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Autore: mangakagirl    13/04/2012    4 recensioni
-Ma allora…- disse il professore stupito.
-Allora c’è un falso Kid- dissero all’unisono seri i due detective e il ladro fantasma.
-Dannazione!- imprecò Haibara – questo è l’ennesimo problema che va a sommarsi a quelli già esistenti-
-Già- disse Hattori sedendosi sul divano a braccia incrociate – e che facciamo riguardo Ran?-
-Lo so io…- disse Conan imitandolo -… Kid fingerà di essere me-
-Cosa?!- esclamarono tutti tranne Haibara.
(tratto dal cap 3)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Ran Mori, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Shinichi Kudo, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10.
Raggiunsero un piccolo parco all’angolo di una stradina deserta e si sederono su una panchina verniciata da poco di verde bottiglia. Ran raccolse le gambe al petto e le cinse con le braccia sprofondandoci sopra il viso. Scoppiò a piangere inaspettatamente e Kazuha le si sedè accanto preoccupata.
-Ran, che succede?- le cinse le spalle con un braccio mentre Conan le afferrava le mani congiunte e le stringeva forte con aria preoccupata.
-Scusa tesoro- singhiozzò lei alzando la testa per guardarlo. Lo prese da sotto le braccia e lo fece sedere sulle sue gambe stringendoselo al petto come un orsacchiotto, cominciò a dargli baci sconnessi sulla fronte spostandogli distrattamente i ciuffi della frangia  tra i singhiozzi. Kazuha osservò la scena intenerita mentre Ran diceva a Shinichi:
-In questi giorni piango sempre davanti a te- si asciugò le lacrime con il fazzoletto che le porgeva e si rivolse a Kazuha –Guardalo, ha gli occhi esattamente dello stesso colore dello Shinichi che ricordo. Non quell’azzurro scialacquato che ha adesso…-
“Di nuovo la storia degli occhi, Ran…!” pensò Conan con un irrefrenabile desiderio di cavarseli per farla smettere di soffrire una volta per tutte.
-AZZURRI?!- domandò stupita la ragazza del Kansai mentre l’altra annuiva e metteva Conan a terra dandogli un ultimo bacio sulla fronte. Sospirò e guardò l’amica sicura e seria:
-Quello non è Shinichi, Kazuha- la ragazza sbarrò gli occhioni verdi – e tu devi aiutarmi a provarlo-
-Ma che stai dicendo, Ran?-
-Ascoltami- ricacciò indietro le lacrime – Hattori ti ha stretta a sé in un modo che fanno solo le persone che si conoscono da tempo e si amano anche se non se lo dicono…-
-Ma n-no… - balbettò l’altra rossa in viso.
-Sì invece, ma quando ho rivisto Shinichi e l’ho abbracciato erano mesi che non ci vedevamo, da Londra, e lui mi ha dato un paio di pacche sulle spalle! Come se non ci conoscessimo!- Kazuha la osservò attonita scuotendo in capo – Questi giorni si comporta in modo strano: fa domande di cui dovrebbe conoscere alla perfezione la risposta, balbetta e risponde a ciò che gli chiedo come se fosse un gioco a quiz… insomma, quello non è Shinichi! Lo conosco da una vita e so com’è lui in realtà!- si voltò verso Conan - c’è più Shinichi in Conan che in quello che c’è a casa di Agasa!- Al bambino accellerrò il battito e cominciò a deglutire a fatica.
-E la storia degli occhi..?- chiese la ragazza del Kansai quasi del tutto convinta. Ran alzò gli occhi al cielo e rispose furiosa:
-Pensa che sia così Scema da credere che stia indossando un paio di lenti a contatto colorate che gli ha dato l’ottico per sbaglio! Lui non ha nemmeno problemi di vista!-
Kazuha scoppiò a ridere senza gioia e battè un pugno sulla panchina non appena l’amica si rabbuiò.
-D’accordo! Ti aiuterò a smascherare quel pezzo di…-
-Kazuha- la fermò Ran indicandogli Conan.
-Scusa, giusto, il bambino,- si corresse arrossendo - ti aiuterò a smaschere quel bravo ragazzo e poi…- strinse un pugno davanti al petto e si alzò in piedi – …lo gonfieremo per averci preso per il c…- guardò di nuovo Conan- …i fondelli!-
La karateka si alzò e la ringraziò con un abbraccio scoppiando a ridere, mentre Conan la osservava depressa. “Cosa farai Ran quando scoprirai la verità? Perchè c’è sempre una verità, piccola…”
*  *  *
Quella sera a cena la tensione si tagliava come burro. Kid e Hattori sedevano di fronte a Ran, Kazuha e Conan, in quel momento in bagno, mentre ai capi del tavolo c’erano Ai e il dottore. Quest’ultimi erano in cucina a preparare il riso al curry e ignoravano quello che stava succedendo in salotto…
-Allora, Kudo…- cominciò Kazuha con tono adulatorio fulminandolo, tanto che lui sobbalzò e guardò Hattori preoccupato -…è da molto che non ti fai vivo. Quando è stata l’ultima volta che ci siamo visti?- domandò aggrottando minocciasamente le sopracciglia e poggiando con foga le mani sul tavolo, che facillò. “Fortuna che è basso!” pensò Hattori fermandolo stizzito con una mano, poi il suo cervello elaborò quello che aveva chiesto all’amico e sbarrò gli occhi “Oh-Oh”.
Il ladro pregò che Conan uscisse dal bagno e deglutì non vedendolo arrivare. “Perfetto, Kudo! Sparisci sempre quando servi e ti impicci quando non devi!” pensò maledendolo mentre una gocciolina di sudore gli attraversava repentina la fronte.
-Bè, ecco…- cominciò impacciato sorridendo -…l’ultima volta che ci siamo visti…Quando era già, Hattori?-
-Ma è stato…- cominciò lui in suo soccorso ma la ragazza del Kansai lo incenerì.
-Ta-ci!- sinbilò con tono spaventosamente autoritario facendolo rabbrividire.
“Ma che diavolo hanno ‘ste ragazze d’oggi?!” pensò sdegnato.
-Dillo tu Kudo!- aggiunse Kazuha tornando a guardarlo arcigna, lui cercò aiuto da Ran ma notò che aveva lo stesso sguardo velenoso dell’amica, anzi, peggio: gli occhi erano leggermente nascosti dalla frangetta e emanavano una inquietante luce viola, le sopracciglia aggrottate.
“Dannazione! Sembra che si debba trasformare in super sayan o in shinigami da un momento all’altro!” pensò Kid tornando a guardare Kazuha.
-Emm…ecco…- ma la ragazza si sporse più verso di lui e passò ad un’altra domanda.
-Quando è stata la prima volta che ti ho incontrato?-
-Eh?! Bè…- Kid si impanicò di più e Hattori prese le sue difese.
-Ma cos’è un interrogatorio?!- esclamò sdegnato mentre ciocche corvine gli cadevano in disordine sulla fronte: la cosa stava iniziando a farsi troppo complicata! Le ragazze lo fulminarono simultaneamente e Kazuha scrocchiò davanti al petto le dita delle mani in segno di minaccia. Heiji si sentì improvvisamente la gola secca e cercò il bicchiere dell’acqua sul tavolo con una mano senza riuscire a staccarsi dal suo sguardo.
“Quante possibilità ci sono di uscire vivo dall’attacco simultaneo di due ragazze praticanti karate e aikido furiose?!” pensò bevendo nervosamente dal bicchiere.
-Allora, Kudo?!- esclamò la ragazza del Kansai tornando a fissarlo.
-Sì è fatto tardi, Ran!- disse Heiji  interrompendola e alzandosi in piedi nervoso fingendo di guardare l’orologio –Kudo ti accompagnerà a casa, vero?! Buonanotte!- la congedò con un sorrisone indicandogli il ragazzo e la porta d’ingresso.
Lei gli sorrise melliflua e posò lentamente le bacchette sul tavolo.
-Oh, ma non te l’ho detto? Mio padre è fuori per un viaggetto di una settimana con i suoi amici del mahjong, l’ha saputo stamattina, e visto che non vuole che io e il bambino dormiamo soli a casa, alloggeremo qui anche noi. Vero, caro professor Agasa?- domandò all’uomo non appena varcò la soglia della cucina con un’enorme pentola piena di delizioso e fumante riso al curry.
-Ah, sì…- rise colpevole ai due ragazzi sconvolti -… è proprio così!-
“2 a 0 per le ragazze!” pensò inorridito il detective dell’ovest immaginandosi quanti altri problemi si sarebbero creati con quelle due per casa alle calcagna di Kudo 24ore su 24. Afferrò le bacchette e sospirò rumorosamente.
*  *  *
Conan si resse la testa con entrambe le mani cadendo sulle ginocchia mentre un capogiro lo investiva come uno tsunami provocandogli un conato di vomito. L’ex liceale si trascinò fino alla vasca per aggrapparsi al bordo. Respirava affannosamente mentre il cuore batteva all’impazzata. “Dannazione, perché sto così male?! Non sarà…?- non riuscì a finire il pensiero che un altro capogiro lo fece quasi cadere a terra nonostante fosse inginocchiato. Rimase fermò nella stessa posizione per molto mentre le minacce di Kazuha rivolte a Kid e Hattori risuonarono dall’esterno nella stanza.
*  *  *
-Allora il bambino dormirà con noi!-
-Non se ne parla!- sbraitò Heiji cominciando quello che sarebbe stato un lungo battibecco – Non credi possa preferire dormire con dei maschi?-
-Ha già dormito con me e Ran, non è mai stato un poblema e non lo sarà nemmeno ‘sta volta!-
Ran cercò Conan con lo sguardo ma vide solo il professore infilarsi in cucina per lavare i piatti e Haibara sparire nel laboratorio.
-Un attimo- li interruppe mettendosi tra di loro per farli tacere –Ma dov’è Conan?-
Kid, Kazuha ed Heiji si guardarono attorno perplessi: non si erano accorti della sua assenza.
-Ma è uscito dal bagno?- domandò Kudo a Ran.
-Non mi sembra- rispose Hattori al suo posto visto che lei si era fatta prendere dal panico.
-Si sarà sentito male!- disse allarmata la karateka guardando la porta del bagno, appoggiò la mano sulla maniglia ma la porta si spalancò all’improvviso. –Conan!- esclamò Ran sollevata.
-Che succede?- gracchiò l’ex liceale infastidito massaggiandosi una tempia.
-Ecco…- cominciò Kazuha ma Hattori la interruppe bruscamente.
-Dove vuoi dormire Kud…Conan?-
-Con noi!- sbraitò Kazuha sentendosi offesa per essere stata interrotta e ripresero a battibeccare senza degnarli più di uno sguardo.
Ran si abbassò all’altezza del bambino e lo guardò attentamente.
-Stai bene, amore? Non hai una bella cera…-
-Ho solo un po’ di nausea…- rispose il detective debolmente cercando di nasconderle un capogiro. La ragazza si preoccupò e gli disse dolcemente:
-Senti, visto che non stai bene, forse sarebbe meglio se dormissi con me. Domani potrai stare con Hattori e quello lì…- gli indicò Kid con un cenno di occhi.
Conan annuì portando anche l’altra mano alla tempia perché non sopportava più Heiji e Kazuha starnazzare e non voleva farle passare la notte in bianco preoccupata che lui stesse male senza che potesse aiutarlo. Ran si alzò e si rivolse ai due litiganti ignorando del tutto Kaito:
-Ascoltatemi, diamine! Visto che non sta bene, Conan dormirà con me e Kazuha oggi e domani con te e…- indicò con la testa il ladro. Hattori fissò prima lei poi Conan perplesso e annuì debolmente. “Ma se sta male sarebbe meglio che stesse con me! Che succederebbe se si trasformasse nel cuore della notte davanti a lei?!” rabbrividì al solo pensiero e cercò di attirare la sua attenzione per farglielo notare, ma lui chiuse gli occhi con aria sfinita e si appoggiò alla parete del muro. “Dio, fa che non mi trasformi proprio stanotte!” pensò preoccupato.

 
n. dell’autrice: Eccomi quaaaaaaaaaaaaaaa!! Dunque che ve ne pare??? Ran ha svelato a Kazuha i suoi sospetti e la ragazza ha accettato di aiutarla…. Mmm… prevedo guai!! Vi anticipo che nel prossimo capitolo ne combineranno una delle loro le 2 ragazze!! Vi piace come Kazuha mette alle strette Kid??? E che ne pensate di qst strano malessere di Conan??? Grz a Kaity che ha recensito lo scorso capitolo. Gentilissima come sempre!!! Per il resto Fatemi sapere! Mangakagirl!!!
  
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