3.

Perché Albus e Rose non hanno bisogno di parole

Quasi tutte le sere si ritrovano in biblioteca a studiare.

A voler essere precisi, lei studia.

Lui le fa compagnia per circa una ventina di minuti, poi si stanca e inizia ad aggirarsi tra gli scaffali alla ricerca di volumi più interessanti. Puntualmente la ragazza lo rimprovera, dicendogli che non ha intenzione di continuare a fare i compiti per due, ma alla fine è il ragazzo a vincere questa piccola battaglia quotidiana.

Lei scuote la testa esasperata, i capelli rossi che le cadono davanti agli occhi azzurri, rendendole il lavoro ancor più difficile. Avvicina così alla pergamena la lanterna, unica fonte di luce nella stanza. Lui la sposta nuovamente verso di sé, anche se non ne ha realmente bisogno: le iridi verdi sono illuminate chiaramente e sono tutt’altro che concentrate sulla lettura.

Ha inizio così un giochetto senza fine, divertente e allo stesso tempo stancante per qualsiasi osservatore, che non può fare a meno di chiedersi come una giovane tanto studiosa e intelligente, almeno all’apparenza, possa cadere in un tentativo così palese di stuzzicarla.

Li guardo da tempo e ho capito che lei non si abbassa affatto a un tale livello.

Lei vuole caderci.

Aspetta questo momento per tutta la giornata.

Sch. La luce illumina due occhi verdi dall’aria assorta.

Sch. La lanterna mi consente di scorgere una chioma rossa e ribelle.

Sch. La luce illumina un sorrisetto beffardo, che assomiglia più a un ghigno che a un vero sorriso.

Sch. La lanterna mi consente di scorgere due occhi azzurri, ormai spazientiti.

Tum. L’ennesima lanterna ribaltata.

Come sempre noto la ragazza gridare qualcosa, che dovrebbe essere un rimprovero, per poi riposizionare l’oggetto al centro tra la pergamena e il libro, quasi come nel tentativo di porre fine ad un giochetto tanto snervante.

Ma lei, a questo gioco, non vince mai.

Anche se avrebbe tutte le carte in regola per batterlo.

Perché sa che la sua vittoria sarà una vittoria per entrambi.

Sch. La luce della lanterna illumina due ragazzi innamorati, abbracciati l’uno all’altra, che si baciano con dolcezza, ma anche con trasporto e passione, come se non avessero desiderato altro in tutta la loro vita e ora si sentissero finalmente completi.

Non curanti dei compiti.

Non curanti della lanterna.

Non curanti degli sguardi indiscreti.

Non curanti di me, che ogni notte li osservo attraverso le grandi vetrate della biblioteca.

E pur non riuscendo a sentire una parola dei loro discorsi, capisco che si amano.

Perché ormai ho visto tanti innamorati lasciarsi trasportare dal desiderio con il favore delle tenebre: amori segreti, amori ostacolati, amori appena fioriti, amori sbagliati.

Mai, prima di loro, ho avuto modo di assistere ad un sentimento tanto proibito quanto puro.

Tuttavia, non posso sbagliare.

La Luna riconosce sempre i propri figli.

 

Angolo di Harry Potterish
Doveva essere un regalo per il compleanno di __Giuuu, ma alla fine è arrivato troppo tardi, causa attesa dei giudizi di un contest finito male.
Spero che le piaccia, che vi piaccia.
Se volete lasciarmi un commento sono qui.
Scusate la fretta, la trascuratezza, ma c'è una ragione. Entro stasera dovrei riuscire a postare nella mia pagina autore delle spiegazioni decenti.
Harry Potterish

P.S.: shippate Albus/Rose/Scoprius in qualsiasi maniera che vi fa bene! ;)


Edit del 20/04: Arrivati i giudizi del contest!
I Classificata
Harry Potterish
Grammatica 9.8/10: Purtroppo più il punteggio è alto, meno c’è da dire. Non posso esimermi dal farti i complimenti, perché è una storia relativamente lunga con una grammatica perfetta, sul serio. Non c’è il punteggio pieno solo per tre piccole sviste, te le elenco qui sotto: - Per la rabbia e la concentrazione, ha qualche piccola rughetta ai lati degli occhi : secondo me la virgola è superflua, anche perché ho dovuto rileggere più volte la frase. Non capivo se fosse collegata a quella prima o no. - la pura : è solo un errore di battitura, dovrebbe essere paura. - Lei scossa la testa esasperata, i capelli rossi che le cadono davanti agli occhi azzurri, rendendole il lavoro ancor più difficile. : al di là che credo fosse “scosse”, secondo me il tempo verbale è sbagliato. Ho riletto l’intero paragrafo più volte e mi pare l’unico passato. Se è una svista, ok, se no non riesco a giustificarlo. - ad un sentimento : mi sembra inutile la d eufonica.
Stile 10/10: Difficilmente ho dato il massimo in questo campo, ma non avrei potuto fare altrimenti. Mi ha conquistata profondamente il tuo stile, ero rammaricata che la storia fosse finita. Sul serio. Perfetto. Sia la parte di Al, sia la parte di Rose. Per non parlare del “capolavoro” finale. Veramente uno stile perfetto!
Originalità 8,5/10: Non posso dire che sia davvero originalità, ma non è nemmeno banale. Anzi. Di solito ho letto Albus/Rose dove lui è tremendamente innamorato di lei, che non lo ricambia. Raramente è viceversa. Certo c’è questo elemento un po’ già visto della relazione impossibile tra cugini. C’è da dire che si parte da un qualcosa di già visto che tu coniughi perfettamente, senza cadere nel banale. Quindi, nel complesso, do un punteggio abbastanza alto.
Caratterizzazione dei personaggi 9.5/10: Dividerei il discorso tra i due personaggi. Al mi sembra perfetto, sinceramente. Ben caratterizzato, soprattutto coerente con se stesso per tutta la storia. Sempre teso alla ricerca di un battito del cuore in più. Sempre lì, dietro a Rose, disposto a qualsiasi cosa per lei. Rose, sinceramente, mi ha convinta al 90%. È ben definita anche lei, non è piatta, ha una sua specificità. Su tutto questo non posso obiettare. Né Al né Rose sono ridotti a mere copie dei propri genitori o costruiti per contrarium, ma c’è un punto di Rose che non mi ha convinta. Nella prima scena, quando è Al a raccontare, sembra un po’ trasgressiva, un po’ ribelle. Non la ragazza che ti aspetti di vedere seduta in biblioteca la sera tardi, che convince Al a studiare. Sì, lei dice che fa tutta quella confusione solo perché vuole stare con Al, però…
Uso della coppia 7/7: Beh, qui il massimo sicuro. C’è AL, c’è Rose, ci sono Albus e Rose. Punti Bonus 2,75/3: La prima e la terza immagine sono perfette e calzanti. Mi rimane un dubbio, piccolo come noti dal punteggio, sulla seconda. Tu l’ambienti nello stadio, no? A me, sinceramente, sembrano in pigiama. E poi il tuo Al nella scena è agitato, cerca di affermare la sua opinione. Il ragazzo nell’immagine sembra solo triste. Giudizio personale 10/10: Dopo tutto questo non avrei potuto dare meno di questo. Sono una Rose/Scorpius, sinceramente, ma anche Al mi attira. Forse perché sono un po’ Auror e mi sembrano gli eredi di Harry e Hermione. O forse perché mi sembrano tenerissimi e basta. Di solito, quando una storia è ben scritta mi conquista. Lo stile mi ha fatto apprezzare anche pairing che a pensarci mi viene la pelle d’oca. Per questo motivo, tu sei partita “avvantaggiata”, ma poi hai sviluppato bene le idee di partenza e le hai ben correlate con le immagini. Complimenti!