Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: mangakagirl    13/04/2012    4 recensioni
-Ma allora…- disse il professore stupito.
-Allora c’è un falso Kid- dissero all’unisono seri i due detective e il ladro fantasma.
-Dannazione!- imprecò Haibara – questo è l’ennesimo problema che va a sommarsi a quelli già esistenti-
-Già- disse Hattori sedendosi sul divano a braccia incrociate – e che facciamo riguardo Ran?-
-Lo so io…- disse Conan imitandolo -… Kid fingerà di essere me-
-Cosa?!- esclamarono tutti tranne Haibara.
(tratto dal cap 3)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Ran Mori, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Shinichi Kudo, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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11.
-Noi abbiamo dei buoni motivi per far dormire con noi Conan, ma quei due perché insistevano tanto per averlo in camera con loro?- domandò Kazuha sciogliendosi la coda: una cascata di capelli lisci castano scuro cadde sulle sue spalle e lei scrollò la testa per mandarli indietro.
-Non lo so…- disse Ran infilandosi la maglia del pigiama -… ma ho uno strano presentimento. Puoi uscire Conan- Il bambino sgattaiolò fuori dalla coperta sotto la quale era stato tutto il tempo che Ran e Kazuha avevano impiegato a cambiarsi.
-Stai meglio, tesoro?- domandò Ran sedendosi accanto a lui sul futon e carezzandogli i capelli. L’ex liceale annuì anche se era una bugia: aveva ancora una nausea incredibile.
-Che tipi!- sbuffò adirata Kazuha sedendosi sul suo futon, si coprì le gambe con la coperta –Ma scopriremo chi si nasconde dietro quella faccia da santarellino di Kudo- Conan si sdraiò sul suo futon, quello in mezzo a Ran e Kazuha, sperando di sentirsi meglio e la ragazza dell’agenzia lo coprì amorevolmente.
-Sei ancora pallido- disse passandogli una mano sulla fronte –ma non hai la febbre, vero?- si chinò su di esso e poggiò la fronte sulla sua per accertarsene. In un altro momento Shinichi sarebbe avvampato, come già successo qualche tempo prima, per la vicinanza alle labbra della ragazza ma non accadde quella sera: la nausea gli offuscava ogni pensiero. Ran rialzò la testa e la scosse.
-Non ha la febbre-
-Meglio così- disse Kazuha scompigliando i capelli del bambino –Vedrai che passa presto, amore-
Conan chiuse gli occhi e ripensò a quello che stava facendo: non avrebbe potuto fare una scelta più stupida. Dormire con le ragazze quando i sintomi lo avvisavano che sarebbe potuto tornare liceale da un momento all’altro.
-A proposito Kazuha…- sentì la voce di Ran farsi sempre più lontana -…perché hai insistito così tanto che dormisse con noi?-
“Già, perché?” pensò cercando di uscire da quel tunnel di sonno che lo stava inghiottendo.
-Perché Conan è una spia insospettabile, no?!- esclamò Kazuha con gli occhi luccicanti dall’emozione – Prima di tutto, Kudo, o chiunque sia, non ha saputo rispondere a nessuna delle mie domande e questo prova che non è il vero Kudo. Domani sera Conan cercherà di scoprire qualcosa in più sul suo conto da aggiungere alla lista “Indizi che portano alla verità sul falso Kudo”…- la ragazza disegnò con un dito un foglio immaginario e scrisse per aria gli ideogrammi del titolo che aveva appena pronunciato.
“Bene! Tradiamo pure il mio stesso piano, tanto non succederà nulla se Ran scoprirà la verità: mi ammazzerà e basta, no?!” pensò portandosi una mano alla fronte strizzando gli occhi. Il piano di Kazuha non era ancora terminato.
-Deve anche cercare di scoprire dov’è il vero Kudo! Insomma, che fine avrà fatto?!- esclamò sdegnata battendo un pugno sul futon.
Ran sbuffò e guardò in malomodo Kazuha.
-Kazuha, che ti passa per l’anticamera del cervello?!- disse e non riuscì a nasconderle un brivido di paura: il solo pensiero che fosse in pericolo la faceva preoccupare da morire.
-Scusa…- rispose l’amica guardandola con aria colpevole, poi si girò verso Conan -Ci aiuterai, vero piccolino?-
Lui sospirò e annuì mentre lei esclamò al settimo cielo:
-1 a 0 per le ragazze, sì!-
Si sdraiarono tutte e due sul futon fissando il soffitto in silenzio, poi Ran pensò ad alta voce:
-Chissà che staranno facendo Hattori e il falso Shinichi…-
Kazuha guardò l’orologio: 0.21 e ammise:
-Non saprei…-
-Staranno dormendo?-  sussurrò Ran folgorata da una strana idea che le illuminò gli occhi azzurro-lilla. Conan si allarmò sentendo quel suo cambiamento di voce: “Oh-Oh guai in vista!”
Kazuha stette zitta qualche secondo e Shinichi pensò allarmato:
“No, non lo faranno… non sono le tipe, Ran è sempre stata contro queste cose! Non voleva nemmeno leggere il contenuto di quella lettera finita per sbaglio nel suo armadietto a scuola, figuriamoci se…” ma non terminò il pensiero perche Kazuha disse illuminandosi:
-Il doc e Haibara dormono nelle due stanze in fondo a questo corridoio… Se scendessimo silenziosamente…- Ran finì per lei -…potremmo scoprirlo a loro insaputa!-
-State scherzando?!- esclamò il bambino sapendo già la risposta. Le ragazze si alzarono dal futon e Ran prese in mano il suo cellulare.
-Ci farà luce- spiegò all’occhiata interrogativa di Kazuha, che le alzò il pollice di segno di approvazione sorridendole.
“NO,NO,NO,NO,NO,NO!” pensò Conan alzandosi a sua volta impanicato come non mai.
-Non fatelo!- disse prima che Ran aprisse la porta per uscire nel corridoio.
-Perché?- domandarono in coro loro guardandolo un po’ accigliate.
-Perché…- “potreste sentire che parlano del fatto che sono tornato un bambino e che Kudo in realtà è Kid” sarebbe stata la risposta che voleva dare, ma non potendo…
-Perché Hattori e Shinichi parlano sempre di cose sconce quando non ci siete voi!-
Ran alzò un sopracciglio e guardò Kazuha.
-Tu come lo sai?-
-Perché lo fanno anche quando ci sono io, no?- rispose lui sperando di averle persuase. Falsa speranza.
-E io che mi fidavo a farti stare con Hattori!- sbuffò Ran aprendo la porta per uscire, ma lui esclamò:
-Ma come, vai lo stesso?!-
-Anche Shinichi lo faceva in classe, quel porco, e comunque io e Kazuha siamo abituate a questi “baldi cavalieri” che pensano solo a…- guardò Conan e si trattenne essendo un bambino -…cose sconce come dici tu-
-Comunque lo fanno tutti i maschi, lo farai anche tu purtoppo- disse Kazuha con tono sconfortato e irritato alla stesso tempo –Ci siamo abituate, comunque se tu non vuoi venire…-
-Vengo, vengo!- rispose lui allarmato “Ci manca solo che vi lascio andare da sole a combinare altri casini!” pensò seguendo Ran mentre usciva nel corridoio “Non si sa mai: magari riesco a trascinarle vie prima che sia troppo tardi” afferrò il cellulare dal mobile accanto alla porta e la chiuse piano per evitare di fare rumore. Ran aprì il cellulare e puntò il fascio di luce per terra per vedere dove andava, si diressero in punta di piedi verso le scale mentre nella casa regnava il silenzio più assoluto. Ogni loro passo sembrava amplificato di 10 volte; scesero con attenzione gli scalini per evitare di rompersi l’osso del collo. Kazuha teneva per mano Conan e, di tanto in tanto, si girava verso di lui divertita come se fosse una sorta di Mission Impossible quella. Dal canto suo il bambino le guardava leggermente sconvolto mentre pensava “Bene, Shinichi, morirai senza aver scritto il tuo testamento, senza possibilità di dichiararti alla ragazza che ami, visto che sarà lei ad ucciderti non appena scoprirà chi sei, e senza aver mandato quei bastardi dell’Organizzazione in galera. Bene!”
Arrivarono alla porta di Hattori e Kid e ci si ingonocchiarono davanti per essere più comode, Ran puntò il fascio di luce sui loro visi per evitare di farlo filtrare sotto la porta, e farsi notare, e tesero entrambe le orecchie per carpire informazioni preziose.
-Comunque hai visto come mi guarda…?- disse Kaito all’amico -…nemmeno mi chiama per nome!-
-Sì, ho notato- rispose divertito Heiji mentre Conan sperava con tutto il cuore di riuscire ad evitare il peggio: scrisse un messaggio senza farsi notare dalle ragazze, troppo impegnate nell’ascolto per farci caso, e lo spedì incrociando le dita.
*  *  *
Il ragazzo del Kansai notò lo schermo del suo cellulare illuminarsi e lo afferrò al volo sperando fosse Kudo: era lui. Si rallegrò e, aprendolo, fece per dirlo a Kid ma fortunatamente le parole gli morirono in gola.
“LEGGI NELLA MENTE! Io e le ragazze siamo davanti alla tua porta x ascoltare qll ke dite (NON è STATA 1 MIA IDEA!) non nominatemi, stanno cercando informazioni x incastrare Kid e dimostrare ke nn è me, e kiama Kid Kudo. Parlate di qualsiasi cosa, possibilmente qualcosa di sconcio… POI TI SPIEGO! Kudo”
Lesse il messaggio un paio di volte poi sghignazzò e passò il cellulare a Kid guardando la fessura sotto la porta. Kid la fissò a sua volta dopo averlo letto e Hattori gli chiese divertito:
-Hai mai visto Ran in reggiseno, Kudo?-
La ragazza fuori dalla porta e Conan arrossirono fino al midollo e il bambino sbuffò infastidito.
“Grande mossa Hattori! Va bene roba sconcia, ma non su Ran!”
-No- rispose sghignazzando il ladro immaginandosi la reazione della karateka e di Kudo, visto che stavano infangando la sua reputazione di “paladino della giustizia e bravo ragazzo” - e tu Kazuha?-
-Sì- disse annoiato Hattori portandosi le braccia dietro la testa –un giorno dovevamo uscire e non si muoveva a scedere, così sono salito in camera sua per dirle di muoversi e ho aperto la porta mentre si cambiava. Fortunatamente era di schiena e non mi ha visto…- Kid lo guardò divertito e sillabò per non farsi sentire la parola “davvero?”, Hattori annuì sghignazzando.
Kazuha si infuriò come una belva e appoggiò la mano sulla maniglia con l’intenzione di entrare e commettere un omicidio, ma Ran le bloccò il braccio e scosse la testa allarmata. All’improvviso all’interno della stanza squillò un telefonino e Kid rispose stupito essendo quasi l’una di notte.
-Pronto?-
-BAKAITOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!- Heiji sentì l’urlo dal suo futon e sperò che non si percepissero le urla di quella pazza dall’esterno, altrimenti sarebbero stati guai! Kid si impanicò riconoscendo la voce di Aoko.
-Aoko, che ci fai sveglia a quest’ora?!- domandò allarmato.
-Brutto emerito pezzo di deficiente che non sei altro!- gli urlò costringendolo ad allontanare l’apparecchio dall’orecchio. Hattori lo guardò comprensivo: a volte le ragazze sapevano essere davvero assillanti, tipo Kazuha…
-LE DOMANDE LE FA AOKO! DOVE SEI? SONO 4 GIORNI CHE NON TI FAI VIVO E NON TORNI! Prima mi dici tante belle cose, poi sparisci nel nulla?!-
-Senti Aoko…- cominciò spazientito sapendo che era stato Kudo a combinare tutto quel casino, ma rimase sconvolto quando la sentì scoppiare a piangere –Ma stai piangendo?!-
-BAKA!- disse lei singhiozzando –Dove sei?! Sono un’idiota, mi sto preoccupando per uno stronzo che non si preoccupa minimamente di me!-
-Ma che succede?- sussurrò Ran non capendo molto di quella discussione che stava avendo il falso Kudo e Kazuha attaccò l’orecchio alla porta per sentire meglio.
-Non lo so- le sussurrò in risposa concentrandosi sui rumori all’interno della stanza.
-Aoko, ma che dici?!- la ragazza continuò a singhiozzare e lui stette un po’ zitto ascoltandola malinconico. Poco dopo continuò sospirando –Hai ragione, sono uno stronzo, non credevo ti saresti preoccupata così…-
-Allora lo sai!- disse Aoko.
-Già, ma so anche un’altra cosa…- tacque un attimo poi sorrise “Farò quello che dovevo fare da un sacco di tempo fa, Kudo” -…Sono innamorato di te, Aoko-
La ragazza smise di colpo di singhiozzare e rimase sconvolta come Ran, che sbarrò gli occhi e quasi fece cadere il cellulare per terra.
“Ama un’altra?! Ma allora… è davvero un falso!” pensò mentre la ragazza del Kansai l’ammoniva per aver quasi mandato a monte il loro piano.
“Idiota!” sbuffò Conan, ma non potè fare a meno di sorridere “Proprio ora dovevi dichiararti?!”. Poco dopo Kid terminò la sua chiamata e spense il cellulare, Hattori si buttò sul letto accanto a lui e gli scompigliò i capelli come è solito fare tra ragazzi.
-Bravo fratello! Bella mossa! Lui sarà orgoglioso di te!- disse riferendosi a Shinichi. “Più o meno!” pensò Conan ridacchiando mentre una voce lo chiamava:
-Andiamo Conan!- Ran lo afferrò per una mano e, poco dopo, rientrarono nella loro stanza. La ragazza accese l’abat-jour e rise trionfante.
-Non è il vero Shinichi! E abbiamo le prove!-
Conan la ascoltò distrattamente mentre inviava un messaggio a Hattori con scritto che erano tornati in stanza, poi spense il cellulare di fretta per evitare che Ran andasse a leggere i suoi messaggi: aveva già troppi problemi!
-Hai ragione! Alla lista  “Indizi che portano alla verità sul falso Kudo” aggiungiamo anche che si è dichiarato a questa Aoko e tutti sanno che Kudo è pazzo di te Ran! Quindi è per forza un falso!- Ran annuì soddisfatta e Conan, a cui la tensione aveva fatto venire una nausea ancora più assurda, si lagnò con tono infantile:
-Ora dormiamo?!-
-Sì, hai ragione!- rispose Ran rendendosi conto che era l’una passata –Buonanotte, ne parleremo domani!-
Kazuha e Conan si infilarono nel futon, imitati da Ran che spense l’abat-jour.
-Non è Shinichi che è cambiato, semplicemente non è lui!- pensò sorridendo tra le coperte mentre Kazuha pensava furiosa:
-Domani ti ammazzerò per avermi spiata in reggiseno, Heiji!”

 
n. dell’autrice: Konnichiwa! Chiedo scs per la presenza di un paio di parolacce, xkè nn mi piace usarle ma per la povera Aoko ci stava! Kid nn poteva pensare di fare trpp il furbo, giusto?? Cmq vi è piaciuta la Kazuha&Ran’s Mission Impossible? Spero di sì ^.^… e ora ke sanno perfettamente ke nn è Shinichi, cosa accadrà??? Lo scoprirete nella prossima puntata! Leggere per scoprire!!! Mangakagirl!!
  
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