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Autore: FeBookworm    11/04/2012    5 recensioni
Eccomi qui con il seguito ( tanto atteso spero!) di "Cuore e Ragione".
In questa storia vedremo come i piccoli Draco, Hermione, Blaise e James affronteranno dei nuovi anni ad Hogwarts e di come i poteri di Draco non andranno perduti. Di come, anzi, saranno utili all'ormai adulto Harry Potter.
Dal Prologo:
"Ma quelle voci, quelle luci argentate che lo proteggevano…Tutto nell’insieme facevamo parte di un qualcosa che lui non era ancora in grado di capire.
Quattro anni sono troppo pochi per rispondere a delle domande così grandi.
Forse, un giorno Draco avrebbe trovato la via…Avrebbe trovato tutte le risposte…
Per ora bastava tenere la sua testolina bionda protetta da tutti quegli sguardi e nascosta dal mondo.
Tom come sempre sapeva come proteggerlo.
Tom sapeva sempre tutto.
[....]
“I suoi poteri non rimarranno assopiti per sempre.”
“Ne sono consapevole, Cromo.”
“Prima dei suoi diciotto anni, Iride. Ricordalo. Draco dovrà ritornare ad essere l’Ultimo Oracolo.”
Genere: Avventura, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Nota dell'Autrice:

Buooooooooooooongioooooooooooooornoooooooooooooo a tutteeeeeeeeeeeeeeeee/iiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Come state??? Spero bene! 
Avete mangiato tante uova di cioccolato???
Io no, perché la mia mamma dice che sennò ingrasso e sono già grassa di mio, quindi era meglio evitare. ù.ù
Cooooooooooooooomuuuuuuuuuuuunquuuuuuueeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee...
Visto che io torno a scuola domani, ho pensato bene di aggiornare la storia e di portare avanti un po' la storia.
Questo capitolo è venuto un po' così, volevo fare un piccolo approfondimento su Theo e un po' sulla personalità di Hermione. Spero di esserci riuscita.
Adesso mi metterò a scrivere il terzo capitolo, contente/iii???

Ringrazio Anima Lupetta per le sue due recensioni e mi scuso per non aver risposto, però mi hanno fatto davvero tanto piacere!!!!
Ah, un messaggio per giratempo94: Stasera DEVI tifare Juve. Perché se vinciamo siamo ancora in testa, e ciccio Allegri non sarò più così allegro e noi saremo CONTEnti xD

Buona lettura e ringrazio tutti coloro che hanno letto, recensito, seguito, ricordato e preferito la mia storia (Ma siete tantissimiiii!!!!!!!!!!!!!*-*)

Tom: Evvvvvvvvvvaaaaaaaaaaaaaaaaaaaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, non mi hai padellato!!!!
Fede: E ma anche te te la vai a cercar, eh! *Sdeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeengggggggggggggggggggg*

Capitolo 2.

Un giovane uomo camminava velocemente per i corridoi di Hogwarts. Le lezioni sarebbero iniziate il giorno successivo, ma c’era ancora una cattedra da assegnare.
Il giovane entrò nello studio dei Presidi di Hogwarts e quasi gli venne un infarto quando vide chi vi era all’interno.
“Professore?”
“Entra pure, signor Nott. Come vanno le cose? E’ da parecchio tempo che non ti vedo.”
“Credevo che la Preside fosse la McGranitt. Insomma…Lei è morto…”
“E Draco dovrebbe avere…trentatré anni, adesso?? Invece ne ha undici. Il dio del Tempo ha cambiato molto.”
“Cromo non può resuscitare i morti, professore.”
“Ah no? E con Tom che cos’ha fatto?”
Theo sospirò. Parlare con quel vecchio era inutile. Lo era sempre stato.
“Immagino che allora la cattedra di Pozioni la prenda Severus.”
“Dipende. Tu vuoi prendere quella di Difesa delle Arti Oscure, giovanotto?”
“Non so se sono adatto…”
“Theodore sei un Auror.”
Theo abbassò il capo e i suoi occhi si velarono di tristezza:”Lo ero.”
“Un piccolo incidente di percorso non cambia quello che si è, signor Nott.”
Ah, certo. Lui lo chiamava un piccolo incidente di percorso.
Naturale.
Amor vincit omnia. Era questo il suo motto.
Che si fotta.
Luinon aveva ucciso l’altra faccia della medaglia. Lui non era stato costretto a togliere la vita alla sua Anima Gemella.
Ancora sognava di notte gli occhi azzurri di Daphne che si spegnevano per causa sua.
Ma lui aveva dovuto farlo.
Quella notte…Oh, quella notte non poteva andare diversamente…
 
“Tom, te ne prego! Devi andare via di qui! Vi attaccheranno!” urlò Theo.
Thomas lo guardò, senza capire.
“Tutte le ville dei Malfoy o dei Black sono protette da degli incantesimi molto forti, Theo. Nessuno entra se non è invitato o ben accetto.”
“Dannazione! Perché non vuoi capire? Draco…lui ha avuto una brutta sensazione prima. Potrebbe significare un attacco.”
“Draco ultimamente fa brutti sogni che lo tormentano. E poi c’è Iride.”
“Iride non potrà proteggerlo per sempre, Tom. Se la dovrà cavare da solo.”
“Allora resta. Sei un Auror e anche molto potente. Quindi non vedo il problema.”
Ma il problema c’era eccome.
Verso l’una di notte qualcuno entrò all’interno della residenza estiva dei Malfoy.
Theo rimase nascosto dietro il muro, aspettando il momento propizio per attaccare.
Qualcuno però scese le scale ed accese la luce proprio prima dell’attacco.
Un Draco di otto anni, con gli occhi vitrei e spalancati come quando aveva le sue visioni, apparve.
“Daphne…” disse semplicemente.
“E così…i tuoi poteri non se ne sono andati del tutto, Ultimo Oracolo.”
“Ti immaginavo diversa a trent’anni, sai? Con meno…rughe.”
“Le avresti anche tu a quest’ora, Draco.”
“Può darsi. Allora…perché sei qui?”
“Credo che tu lo sappia benissimo. Abbiamo trovato un incantesimo, di cui solo io so la formula esatta.”
“Ah già. Quella stupida idea. Vuoi farmi ritornare cattivo per guidarvi ancora? Non l’avete già fatto tu e l’altra sgualdrina? E poi com’è finita? Ah già, ora ricordo. La Parkinson è morta, così come tua soralla. Mi chiedo come mai tu sia ancora viva…Ma certo, sei scappata strisciando come una brava serpe. Oh, Riddle sarebbe così schifosamente fiero di te.”
La ragazza bionda iniziò ad innervosirsi:”Allora? Che cosa fai? Vieni con me con le buone o con le cattive?” disse sfoderando la bacchetta.
“Davvero scorretto da parte tua, Daph. Io non posseggo una bacchetta.”
“Hai i tuoi poteri, Draco.”
“Sbagliato. Non del tutto. Non è leale.”
“Esserti innamorato di una Grifondoro ti ha rammollito. Noi Serpi non siamo leali.”
“Lo siamo molto più di quanto diamo a vedere.”
“Ora basta parlare. Confundus!”
Theo interferì scagliando uno Scudo per proteggere Draco.
“Theodore. Vieni fuori!” urlò la Greengrass.
Iniziarono a combattere. E quando Daphne fu sul punto di Incarcerare Draco per portarselo via…Lui lo fece.
La uccise.
Ma non con un Avada. Sarebbe stato troppo…gentile.
Fu una morte lenta e dolorosa. Come ogni Mangiamorte si meritava.
“Hai sempre scelto lui e Blaise a me, Theo” gli disse prima di morire.
“Loro non mi hanno mai tradito, Daph. Tu molte volte, per quanto io ti amassi.”
Appena si voltò verso Draco lo vide svenuto a terra.
Succedeva sempre così. Aveva qualche spruzzo di potere e poi non si ricordava più niente.
Ma dopo quello…Theo non sarebbe stato più un Auror a tutti gli effetti. Non più missioni pericolose. Perché in ogni nemico rivedeva lei.
Adesso poteva prendersi cura di Draco e di Blaise come aveva stabilito.
 
“Allora…la vuoi la cattedra di Difesa, si o no?”
Theo alzò lo sguardo da terra e guardò il vecchio Preside:”Certamente. La voglio, signor Silente.”
Gli occhi azzurri del Preside lo fissarono dagli occhiali a mezzaluna, per poi tornare a guardare fuori dalla finestra.
“Deve essere terribile, non è vero?” disse Silente, osservando due giovani Serpeverde, che chiacchieravano nel parco.
“Che cosa?”
“Vederli crescere di nuovo senza poter essere l’altro membro del trio.”
Theo si avvicinò alla finestra e sorrise, guardando Draco e Blaise.
“No. Non è terribile. Per loro sono sempre Theo. Con qualche anno in più, certo, ma sempre Theo. Facciamo ancora gli stessi scherzi di quando eravamo entrambi adolescenti.”
“E vuoi stare qui perché?”
“Perché prima o poi i poteri di Draco si faranno sentire di nuovo. E Blaise non deve essere da solo come la prima volta. Voglio esserci questa volta, Silente.”
Il vecchio Preside lo guardò e gli sorrise:”La vostra amicizia l’ho sempre considerata più forte di quella di Harry, Ron e di Hermione. Perché voi tre non avete mai litigato come loro. Non si sono mai rotti i vostri legami. Questo è un ottimo segno.”
“Grazie mille.”
“Adesso va da loro a dare la bella notizia. Saranno orgogliosissimi di te.”
 
“Modestamente, sì. Ho fatto un ottimo lavoro. Potrebbero chiamarmi il Re della Resurrezione!” disse il dio del Tempo, ridendo.
“Abbassa la cresta, Cromo. Hades e le Parche ti hanno dato una mano. Così come il sottoscritto.”
“Ehi, fammi avere un attimo di gloria, no??”
Mercurio guardò il suo Protetto, poi Cromo e gli sorrise:”Va bene. Ma ti cronometro. Hai tre minuti per vantarti.”
“Yuuuuppiiiiieeeeee!!!!”
 
************************
 
Terzo anno ad Hogwarts.
 
Hermione camminava velocemente con molti tomi di libri tra le braccia. L’avevano ancora derisa. Come sempre.
Leiveniva sempre considerata la secchiona di turno. La so-tutto-io sempre sui libri.
Nessuno vedeva qualcosa di diverso.
Nessuno voleva vedere quella fragilità che Hermione nascondeva dietro le pagine di quei libri. Quell’insicurezza tipica delle ragazze timide che fingono di portare la maschera della ragazza forte.
Forse solo Draco la vedeva nella sua timidezza e insicurezza. Perché lui e a volte Blaise erano gli unici che si avvicinavano a lei in biblioteca. Loro non si vergognavano di parlare con la secchiona.
Loro…I Serpeverde. Non i leali Grifondoro.
“Ehi! Mione!!!! Vieni qui un attimo per favore!” la chiamò James dal giardino.
Lei gli sorrise e gli corse incontro, ignare che due occhi chiarissimi e simili al ghiaccio la stessero fissando.
Eh, certo. Se il padrone chiama, il cagnolino risponde. Patetici.
“Ciao James!”
“Ehi! Allora…come stai?? Martha mi ha detto che prima avevi un po’ di mal di testa.”
“Oh…si. Adesso mi è passato. Ho preso una tazzona di caffè nero e se n’è andato via.”
“E’ perché studi troppo, sai?” le disse lui, sorridendole birichino:”Dovresti…sai, alleggerirti un po’.”
Lui le prese tutti i libri dalle braccia e li buttò per terra.
“James! Sono dei libri antichissimi, si sporcheranno!!”
“Eddai! Non fare sempre quella che pensa ai libri!” disse lui, prendendola per i fianchi.
“Prima di tutto: lasciami. Secondo: io non penso solo ai libri!”
James però non la stava ascoltando. Iniziò a farle il solletico, senza rendersi conto che la stava spingendo verso il Lago Nero.
“James! Smettila di fare il bambino!”
Nella testa di Draco, che stava osservando la scena preoccupato, risuonarono altre parole.
Ronald! Smettila di comportarti come un bambino! Non si parla con la bocca piena!
“Ma andiamo, Mione! Un po’ di divertimento non guasta mai!”
Ma…Mione! Non è vero!
“James…ti ho detto di…”
Troppo tardi.
Hermione era finita dentro l’acqua gelida di inizio novembre.
E se la vecchia Hermione aveva paura di volare…la nuova non sapeva nuotare.
James rise, guardando la faccia buffa di Hermione, senza capire.
Draco invece corse subito da lei.
Da colei che credeva di amare…se quello che provava si poteva definire amore.
Mentre si gettava in acqua, un’altra voce, la sua ma più grave, gli entrò in testa.
Non ti amo anche perché sei contraddittoria. Ti amo soprattutto perché sei contraddittoria. Perché non sei prevedibile come tutte le altre...Sei il mio cuore, non puoi fare niente per farlo smettere di battere...
 
Hermione urlò. Qualcosa la stava afferrando per le gambe.
“Draco! Draco…non riesco a…”
Il Lago Nero è pieno di sirene e di altri mostri del mare, Draco. Devi stare attento, fratellino, gli aveva detto una volta Tom.
Continuò a nuotare in direzione di Hermione, nonostante la forte e gelida.
Improvvisamente Hermione venne risucchiata all’interno del lago.
“No!” urlò Draco prima di immergersi.
Che strano. Non aveva bisogno di trattenere l’aria.
Respirava tranquillamente.
Come se Aria ed Acqua coesistessero solo per lui.
Con la bacchetta schiantò una sirena e riportò Hermione a galla. Fece comparire delle coperte calde e l’avvolse con esse.
“Avanti Hermione…non mollare…” iniziò a sussurrare cullandola tra le sue braccia.
Se solo ci fosse un Fuoco…pensò.
Dal nulla una fiamma enorme apparve vicino al corpo della ragazza e la Terra creò un letto di erba e foglie per lei.
Ma che diavolo…
“Dra!” urlò Blaise avvicinandosi a lui:”Per la barba di Merlino! Sei gelido! Tieni, copriti con questo!” gli disse porgendogli il suo mantello.
“Lei…devi portarla dalla Chips, Bla.”
“La porteremo insieme, Dra. Prima scandati.”
“No…io non…”
Ma il giovane Malfoy svenne prima di finire la frase.
 
“Non è ancora pronto per i suoi Poteri, Apollo!” urlò Iride, provocando un fulmine sulla Terra.
“E’ riuscito a gestirli quando aveva cinque anni, Iris! Ce la può fare adesso che ne ha tredici!”
“Tu non capisci! Il suo corpo non ce la fa ancora! Lascia a me il compito di decide quando e come darglieli!”
“Ora basta!” intervenne Cromo:”Iride ha ragione, Febo. Lascia a lei questo incarico. Draco dovrà passare una brutta nottata a causa tua, adesso.”

   
 
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