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Autore: supersara    13/04/2012    2 recensioni
Una storia ambientata ai giorni nostri in Giappone. Da un'amicizia che dura da una vita potrà mai nascere un amore? Sesshomaru e Rin non lo avevano mai calcolato, ma la loro vita cambierà radicalmente dopo l'arrivo di Inuyasha dall'Italia. Spero di avervi incuriosito un pò :)
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sesshomaru era di pessimo umore: aveva passato tutto il tempo del suo primo giorno di tirocinio insieme a Kagura, e mentre lui compilava documenti e sistemava archivi lei chiacchierava beata non prendendo affatto sul serio il lavoro. Alla fine della serata, quando l'ufficio stava per chiudere, senza troppi complimenti il ragazzo si avviò verso la sua auto per tornare a casa.

-Hey aspetta un attimo!- lo fermò Kagura correndogli incontro.

La tentazione di far finta di non aver sentito era forte, ma si fermò.

Lei senza dire niente si infilò in macchina.

Sesshomaru sospirò scocciato, doveva liberarsene. Salì anche lui e mise in moto, era deciso a riportarla a casa e dirle di lasciarlo perdere, ma una volta partito si rese conto di non sapere dove abitava Kagura.

-Dove ti porto?- chiese.

-A casa tua no?- fece lei con un sorrisino.

-No- rispose secco lui.

Lei sorrise e finse di ignorare quella risposta. Poi disse: -Abito proprio vicino casa tua-

Nonostante il ragazzo non si fidasse affatto di quella risposta dovette assecondarla. Arrivarono quindi sotto casa di Sesshomaru.

Il ragazzo senza dire niente si avviò verso il suo appartamento. Kagura lo seguì a ruota.

Mentre i due salivano le scale Rin arrivava fuori casa con Bankotsu.

-Grazie di essere venuta con me!- le disse lui con dolcezza.

Rin abbassò la testa con un'espressione triste, doveva mettere in chiaro le cose con lui, ma le dispiaceva. Non le era mai capitato di dover rifiutare un ragazzo.

-Senti Bankotsu- cominciò.

-Si?-

Dopo qualche attimo di silenzio la ragazza ricominciò a parlare.

-Mi dispiace, è difficile dirtelo...ci ho pensato su e ho capito che...non voglio mettermi con te- aveva parlato quasi con un filo di voce per l'imbarazzo e il dispiacere.

Bankotsu non disse niente, rimase in silenzio a guardarla.

Ma perché non dice niente? Mi viene quasi da piangere...” pensò.

Dopo qualche secondo interminabile il ragazzo poggiò due dita sotto il mento di Rin e le sollevò il volto per guardarla negli occhi. La ragazza divenne rossa dall'imbarazzo, non riusciva a dire nulla era come pietrificata.

In un attimo lui poggiò le labbra sulle sue.

Rin sgranò gli occhi in un primo istante, poi come se si fosse risvegliata da un sogno si staccò da quel bacio e tirò una cinquina al ragazzo.

Fu così che si aprì un altro momento di imbarazzante silenzio, Rin si sentiva quasi in colpa vedendo il segno della cinque dite rosse sulla guancia di Bankotsu.

-Scusa...volevo solo farlo...prima che finisse davvero tutto...- le disse dispiaciuto.

Lei che aveva il fiatone a causa di quel bacio improvviso non rispose.

Bankotsu si rinfilò il casco e senza dire nulla partì con la moto.

Rin rimase a guardare la sua immagine che svaniva pian piano. Si sfiorò le labbra con le dita diventando rossa.

Purtroppo non potevo fare altro...ora non ho più scuse! Posso concentrarmi solo su Sesshomaru!” si disse decisa a confessare i suoi veri sentimenti.

Intanto Sesshomaru era alla porta di casa e Kagura era dietro di lui.

-Vuoi farmi credere che mi hai portata qui per niente?-

-Ti ho portata qui perché tu hai insistito, ma non ho intenzione di farti entrare-

-Da quando ti sei allontanato così?- chiese prendendo la mano del ragazzo.

-Non ti sei accorta che non siamo mai stati vicini?-

Lei sorrise sprezzante e disse: -Lo avevo immaginato, ma credevo di poterti avvicinare-

Lui non disse nulla.

Lei poggiò la testa sul petto di lui e lo abbracciò. Sollevò il volto e si avvicinò sempre di più dicendo: -Almeno...un'ultima volta...- lo baciò.

Lui era completamente impassibile a quel bacio, nessun effetto, nessuna emozione. Se non per ciò che vide alle spalle di Kagura.

Rin aveva appena aperto la porta dell'ascensore ed era rimasta immobile con gli occhi sgranati dinnanzi alla scena.

Sesshomaru si staccò dal bacio di Kagura per raggiungerla, ma lei aveva richiuso immediatamente la porta e stava scendendo.

Lui senza perdere tempo si precipitò sulle scale, e mentre la porta dell'ascensore si apriva percorreva l'ultima rampa.

La ragazza uscì correndo. Mentre lui la inseguiva a grandi passi.

Come se ci si fosse messo anche il tempo ad infierire, pioveva a dirotto.

Rin non si accorse neanche di essere inseguita, ad un tratto non sapeva più neanche perché stava correndo, la vista era annebbiata dalle lacrime il cuore le batteva all'impazzata. Non si accorse che il semaforo per i pedoni era rosso e sempre correndo si gettò in strada. Accadde tutto in una frazione di secondo: sentì un clacson suonare all'impazzata, si voltò e vide un'auto in corsa diretta verso di lei. Sesshomaru che l'aveva raggiunta appena in tempo le afferrò il braccio con forza e la tirò verso di lui sul marciapiede, quindi entrambi caddero a terra, lei su di lui.

-Rin!- Fece lui mentre la girava per guardarla in faccia.

Lei aveva gli occhi vuoti, respirava affannosamente, piangeva e a tratti urlava tremante.

Il ragazzo la strinse, prese una boccetta che aveva nella tasca e le mise due gocce sotto la lingua, poi si mise a cullarla delicatamente tenendola sempre stretta fra le braccia mentre la pioggia ancora non cessava.

Dopo qualche minuto Rin iniziò a riprendere i colori e a respirare regolarmente. Ancora scossa si asciugò le lacrime.

Il ragazzo vedendo che si era ripresa si tolse il cappotto e fece per poggiarglielo sulle spalle, ma lei prontamente lo respinse, si alzò in piedi e disse: -NON LO VOGLIO! NON VOGLIO NIENTE DA TE!- quindi si voltò e continuò a correre.

Sesshomaru non si mosse dal marciapiede sul quale era ancora seduto. La sue espressione non era mutata, ma si capiva che in quel momento provava una gran rabbia. Congelò con uno sguardo due o tre passanti che gli si erano fermati intorno, poi si sentì riparare da un ombrello. Guardò la persona che lo teneva come se volesse ucciderla, ma si accorse che era Inuyasha.

I due non si dissero nulla, semplicemente il più grande si alzò e si avviò con il fratello verso casa.

 

-Si...Si, non preoccuparti-

TU TU TU

Kagome aveva riagganciato il telefono. Nonostante l'amica l'avesse pregata di non avvertire nessuno del fatto che era andata a casa sua, non se l'era sentita di lasciare Sesshomaru a preoccuparsi inutilmente, quindi appena Rin si fu addormentata chiamò Inuyasha.

Rientrò in camera con due tazze di camomilla e trovò Rin in piedi alla finestra.

-Rin ma ancora non dormi? Non dovresti alzarti hai la febbre!-

La ragazza sorrise tristemente ed andò a rinfilarsi nel letto. L'amica le porse una tazza.

Rin guardava il suo riflesso nella camomilla e un'altra lacrima le scese. Kagome decise che era il momento di dire qualcosa.

-Avanti! Infondo un bacio può anche essere una cosa da nulla no?-

Rin ci rifletté su, in effetti ripensò al bacio che le aveva dato Bankotsu, per lei non era stato niente. Forse anche Kagura lo aveva fatto senza che Sesshomaru lo volesse, forse lui l'aveva inseguita per dirglielo! O forse si stava solo illudendo? Si stupì di se stessa, non credeva di essere così tremendamente gelosa.

-Credo che tu debba parlare con lui!- Fece Kagome.

-E se mi mentisse? Devo sapere se c'è stato qualcosa di più! Voglio parlare con quella ragazza!-

-Ma ragiona Rin! A questo punto lei potrebbe mentirti!-

-Può darsi, ma credo guardandola in faccia capirei molte cose!-

-Sai almeno dove abita?-

Rin scosse la testa.

-Il suo numero di telefono?-

-...L'ho soltanto aggiunta su facebook!-

Pensando che era comunque meglio di niente le due accesero il computer di Kagome. Per loro fortuna Kagura era online.

Rin: Hey

Kagura: ?

-E ora cosa le scriviamo? Mi sembra brutto andare direttamente al dunque! Chiedile un appuntamento per parlarle a quattrocchi!- disse Kagome.

Rin: Tutto ok?

Kagura: Cosa vuoi?

-Che maleducata!- Fece Kagome.

Rin pensò che era meglio parlare chiaramente.

Rin: Cosa c'è fra te e Sesshomaru?

Kagura: Se è per quello tranquilla, non c'è più niente ormai

Rin: Ma voi...fin dove vi siete spinti?

Kagura: ah ah ah! Di un po', non sarai un po' troppo innocente tu? Abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare!

Leggendo quelle parole Rin interruppe subito la connessione e scoppiò in lacrime abbracciando Kagome.

-Oh mio Dio! Non fare così calmati!- La pregò l'amica temendo che potesse avere un attacco di panico.

In pochi secondi Rin si riprese e si asciugò le lacrime.

-Mi capita di sentirmi male quando faccio così- disse.

-Lo so- fece Kagome.

-E perché io non lo sapevo?-

Kagome decise che era il caso di dirle che i suoi attacchi di panico a quanto pare si potevano ripetere e le spiegò come Sesshomaru le avesse intimato di non farne parola per il suo bene.

A Rin salì una grande rabbia, perché Sesshomaru si prodigava tanto per lei? Era tutta una finzione! Era falso tutto! Scoppiò a piangere di nuovo.

Quella notte Rin non chiuse occhio, e come lei neanche Kagome.

La mattina fecero colazione mangiando poco e niente. Rin chiese a Kagome di dire ad Inuyasha di portarle le sue cose quando poteva.

-Adesso che intendi fare?- chiese Kagome.

-Chiederò a mio padre se posso andare a stare da lui, infondo in questo periodo mi ha mandato dei soldi per l'affitto e per la scuola, quindi almeno un po' gli importerà di me- spiegò

Kagome annuì dicendole che poteva restare con lei tutto il tempo che voleva.

Così le due si separarono.

Rin si avviò per chissà dove, mentre Kagome decise di andare da Inuyasha per parlargli della situazione, non era il caso di andare a scuola quella mattina. Una volta arrivata bussò alla porta e il suo ragazzo le aprì.

Si sedettero al tavolino in silenzio. Sesshomaru era seduto sulla poltrona perso nei suoi pensieri.

Kagome pensò che doveva essere molto triste.

-Come sta?- chiese lui.

Kagome sobbalzò a quella domanda, non si aspettava di sentirlo parlare: -Beh...non bene...-

Sesshomaru abbassò la testa.

Inuyasha sospirò.

Kagome strinse i pugni e si morse le labbra, voleva fare qualcosa per la sua amica, quindi pensò che anzitutto doveva dirne quattro a Sesshomaru.

-Non fingere che ti dispiaccia! È colpa tua se adesso sta soffrendo!-

Inuyasha la guardò stupito mentre Sesshomaru non si mosse.

Si era creata una forte tensione nell'aria. Il mezzo demone decise di intervenire.

-Fratello, se provi qualcosa nei confronti di Rin credo che sia arrivato il momento di prendere in mano la situazione...insomma che senso ha continuare così?-

-Ormai è tardi! Non si è comportato bene nei suoi confronti, ha fatto delle cose che lei non potrà perdonare!- disse Kagome.

-Non è vero! Infondo tutti abbiamo fatto degli sbagli! Se anche lei lo ama allora questo sarà più forte!-

-Guarda che essere donne non significa mica essere stupide!- ribatté Kagome.

-Non dico questo, ma non si può neanche parlare di tradimento! Infondo non stavano insieme!-

-Era ovvio quello che provavano l'uno per l'altra!-

Sesshomaru che fino ad allora non aveva proferito parola si alzò e si avviò verso la porta, quindi uscì senza dire niente.

Inuyasha e Kagome guardarono dapprima la porta che si era richiusa e poi si guardarono a loro volta con stupore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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