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Autore: whitemoon    12/04/2012    8 recensioni
Un raggio di luce raggiunse la terra tagliando il cielo fosco a metà. Non c’era alcuna possibilità di scampo... Mi guardai intorno quasi disperata... non potevo lasciare che i miei compagni, la mia famiglia, fosse spazzata via da quel raggio di luce... Fu per questo che presi la mia decisione...
«non farlo, morirai!»
«Addio Natsu. Di addio agli altri da parte mia»
«LUCY, NOO!!!»

Ciao a tutti ragazzi. Questa è la mia prima ff, ma farò del mio meglio. Si svolge qualche tempo dopo il viaggio a Edoras. Ci potrebbero essere dei vaghi spolier per chi non ha ancora letto/guardato la storia dell'isola di Tenrou, ma niente di eclatante. Oltre alla citazione, vi anticipo solo che è una NaLu(ma cercherò di far crescere il loro rapporto col tempo) e che ci saranno dei nuovi personaggi. Da come l'ho in testa dovrebbe essere abbastanza lunga. Cercherò di aggiornare almeno una volta a settimana, due se ce la faccio. Che mi rimane da dire?! Niente, se volete leggete e se potete commentate per favore.
ps: metto OOC perchè probabilmente non riuscirò a rispecchiare perfettamente i caratteri originali, ma proverò comunque a rimanere fedele ai personaggi di Mashima.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mini N.d.A.
Allora premetto k qst cap sarà lungo e noioso e che ho cambiato il punto di vista. qst cap è più simile al prologo che ai precedenti e qst probabilmente ha appesantito parecchio la narrazione. cmq volevo troppo farlo in qst modo e quindi nn ho resistito^^ abbiate pietà di me, pls^^"


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Ero paralizzato.

Il mio cuore aveva smesso di battere da quando avevo sentito la parola “biondina”.

Era lei …

Non potevo sbagliarmi ...

Quell’odore, quella voce, persino quei capelli che avevo intravisto mentre schivava un attacco … erano suoi. 

Quella figura era Lucy …

Sapevo che era assurdo, sapevo che non esisteva alcuna possibilità che lei fosse viva e sapevo anche che usava un tipo di magia totalmente differente dalla Sua; eppure l’avevo chiamata.

Senza nemmeno accorgermene, avevo pronunciato il suo nome in mezzo agli sguardi basiti dei miei compagni.

È vero:

… Era impossibile …

… Era al di fuori di ogni logica …

Ma il mio cuore non poteva fare a meno di gridarmi l’opposto.

Anche in quel silenzio, così carico di aspettative, ancora non riuscivo a mettere a tacere quella disperata invocazione:

Illogico o irrazionale che fosse, io NON CE LA FACEVO a smettere di sperare che fosse lei.

Perché quella era lei, DOVEVA essere lei.

Nel momento in cui lo sentii gridare quel nome, il mio cuore perse un battito ...

Il momento della verità era finalmente giunto.

Non potevo farcela …

Una paura viscerale mi attanagliò le membra: non riuscivo nemmeno a muovermi.

Il mio cuore era diviso a metà.

Sotto gli sguardi così pieni di speranza dei miei compagni, il mio corpo pareva paralizzato.

Una gioia profonda, unita ad un senso di sollievo, si scontravano con una paura folle: li avrei delusi …

Tremai.

Non avevo molto tempo, stavo perdendo troppo sangue, dovevo girarmi e SUBITO altrimenti non ce l’avrei fatta … ma non ci riuscivo …

Io li avevo ABBANDONATI!

«Tu sei Lucy, non è vero!?» ripeté Natsu alzandosi in piedi.

Il tono speranzoso e così pieno di calore con cui Natsu rinnovò la sua domanda, produsse una stilettata di dolore nel mio petto che spezzò definitivamente il muro della mia incertezza.

Presi un respiro profondo.

Avevo la mente vuota e tutto quello che sentivo era il martellare del mio cuore nelle orecchie … forse stavo veramente perdendo troppo sangue …

Mi voltai lentamente in direzione dei ex compagni e afferrai il cappuccio con entrambe le mani.

Un lampo di incertezza mista a speranza  attraversò i loro occhi. 

Esitai, ma DOVEVO farlo.

Presi coraggio: ormai era tardi per pentirsi.

Abbassai il cappuccio.

Nel momento in cui abbassò il cappuccio, la gola mi si chiuse e un profondo senso di gioia mi invase il cuore. Le gambe, che fino ad un momento prima mi sorreggevano perfettamente, iniziarono a tremarmi senza che io riuscissi fermarle. 

Ero gelato …

Con la coda dell’occhio, vidi Erza, immobile, seduta per terra con gli occhi spalancati in un’espressione incredula, mentre le lacrime le scorrevano copiose lungo le guance. 

Dall’altro lato, Gray era inginocchiato con entrambe le mani a terra e la faccia rivolta verso il basso: non riuscivo a vedere il suo volto, ma potevo vedere chiaramente le goccie che cadevano da esso.

In quel momento, quando aveva abbassato il cappuccio, probabilmente avevamo pensato tutti la stessa cosa:

“Non è possibile ...”

Nonostante lo avessi sperato così tanto, adesso che lei era lì, a due metri da me, non potevo crederci.

Un lieve pizzicore mi stuzzicò gli angoli degli occhi, ma non gli diedi peso.

«Lucy, sei veramente tu …»  mormorai invaso da una sensazione di sollievo e felicità che non avevo mai provato prima.

Lei, che fino ad un momento prima teneva lo sguardo fisso a terra, mi guardò dritto negli occhi con un espressione dolce e malinconica.

Mi sorrise.

In quel sorriso tutta la malinconia che aveva pochi attimi prima nello sguardo, era sparita.

Era rimasta soltanto la dolcezza.

Quella dolcezza che lavò via tutte le mie angosce e preoccupazioni.

Era il sorriso che non vedevo da un anno intero: il sorriso di Lucy.

« Tadaima …» disse lei con le lacrime agli occhi.

Era troppo bello, non poteva essere vero …

« Okaeri … » le risposi io senza riuscire a dire altro.

Ci fu un momento eterno in cui il tempo si fermò.

La guardai in volto e in quell’attimo infinito, rimasi ad ammirare quel sorriso così luminoso, incorniciato dai capelli biondi agitati dal vento primaverile.

Nel momento in cui guardai negli occhi increduli di Natsu, il senso di colpa, i rimpianti e la tristezza che avevo provato poco prima scomparvero di colpo, sostituiti da una profonda gioia.

Gli sorrisi.

« Tadaima …» gli dissi con le lacrime che non volevano smettere di scendere.

« Okaeri … » mi rispose lui.

Ero tornata, ero stata via così tanto, ma adesso ero lì.

Ero lì con quella che era stata la mia famiglia e che adesso stava piangendo per me.

“Erza, Gray, Natsu … vi voglio bene …”

In quell’esatto istante, tutta l’adrenalina che mi aveva tenuta in piedi fino a quel momento, defluì dai miei muscoli, sostituita da un senso d’intorpidimento diffuso … avevo perso troppo sangue …

Un capogiro mi colse all’improvviso e sarei probabilmente caduta in avanti se qualcuno non mi avesse afferrato.

Alzai lo sguardo.

« Natsu … »

Nell'istante in cui l’avevo vista cadere, avevo agito di riflesso, scattando in avanti e afferrandola per le spalle.

Era estremamente fredda e tremava leggermente.

Mi guardò cercando di mettermi a fuoco.

«Natsu …»

Stava cercando di dirmi qualcosa, ma in quel momento una voce familiare ed agghiacciante interruppe la scena.

« Oh, ma che scena toccante! Mi dispiace interrompervi, ma ho degli impegni importanti, perciò vi dispiacerebbe farvi uccidere per favore!? Non avrete mica pensato che sarebbe bastata una scossettina del genere per battermi, vero!? Prima farò fuori te biondina e poi i tuoi amichetti! »

A qualche metro da noi il Saggio, anche se messo male, si era rialzato in piedi e adesso stava sogghignando soddisfatto.

Lo guardai impietrito.

Come aveva fatto a rialzarsi!?

Sentii Lucy tremare sotto le mie mani mentre spalancava gli occhi rivolti a terra, ma ci mise un attimo a riprendersi dallo stupore iniziale: probabilmente se lo aspettava.

Cercò di riprendere l’equilibrio, poggiando le mani sul mio petto per staccarsi da me …

Voleva combattere!? In quelle condizioni!?

No, io non glielo avrei permesso!

La afferrai per la vita e la tenni stretta a me continuando a guardare il nemico.

Non l’avrei lasciata andare un’altra volta!

La sentii irrigidirsi di colpo, ma poi si arrese, abbandonandosi a quella stretta.

« Ah, ah, ah, che carini, sembrate proprio una coppietta! Biondina a quanto pare avevi davvero degli ottimi compagni, mi dispiace, ma devo farli fuori » disse il Saggio rivolto verso di noi.

Lucy non disse niente, non si mosse … 

Meglio così, perchè non le avrei permesso di fare neanche un passo verso quel mostro.

Nel momento in cui sentii la voce del Saggio, tutti i miei timori presero forma e un gelido brivido di terrore mi corse lungo la schiena.

Eravamo nei guai …

Se il Saggio era ancora lì davanti a noi, significava che aveva ancora il potere per sconfiggerci.

Gli altri non avrebbero potuto fare niente contro il suo “deflexus”, mentre io ormai non ero neanche lontanamente in grado di combattere.

No, non era il momento di avere paura, dovevo riprendere l’equilibrio e provare a far scappare almeno i miei compagni.

Cercai di mettere a fuoco la vista e di staccarmi da Natsu con l’intenzione di fronteggiare il Saggio ...

Non ci riuscii.

Natsu mi afferrò per la vita impedendomi di andare.

Era così caldo e rassicurante … chiusi gli occhi, appoggiando la fronte al suo petto: era così piacevole ...

« Ah, ah, ah, che carini, sembrate proprio una coppietta! Biondina a quanto pare avevi davvero degli ottimi compagni, mi dispiace, ma devo farli fuori » disse il Saggio rivolto verso di noi, ma ormai la parte razionale del mio cervello se ne era andata e un lieve senso di torpore mi aveva cinto le membra.

Non reagii, tra quelle braccia che mi stringevano, mi sentivo in pace. Tutta l’angoscia, la paura e la tensione accumulata in quei due anni erano svaniti.

Ok probabilmente stavo per svenire e al momento deliravo: non era buon segno.

Natsu si mosse: mi cinse la vita con il braccio sinistro e  infiammò il destro tenendolo lungo il fianco.

Guardai le fiamme … perché erano sfuocate?

Quella domanda non rimase allungo nella mia testa, perchè ben presto fu sostituita con un altro timore ben più profondo.

“ no, Natsu non puoi andare! Morirai … no, io devo …”

Prima che potessi finire di pensare a qualsiasi cosa, una lieve percezione mi attraversò il corpo e il mio cervello agì per me.

“Natsu ti prego, aiutami!”

Chiusi gli occhi, concentrando il poco potere magico rimastomi e afferrai la mano destra di Natsu che spense prontamente le fiamme.

Il mago, da prima sconvolto, sembrò poi capire le mie intenzioni liberando tutti i poteri che aveva.

Sotto gli sguardi allucinati di Gray ed Erza fummo avvolti da una calda luce dorata.

Tutto si consumò nel giro di pochi secondi …

La terra tremò, mentre un forte vento si sostituì alla gentile brezza primaverile. 

Improvvisamente un lampo oscuro fendette il cielo accompagnato da un potente boato.

« Presidium! »

Il Saggio fece appena in tempo a difendersi che un fulmine oscuro lo colpì in pieno alzando una coltre di polvere.

Era finita, adesso era veramente finita …

«Mpf, sembra che stiano arrivando i rinforzi ... » disse il Saggio mentre la nuvola di polvere si diradava.
« ... pare proprio che ci incontreremo ancora, eh biondina? » aggiunse – sollevato!?- mentre se ne andava.

Sospirai sciogliendo l’incantesimo.

Non riuscivo più neanche a reggermi in piedi, la vista era appannata e oscurata da grosse macchie nere. La testa si era fatta leggera e il senso di torpore mi aveva ormai avvolto completamente. Le ginocchia cedettero mentre gli occhi mi si chiudevano.

“No, devo rimanere sveglia …” pensai cercando di tenerli aperti.

Il mondo mi vorticò intorno, ma Natsu mi sorresse per la vita con entrambe le braccia prima che potessi cadere.

Strinsi gli occhi: quello fu un errore madornale.

Tentai invano di riaprirli, ma ormai l’oscurità aveva vinto.

Natsu mi chiamò, ma non riuscii a rispondergli …

Tutto quello che sentii prima di piombare in quell’invitante oblio furono le voci di Happy e Charle che in lontananza gridavano i nomi di Gray, Natsu ed Erza.

“Charle!?” pensai in un ultimo barlume di lucidità prima di svenire.

Non sapevo cosa era appena successo, non sapevo da dove era venuto quel fulmine e perché adesso il Saggio si stesse ritirando.

Tutto quello che sapevo era che, nel momento stesso in cui il Saggio se n’era andato, Lucy aveva rischiato di cadere a terra.

La presi per la vita, sorreggendola con entrambe le braccia da sotto il mantello.

La chiamai, ma non mi rispose.

Solo in quel momento sentii un liquido caldo bagnarmi le braccia.

Il mio cuore si fermò.

Spostai il peso di Lucy sul braccio destro e mi portai la mano sinistra davanti agli occhi.

Era sporca di sangue …

Le scostai il mantello in preda al panico: era ferita …

“No …”

Non poteva essere, non poteva … lei era finalmente tornata …

“No! Devo stare calmo! Andrà tutto bene!”

Scivolai lentamente verso il basso mentre continuavo a sorreggere Lucy e la sdraiai delicatamente a terra.

« Lucy! » continuai a chiamarla, ma invano …

Erza e Gray, che avevano assistito a quella scena dalle mie spalle, mi raggiunsero per capire cosa fosse successo.

 Appena videro la situazione sbiancarono, ma si ripresero quasi subito.

« È una ferita profonda e sembra che abbia perso parecchio sangue. Dobbiamo portarla subito alla Gilda, sperando che ci arrivi … se soltanto Wendy fosse qui … » disse Erza analizzando la situazione con occhio esperto.

« È colpa mia ... Non sono riuscito a proteggerla … di nuovo » dissi in tono neutro.

In quel momento il mio cuore era soltanto un buco vuoto: ero davvero così inutile?

Anche se le avevo detto che eravamo un team alla fine non ero riuscito a fare niente …

«Natsuuu, Grayyy, Erzaaa! Ragazziii! »

Le voci di Happy e Charle furono come una doccia fresca in piena estate: mi riportarono alla realtà con un barlume di speranza nel cuore.

« Questi sono Happy e Charle! » disse Gray.

« E se c’è Charle probabilmente ci sarà anche Wendy » completò la frase Erza.

Mi voltai a guardare dietro di me.

« Stanno arrivando Happy e Charle accompagnati da Wendy e Mira in versione Satan Soul. Stanno volando verso di noi a tutta velocità» dissi sollevato.

« Adesso si spiega tutto, ecco di chi era quel fulmine e chi erano i “rinforzi” di cui parlava il Saggio » commentò Gray.

« Bene, Happy ha trovato gli aiuti giusti » esclamò Erza orgogliosa.

Lucy socchiuse gli occhi.

« Lucy come stai? Non preoccuparti, sta arrivando Wendy, starai bene, stai tranquilla … » dissi più a me stesso che a lei.

Sembrò capire, ma richiuse gli occhi.

Avevo la testa pesante e sembrava che qualcuno si divertisse ad accendere e spegnere le mie percezioni, ma anche avendo capito poco o nulla dello scambio di battute tra i miei compagni,  avevo sentito distintamente l’ultima frase di Natsu …

“no, Wendy, non posso! Altrimenti …”

Un altro blackout mi colse alla sprovvista …

In quell’esatto istante arrivarono Mira e Wendy seguiti da Happy e Charle che atterrarono poco dietro di noi.

«Ragazzi che succede!? Vi abbiamo visto … » inizio a dire Mira avvicinandosi, ma improvvisamente si stoppò quando vide chi era la ragazza distesa a terra.

« Lucy-san!? » esclamò Wendy esterrefatta.

I nuovi arrivati erano sconcertati, probabilmente, come anche noi, non ci potevano credere.

« Come è possibile!? » disse Mira con le lacrime agli occhi e le mani davanti alla bocca «io credevo … »

« Non c’è tempo da perdere: è ferita! Wendy, ti prego puoi curarla? » la interruppe Erza tempestiva.

« Certo, farò del mio meglio! » asserì l’interpellata avvicinandosi alla ragazza che aprì lentamente gli occhi.

 …

Quando mi risvegliai mi trovai davanti il volto preoccupato di Wendy … la ragazzina era accovacciata proprio accanto a me.

“Accidenti! Lo capirà …” inveii mentalmente.

« Lucy-san, stai tranquilla adesso ci penso io, andrà tutto bene »

Perché tutti mi dicevano che sarebbe andato tutto bene!? Non andava per niente bene e se continuava così sarebbe andata ancora peggio! Dovevo parlare con Wendy, dovevo parlarle, altrimenti sarei stata nei guai …

Con le ultime forze che mi erano rimaste, mi voltai su un fianco, in direzione di Wendy, toccandole una mano.

“Ti prego Wendy, non dire niente …”

Fatto questo svenni definitivamente sperando che il mio messaggio mentale le fosse arrivato. 



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N.d.A.

cm avete potuto vedere il riprendere gli eventi da due punti di vista ha reso la narrazione lunga e forse un po' noiosa, ma non me la sentivo di liquidare il famigerato ricongiungimento descrivendolo da una sola "angolatura"... l'ho fatto per pura testardaggine personale quindi sn pronta a subire ogni sorta di critica^^"

cmq arrivando al contenuto del cap ... forse vi ho lasciato qlk domandina, eh!?(il bello è k lo specifico ank^^" cm sn perfida xD ... *i suoi personaggi la guardano* « convinta te T_T ... » ...^^")

ok, dopo qst sclero(k vi prego di far finta di nn aver letto^^") vi annuncio k il prossimo cap sarà lunedì o martedì(qst volta nn so ql dei due xk sn fuori tt il gg sia sabato k domenica e quindi nn avrò un secondo x scrivere... ;_; )

infine ringrazio tt qll k mi hanno sostenuto fino ad ora e vi chiedo di nuovo la vostra opinione sul cap(sn noiosa lo so^^") 

grz 1000 di aver letto fin qui^^

whitemoon

ps: all'inizio non volevo mettere gli onorifici(san, chan ...) ma per alcuni personaggi mi ispirano troppo(es. Levy-chan) e quindi per quelli li metterò(ma nn x tt^^") ... quindi mi scuso x l'incoerenza^^"

  
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