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Autore: torcida27    12/04/2012    2 recensioni
Nell'universo Mirai, Trunks e Goten sono coetanei e quest'ultimo ha una sorella gemella, Dairen appunto. Vera protagonista della storia, sarà lei ad accompagnare l'amico nel passato, dove apprenderanno una verità sconvolgente..che nessuno vorrebbe affrontare.
Genere: Avventura, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Trunks, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era un pigro pomeriggio di aprile.
Piovoso, di quelli in cui passeresti tutto il tempo sotto il piumone in compagnia di Morfeo.
Ma quell'acquazzone stava devastando il paesaggio circostante; un paesaggio delosato e devastato da anni e anni di guerra.
Come se volesse aggiungere ancora più dolore.

Dolore.
A causa di quell'invincibile guerra, la loro vita non aveva conosciuto nient'altro.

Tuttavia – e loro ancora non potevano saperlo - da quel giorno le cose sarebbero cambiate,
la vita avrebbe piano piano cominciato a risplendere, 
come il sole che lentamente stava rischiarando il cielo,
spazzando via quel tremendo acquazzone. 


Spazzando via il dolore.

 

 

I deboli raggi del sole filtravano dalla finestra della stanza di un malandato ospedale della città dell'Ovest, l'unico ancora attivo, irrompendo sul viso della giovane paziente che giaceva nel letto ormai da diversi giorni. A quel contatto il suo viso ebbe un sussulto, si contorse in una smorfia di fastidio. Aprì i suoi occhi sbattendo lentamente le palpebre, tentando di mettere a fuoco l'immagine che si stava formando davanti alla sua persona.
<< Dairen, Dairen mi senti? Dimmi qualcosa Dairen!! >>
L'immagine sfocata di un uomo dai capelli neri e arruffati comparve davanti alla ragazza. I suoi occhi erano vispi e pieni di vita e il suo sorriso illuminava di luce nuova tutta la stanza.  Una luce così calda e rassicurante.. 
Dairen avrebbe voluto rimanere lì ad ammirare quello splendido volto per il resto dei suoi giorni.

Quel volto era così fottutamente famigliare..

<< Papà? Sei proprio..tu? Allora ci sono finita veramente in paradiso questa volta.. >> chiese la ragazza, ancora intontita dal sonno e dai medicinali.
<< No Dairen, sono Goten >> fu la breve risposta del volto. Risposta che la riportò violentemente alla realtà e che le fece riprendere velocemente piena coscienza di sé. 
Era quindi ancora viva, tuttavia non sembrava esserne particolarmente felice.
<< Goten eh? Ancora tu..pff, che palle >> disse, girandosi dall'altra parte del letto.
<< Gentile come sempre sorellina >> rispose ironico Goten, divertito da quella reazione. << Almeno sembra che tu stia abbastanza bene! >>
La giovane saiyan sorrise alle parole dell'amato fratello gemello e si sollevo appena per appoggiarsi alla sponda del letto.
<< Per quanto tempo ho dormito? >> chiese, osservando un punto indefinito fuori dalla finestra.
<< Cinque giorni..questa volta temevamo davvero il peggio, che..non ce la facessi. Mamma era distrutta >> le parole uscivano a fatica dalla bocca di Goten: erano stati giorni davvero terribili. << Almeno ricordi come ci sei finita qui dentro?? >>
E come poteva scordarselo? Era stata la battaglia più feroce alla quale aveva mai preso parte, ma proprio non era riuscita a trattenersi; in fondo, l'ultima volta che aveva incrociato gli occhi dei due cyborg era stato il giorno in cui avevano ucciso Gohan, il suo amato fratellone.
Gohan: fratello, padre, migliore amico. Tutto per lei. Incrociando quegli sguardi inespressivi la voglia di vendicarlo aveva preso il sopravvento su tutto, facendole dimenticare che era sola contro quei due mostri senz'anima, che non era ancora forte abbastanza per eliminarli; facendole dimenticare gli obiettivi che si era imposta di seguire e che di lì a pochi minuti sarebbe dovuta partire assieme a...
<< TRUNKS! OH MIO DIO, TRUNKS! >> Dairen cominciò ad agitarsi compulsivamente e Goten dovette impiegare più forza del dovuto per riuscire a calmare la sorella <>
<< Sì Dairen, è partito ugualmente. Non potevamo più aspettare >> rispose deciso il ragazzo, tenendo la sorella per i polsi e guardandola con determinazione. Gli occhi di lei si fecero tristi e rammaricati. Improvvisamente si sentì in colpa per il gesto stupido e impulsivo che aveva compiuto. Aveva fatto preoccupare tutti e non voleva nemmeno immaginare in quali condizioni Trunks era dovuto partire per quel difficile viaggio nel passato.
<< A proposito di questo >> riprese Goten allentando la presa sui suoi polsi, ma senza smettere di guardarla fisso negli occhi, identici ai suoi << penso sia meglio che tra tre anni sia io ad andare nel passato assieme a Trunks. Dopo quello che è successo l'altro giorno io e Bulma abbiamo convenuto che non sei ancora pronta per affrontare un viaggio e una missione del genere. E' stato un incidente, è vero, ma in questa missione sarà fondamentale controllare le emozioni e la rabbia repressa. E tu non sei ancora in grado di farlo. Forse è meglio che tu rimanga qui a proteggere la mamma, non credi? >>. Il suo tono di voce, deciso e risoluto, si fece sempre più dolce mano a mano che la sua proposta avanzava, quasi come se stesse parlando ad una bambina spaventata, ma allo stesso tempo bisognosa di una leggera sgridata.
Ma Dairen non era di certo una bambina spaventata e più ascoltava quelle parole, più quella richiesta le parve assurda. I suoi occhi neri si fecero grandi e sconvolti e la sua bocca cominciò a vomitare parole su parole: << No, non credo proprio! Come puoi chiedermi una cosa del genere?? Come hai detto tu, è stato un incidente! Può capitare a tutti! A te come a me! >> Era furibonda, sconvolta. Come si erano permessi di considerarla al pari di una mocciosetta? << Non succederà più, va bene? E poi sinceramente non sono affatto la persona più adatta per prendermi cura della mamma. Da quanto è mancato anche Gohan l'unica persona a cui dà veramente retta sei tu. Perché assomigli..perché sei uguale a Lui >>. Quelle ultime parole uscirono a fatica dalla bocca della ragazza: le faceva male, malissimo, parlare di lui, di quel padre che aveva a malapena conosciuto, del quale non si ricordava nulla. Ma le mancava, le mancava da morire. 
Aveva bisogno della sua presenza, di un padre; quel padre che aveva imparato ad amare più di ogni altra cosa grazie ai racconti di Gohan e alle vecchie fotografie. 
La figura di Goku rappresentava l'unica debolezza della ragazza, famosa per il suo cosiddetto Complesso di Elettra.
Copiose lacrime caddero sul suo giovane viso e, a quella vista. la sua controparte maschile non poté fare altro che stringerla a sé, come solo un fratello gemello sa fare.
<< Ho capito, non ti preoccupare ora, va tutto bene, andrà tutto bene >> disse, nel tentativo di consolare quel pianto che intanto si era fatto più pesante. Era stato duro, non era abituato a comportarsi così con lei. Che stupido che era stato, avrebbe dovuto prevedere una reazione del genere: Dairen si era appena svegliata e quel viaggio nel passato rappresentava tutto per lei << In fondo hai ragione tu, sono il più adatto tra i due per prendermi cura della mamma. E poi vorrei proprio vederti a vegliare tutto il tempo su quelle due isteriche! Non resisteresti per più di 5 secondi!>>. Goten rise di gusto e riuscì, come era nel suo intento, a strappare un sorriso alla gemella, che a poco a poco riuscì a calmarsi. Non sarebbe mai riuscita in tutta la sua vita a rimanere arrabbiata con suo fratello per più di dieci secondi, era impossibile resistere al suo carattere gioioso e impacciato, ai suoi sorrisi. Anche quelli riuscivano ad illuminare ciò che lo circondava..
<< Ora scusami, ma dovrei proprio chiamare la mamma e informarla del tuo risveglio. Ti lascio riposare >>. Il saiyan salutò la sorella con un breve bacio sulla fronte.

Dairen lo osservò uscire dalla stanza: Goten probabilmente era davvero, come si era convinta sua madre, la reincarnazione del padre. Ne portava addirittura la stessa tuta arancione e blu, la stessa che aveva indossato anche Gohan. Pensando nuovamente a suo padre, questa volta Dairen sorrise: sarebbe partita per il passato, ora ne era sicura, e lo avrebbe finalmente conosciuto, abbracciato ma soprattutto aiutato a costruire un futuro migliore.

Il dolore, finalmente, se ne sarebbe andato via per sempre.





Buonasera a tutti! Questa è la mia prima fan fiction, sono agitatissima aaaaaaah :D
La storia di Dairen mi frullava in testa da anni, spero vi piaccia..sono molto affezionata a questo personaggio che piano piano ha preso forma nella mia insana mente *si prende in giro da sola*
Accetto tutti i tipi di commenti, basta che non siano offensivi, ovvio ;)
Buona lettura! 
Torcida27

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