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Autore: xUnbroken    12/04/2012    0 recensioni
Piccola storia su una nuova coppia, Daniel/Katherine. Mi piaceva l'idea di porre Daniel in un futuro con una ragazza nuova. Tre anni dopo l'incontro con Luce qualcosa alla Sword&Cross cambia. E cambia anche la vita di Daniel. Cosa succede se Daniel si innamora di un'altra ragazza?
PICCOLO SPOILER PER CHI NON HA LETTO I LIBRI.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Katherine poi tornò nella sua stanza, felice del tempo trascorso con Daniel.
Si mise a letto ma non riuscì a dormire, era davvero troppo felice.
Al mattino dopo aveva ancora un pò di febbre ma non era più così debole come il giorno prima, così decide di recarsi a lezione.
Daniel la aspetta fuori dalla porta con Arriane. Si salutano con un bacio e Arriane li guarda con gli occhi spalancati.
-"C'è per caso qualcosa che vorreste dirmi?" fa lei in tono di rimprovero.
-"Perchè, dobbiamo dirtelo? Non è ovvio?" risponde Kath sorridendo.
Arriane tira fuori un urlo che fa uscire Cam e Roland dalle loro stanze. 
-"Sono cooooosì felice per voi!" dice elettrizzata abbracciandoci entrambi.
-"Non mi interessa cosa sta succedendo, ma Arriane qualcuno qui sta cercando di dormire!" dice acido Cam prima di richiudere la porta e rimettersi a dormire.
Si recano a lezione e le ore sembrano non voler passare mai. A Kath mancano le labbra di Daniel sulle sue, i suoi abbracci. Lui che la stringe forte. 
A fine lezione si recano nella sala mensa per pranzo. Tutti gli occhi sono puntati su di loro, ma solo da parte degli umani. Tutti gli altri angeli/demoni non si sorprendono più di tanto.
Si siedono al solito tavolo e Kath si accorge che una ragazza in particolare la sta fissando in maniera piuttosto insistente.
La ignora. Nel pomeriggio si recano al campo dove di solito possono giocare qualche partita a football o altro.
Daniel la tiene in braccio e la stringe forte a sè finché la ragazza che c'era in sala mensa non si avvicina a loro.
-"Fatti da parte, troietta" dice rivolgendosi a Kath.
-"Come scusa?"
-"Ti ho detto di farti da parte."
-"Non mi pare di ricordarmi il tuo nome, e non ricordo neanche il tuo potere di darmi ordini." Risponde Kath con un sorriso che fa infuriare la ragazza.
Le tira uno schiaffo fortissimo. "Daniel, dolcezza, vorresti venire con me in biblioteca?"
Daniel è senza parole e farfuglia qualcosa di incomprensibile nel tentativo di rispondere, ma Kath lo precede senza dargliene la possiblità.
-"Ovviamente... NO."
Tutti si zittiscono. La ragazza avvampa di rabbia.
-"Non starà mai davvero con te. Non te lo meriti, non sei abbastanza per lui." 
-"Intanto ci sto insieme e non mi risulta che sia una tua preoccupazione cosa è o non è abbastanza per lui."
Si avvicina per mettergli una mano sulla spalla e fare quello sguardo da troia che rivolge a tutti quelli con cui ci prova.
-"Leva le mani dal mio ragazzo, zoccola." le dice Kath, decisamente infuriata e gelosa. "Ci sono altre 74 persone in questa scuola, cercati qualcuno di disponibile."
-"Non me ne frega un cazzo degli altri, io voglio lui. Ti annienterò, stronza."
-"A me non frega un cazzo cosa vuoi. Lui è mio. MIO." fece Kath scandendo bene le parole in modo che fossero recepite bene.
Continuava a toccarlo, finché non suonò la campanella che segnava la fine delle lezioni. Tirò via Daniel da lei e tornarono nel dormitorio.
-"Non c'era bisogno di reagire in quella maniera" fece Daniel infastidito.
-"Mi sono trattenuta dall'arzagli mani. Dovresti ringraziarmi."
-"No non mi va di ringraziarti. Non sono un oggetto di tua proprietà."
-"Ecco una cosa che non sai, Grigori. Odio spartire le cose con le persone, specie se si tratta di Lulu."
-"E a me non va di essere trattato come un oggetto."
Kath lo guardò infuriata. "Preferisci andare da lei?"
-"Onestamente? Ci ho pensato di andarmene con lei!"
Questo la fece infuriare e alzò la voce.
-"Bene allora! Vattene da quella puttana" gli gridò aprendo la porta "e poi vediamo chi è che ti tratta come un oggetto!"
Daniel uscì e sbattè la porta. Il cuore di Kath andava a mille per la rabbia.
Scaraventò i libri a terra e si buttò sul letto. Le lacrime le bagnarono il viso per il nervoso.
Perchè tutti quanti cercavano sempre di portarle via le persone a cui teneva di più? E cercare di prendersi Daniel era stato un grosso errore da parte di Lulu.
Arriane, Cam e Roland bussarono alla sua porta dopo aver sentito le urla e aver visto Daniel andar via.
-"Va tutto bene?" chiese Roland.
-"Si. Va tutto bene!" rispose Kath decisamente inacidita.
-"Che caratterino la ragazza" sussurò Arriane.
-"Sta' zitta" la ammonì subito Kath.
-"Scusa"
-"Oook, forse è meglio se ti lasciamo un pò da sola. Buona notte Kath. Se hai bisogno di qualcosa sai dove trovarci." le disse Cam trascinando Roland e Arriane fuori dalla stanza.
Kath si sentì in colpa per averli trattati così di merda.
Si sdraiò sul letto e passò la notte a fissare il soffitto senza prendere sonno. Al mattino dopo sperava con tutto il cuore di trovare Daniel fuori dalla porta, ma lui non c'era.
La giornata fu noiosa come le altre giornate di lezioni, a parte lo stacco a pranzo quando Arriane la rimproverò di aver trattato Daniel come un oggetto.
-"Non l'ho trattato come un oggetto. Ho solo specificato che non condivido le cose con gli altri. Specialmente le zoccole come Lulu."
Daniel non si fece vedere a lezione neanche il giorno dopo e lei non ebbe il coraggio di bussare alla porta della sua stanza, anche solo per vedere se stesse bene.
Sabato mattina, dopo aver passato l'ennesima notte in bianco per Daniel si alzò contro voglia, e si preparò per entrare in classe.
All'uscita dalla sua stanza stavolta c'era Daniel fuori ad aspettarla. Aveva una felpa nera e il cappuccio che copriva i suoi biondissimi capelli. I suoi occhi erano di un grigio spento e aveva l'aria terribilmente stanca.
-"Come mai quell'aria stanca? Ti ha tenuto sveglio per tre notti di fila a scopare violentemente?" disse sarcastica, e fece per andarsene.
-"Smettila di fare la volgare. Possiamo parlare?"
-"No, ho lezione"
Daniel prese un foglio dalla tasca e glielo sventolò in faccia. Portava la firma di Mr Cole che la autorizzava a saltare la lezione.
Non avendo più via d'uscita si rassegnò.
-"Cosa vuoi Daniel?" gli chiese scocciata.
-"Parlare con te."
-"Ti ascolto"
-"Non qui"
-"E dove allora?"
La prese per mano e la trascinò fuori dall'edificio, dalla porta posteriore.
Si diressero verso la spiaggia. C'era odore di salsedine, e a Kath era sempre piaciuto. Il mare era calmo e delle leggere onde sbattevano regolari contro gli scogli.
Daniel stese una grande tovaglia sulla spiaggia e la invitò a sedersi accanto a lui. Kath si strinse le ginocchia e fissò il mare. Daniel la guardava.
-"E' stupendo, vero?" le chiese con un lieve sorriso.
-"Già"
Ci fu un attimo di silenzio, e Kath era completamente assorta nei suoi pensieri, a fissare la bellezza di quel mare. Poi Daniel si alzò, si tolse la maglietta e fissò il mare.
Kath lo guardò estasiata. Il suo corpo era qualcosa di incantevole.
Si avvicinò all'acqua e lei lo seguì. Poi si voltò verso di lei.
-"Mi dispiace" le disse. "Mi dispiace di essermi comportato da stronzo. Di averti detto quelle cose. E mi dispiace di essermene andato da lei."
Kath lo guardò, poi si avvicinò a lui lentamente, incurante dell'acqua che le bagnava i pantaloni fino al ginocchio. "Sei solo un cretino, Grigori" gli disse, e gli diede una spinta talmente forte che lui barcollò e cadde in acqua. Riemerse pochi secondi dopo in tutto il suo splendore, e il sole del mattino riluceva sulla sua pelle candida e sui suoi biondissimi capelli.
-"Giuro che se ti prendo...!" disse lui correndo per prenderla. Kath iniziò a correre per la spiaggia tentando di non farsi prendere, ma Daniel era più veloce.
La prese per le gambe e la trascinò in acqua insieme a lui.
-"Daniel! Lasciami!" disse ridendo, non riusciva a trattenersi. "Giuro che se mi butti in acqua ti uccido!"
-"Ti divertirai a tentare di uccidermi, sono immortale!" le disse fingendo di buttarla via, ma Kath si aggrappò al suo collo e lui la fece scendere delicatamente dalle sue braccia. Ormai aveva i pantaloni e la maglia completamente bagnati. 
Si guardarono e gli occhi di Daniel splendevano di un lieve viola. Si avvicinò a lei, la prese per i fianchi e le diede un bacio, a cui lei non riuscì a resistere.
-"Sei un cretino Grigori" gli sussurrò.
-"Si, me l'hai già detto" le disse con un sorriso, la prese in braccio, la portò su uno scoglio e si sedette accanto a lei.
-"Allora, mi vuoi raccontare i dettagli?" gli chiese in tono provocatorio.
Sorrise. "Non ci sono dettagli da raccontare. C'è solo una cosa che devi sapere"
-"Cosa?"
-"Che non ti avrei mai tradito. Solo che mi hai fatto incazzare. E si, sono andato da lei dopo, ma non è successo nulla. O almeno mi sono fermato in tempo."
Gli rivolse il suo sguardo da 'come scusa?'
-"Quella ragazza è sadica, ha tentato di attaccarmi al letto con delle manette!" 
-"Bè, non la definirei sadica." rispose ridendo. "A questo punto suppongo che passi troppo tempo a guardare film porno e poi cerca di fare le stesse cose rubando i ragazzi alle altre."
Daniel abbassò lo sguardo. "E poi ha iniziato a spogliarmi e a leccarmi tutto"
"Eww" gli disse con un espressione di disgusto che lo fece ridere. "Risparmiami i dettagli di quella ninfomane."
-"E poi ho pensato a quanto mi mancavi, e che... andare a letto con lei significava perdere te. E per una notte di sesso non ne valeva la pena."
Kath si avvicinò a lui che la accolse fra le sue braccia.
Avevano ancora i vestiti fradici e l'aria mattutina era abbastanza fresca. Daniel appoggiò il viso sulla sua spalla.
-"E poi ho passato le due notti successive a fissare il soffitto senza chiudere occhio e a pensare a te." Le sussurrò.
Kath si voltò e gli diede un lieve bacio sulle labbra. 
-"Io non ti tratto come un oggetto, tengo solo a precisare alle stronze le cose che non gli appartengono."
Daniel rise. "Voglio davvero essere solo tuo" le disse baciandole il collo. Kath gli prese le mani tra le sue per farsi stringere più forte.
-"Andiamo, ti porto in un posto" le disse.
-"Dove?"
-"Vedrai!"
Camminarono lungo la spiaggia fino ad una casa circondata da bellissime piante di fiori colorati.
Kath aveva sempre sognato di vivere in una casa in riva al mare come quella.
La casa era molto accogliente. In salotto c'era un divano, la tv a schermo piatto, un'immensa libreria stracolma di volumi di qualsiasi genere e dimensione. E poi c'erano tre camere da letto, due con letti matrimoniali e una con due letti a castello.
-"Di chi è questo posto?" gli chiese.
-"Mio"
-"Tuo? Vuoi scherzare? Perchè mi stai dicendo solo ora che hai una casa in riva al mare?"
-"Perchè generalmente la divido con gli altri, per questo ci sono tre stanze. Le ragazze si fregano sempre quelle matrimoniali, e a noi toccano i letti a castello"
-"Bella sfiga" gli disse ridendo.
Accanto a una camera da letto c'era un'altra stanza, buia, ma al suo interno Kath riuscì a scorgere l'ombra di qualcosa. Accese la luce e trovò un pianoforte e un cavalletto con sopra una tela bianca, pronta per essere dipinta.
Kath fu tentata dalla tela, così prese i colori e si avvicinò.
-"Quella tela è per veri artisti" gli fece lui.
-"E cosa ti fa pensare che io non lo sia?" rispose lei in tono di sfida. "Ok, adesso il problema è... che cosa ci dipingo?"
Daniel scoppiò a ridere e le cinse la vita con le braccia. In quel momento trovò l'ispirazione.
Prese il colore rosso e iniziò a disegnare un ampio cuore. Disegnò un fuoco al centro e con un blu acceso scrisse 'Daniel e Katherine, 12 Aprile 2012' e nello spazio restante dipinse di rosso il resto del cuore.
-"Caspita, questa si che è un'opera d'arte" fece lui baciandole il collo e stringendole più forte a sè.
Posò i pennelli e i colori  e si voltò a guardarlo.
Daniel le mise le mani sui fianchi sotto la maglietta e la attirò a sè.
-"Sono stati solo tre giorni, ma mi sei mancata da morire. Mi mancavano i tuoi abbracci, e i tuoi baci. Mi mancava il calore del tuo corpo contro il mio."
-"Adesso sono qui" gli sussurrò.
-"E sei tutta mia." La prese per le cosce e la trascinò in camera da letto. La tenne in braccio mentre la baciava, e stringeva il suo corpo per sentirne il calore.
Passò le mani sotto la maglietta sfiorandole l'apertura del reggiseno, e poi iniziò lentamente a sfilarle la maglietta nera che era ancora umida e aderiva al suo corpo.
Toccava ogni parte del suo corpo e Kath si sentì mancare l'aria. Era un momento a dir poco perfetto.
Gli sfilò la t-shirt con lo scollo V che lasciava intravedere il suo torace, e lui abbassò le bretelle del reggiseno, per poi aprirlo e tirarlo via.
La adagiò sul letto senza mai smettere di baciarla un secondo, avaro di quei baci che in quei tre giorni gli erano tanto mancati.
Le sfilò i jeans e lentamente gli slip. Poi Kath gli slacciò i pantaloni, che lui lasciò cadere insieme ai boxer dall'altro lato del letto.
Finalmente erano una cosa sola. 
Strinse le gambe attorno alla vita di lui, e le sue unghie sulle spalle davano vita a dei lievi graffi di piacere.
Cercava di soffocare le urla di piacere attaccandosi alle labbra di Daniel, ma era impossibile resistere.
Fecero l'amore come non avevano mai fatto prima d'ora. E restarono abbracciati a lungo nudi sul letto.
Kath appoggiò il viso sulla spalla baciandola, poi prese la mano di Daniel e la strinse nella sua.
Giocava con le dita sulle clavicole di lei.
-"Credo che avrei dato di matto se mi avessi lasciato per lei. Non lo avrei sopportato."
-"Non lo avrei mai fatto." 
Lo baciò e le mani di Daniel scivolarono sui fianchi di lei, facendole un lieve e piacevole solletico.
-"Ti amo tanto, lo sai?" le disse con dolcezza.
-"Si che lo so." rispose con un sorriso dolce "Sei il mio amore bellissimo e dolcissimo, e ti amo da morire." Si strinse a lui e continuò a baciarlo.
Non ne avevano mai abbastanza. Quei baci per loro erano indispensabili come l'aria che respiravano.
Abbracciati in quel letto, dentro una casetta in riva al mare, lontano da tutti, a scambiarsi il loro atto d'amore.
Nessuno poteva mettersi contro il loro amore. Il loro amore era più forte di qualsiasi altra cosa al mondo, e non avrebbero permesso a nessuno di portarglielo via.
  
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