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Autore: scorpy    08/11/2006    3 recensioni
è la mia prima ff, spero vi piaccia! La cugina della grande stella di Aichi si trasferisce a Kanagawa e frequenta il liceo Ryonan, per caso incontra la stella del suo liceo...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akira Sendoh
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Quel ti amo maledetto

 

Capitolo 12° “Qualcosa è cambiato…”

 

 

Erano trascorsi ormai molti mesi e a Kanagawa erano cambiate molte cose.

Per molti ragazzi il liceo era già finito, Akagi e Maki erano stati scelti da un'importante squadra universitaria e adesso giocavano insieme, Kogure aveva seguito Akagi nella stessa università per studiare Medicina e Fujima era partito per l'Inghilterra dove risiedevano i suoi nonni, mentre Uozumi si era dedicato anima e corpo all'attività di famiglia, la ristorazione.

Ma quelli non erano gli unici cambiamenti.

Mitsui, come molti temevano era stato bocciato anche se fu un bene per la squadra perchè grazie alla sua esperienza, Miyaghi, il nuovo capitano, e grazie all'aiuto dell'onnipresente Ayako, era riuscito a mettere su una squadra davvero forte. Rukawa pareva aver accantonato per un pò l'idea di partire per gli States grazie all'aiuto della sua ragazza Shibahime, che aveva reso il principe delle nevi un pò meno gelido, se possibile. Hanamici era finalmente riuscito dopo 50 rifiuti ad essere corrisposto dalla ragazza dei suoi sogni, Haruko Akagi. Eh, si il rossino aveva fatto breccia nel cuore della babbu... cioè della ragazza anche se il suo fratellone all'inizio non era molto contento.

Al kainan le cose non andavano bene come allo Shohoku, infatti con la partenza di Maki e Takasago c'era stato un pò di crisi che era costata la qualificazioni per i campionati nazionali per Jin- Nobunaga &co. Finalmente i campioni erano stati battuti, anche se rimanevano una grandissima squadra, tra le migliori.

Invece il Ryonan stava attraversando quello che molti chiamavano il periodo d'oro e anche se per un pelo  non erano diventai i primi della prefettura erano davvero in gamba.

Nessuno se lo sarebbe mai immaginato ma Taoka quell'anno aveva tirato su una bella squadra. Lui stesso all'inizio era diffidente, anzi credeva che con la mancanza di Uozumi e avendo Sendoh come capitano la squadra sarebbe andata allo sbaraglio! Uno come lui, così ritardatario e indisciplinato non avrebbe potuto mettere in riga delle altre persone....e invece. La squadra sembrava essersi trasformata, stavano andando davvero alla grande, Sendoh aveva la fiducia di tutti ed ogni sua parola era un ordine, anche se i suoi ritardi e la sua indisciplina non migliorarono, sia chiaro.

Hicoichi Aida dopo duri allenamenti e dopo un soggiorno negli States era diventato un titolare a tutti gli effetti. Era migliorato tantissimo anche se mancava ancora un pò di incisività, era molto utile alla squadra perchè conosceva ogni mossa dell'avversario.

Fukuda, sotto consiglio di Sendoh, aveva lavorato a lungo sulla difesa e le nuove matricole erano davvero promettenti.

Ma forse il giocatore che più di tutti era migliorato era lo stesso capitano. Il suo nuovo ruolo carico di responsabilità gli aveva fatto accorgere non solo dei limiti della squadra ma soprattutto dei propri. Guardarlo giocare (e non solo!!! ndAutrice) era davvero uno spettacolo, ormai molti giornali scrivevano di lui e molte squadre lo corteggiavano per una futura partecipazione al loro campionato. Anche Rukawa,  di controvoglia dovette ammettere la bravura del suo eterno rivale.

Dal canto suo la sua vita non era cambiata, se non per quello che riguardava la sua vita sentimentale. Nessuno ci avrebbe mai scommesso, ma pareva che il bel numero sette avesse messo la testa a posto. Non più flirt o miriadi di storie senza significato, ma solo una, forse la più bella per lui.

Al Ryonan tutti avevano fatto fatica a crederci ma la stella della scuola aveva preso, quella che tutti definivano una cotta colossale per la manager della squadra, Kirei Moroboshi. Nessuno  avrebbe dato nemmeno tre giorni al loro rapporto, erano due personalità forti, amavano punzecchiarsi a vicenda e finivano sempre per litigare. I loro battibecchi erano passati alla storia. Ma poi, davanti ai fatti, dovettero ricredersi.

Kirei stava vivendo forse il periodo più bello della sua vita. La squadra andava forte e a scuola non c'erano mai stati problemi. Ma la cosa più bella era indiscussamente la storia con Sendoh. Stare con lui era magnifico, una continua sorpresa, non ci si annoiava mai! Con la sua ironia e il suo sarcasmo sapeva davvero farla imbestialire ma poi riusciva sempre a farsi perdonare.

Era davvero innamorata solo che non era ancora riuscita a dirglielo... la paura che lui l'avrebbe lasciata, non corrisposta o, peggio ancora, tradita, non l'aveva mai abbandonata. Temeva che un giorno lui si sarebbe accorto di essersi stancato di lei, che si innamorasse di un'altra. Non riusciva mai ad aprirsi del tutto, così quando lui gli sussurrava all'orecchio di essersi innamorato, lei non rispondeva nonostante sapesse ciò che provava.

Alcune volte si imponeva che quella volta sarebbe stata quella giusta, quella in cui gli avrebbe finalmente ti amo, ma poi quando era lì di fronte a lui non sapeva cosa gli succedeva, dimenticava tutto ciò che si era detta fino ad allora e rinunciava. "Sarà per la prossima volta" si diceva eppure sapeva che non avrebbe dovuto rimandare oltre perchè ogni giorno che passava la delusione sul volto di Akira era sempre più grande.

Lui non gli aveva mai fatto pesare niente ma in fondo Kirei sapeva e temeva che  sarebbe diventato un problema.

Ma per ora Kirei cercava di eliminare dalla sua mente quella sottile vocina che sempre meno di rado si faceva sentire nella sua mente. Voleva solamente godersi a pieno la sua storia credendo che nulla potesse mai metterla in crisi, ma presto dovette ricredersi.

Stava ritornando a casa quel giorno, insolitamente da sola. Purtroppo aveva dovuto lasciare Sendoh ancora a scuola, gli esami del terzo anno incombevano e anche lui doveva frequentare i corsi preparatori. In quel periodo il tempo per vedersi era davvero minimo, tra allenamenti, scuola, corsi supplementari e altro riuscivano a vedersi pochissimo. Avvicinatasi a casa si ritrovò davanti l’ultima persona che si sarebbe aspettata di vedere.

-“Daiii!!!! Che ci fai qui?”- urlò Kirei mentre saltò con le braccia al collo del cugino.

-“Ciao Ki-chan!!! Da quanto tempo!!! Come ti va la vita? Sei ancora più bella di prima!”-

-“Come va a te la vita? È un eternità che non ci vediamo!!! Per quanto rimarrai qui? Come stanno i nostri amici a Nagoya? Non sarai venuto per riportarmi lì? Sappi che non ti seguirò manco morta!”- disse la ragazza tutto d’un fiato.

-“Calma, calma! Una domanda alla volta. Comunque sono venuto qui per affari oltre al fatto che dovevo vedere come se la passava la mia cugina preferita!”-

-“Affari!?! Ehi, Dai, non è che da quando non ci sono io ti sei montato la testa?”- lo schernì la cuginetta.

-“Il tuo sarcasmo non l’hai perso, vero? Comunque sono venuto per incontrare un ragazzo della tua scuola. Dovresti conoscerlo perché fa parte della squadra di basket. Sendoh, mi pare.”-

Kirei felicissima. Finalmente suo cugino, una delle persone più importanti della sua vita avrebbe conosciuto Akira, la persona che la rendeva più felice.

-“Akira Sendoh, certo che lo conosco! Il capitano della squadra e…”-

-“E uno dei migliori giocatori del paese!”- la interruppe amareggiato la stella di Aichi, anche se Kirei non avrebbe voluto proprio dire questo – “Si, lo so. Molti me l’ho anno detto. “Un fenomeno”, “un talento straordinario”, ma io devo ancora vederlo giocare questo fenomeno!!! Immagino che sia un bamboccio arrogante e presuntuoso!!!”-

-“No che non lo è!”- urlò Kirei al cugino sorpreso dalla sua reazione. D’improvviso le passò di mente la voglia che aveva di raccontare la sua storia al cugino. Era troppo importante per essere sottovalutata o magari derisa da una persona che non l’aveva vissuta a pieno, che non ne era stato coinvolto, che non avrebbe capito.

–“Ascolta, io non so perché tu ce l’abbia tanto con Akira ma lui non è per niente così. Lui è gentile, spiritoso, solare e soprattutto umile… te lo ripeto, forse essere chiamato stella ti ha dato di volta il cervello!!! Sei cambiato...  Akira è davvero una persona straordinaria oltre che un giocatore eccezionale. Adesso scusami, devo tornare a casa, ho da studiare. Il Ryonan trovatelo da solo!!!”-

-“No aspetta, Ki-chan!!! Scusami non volevo farti arrabbiare!!!”-

-“Si, certo”- disse lei un po’ seccata.

-“Comunque ho un’altra cosa da dirti, Hiroshi è in città.”-

-“Come in città?”- disse esasperata Kirei temendo un assalto dal suo ex.- “Non gli avrai detto dove abito?”-

-“Sarà meglio che vada adesso…”- se la filò Dai.

-“Ehi aspetta!”-

E adesso come faccio, sarà meglio non pensarci ma soprattutto non dire niente ad Akira…

 

Intanto al Ryonan…

-“Hiroaki passa!”-

-“Muoviti Fuku-chan!”-

I ragazzi della squadra dopo gli estenuanti corsi preparatori per l’esame erano rimasti un altro po’ a scuola a fare una partitella liberatoria in vista degli esami.

-“La palestra è questa”- disse un anonimo ragazzo –“Puoi trovarlo qui”-

-“Grazie”- rispose gentilmente Dai.

-“Su, passa! Muoviti scemo che quello ci fa neri oggi! Vorrei perdere almeno con un po’ di dignità!”-

-“Neri? No! Oggi vi faremo il c**o a stelle e strisce!!!”-

-“Ehm”- si schiarì la voce Dai –“Chi di voi è Akira Sendoh?”- ripeté la domanda.

Silenzio…

Tutti gli sguardi erano fiondati  su di lui. E adesso chi era sto st****o che cercava Sendoh? Che cavolo voleva? È alto, sicuramente un giocatore di basket.

-“Sono io”- disse lui con la sua solita calma e il solito sorriso.

-“Io sono…”-

-“DAI MOROBOSHI!!!”- Urlò Hikoichi. –“Wow!!!”-

Cosa?

Dai Moroboshi…

La stella di Aichi?

Il cugino di Kirei…

Cosa vorrà da Sendoh?

-“Sono io. Piacere di conoscerti, Dai Moroboshi, Kirei non c’è ma se vuoi unirti a noi ci farebbe molto piacere”- intervenne il capitano per zittire i bisbigli dei compagni.

-“Non preoccuparti, non cercavo Kirei, sono venuto per te… dovrei parlarti”- disse affabile.

-“Con me? Sono molto onorato…”-

-“Sono venuto qui per farti una proposta importante”- tagliò corto lui – “Si da il caso che il coach Mitamura ti voglia nella sua squadra…”-

I ragazzi della squadra erano tutti in fibrillazione,  Mitamura era il coach di una delle più importanti e prestigiose squadre di basket del paese, la maggior parte dei ragazzi che avevano giocato con lui erano diventate star del panorama internazionale di basket. Ma vedendo che il volto del suo interlocutore non si scompose minimamente, Moroboshi aggiunse.

-“Sai vero chi è Mitamura?”-

Sendoh annuì sempre con il solito sorriso. –“Si, lo so. Mi ha già contattato”-

-“Beh,  allora? Accetti?”- disse un po’ spazientito.

-“Sai Moroboshi, non è tutto così semplice…”-

-“COSA??? SEI IMPAZZITO!!!!!!!!”- urlò Hicoichi.

-“Piantala di fare il cretino, Sendoh, e accetta la sua offerta!”- lo rimproverò Koshino.

-“I tuoi compagni hanno ragione, saresti uno stupido  non accettare!!! Lui ti vuole… Ci sono persone che hanno sputato sangue per giocare per lui…”-

-“Persone come te, vero?”- Ripose Sendoh insolitamente bastardo.

-“ Fattelo dire, devi essere proprio senza cervello!!! Si, è vero. Io ho fatto di tutto per entrare in squadra. Ho dovuto accettare anche il rischio che un moccioso come te, che non vuole nemmeno giocare per il famoso coach Mitamura, possa prendere il mio ruolo!!! Non sai quanto è stato difficile per me venire qui! Ma vedere che ho fatto un viaggio a vuoto mi fa imbestialire!”-

-“Perdonami non volevo”- disse con tranquillità Sendoh –“ Io non ho mai detto di non voler accettare la tua proposta, sarei un ingrato e un vero idiota. Sono contento che sia venuto tu qui. Ma, come ho già detto a lui detto, ci devo pensare, ci sono altre cose che mi tengono legate qui e accettare immediatamente la tua proposta mi sembra di non tener conto delle persone che mi sono accanto. “- (Che saggio!!! Nd Autrice)

-“Sai, credevo che fossi solo un arrogante e presuntuoso ma mi sbagliavo. Kirei aveva ragione…”-

-“Già, Kirei!”- disse lui tra se e se.

-“Me ne ha dette di tutti i colori per questo. È una ragazza straordinaria.”-

-“Lo so”-

-“Sai, se ti avessi conosciuto prima gli avrei detto di provarci con te. Saresti il ragazzo perfetto per lei…”-

-“Come lei non ti ha detto…”- gli domandò Sendoh perplesso.

Perché Kirei non aveva detto a suo cugino di loro?

-“Cosa?”-

-“Forse ha un’altra ragazza?”- intervenne qualcun altro, un ragazzo che nessuno conosceva.

-“Hiroshi, che ci fai qui?”- domandò la stella di Aichi sorpreso.

-“Piacere, sono Hiroshi”- disse lui porgendo la mano ad Akira –“L’ex ragazzo di Kirei, beh ancora per poco…”- e poi aggiunse sottovoce, in modo che l’udisse solo  Sendoh –“Tanto lo so che adesso sta con te, ma non sarà ancora per molto.”-

Sendoh in quel momento avrebbe voluto prenderlo a pugni.

-“Che sei venuto a fare qui?”- gli disse rabbioso.

- “Ero venuto a vedere come se la passava Ki-chan e per riprendermela, ovviamente” -

-“Hiroshi, non fare il cretino… mia cugina non è un oggetto che puoi riprenderti quando vuoi!”- intervenne Dai.

Ma lui non vi badò.

-“Quando le parlerò mi capirà e torneremo insieme… mi abbraccerà e mi dirà di nuovo ti amo come faceva un tempo…quando poco fa l’ho chiamata al telefono era elettrizzata, non vedeva l’ora di vedermi…”-

-“Lei sapeva che saresti venuto?”- disse Akira sconcertato.

-“Certo!!! Che domande… Le cose stanno per cambiare!!!”-

Quelle parole rimbombarono nelle orecchie di Akira come se fossero state urlate al megafono.

-“Adesso basta!!! Esci fuori di qui!!! Mi hai stancato, non voglio più ascoltare le tue chiacchiere inutili!”- sbottò Sendoh più incazzato che mai.

-“Ok, ok me ne vado… Dai ci vediamo dopo a casa di tua cugina”-

-“Ma allora non hai capito”- disse Koshino –“Vattene!!!”- se avessero potuto lo avrebbe preso a calci.

-“Senti, scusatelo, non so come ha fatto a sapere che ero qui… lui e Kirei sono stati per un po’ insieme e , per quel che so, è stata la lontananza a farli lasciare. Credo che lui sia ancora preso e…”-

-“Senti non mi interessa…riguardo alla tua proposta ci penserò!”- sbottò Sendoh.

-“Ok”- disse pacato Dai –“Ma fai in fretta, hai pochi giorni per pensarci. Tieni, questa è tua”- aggiunse consegnandogli una lettera.

Lui la prese non curante e si diresse nello spogliatoio imbestialito.

Nessuno dei ragazzi aveva intenzione di seguirlo, lo conoscevano fin troppo bene. Sendoh era sempre allegro e gentile ma quando era arrabbiato non gli si poteva stare vicino. Dai aveva ormai capito che il capitano del Ryonan teneva particolarmente a sua cugina e la sua reazione era più che giustificata. Pensava di aver fatto un pasticcio e si pentì di essere arrivato a Kanagawa insieme a Hiroshi che lo aveva pregato di accompagnarlo. Di certo non si aspettava che le sue intenzioni erano quelle.

*********

Quella domenica mattina kirei era distesa sul divano mezza assopita. Aveva aspettato la chiamata di Akira fino a tardi ma lui di lui nessuna traccia. Aveva fatto un centinaio di telefonate ma aveva trovato sempre il telefono spento. Si era davvero preoccupata, fino a quando non aveva ricevuto un messaggio di Koshino che le diceva di non preoccuparsi e che l’avrebbe chiamata appena poteva l’indomani perché in quel momento era con lui.

Kirei non sapeva per quale motivo non l’aveva chiamata ma aveva il sesto senso che era successo qualcosa che lei ignorava del tutto.

Quando il citofono squillò la casa era vuota se non per la sua presenza, Dai era andato ad allenarsi come al solito e suo padre era andato in centro per gli approvvigionamenti per il pranzo.

Questa di sicuro è Shibahime che è venuta a riprendersi gli appunti…

Ma la persona che gli si presentò davanti non assomigliava nemmeno un po’ alla gradevole presenza della sua amica. (Grazie!!! È sempre bello vedere che qualcuno mi apprezza! Nd Shiba)

-“Che cosa ci fai qua?”-

-“Mi accogli così dopo tanto tempo che non ci vediamo!”- disse Hiroshi.

-“Forse non hai capito, io non ti sto accogliendo per niente!”-

-“Non sei mai stata molto gentile!”-

-“ Ah per questo hai deciso di uscire con un'altra quando io ero qui forse !”-

-“Ki-chan devi perdonarmi sai, io non volevo…”- tentò di difendersi lui.

-“Davvero? Allora chi è era con quella? Un tuo sosia?”- disse ironica lei –“Comunque ti ripeto la domanda, che sei venuto a fare? Se è per questa ragione non mi interessa più niente! Mi è passata da moltissimo tempo!”-

-“Grazie al tuo Sendoh”-

-“Cosa ne sai tu di Sendoh? Si hai ragione è  bastato un solo minuto con lui per accorgermi di quanto tu fossi stupido! Anche se il paragone tra i due è proprio improponibile”-  disse sempre più irritata dalla sua presenza, non sapeva perché ma si sentiva che di sicuro ci sarebbero stati dei guai. Anzi aveva il vago sospetto che il fatto che Akira non l’avesse chiamato era per causa sua. –“Come fai a conoscerlo?”-

-“Sai ieri passavo per il Ryonan”- disse lui arrogante.

-“Cosa gli hai detto?”- lo aggredì subito kirei.

-“Niente di particolare”-

-“Cosa gli hai detto?”- ribadì lei.

-“Beh, gli ho detto che ti avrei riavuta… bastava farti ricordare dei nostri momenti insieme, di quanto tu mi amassi…”-

-“Ma io non ti ho mai amato. La nostra è stata una storia di…. Oh mio Dio!”- si interruppe come se avesse avuto un illuminazione –“non gli avrai detto che io ti confessavo di amarti quando stavamo insieme?”-

-“Beh”-

-“Merda!”-  Kirei adesso capiva tutto… Akira credeva che lei per tutto questo tempo che era stata con lui l’aveva fatto per dimenticare, che non gli aveva mai detto ti amo perché non era affatto innamorata di lui ma bensì di Hiroshi…

Doveva cercare Akira, spiegargli tutto, dirgli che Hiroshi mentiva perché era lui che amava e adesso era il momento giusto per dirglielo…aveva aspettato fin troppo.

Mentre pensava a questo prese il telefono e provò a chiamarlo ma di lui ancora niente. Doveva andare a cercarlo così prese le chiavi ma aveva ancora il suo ex tra i piedi.

-“Cosa vuoi ancora da me? Non hai capito che casino hai combinato? Sparisci dalla mia vita!!! Se per colpa tua io e Akira dovessimo…”- non ce la faceva neanche a dirlo .

-“Non pensavo che ci volesse così poco per mettervi in crisi! Se è così importante il vostro rapporto non credo che basti questo.”-

-“Non preoccuparti, niente ci potrà separare nemmeno tu. Non cambierà niente.”- disse Kirei anche se era poco convinta.

Sapeva che Akira era molto orgoglioso e se credeva davvero che Kirei avesse potuto prenderlo in giro sarebbe stato davvero difficile farlo tornare in se. Sapeva che non aveva fatto niente di male ma aveva la sensazione che avrebbe dovuto farsi perdonare per aver dato per scontato tante cose, per non avergli detto dell’arrivo di Hiroshi, per non avergli detto di averlo completamente dimenticato, di non avergli detto ancora che lo amava. Aveva fatto un grosso errore e adesso era sicura che ne avrebbe pagato le conseguenze.

-“E’ già cambiato tutto! Non preoccuparti, Kirei, ma non sarà mia la colpa se dovrete separarvi. ”- rispose lui a tono.

-“Che cosa intendi dire?”- chiese lei sconvolta.

-“Secondo te Dai per quale motivo è venuto qui?”-

-“Spiegati meglio”- disse lei flebilmente.

-“ Gli ha fatto una proposta importante che solo uno stupido rifiuterebbe …”- o un ragazzo veramente innamorato pensò, ma questo decise di ometterlo.

-“Non capisco…”- Kirei ormai non credeva alle sue orecchie.

-“ Vuole portarlo via da Kanagawa, Kirei!!! Ma lui non ha ancora accettato… Vuoi davvero che rinunci per te? Vuoi davvero essere responsabile del fallimento della sua carriera? Lo faresti davvero?”- disse lui con tono accusatorio.

-“BALLE, TUTTE BALLE!!!”- urlò lei – “Akira me ne avrebbe parlato, mi avrebbe detto se fosse stato importante…”-

-“No Kirei. Lui sa che deve accettare la proposta, solo un imbecille non lo farebbe, e questo equivale alla fine della vostra storia!!! È questione di ore, lui firmerà il contratto, si lascerà Kanagawa alle spalle, te compresa“-

-“Adesso basta!!! Esci di qui, hai già detto abbastanza. “-

Kirei sbattè la porta dopo che lui strafottente girò sui tacchi e se ne andò!

Era sconvolta, non poteva credere  a tutte le cose che aveva sentito.

Ma qualcosa la risvegliò dai suoi pensieri, il telefono.

Aveva sperato che fosse Sendoh ma invece era suo cugino.

-“Pronto Kirei, Kirei…”-

Ma lei neanche rispose, prese la giacca e uscì.

 

Il suo unico pensiero era trovare Akira, non sapeva dove, perché, ne cosa dirgli ma doveva farlo.

Nella mente di Kirei si affollavano mille pensieri.

 Era vero quel che aveva detto Hiroshi? Sarebbe andato davvero via da Kanagawa? Ma se fosse stato così lei aveva davvero il coraggio di distruggere la sua carriera? Ma perché Akira non l’aveva detto a nessuno?

Girò ogni angolo della città, ma sembrava che non vi fosse traccia di lui.

-“Ehi, Kirei! Dove stai andando?”- chiese Uozumi.

Kirei era così sconvolta che credeva dapprima di averlo immaginato, poi quando si trovò il suo ex capitano davanti si rallegrò, di sicuro sapeva dov’era Sendoh.

-“Ciao Jun, sto cercando Sendoh, sai dov’è?”-

-“Veramente è da un po’ che non lo vedo, ma potresti provare giù al campetto…”- Era vero, perché non ci aveva pensato!

-“Grazie mille”-

-“Ehi Kirei, qualche giorno passò lì al Ryonan, voglio congratularmi con lui! Wow il coach Mitamura!”- aggiunse Uozumi credendo che Kirei sapesse tutto. Ma in realtà non era così.

-“Di cosa stai parlando?”-

-“Come di cosa sto parlando? Dell’offerta che gli è stata fatta di giocare a Kyoto con il grande Mitamura!”-

-“Ah, già”- finse lei dopodichè  accennò un debole sorriso e se ne andò.

Allora era vero quello che ha detto Hiroshi…

Sono l’unica a non sapere…

Perché non mi ha detto niente, perché?

 

Finalmente raggiunse il campetto vicino al mare dove in genere andava ad allenarsi Kaede. Lo trovò lì, aveva ancora il fiato corto per la corsa ma dopo un po’ si accorse che non era solo per quello. Non era certo così che si immaginava di trovarlo.

Arrabbiato, deluso…

E invece no, sembrava che quella fosse una giornata come tante altre passata a divertirsi con gli amici… si, perché era con loro e con altre ragazze.

Kirei si domandava come poteva fargli questo, lei era rimasta quasi tutta la notte a preoccuparsi per lui, era venuta a conoscenza della sua prossima partenza, aveva litigato con Hiroshi per difenderlo… e lui era lì a giocare a basket con gli amici, mentre di tanto in tanto faceva lo spaccone per mettersi in mostra con le ragazze che lo osservavano giocare, scherzava come se nulla gli fosse accaduto, come se niente avesse intaccato la sua esistenza mentre a Kirei sembrava che le stesse crollando il mondo addosso.

Perché si comportava così?

Cos’era cambiato?

Continuò a fissarli, anche se non credeva a ciò che stava vedendo. Sembrava un incubo, come se avesse dormito e al risveglio si fosse accorta che tutto era cambiato.

Dopo un po’ di tempo i ragazzi e le ragazze se ne andarono e lì nel campetto rimase solo Sendoh che continuava ad allenarsi da solo, mentre Kirei era rimasta ad osservarlo in silenzio.

-“Fino a quanto vuoi rimanere lì in silenzio?”- sbottò lui. Continuava a tirare a canestro, come quella volta che erano rimasti chiusi in palestra ma questa volta il suo tono era molto diverso.

Kirei era incredula, non credeva che si fosse accorto di lei ma quello che di più la sconvolgeva, oltre al tono da lui usato, è che non aveva nemmeno tentato di giustificarsi, niente.

-“Perché non mi hai detto che volevi lasciare kanagawa?”- era la prima domanda che gli fosse venuta in mente.

-“Chi te lo ha detto?”- chiese lui continuando a non guardarla.

-“Avrei voluto saperlo da te…”-

-“Cosa importa!”-

Stava palleggiando.

-“Perché ti comporti così?”-

 Tiro, canestro.

Poi dopo un attimo finalmente si voltò verso di lei. La sua espressione gentile e gioviale aveva lasciato il posto ad un’altra, furiosa e incontenibile.

-“PERCHE’? PERCHE’? Allora… da dove comincio…ah si ecco”- sbottò lui arrabbiatissimo –“Mi è stata fatta l’offerta più eccezionale della mia vita ma che non potevo accettare senza rinunciare a quello a cui tenevo di più… stavo mandando la mi carriera a p*****e per una ragazza a cui tenevo… “- l’uso del passato colpì ulteriormente Kirei – “Ma a quanto pare mi sono illuso!!!”-  

Kirei non sapeva se parlare, non aveva mai visto Akira così, le faceva quasi paura. Ma lui continuò.

-“Adesso ti chiedo io perché. Perché non hai detto a tuo cugino di noi? Perché non mi hai detto di Hiroshi?Eh, sentiamo allora! Forse perché ero solo io a tenere al nostro rapporto…”-

-“Questo non è vero!”- lo interruppe Kirei che finalmente aveva avuto il coraggio di parlare.

-“Bene, allora dimmelo. Dimmi che l’unico motivo per cui non mi hai detto di Hiroshi era perché non lo sapevi, dimmi che Dai non sapeva di noi perché avete parlato di altro, allora dimmi che mi ami…”-

Silenzio.

-“Ecco, appunto”- disse Sendoh mentre se ne stava andando.

Ma Kirei gli afferrò il braccio.

-“Non andare, ti prego”- gli disse in tono supplichevole.

-“Voglio sapere solo una cosa da te, perché quando mi guardi così, anche se ti senti morire non me lo dici ? Ma perché? Dillo, dillo una volta sola, ti prometto che non me ne andrò”-

Ma le parole parvero aver perso la forza per uscire, non sapeva perché ma non riusciva a dire quelle due semplici parole.

-“Stasera stessa accetterò la proposta di Mitamura. Dopodichè partirò per Kyoto. ”- disse impassibile.

E se ne andò, lasciandola sola in quel campetto vicino al mare.

 

 

Fine 12° capitolo.

 

 

Ciao ragazzi, scusate per il ritardo con cui ho aggiornato la fic ma ho avuto molto da fare. probabilmente il prossimo cap sarà l'ultimo ma non ho ancora deciso. intanto rignrazio quelli che  che leggono la fic e mi scrivono tanti commenti . Ciao ci ved presto

  
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