Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: mangakagirl    11/04/2012    3 recensioni
-Ma allora…- disse il professore stupito.
-Allora c’è un falso Kid- dissero all’unisono seri i due detective e il ladro fantasma.
-Dannazione!- imprecò Haibara – questo è l’ennesimo problema che va a sommarsi a quelli già esistenti-
-Già- disse Hattori sedendosi sul divano a braccia incrociate – e che facciamo riguardo Ran?-
-Lo so io…- disse Conan imitandolo -… Kid fingerà di essere me-
-Cosa?!- esclamarono tutti tranne Haibara.
(tratto dal cap 3)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Ran Mori, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Shinichi Kudo, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5.
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Una pallonata colpì in pieno il viso di Kid esattamente un secondo prima di toccare le labbra di Ran, e il ragazzo cadde a terra dolorante.
- Stai bene?!- esclamò la karateka inginocchiandosi accanto a lui.
-S-sì…- rispose massaggiandosi la fronte sulla quale stava già crescendo un grosso bernoccolo.
-Ma dov’è Conan?!- domandò Ran allarmata guardandosi attorno accortasi che il bambino era sparito dalla sua vista.
-Già, dov’è Conan?!- ripetè furioso Kaito a denti stretti alzandosi in piedi. “Giuro che lo ammazzo appena lo becco! Quel deficiente!”
-Conan! CONAN!- urlò Ran – Dividiamoci…!-  esclamò correndo a cercarlo.
-Ma dove scappa tanto preoccupata?!- sbraitò Kid massaggiandosi la fronte –Sarà qui attorno, no?! E non pensa a me che mi sono appena beccato una pallonata in faccia?!- Il ladro guardò annoiato dietro un paio di alberi, poi notò uno strano movimento dentro la casetta a fiori del parco e vi si avvicinò.
-Ecco dov’eri Maledetto!- esclamò vedendolo. Conan uscì di fretta e gli afferrò il colletto della camicia furioso.
-Se ci provi ancora Kid, giuro che la prossima volta col pallone ti colpisco da un’altra parte! Non costringermi a farti diventare una Lei, ladro da strapazzo!- lo minacciò con gli occhi fiammeggianti. Kid si liberò dalla presa con gesto brusco e disse:
-CRETINO! Se non lo avessi fatto la ragazza ci avrebbe scoperti di sicuro!-
Conan sbiancò improvvisamente ed ebbe un capogiro che lo costrinse ad appoggiarsi alla casetta. Si portò una mano davanti le labbra ed ebbe un conato.
-Hey, stai male?!- domandò Kid dimenticando di essere furioso con lui. mentre bambino annuì ed ebbe un altro capogiro. Il ragazzo lo afferrò per un braccio ed evitò di farlo cadere.
-Sarà meglio tornare a casa…- disse serio cercando Ran con lo sguardo -… te la senti di camminare?- L’ex liceale annuì e lo seguì piano; trovata Ran si avviarono a casa.
*  *  *
-Grazie per averci accompagnato Shinichi, - disse Ran infilando la chiave nella toppa della porta di casa sua – fortuna che Conan sta meglio-
-Già…- disse Kid guardandolo mentre teneva le braccia incrociate sul petto aspettando che lei aprisse la porta -Bè, ora vado! Ci vediamo- aggiunse voltandosi e scendendo i primi tre scalini velocemente.
-No, aspetta Shinichi!- esclamò Ran voltandosi di scatto, ma così facendo non vide il primo gradino e scivolò. Kid si voltò in fretta e riuscì ad afferrarla per la vita, evitando di farla cadere, ma accidentalmente le loro labbra si incontrarono. Fu solo un secondo, Ran si separò velocemente e lo guardò sorpresa e in imbarazzo mentre Conan si sentì morire dentro: aveva fatto di tutto per evitare che accadesse e ora, per uno scherzo del destino, era successo. Aveva visto la ragazza che amava da sempre baciare un altro e si sentì improvvisamente inutile, vuoto e maledettamente stupido, perché l’idea della messa in scena era stata sua. Entrò velocemente in casa e si chiuse a chiave in camera sbattendo la porta. Ran assistè alla scena e si sentì terribilmente in colpa: era come se avesse fatto un torto a Shinichi, come se avesse baciato un altro ragazzo… “Impossibile, lui è Shinichi!” pensò entrando in casa e urlando:
-CONAN! CONAN TI POSSO SPIEGARE!-
Spiegare? Ma perchè sentiva il dovere di farlo? Aveva baciato Shinichi eppure… era come se Conan fosse Shinichi e quello che doveva essere lui fosse un altro in quel momento. “Sono diventata pazza”
-Conan! Per favore!- lo implorò battendo sulla porta della sua camera. Kid la raggiunse e chiamò a sua volta il bambino, ma non venne alcuna risposta. Conan si sedè con la schiena appoggiata alla porta, sulla quale i due ragazzi fuori battevano forte, e prese il suo cellulare. Scrisse un messaggio il cui destinatario era Haibara.
“Avevi ragione tu: non posso sopportare l’idea che lei baci un altro.”
*  *  *
Haibara sobbalzò sentendo tremare il divano su cui era appoggiato il suo cellulare. Posò le carte, con cui stava giocando assieme ad Hattori, che l’aveva obbligata minacciandola di cantare l’inno nazionale a ripetizione finchè non gli avesse detto di sì, e lo afferrò leggendo il destinatario: Kudo.
-Oh, è il nostro piccolo eroe, Osaka- disse aprendo il messaggio che le aveva mandato con tono divertito.
“Avevi ragione tu: non posso sopportare l’idea che lei baci un altro”.
-L’avevo detto io…- disse semplicemente la bambina alzando le spalle.
-Che succede Lady Macbeth?- domandò Heiji sedendosi accanto a lei, che gli fece leggere il messaggio.
-L’ha baciata?! Quel ladro fantomatico ha baciato Mouri?!- esclamò sdegnato il detective afferrando il telefono touchscreen e digitando sullo schermo:
Siamo Hattori e L. Macbeth, MA CHE è SUCCESSO?!”
Pochi secondi dopo Hattori lesse la risposta ad alta voce:
-L’ha baciata, anche se accidentalmente… avrei dovuto fermarli ma non ce l’ho fatta, come sarebbe Accidentalmente?!- esclamò sorpreso.
-Forse è stato un incidente…- disse Ai gelida come al solito afferrando il telefono e digitando la risposta.
“Che hai intenzione di fare ora, Kudo? Non puoi tornare indietro. Lo sai, no? E io ti avevo avvisato…”
-Ma sei crudele L. Macbeth!- esclamò Hattori leggendo il messaggio.
-Lui sapeva che c’erano buone probabilità che accadesse, Osaka…- rispose lei aprendo la risposta di Shinichi.
-Non ne ho idea… Che risposta è?!-
-Non so Osaka, ma credo che il nostro Kudo avrà un periodo pesantuccio da superare…- disse aprendo un altro messaggio che era arrivato nonostante lei non gli avesse scritto nulla.
“Vado”
*  *  *
Conan inviò il messaggio con scritto “Vado” e chiuse il cellulare. Haibara aveva ragione: che doveva fare adesso? La scena del bacio era nitida nella sua mente e non riuscì a scacciarla in nessun modo; si sentì pervadere da un’ondata di emozioni fortissime: rabbia, odio, disperazione, malinconia, senso di colpa…
Da un po’ nessuno più bussava alla porta: aveva sentito Ran scoppiare a piangere e correre in bagno, mentre Kid continuava a chiamarlo.
-Kudo- disse abbassando la voce in quel momento -so che sei furioso con me, ma cerca di capire…- sospirò -…è stato un incidente. Non l’avrei mai baciata, so quanto tu tenga lei e poi… io ho Aoko…-
La serratura scattò e la porta si aprì mostrando Conan. Kid sbarrò gli occhi e fece per parlare, ma lui lo bloccò con un cenno di mano e gli disse con voce infantile:
-Non devi scusarti Shinichi-niichan, hai salvato Ran-neechan da una brutta caduta…-
Il ragazzo rimase attonito al sorriso gioioso che gli rivolse il bambino.
-Ma che ti prende?!-
-Nulla!- disse lui – Ti sto ringraziando per aver salvato Ran-neechan, tutto qui, Shinichi-niichan!-
-Conan!- esclamò Ran uscendo dal bagno e inginocchiandosi davanti al bambino                  -Conan io… mi dispiace tesoro…-
-Ma Ran-neechan…- ricominciò con faccia e tono angelico lui -…tu non ti devi giustificare con me, io non sono mica il tuo ragazzo e, soprattutto, non sono Shinichi!-
“Ma che diavolo gli prende?!” pensò Kid notando che era strano il comportamento che stava adottando quello che era in realtà un liceale.
-In un film ho visto che, dopo il bacio, i due cominciavano a fare una cosa strana…-
-Conan!- lo interruppe Ran capendo che il bambino aveva frainteso.
-Tranquilla Ran-neechan!- continuò lui come un vero bambino – Ho subito girato canale! Comunque ora me ne vado, non voglio mica essere qui mentre vi dichiarate o cominciate a pomiciare!- sottolineò l’ultima parte della frase con rabbia abbandonando il tono infantile e uscì di casa correndo e sbattendo la porta.
-CONAN!- urlò Ran scattando in piedi e inseguendolo con Shinichi. Appena scesero la rampa delle scale, lo persero di vista e si guardarono attorno spaesati.
-Dobbiamo seguirlo!- esclamò lei cominciando a correre.
-Sì! Ha frainteso tutto, è stato solo un incidente quel bacio!- Kid si morse la lingua capendo di aver detto la cosa sbagliata: così Ran avrebbe pensato che a Shinichi lei non interessava. La ragazza arrestò la corsa e si voltò a guardarlo: il suo sguardo non era rabbioso o triste, stava annuendo!
-Sì, è stato solo un incidente!- disse decisa e riprese a correre.
“Cavolo! Che si sia accorta che non sono davvero Kudo, o che tenga di più alla felicità di Conan che a quella del suo quasi ragazzo?!” pensò Kaito seguendola per le vie di Beika.
*  *  *
Conan si sbattè alle spalle il cancello di casa Kudo, entrò in casa e salì le scale fino ad arrivare nella sua camera. Si gettò sul letto e fissò il soffitto: vedeva chiara l’immagine di Ran che baciava Kid. Imprecò e si rannicchiò su un lato gettando a terra gli occhiali, le cui lenti emisero un terribile suono incrinato a contatto col pavimento.
DRR. DRR. DRR.
Il cellulare vibrò e sullo schermo comparì il nome “Ran”. Lo lasciò squillare per 4 volte, poi lo spense e chiuse gli occhi sospirando.
“Sono un cretino, un inutile cretino…” si insultò mentalmente stringendo le mani a pugno “Ran ha baciato Kid e mai avrei pensato che mi sarei sentito così … morto, inutile, stupido, maledettamente stupido… che razza di idea è stata quella di farmi sostituire?!”
L’immagine tornò nitida nella sua mente e, ancora una volta, non riuscì a scacciarla. Si rannicchiò ancora di più su se stesso e si addormentò profondamente senza accorgersene mentre il sole calava su Tokyo.
*  *  *
Kaito entrò sfinito a casa del professore e si accasciò sul divano sotto lo sguardo sorpreso di Hattori, l’unico ad essere ancora sveglio in casa.
-Che diavolo è successo Kid?!- domandò furioso sapendo che aveva baciato Ran.
Il ragazzo tacque qualche secondo, poi si morse il labbro inferiore.
-Ho appena riaccompagnato Ran a casa, Kudo è scappato…-
-COSA?!- urlò il detective dell’ovest sbarrando gli occhi –E dove?!-
-E CHE NE SO IO?!- rispose l’altro mettendosi una mano sulla fronte sfinito –Io e la ragazza siamo stati fin’ora fuori a cercarlo… tu dovresti sapere dov’è, no?! Sei il suo socio!- si scaldò alzandosi in piedi.
-Frena, Kid! Siamo soci ma non sono la sua baby sitter, a quello ci pensa già Ran, e non so cosa gli passa sempre per la testa…quel tipo è un genio! E chi capisce quello che hanno nella testa i geni è anch’egli un genio e visto che io non lo sono quanto lui…- rispose Hattori lasciando a mezz’aria la frase e cominciando ad attraversare la stanza avanti e indietro con le braccia incrociate al petto. Kid si sedè di nuovo e il silenzio regnò qualche minuto sovrano.
“Ma dove diavolo sarà andato?!” pensò Hattori fissando l’ora, gli tornò in mente il motivo per cui era scappato e domandò con enfasi al falso Kudo:
-Che è successo!? Come hai fatto a baciarla?!-
-è stato un incidente, Hattori!- cominciò Kid sulla difensiva – Anche Ran l’ha detto e Kudo lo sa! Stava cadendo dalle scale, mi è finita tra le braccia e la sua bocca si è andata a schiantare, sì schiantare…! - spiegò con enfasi all’occhiata scettica dell’altro -…contro la mia! È-stato-un-incidente!- sillabò alla fine.
-Ok, ok…- rispose spazientito Hattori non sapendo se credergli o no -Ma Kudo come l’ha presa? Dal messaggio non si capiva molto…-
-Bè, nemmeno io l’ho capito- ammise il ladro – prima si chiude in camera, poi esce e mi ringrazia di aver salvato Ran e a lei dice di volerci lasciare soli per non assistere alle nostre pomiciate! Sta dando i numeri…-
-Bè, mi pare ovvio! Tu che faresti se incaricassi una persona di fingere di essere te, raccomandandole di non provarci con la tua ragazza, e questa la baciasse davanti ai tuoi occhi?!-
Kid sbuffò e guardò Hattori negli occhi verde smeraldo.
-è stato un incidente, Hattori! Non l’avrei mai fatto! So quanto Kudo tenga a lei, e ti ricordo che io ho già Aoko…! E poi perchè mi chiedi “come l’ha presa?” se ti sei dato già una risposta da solo?!-
Hattori crollò accanto a lui e osservò ancora l’orologio.
-Kudo ha 17 anni, sa badare a se stesso…- disse più a sé che a Kid -…Starà sicuramente bene-
-Già, lo penso anch’io-

 
N. dell’autrice: minna konnichiwa! (ciao a tutti!) Eccomi quaaaaa!! Ecco svelato il mistero di quel furbetto di Kid… -.-“  Allora ke ne pensate?? È trpp esagerata la reazione di Shinichi??? E quella di Ran???? Santa ragazza, ma xkè nn capisci ke è lui Shinichi?!! Uff… è 1 caso perso -.- … vabbè… Grz a chi ha letto e in particolare a Sherry Myano e Kaity ke sono state gentilissime e hanno riacceso in me la speranza di andare avanti con la storia! Arigatò!!! Mangakagirl!!
  
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