Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Lo_1506    12/04/2012    1 recensioni
Chelsea è una ragazza di 18 anni che vive a Firenze: come la maggior parte delle teenagers, non riesce ad accettare la monotona quotidianità della sua vita. Il suo desiderio di voltare pagina e ricominciare da zero si realizzerà quando andrà a vivere con i nonni a Londra; fra amori, amicizie, litigi, disillusioni e tradimenti capirà che, in fondo, i sogni non sono poi così lontani dalla realtà.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La stessa notte fu terribile: non riuscii a chiudere occhio, mi rigiravo in continuazione ponderando su quello che era successo il giorno precedente. Per mia fortuna, il giorno seguente non sarei dovuta andare a scuola, in quanto il sabato la gente normale DORMIVA. Fortunatamente lì a Londra l'avevano capito. Per mia sfortuna invece la sveglia suonò lo stesso alle 08.00 e io balzai in piedi nonappena riuscii ad addormentarmi. Nervosa e con un mal di testa epico mi alzai. Mi diressi verso il bagno e mi misi a fare la doccia. I miei nonni erano usciti a fare la spesa quindi potei accendere la radio a tutto volume, quasi come se volessi soffocare le mille voci che assillavano la mia mente. Ma nulla. Le voci erano onnipresenti e mi martellavano fisse ed imperterrite. Così iniziai a cantare, ma piu' che un canto erano grida disperate intente a scacciare i miei pensieri. Non funzionò nemmeno quello. Mi misi l'accappatoio e spalancai la finestra (la quale prima era socchiusa) per far circolare l'aria. Improvvisamente fui quasi congelata. Non era il vento, era peggio. Alzai lo sguardo verso l'abitazione davanti alla finestra del bagno. Le finestre erano coperte da tende ma io riuscivo a percepire o ad intravedere qualcuno. Mi sentivo fissata, osservata. Rimasi un attimo a sperare di riuscire ad intravedere chi fosse, poi ritornai alla realtà, chiusi la finestra e andai in camera a vestirmi. Mi misi una tuta leggera ed andai a fare jogging. Era una fresca e nuvolosa mattina autunnale così presi i tre cani dei miei nonni, e mi avviai verso il parco. Trovai subito la strada in quanto le indicazioni erano ben chiare. Slegai i cani in quanto, essendo tutti e tre di taglia grande, avrebbero rischiato di trascinarmi via, se li avessi tenuti legati. Iniziai a correre con le mie "body-guard" (come le chiamava mio nonno) a fianco. Era proprio vero, il jogging riusciva sempre a rilassarmi. Sentire il vento freddo addosso, vedere il paesaggio londinese che variava accanto a me, mi distraeva dal resto. Dopo un quarto d'ora mi fermai per far bere i cani ad una fontanella.
Mi soffermai un attimo ad osservare il parco per riprendere fiato. Era una piccola oasi di pace, nel cuore di Londra. Alla gente doveva piacere veramente in quanto molti avevano assecondato la mia idea di correre o andare in bicicletta. I bambini giocavano, i cani si rincorrevano e Madison si scambiava tenere effusioni sdraiata su un telo con un ragazzo che somigliava moltissimo a Zayn. UN ATTIMO. Mad e Zayn? No, mi stavo sicuramente sbagliando. Come era possibile che la mia amica si trovasse lì alle 10 e mezzo di mattina con il migliore amico del mio acerrimo nemico? Era sicuramente la fatica o il sudore che mi stava facendo avere delle allucinazioni. Mi accostai ad un albero per vederli meglio senza essere scoperta. ERANO PROPRIO LORO.
"Lo sai che è maleducazione spiare le persone? o in italia non le insegnano queste cose" mi sentii dire dietro di me. Rimasi un attimo immobile, viola dalla vergogna per aver fatto una figuraccia simile. Mi girai pronta a giustificarmi e chi mi ritrovai davanti? Harry Styles. Fui assalita nuovamente da quella sensazione di gelo e possessione che avevo provato la mattina stessa.
"E poi si, è normale farsi prima la doccia e poi andare a correre. Si vede che sei italiana" continuò lui. In effetti è strano ma io dopo un incubo o quando sono assorta in troppi pensieri ho bisogno di fare la doccia anche solo per sciacquarmi e per mandar via quelle brutte esperienza. Un attimo di pausa. Come faceva a sapere che io avevo fatto la doccia prima di andare a correre?
"Ma tu come.." provai a chiederglielo
"Ahaha sei te che non sai contro chi ti sei messa. Ed evidentemente non conosci nè me, nè questa città" rispose lui senza darmi il tempo di parlare.
Era lui la figura strana che avevo intravisto dietro le tende. E ciò significava due cose: 1) che lui abitava esattamente dietro casa dei miei nonni. 2) che dovevo aggiornarmi ed informarmi su Londra, le abitudini londinesi ma soprattutto su Harry Styles.
"Fottiti, Styles" gli risposi. Lui mostrò come al solito la sua perfetta e splendida risata e riprese a fare jogging. Rimasi un attimo incantata nel guardarlo allontanarsi da me. Correva veloce, con l'espressione severa e fissa davanti a se. I riccioli gli si muovevano con armonia contornandogli il viso umido e glaciale.
"Keyy! Uooo! Terra chiama Chelsea! KEYYYY ci sei!" Fui svegliata dal mio stato di ipnosi dalle urla della mia amica. Merda, mi avevano visto!
"Ooooh finalmente! Che ti eri incantata a guardare Harry Styles? Ahah non ti starai mica innamorando vero?" mi rimproverò.
Doppiamente MERDA. Non solo mi avevano beccato entrambi appostata dietro ad un albero. Ma si erano anche accorti che stavo fissando il mio nemico.
"Ti vuoi unire a noi?" continuò. Io ero completamente spaesata, dovevo fuggire da quella scomoda situazione senza dare troppo nell'occhio. "N-no, tranquilli continuate p-pure.. non vi disturbo" cercai delle scuse banali indietreggiando. La mia stupida goffaggine mi fece inciampare. "Hey Chelsea vuoi una mano?" Mi urlò Zayn. "No, no no no..continuate pure, io non esisto ora devo..ehm..devo andare! si, si ora scappo buona pomiciat.. PASSEGGIATA, PASSEGGIATA! BUONA PASSEGGIATA" ero palesemente nel panico, ripresi i cani e me ne andai. Tornai a casa e mi tuffai in doccia. Ero veramente esausta ma dovevo iniziare le mie ricerche. Mi affacciai alla finestra del bagno di nascosto, ma non percepii nessuna sensazione strana. Poi osservai meglio la finestra della mattina stessa. Intravidi un ragazzo, sicuramente lo Styles, che cantava suonando la chitarra. Era una visione celestiale e potevo sentire anche la sua voce. Era veramente bravo, ma io non potevo rimanere lì immobile ad ammirarlo. Dovevo sciogliere quell'incantesimo che mi teneva legata a lui. Dovevo trovare delle scuse per odiarlo in quanto a lui non interessavo minimamente. Lui voleva solo distruggermi. E per poterlo anticipare dovevo imparare a conoscerlo. Dovevo indagare sul suo passato, presente e futuro.
Ero convinta e determinata.
In poco tempo sarei riuscita ad annientare il famosissimo, bellissimo Harry Styles.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Lo_1506