La mattina seguente mi alzo, mi vesto per andare al lavoro, prendo la borsa e metto dentro i fogli dei ragazi, scendo a fare colazione, saluto i miei e vado al lavoro.

Mentre cammino per andare al lavoro mi scontro con un ragazzo e cado a terra “Ai!” “Scusami, mi dispiace! Ti sei fatta male?” “No, no tranquillo!” Gentilmente il ragazzo mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi. Prendo la sua mano e con il suo aiuto mi alzo da terra.

I nostri sguardi si incoricano.

Era lui, ancora non ci potevo credere. Rimasi a guardarlo per qualche minuti. “Scusami ancora, non ti avevo vista, ero sovrapensiero” “Tranquillo, non ti preoccupare! Sto bene!”Sorrido dolcemente e mi alzo in piedi.

“Ma tu sei la ragazza che lavora da Starbucks?” “Ehm, sì sono io” Dico arrossendo un po’. “Immagino stessi andando al lavoro! Se vuoi ti accompagno, stavo andando lì anche io!” “Certo, grazie mille! Molto volentieri!” Dico più felice che maai, ma cerco di non farlo vedere.
“Non ci siamo ancora presentati, io sono Nick! Piacere di conoscerti!” “Piacere mio Nick io sono Amy” Ci stringiamo la mano e camminiamo fino ad arrivare da Starbucks.

“Scusami ancora ero sovrapensiero, io ed i miei fratelli abbiamo perso delle fogli molto importanti e stavo pensando dove avesismo potuto lassciarle”.

“Mi dispiace, spero che le ritroviate in fretta” Non mi viene in mente che ce le avevo in borsa ed arriviamo in cinque minuti da Starbucks. Lo saluto e vado a cambiarmi. Mentre mi cambio e mi metto la divisa da lavoro arrivano anche Kevin e Joe.

Comincio a lavorare, i ragazzi sono seduti ad un tavolo che stanno scrivendo. Ogni tanto io e Nick ci guardiamo e la mia amica se ne accorge. Ad un certo punto mentre pulisco un pezzo del bancone del bar, io e Nck ci stavamo guardando, poi lui ha irpreso a lavorare ma io lo guardavo ancora.

La mia amica mi arriva da dietro e mi fa spaventare che quasi non urlo “Guarda che è pulito quel pezzo!, Lo avrai pulito non so quante volte!” Dice ridendo; “Mi hai fatto spaventare!” “Continuavi a guardare chi sai tu!” “Naaa, non è vero! Guardavo fuori dalla vetrata” Dico in mia difesa.
“Sì certo, da dieci minuti?” “Ehm, sì sì!” “Torniamo a lavorare” Dice la mia amica ridendo senza farsi vedere da me.

L’orario di lavoro è inito ed io e la mia amica andiamo a cambiarci negli spogliatoi. Quando prendo la borsa e cerco il cellulare per vedere se ci sono chiamate o messaggi mi accorgo di avere i fogli che Nick ed i ragazzi stanno cercando.

“Devo riuscire a trovare il modo di restituirglieli!” Dico alla mia amica, ma come?