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Autore: FairyCleo    13/04/2012    9 recensioni
Dal capitolo 1:"Erano trascorse tre settimane dall' ultima volta in cui aveva trascorso una giornata con la propria famiglia al completo. Erano trascorse tre settimane da quando aveva litigato per l' ennesima volta con Chichi.
Erano trascorse tre settimane da quando lei aveva preparato i bagagli, lasciando lui e Gohan soli in quella piccola, silenziosissima casa in cui non sarebbero mai più risuonati i passi leggeri della donna che Goku aveva sposato".
Dal capitolo 3: "Io non so se sei venuto a conoscenza degli avvenimenti che hanno segnato la mia famiglia nelle ultime settimane..."[...]"Vegeta, mio papà non ha preso bene la cosa... è stanco, spento, immotivato.[...]"So che il tuo più grande desiderio è quello di battere mio padre, è per questo che ti chiedo di aiutarlo. Allenati con lui Vegeta. Diventa il suo nuovo stimolo. E sono certo che diventerai anche tu un super sayan. Il super sayan più forte della storia".
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gohan, Goku, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Goku/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Proposte… indecenti?


Il consiglio di Jensen era stato seguito alla lettera, visto che alle quindici in punto la sala era strapiena.
Goku e Vegeta non avevano avuto modo di parlarsi durante la pausa pranzo, viste le continue domande che Jensen aveva continuato a fare a raffica.
“Mamma come vi somigliate, ma siete parenti?” – cosa che aveva rischiato di far morire per soffocamento Vegeta.
“E quanti anni vi passate? E da dove venite di preciso? E come mai avete deciso di fare arti marziali? E com’ è vivere insieme?”.
Goku aveva creduto che Vegeta fosse sul punto di polverizzare Jensen e l’ intera palestra in un miliardesimo di secondo, ma stranamente ciò non era avvenuto. Sua maestà si era trattenuto, rispondendo in maniera più delicata che poteva, ma lanciando ogni tanto occhiate più che eloquenti al nostro Goku che ormai era certo di morire prima di sera. In ogni caso, i due erano piuttosto carichi, anche se entrambi erano molto imbarazzati.

Il Son fremeva: voleva sapere ciò che il principe dei saiyan avrebbe voluto dirgli, perché voleva dirgli qualcosa. O almeno così gli era parso, prima che Jensen li interrompesse.
Che sfortuna!
Così, prima di accompagnarlo nello spogliatoio per fargli indossare una delle sue divise, aveva proposto un patto.
“So fin troppo bene come sei fatto, e che non mi capiterà mai più una simile occasione. Mi prometti che se vincerò finiremo il discorso che ci hanno costretto ad interrompere?”.
Vegeta aveva sorriso.
“E’ evidente che non ci tieni a saperlo, allora”.
Era evidente che Vegeta non volesse perdere per nessuna ragione al mondo.

Goku lo stava attendendo nella sala. Era molto agitato, stranamente. Non lo era mai stato, prima di uno scontro con Vegeta, e non capiva perché, visto che avrebbero giocato. Forse era perché per la prima volta sarebbero stati insieme davanti ad una folla tanto gremita. E se il suo corpo gli avesse giocato qualche strano scherzo davanti a tutti? Ohi ohi, ma perché aveva accettato?
E poi, all’ improvviso, accolto dal mormorio della folla, sua maestà era arrivato, e Goku aveva smesso di pensare.
Era buffo in quella tuta che gli stava un po’ larga, eppure era ugualmente bello, nobile e fiero.
C’ era ben poco da fare: Vegeta era stato il primo avversario veramente temibile che avesse mai affrontato. Neanche Freezer gli aveva dato tutto quel filo da torcere.
Ed ora, eccoli lì: amici, nemici, guerrieri.
Erano tutto e forse non erano niente.
Ma una cosa era certa: stavano cominciando a non poter più fare a meno l’ uno dell’ altro.

“Sai che ti batterò. Non è vero, Kaharot?” – aveva detto Vegeta con uno strano sorriso sulle labbra.
“Vedremo…” – Goku stava sorridendo a sua volta. Sarebbe stata una gara diversa dal solito. Un vero corpo a corpo. Un corpo a corpo che avrebbe potuto cambiare per sempre le cose.

Il via di Jensen aveva spezzato la tensione creatasi in sala: il pubblico aveva iniziato ad applaudire, tifando inizialmente solo per il nuovo istruttore.
Ma dopo un paio di minuti, molti avevano deciso che quel ragazzo che non conoscevano meritava il loro supporto: stava offrendo loro uno spettacolo mozzafiato.
Il punto era che lui e Goku non sembravano neppure sfiorarsi. La loro non era una lotta. Era una splendida danza, una sinfonia di movimenti prodotti da due corpi diversi ma altrettanto perfetti e complementari.
Non stavano neppure sudando.
Sorridevano l’ uno all’ altro, e il sorriso diventava sempre più ampio e spontaneo man mano che la danza proseguiva, man mano che le loro membra arrivavano a sfiorarsi.

Goku era al settimo cielo, e non sapeva neanche perché. Forse, perché quella giornata stava andando davvero per il verso giusto. Forse, perché non gli era mai capitato di vedere Vegeta sorridere in quel modo. Forse, perché sperava che presto avrebbe vinto, e quel burbero di un principe non avrebbe avuto più scuse. Un patto era un patto, dopotutto.

Vegeta non riusciva a spiegarsi il perché di quello stupido sorriso che aveva sulle labbra. Forse, era perché adorava sentire la folla urlare il proprio nome, così come era concerne ad un principe. Forse, perché si stava divertendo. O forse, perché era certo che avrebbe vinto, e non avrebbe dovuto rendersi ridicolo davanti a Kaharot.

L’ ultimo pugno che aveva appena sferrato Goku, era stato schivato all’ ultimo secondo da Vegeta, distratto da quei pensieri a cui ormai stava facendo l’ abitudine.

“Sei distratto, Vegeta?” – lo aveva provocato Goku.
“Parla per te!” – aveva ribattuto, sferrando un potente gancio destro.
La folla era sovraeccitata.

“Guardate!”.
“Sono spettacolari!”.
“Non avevo mai visto niente di simile in vita mia!”.

Ed era vero: nessuno aveva mai visto uno spettacolo talmente bello.

*


Non riusciva a capire perché nessuno si trovasse al proprio posto. La palestra era praticamente deserta, escludendo il piano in cui si trovava la sala dedicata alle arti marziali che era talmente piena di gente da aver fatto sì che l’ ossigeno cominciasse a scarseggiare.
C’ era la solita folla di ragazze adoranti che da un momento all’ altro sarebbe rimasta calva – visto che stavano continuando a tirarsi i capelli - e fra gli iscritti e personal trainer che facevano il tifo, regnava una confusione degna di uno stadio di calcio.
All’ improvviso, un urlo di incitamento e un applauso si erano levati.

Melanie era furiosa. Che era tutto quel trambusto nella sua rispettabilissima palestra?
A tentoni, era riuscita a farsi largo in mezzo a quei pazzi scatenati, e con sua grande sorpresa, aveva capito il perché di quella confusione.
Stesi al suolo, entrambi in tuta, c’ erano Goku, supino, e un ragazzo piuttosto bello che lo teneva bloccato per le spalle tenendolo stretto fra le sue mani, e per le cosce serrandovi sopra le sue ginocchia, guardandolo con un’ aria compiaciuta e sì, VAGAMENTE MALIZIOSA, che aveva fatto gelare il sangue nelle vene alla donna.

“Ti ho battuto!” – aveva esclamato Vegeta, senza spostarsi di un centimetro da lì.
Goku, dal canto suo, stava cercando di mantenere la calma, cosa che gli stava risultando piuttosto difficile.
Non aveva mai avuto Vegeta tanto vicino di sua spontanea volontà, e mai in quella posizione.
‘ Oddende, ti prego, fallo spostare ‘.

“CHE STA SUCCEDENDO QUI?”.
La voce gelida di Melanie aveva interrotto i festeggiamenti. Sembrava arrabbiata, ma era evidente che ai presenti importasse ben poco. Erano troppo eccitati per poter mantenere la calma.

“Signorina, abbiamo appena assistito ad uno degli spettacoli più belli degli ultimi cinque anni!” – era stato Lucas, il maestro di arti marziali a rivolgersi per primo alla sua datrice di lavoro.
Era a dir poco estasiato. Non era in grado di trovare le parole esatte per descrivere ciò che aveva appena visto.
“Sono stati grandiosi Miss! Vegeta, l’ amico del nostro Goku, è un vero talento!”.
“Ah sì???” – ma Melanie non sembrava tanto entusiasta. Quel… nanerottolo continuava a stare carponi su Goku! COME OSAVA???
Rossa di rabbia, incapace di trattenere il tremore scatenato dalla rabbia, aveva tuonato nuovamente in direzione dei due saiyan, che finalmente si erano accorti della sua presenza.
“Melanie!!!” – aveva trillato Goku che, nell’ alzarsi, aveva fatto uno scatto repentino causante la letterale caduta improvvisa di sua maestà fra le sue braccia.
Vegeta era diventato paonazzo. Tutte – quelle – persone – lo – avevano – visto – fra – le – braccia – di Kaharot.
“Io ti ammazzo” – aveva sussurrato contro il suo collo, prima di balzare in piedi con un unico scatto ferino.

Ora, nonostante l’ imbarazzo e la vergogna dilagassero in Vegeta, nonostante Goku fosse sul punto di scoppiare a piangere per essere stato sconfitto a causa di una distrazione e aver perduto per sempre l’ occasione di sapere da Vegeta ciò che provava, e nonostante Melanie fosse sul punto di esplodere, nessuno fra i tre sembrava aver voglia di ‘ abbandonare il campo di battaglia ‘.

‘ Come osavi stare in quella posizione oscena su Goku?? ‘ – stava pensando Melanie.
‘ Ma chi è questo tricheco inferocito? E come ha osato questo ebete farmi cadere su di lui? ‘– si domandava Vegeta.
‘ Ma perché sono così sfigato?? ‘ – cercava di capire Goku.

Sta di fatto che la folla era piombata in uno strano silenzio, cercando di comprendere le reali motivazioni che avevano determinato l’ interruzione di quella festa.
“Chi è lui, Goku?” – aveva chiesto Melanie, stizzita.
“Lui è Vegeta… Il mio coinquilino! Ti ricordi? Te ne avevo parlato” – aveva risposto Goku.
Vegeta voleva ucciderlo: ma aveva indetto una conferenza stampa per comunicare che vivevano nella stessa casa?
“Sì… il ‘ coinquilino ‘…” – aveva sottolineato la donna.
La vena sulla fronte di sua maestà pulsava paurosamente.
“Che vorresti dire, donna?”.
Goku era sbiancato. Stavolta lo avrebbero licenziato sul serio.
“VOLEVA DIRE” – aveva urlato, afferrando Vegeta per un braccio – “Che tu vivi a casa mia. Siamo coinquilini. Cioè due persone che vivono sotto lo stesso tetto. E’ così chiaro anche per un tonto come me, cosa c’ è da capire, Vegeta?”.
Stava disperatamente cercando di salvare il salvabile. Goku non aveva la più pallida idea di cosa intendesse Melanie e del perché fosse tanto arrabbiata, ma non voleva scoprirlo in quel frangente.
“Io ho capito fin troppo bene cosa lei intendesse. Io non sono il suo COINQUILINO”.

La folla era basita. Ma come, se viva con Goku, come faceva a non essere il suo coinquilino?

“Vegeta, aspetta!” – ma era troppo tardi.
Dopo aver lanciato un’ occhiata più che torva a Melanie, sua maestà si era fatto largo, uscendo dalla sala e dalla palestra a gran velocità.

“Stupido! Stupido Kaharot!” – aveva urlato, mentre tagliava a metà il cielo sereno.
Ma stavolta l’ avrebbe pagata cara. Non poteva sopportare un simile affronto.
Non più.

*


Melanie era furiosa.
Furiosa perché aveva visto quel Vegeta spalmato su Goku, furiosa perché i suoi istruttori e i suoi clienti non facevano altro che parlare dello scontro, furiosa perché le ragazze della palestra non facevano altro che parlare di Goku e del suo ‘ tenebrosissimo amico ‘. Che aveva di così bello quel Vegeta, poi?
Proprio non lo capiva! Era basso, aveva quegli strani capelli a punta, e aveva davvero un pessimo carattere.
Perché Goku ne parlasse così bene rimaneva l’ ennesimo mistero!
Dei quanto avrebbe voluto staccargli la testa a morsi!!

“Presuntuoso, antipatico… Nano!”.

Il vaso di porcellana pregiatissima che aveva appena finemente scagliato contro il muro aveva sfiorato mortalmente la testa del povero Goku appena entrato, che era riuscito ad evitarlo solo grazie ai suoi riflessi pronti.

“Melanie… Ma che ti prende??”.
“Oh! Perdonami Goku!! Ti sei fatto male?!” – aveva chiesto, precipitandosi in suo soccorso. Era a dir poco mortificata. Ma che le stava capitando? Reagire così a causa di un uomo. Non era da lei!
“Sto bene, tranquilla. Ma ti vedo un po’… Agitata…” – aveva osato.
“Ma no… Sta tranquillo!” – come dirgli che avrebbe voluto strangolare Vegeta con le sue stesse mani?

Goku continuava a non capire, ma a quel punto poco importava. Era venuto a sincerarsi di quali fossero le condizioni della sua datrice di lavoro, ed era venuto anche a parlargli di una cosa, ma non sapeva se ne aveva ancora il coraggio.
Grande e grosso, era stato messo KO da una donna. Complimenti.

“Melanie, non vuoi licenziarmi, non è vero?” – aveva esclamato all’ improvviso.

La donna era esterrefatta. No che non voleva licenziarlo! Ci mancherebbe altro!
“Ma certo che no! Che ti salta in mente Goku?”.
Il saiyan era profondamente rincuorato.
“URCAAAA!!! Grazie Melanie! Ero terrorizzato! Fiuuu… Meno male… Mamma mia, stavo sudando freddo!”.

Melanie lo guardava stranita e divertita allo stesso tempo. Goku era un mistero per lei. Un mistero che era disposta a svelare ad ogni costo.

“Sai, pensavo che Vegeta ti avesse fatto arrabbiare e tu avessi deciso di allontanare anche me!”.
Si era irrigidita. Il solo sentir pronunciare il nome ‘ Vegeta ‘ le faceva montare una rabbia incontenibile.
“No! Ma che dici Goku? E’ un ragazzo… Così particolare!” – si era trattenuta a stenti.
“Hai ragione… E’ davvero… Particolare!”.
Non poteva non essersi accorta che gli occhi di Goku avessero cominciato a brillare.
Ma allora era davvero come pensava! Eppure Vegeta aveva detto che non erano ‘ coinquilini ‘…
PORCA PALETTA CHE CONFUSIONE!
Quei due trascorrevano la notte nella stessa casa. Si preparavano da mangiare l’ un l’ altro, si allenavano insieme, parlavano, si scambiavano confidenze. DEI QUANTO ODIAVA VEGETA.

Goku era un bocconcino troppo prelibato per lasciarlo alla mercé di quel nanerottolo spocchioso.
Doveva fare qualcosa per ingraziarsi il bel Son. E doveva essere qualcosa di speciale.

“E dimmi… Goku… Vegeta è sempre così… Così… Così?”.
Il saiyan si era portato una mano alla nuca, grattandosela con forza, nella speranza di dare un senso alla domanda di Melanie. Non voleva dare una risposta sbagliata.
“Emm… E’ fatto così! E’ un tipo solitario”.
“Ma davvero?” – nella mente della donna aveva iniziato a balenare una mezza idea.
“Sì! Credo che sia un po’ timido, anche se non lo da a vedere!”.
“Capisco… Ma dimmi, Goku, hai detto che non lavora, giusto?”.
“Purtroppo no! Cioè, non vedo che lavoro potrebbe fare Vegeta, avendo un po’ di difficoltà a relazionarsi con le persone…” – non capiva proprio il perché di tutte quelle domande.
Melanie sorrideva.
“E dimmi, come procedono i pagamenti delle tue bollette, rate, tasse e compagnia bella?”.
“Va meglio! Anche se le spese sono sempre tantissime… La retta scolastica di Gohan è salatissima!!”.
C’ era quasi.
“Dunque, un altro stipendio ti farebbe comodo, no?”.
“Eh?” – un altro stipendio? Ma che voleva dire?
“Che ne pensi di proporre a Vegeta di venire a lavorare qui?”.
“CHE COSA??? DICI DAVVERO???”.
Tombola.
“Ma certo! Ti ho mai mentito, forse?”.
“OH! GRAZIE MILLE!”.

In una frazione di secondo, la donna si era ritrovata stretta nell’ abbraccio di Goku, arrossendo come una scolaretta nel trovarsi premuta contro quel petto muscoloso e caldo. Senza pensarci troppo, si era avvinghiata a lui come un koala, avvicinandosi più che poteva al suo orecchio.

“Prima, però, devi promettermi una cosa…”.
“Farò qualunque cosa!” – aveva asserito Goku.
“Promettimi che una di queste sere verrai a cena con me!”.
“Affare fatto!”.

Era più che evidente che il saiyan non avesse la più pallida idea di cosa aveva appena fatto.

Continua…
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Rieccomiiii!!
Sì! Sì! Sì!! Vi tortureròòòòòò!!! Basta.... Lo sklero è finito. Giuro!
Compatitemi, tra 14 giorni sarò alla convention del mio telefilm preferito - Supernatural - e farò la foto con alcuni personaggi e sto un po' morendo... Per di più ho studiato cose noiosissime pet tutto il pomeriggio e sto un po'... FUORI! XD
Basta... Torno a fare la persona seria! U.U
Melanie DOVEVA rompere le scatole, vero?? Quanto non la sopportoooo!!
E pensare che non avevo pensato ad un triangolo!! (No no, non l' avevo considerato! U.U).
Come farà Goku a domandare a Vegeta se vuole diventare istruttore? Lasciate perdere se accetterà o meno - mi spoilero da sola: Sì, ACCETTERA'! - ma come farà a chiederglielo?? Prevedo credenze, comodini, letti, divani lanciati un po' a casaccio in casa Son!
Ah... Quanto sono lovely! XD
Pupetti belli, io vi saluto!!
Perdonate lo sklero e sappiate che vi adoro!!
Grazie per aver letto The End!
Baci
Cleo

   
 
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