? –
- Sei sola? – aveva una voce davvero preoccupata.
- Ehm, si ora si –
- Quello che sto per dirti non deve uscire di qui ok? Me lo devi promettere –
- Neanche a Cloe o alla zia? –
- Soprattutto a zia –
- Va bene, dimmi – ero alquanto spaventata.
- Papà questa mattina ha lasciato mamam e se n’è andato –
Rimasi pietrificata. Il mio papà, la persona più importante della mia vita era andato via.
-  In che senso? – non riuscivo a parlare, quelle erano le uniche parole che ero riuscita a mettere insieme.
-  Non lo so. Prima di andare via ha lasciato un bigliettino in cucina con scritto: Perdonami, perdonatemi tutti. –
No, ditemi che è un incubo vi prego. Toglietemi tutto ma non il mio papà, lui non potete togliermelo.
-  Prendo il primo volo e torno in Italia –
- No Iris, fermati. Mamma non sa che ti ho chiamato, lei non vuole che tu lo sappia cosi come non vuole che lo sappiano gli altri. Vuole che ti godi la tua vacanza perchè te la sei meritata, di questo te ne parlerà al tuo ritorno –
- Al mio ritorno? Cioè tra 3 mesi? Io dovrei fingere di essere ignara di tutto ciò per 3 mesi? –
- Cosi vuole lei. Appena cambia idea ti faccio sapere. Ora devo andare, so di non avertelo mai detto ma ... ti voglio bene sorellina –
Riattaccò. Ero persa, senza il mio papà ero completamente persa. Sapete quando parlano di quel rapporto padre-figlia, di qualcosa di semplicemente meraviglioso? Era quello il rapporto con il mio papà. Lui era l’unico a trattarmi come una vera bambina, una bambina che aveva bisogno di coccole, di attenzioni e di sentirsi amata.
Lui è sempre stato coerente. La principessa di famiglia era Gaia, però per il mio papà lo eravamo entrambe. Forse la mamma si sta rendendo conto solo ora di quanto io sia importante all’interno della famiglia, ma ora è troppo tardi. Il mio papà sin dall’inizio mi aveva detto che avevo qualcosa di speciale, qualcosa in più che gli altri non avevano. Forse era quella voglia di caffè sulla coscia, o quelle poche lentiggini che mi coprivano le guance, ma lui diceva che non era una cosa visibile agli occhi. L’essenziale è invisibile agli occhi, il Piccolo Principe aveva ragione. Tutte le passeggiate con lui, tutti i gelati caduti e i suoi ceduti, tutte le volte che mi ha accompagnato alle giostrine, quando mi ha accompagnata al mio primo giorno di scuola, al mio primo concerto, al mio primo giorno alla scuola di canto, al mio primo appuntamento, lui c’era sempre stato. Perchè dovevo perdere proprio lui? Perchè?
-  Ehi cucciola che hai? –
- Niente sto bene –
-  Sicura? Che ti ha detto tua sorella? –
-  Si sto bene davvero. Niente che manco a tutti –
Io non mento mai a Cloe, però non ero ancora pronta a dirglielo. Lei sa mantenere ogni genere di segreti, soprattutto uno delicato come questo. Glielo avrei detto, ma non ora più tardi. Ora non ci voglio pensare, devo distrarmi e non pensare alla vita di merda che il fato mi stava proponendo.
- Ehi Cloe, ti va di andare ad una festa stasera? – le proposi.
- Una festa? E a casa di chi scusa non conosciamo nessuno –
- Non urlare, non ti strappare i capelli e non abbracciarmi riempiendomi di baci urlandomi: grazie – mi guardava con aria interrogativa. Faceva cosi tenerezza.
-  E’ a casa di Liam Payne –
Se avete sentito una mandria inferocita passare da quelle parti, non vi preoccupate era solo Cloe che stava sclerando per la notizia ricevuta.
-  E me lo chiedi pure? Oddio andrò da Liam –
- Si okay ora calmati, dobbiamo scegliere cosa indossare, la festa ... – mi fermai, oddio non sapevo nè l’indirizzo nè l’orario. Ero costretta a mandare un messaggio a quell’impiastro di Styles.
 
-  Non farti film Styles, non significa nulla. Dove e quando inizia la festa
                   Iris-


Nel frattempo che aspettavo una sua risposta, frugai nel cassetto qualcosa di carino da mettere. Non trovano niente di nuovo, i miei vestiti erano sempre gli stessi, qualcosa di già visto e di già usato. Decisi di frugare nel cassetto di zia, lei si che aveva buon gusto nel vestirsi, e i suoi vestiti erano sempre sexy. Oh, non so se vi ho accennato ma mia zia è single e ha solo 30 anni. E’ venuti qui a Londra perchè in Italia non trovava lavoro e poi dice che gli uomini londinesi sono un vero schianto. Beh, le do ragione. Trovai un bellissimo tubino bianco, tipo quello di Blair Waldorf indossato al White Party (2° stagione) e per spezzare misi delle scarpe con il tacco blu e orecchini abbinati. I capelli sciolti, il trucco era sempre lo stesso. Cloe era bellissima, indossava dei pantaloncini neri davvero corti, ma per come era magra le stavano da favola, scarpe con il tacco bianche e una camicia bianca scollata. Era davvero bella.
-  Beh andiamo, cosa stiamo aspettando? – mi chiese Cloe.
La risposta di quella zucca vuota di Styles ecco cosa. Se quell’impacciato non si dava una mossa, non potevamo muoverci da casa. Finalmente il cellulare suonò, un messaggio.
 
-  Alla fine hai ceduto, immaginavo. In ogni caso la festa è alle ore 21.00 e l’indirizzo è questo. Ci divertiremo baby ;) 
                                             Harry-
 

Erano le 20.30 visto che l’indirizzo era abbastanza lontano, potevamo benissimo incamminarci. Volevo solo divertirmi, bere e lasciarmi tutti i problemi alle spalle. Non volevo pensare a niente.

 

*PARTY*


Arivammo a casa di Liam leggermente in ritardo, ma sinceramente non m’importava un gran che. Suonammo. Ci aprì un ragazzo alto, dai capelli biondi corti e due occhioni color cioccolato mai visti. Pareva davvero tenero.
- Ciao, voi siete? –
-  Ciao, io sono Iris e sono un’amica di Harry. Lei è Cloe ed è una mia amica. Harry mi ha invitata qui oggi e ha detto che potevo portare un’amica quindi –
-  Non c’è problema piccola, prego entrate pure –
Com’era gentile. WOW la casa era enorme, e ospitava davvero un gran numero di persone. Ci buttammo nella massa e iniziammo a ballare. Ad ogni angolo della casa c’erano persone ammassate tra loro, era una cosa davvero da vomito. Mi avviai verso il bancone con gli alcolici, presi un bicchiere di vodka gusto pesca. Ne presi un altro, e un altro. Non riuscivo a fermarmi.
-  Ehi vacci piano con l’alcool – era Harry.
-  Fatti i cazzi tuoi Styles – dissi barcollando.

 
Ill be up in party looking for a hottie to bone
I got a drink in my hand buffalo buffalo
Poppin bottles in the house with models in the V.I.P
All the girls make out for the whole damn club to see

 
-  Amo questa canzone –  ero completamente ubriaca, e ballavo come una matta al ritmo di “Sorry For Party Rocking”. I LMFAO li adoravo, erano due bastardi ma li adoravo.
-  Che fai Styles, non balli? –
-  Certo, ma non con te in questo stato –
- Ooh andiamo che te ne frega del mio stato, anzi dovresti aprofittare non capisco un cazzo di quello che dico e faccio, potresti portarmi in una stanza e scoparmi –
-  Adesso smettila, vieni ti porto via –
-  Lasciami Styles, non toccarmi – bevvi un altro bicchiere di vodka. La musica mi stava facendo scoppiare la testa, oppure era per la sbronza? Oddio non ci capisco un cazzo.
 

Let's go people always say that my musics loud sorry for party rocking
Nighbours complain saying turn it down! sorry for party rocking
Haters don't like we got the spotlight sorry for party rocking
When they talk shit, we just pick a line sorry for party rocking

 

Mi allontanai da Harry e andai ad attirare l’attenzione di qualche ragazzo.
-  Ciao bellezza, come ti chiami? Io mi chiamo Gary –
- Piacere Iris –
- Sei sola? –
-  Si, solissima – barcollavo sempre più. Il ragazzo capì cosi mi strinse a sè e mi baciò. Un bacio davvero passionale, sentii le sue labbra calde contro le mie, le nostre lingue si incontrarono in qualcosa di proibito. Sentii il fuoco dentro di me in quel momento, non capii più niente. Il ragazzo, mi prese e mi disse:
-  Vieni con me, ci divertiamo un pò –
Stavo per svenire, l’unica cosa che ricordo era il suo viso, con due occhi celeste cielo e capelli castani come cacao. Dopo il buio.
 

*HARRY*
 

Stavo cercando Iris ovunque ma di lei non c’era traccia. Non poteva essere andata via, la sua amica stava pomiciando con Liam, quindi doveva essere qui da qualche parte. Ma dove? Dovevo trovarla e portarla a casa. Come aveva detto potevo prenderla e portarla a letto quando volevo, ma non volevo vincere cosi, per come era presuntuosa doveva sentire la necessità di fare sesso con me, dovevo arrivare alla condizione di farla pregare per essere mia solo per una notte. Ma che fine aveva fatto? Quella ragazza mi sta facendo impazzire. Ecco Zayn, forse lui l’aveva vista.
- Ehi bro, hai visto l’italiana da qualche parte? –
- La nostra scommessa intendi? Si, l’ho vista andare in camera di Liam con un ragazzo. Hai perso bro –
- Cosa? No Malik non capisci, lei è ubriaca fradicia, non capisce un cazzo di quello che fa –
Mi recai correndo in camera di Liam, aprì la porta e vidi Iris completamente in intimo con un ragazzo. Lei era svenuta, era una scena impressionante, sembrava morta.
-  Ehi tu che cazzo stai facendo? Esci immediatamente hai capito? – gli lanciai un pugno con tutta la forza che avevo. Io ero il primo nel cambiare ragazza ogni sera, ma no quando non erano coscienti. Questo era troppo.
-  Ehi Iris, mi senti? Ti prego rispondimi –
- Chi sei? – riuscì a pronunciare a malapena.
- Sono Harry, mi vedi? –
- Harry... – scoppiò in un bagno di lacrime. Perchè si era ridotta cosi male? Doveva esserci per forza qualcosa sotto, era davvero uno straccio.
- Ti aiuto, aspetta indossa questo – le diedi un pantaloncino e una maglietta trovati nel cassetto di Liam.
- Harry, il mio papà – stava piangendo, non riuscivo a capire bene cosa stesse dicendo.
- Rimani qui stanotte, mi racconterai tutto domattina. Ci sono io non ti preoccupare –
- Il mio papà è andato via – continuava a bisbigliare – il mio papà, sono rimasta sola, il mio papà – doveva essere successo qualcosa al padre. Eppure quando l’ho incontrata all’uscita della Tower 42 non stava cosi male.
-  Calmati, riposa ora domani mattina parliamo meglio ora riposati. –
Tra le lacrime che le rigavano il viso si addormentò tra le mie braccia. Era un angelo, mi addormentai guardandola dormire. Era bellissima.

 

 
Ciaooo caroteeeee ... Allora cosa ne pensate del capitolo? Harry è davvero tenero alla fine *-* a mio parere penso che sia venuto una bomba ma lescerò giudicare voi. Ancora grazie per le tante visite e per le 13 recensioni, aumentano sempre più e sono sempre più contenta che vi piaccia. Continuate a leggere e a lasciare recensioni. Un bacio Iris. 
  
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