Chapter 6 – 'V' for Vendetta

Hermione Granger era seduta comodamente sul suo sofficie letto rosso fuoco.

Osservava ad occhi spalancati la sua amica, accomodata di fronte a lei.

“Vuoi dirmi che diavolo hai?”

Hermione boccheggiò, ma le sue corde vocali la stavano allgremente fottendo...

“Sicuramente deve essere qualcosa di grave...” la riccia annuì, costernata.

“E' coinvolto qualche Slytherin, vero?”

La Granger asserì scuotendo i suoi boccoli castani.

“Malferret!” concluse Ginny Weasley, vittoriosa.

Hermione crollò sdraiata sul letto, in piena crisi mistica.

“Altro scherzo del cavolo?” la riccia negò.

“Mi sto quasi rompendo il cazzo di questo mutismo, Hermione...”

“La vecchiaccia ci ha rifilato una punizione assurda!” disse infine, scossa.

“Cioè?”

“Ad ogni lezioni in cui doveono partecipare i Slytherin dovrò sedermi accanto a lui!”

Ginny la abbracciò, confortandola.

“Povera Hermionuccia.... Mi dispiace tanto.”

“Anche a me...”

“NON E' POSSIBLE!” Draco Malfoy camminava avanti e indietro lungo il corridoio della Sala Comune Slytherin.

“Io sono il principe delle Serpi, il purosangue, il bello e dannato, la macchina del sesso! Non posso entrare in combutta con Mudblood! Dannata Mcgranitt!”disse concludendo l'elogio a se stesso.

Blaise lo osservava con un asigaretta in bocca, prevalentemente assente.

“Nella tua fatiscente lista hai dimenticato anche che sei un idiota senza cervello, il principe dei ciucci e molto altri che non ricordo... La Granger ti aiuterà!”

“Ma io sono un Purosangue!”

“Ma se hai un Mezzocervello, esserlo non ti servirà a nulla!”

Draco rimase a fissarsi i peidi, altamente preoccupato.

“Ma sono davvero così stupido?” domandò infine.

“A volte...”

“Che cazzo di risposta è?”

“Invece la tua domanda era seria?!”

“Basta, sono troppo afflito per litigare...”

“Come la fai lunga...”

Draco lo ignorò, affondando le sue adunche mani nei serici capelli biondi.

Lavanda Brown percorreva tranquilla le ultime rampe di scale.

Portava una borsettina fucsia a tracolla, facendola roteare ogni tanto, in perfetto stile donna di malaffare.

Fischiettava allgera, nonstante non avesse ancora trovato un compgano per la festa.

Ad un tratto, attraverso i suoi occhioni blu oceano, intravide la Granger arrancare sotto una pila di libri impolverati.

La bionda le corse in contro, assumendo uno sguardo lugubre ed afflitto.

“Ciao Hermy!” sussurrò tetra.

“Lavanda... Che hai?”

“Volevo solo farti le mie condoglianze...”

“Oddio! Chi è morto?!”

“Ma come non lo sai? L'amico di Ginny! Draco!”

Hermione sospirò serena.

“Magari fosse morto! Eccolo lì! Vivo e vegeto, purtroppo!” asserì indicando il biondo ossigenato fare a botte con Tiger.

“Ma Gin, mi aveva detto che era morto investito da una Stellasfreccia!”

osservò la bionda razionalmente. Hermione la osservò scettica.

“Devi essere veramente deboluccio se muori investito da una scopa come quella!” si intromise Harry Potter, che aveva udito intenzionalmente le parole delle ragazze.

“Comunque, se non ci credi, Lavanda, può essere che quello che vediamo sia solo il fantasma di Malfoy che non si sta dando pace per aver sprecato la sua grande occasione con te!” la rimbeccò la riccia, sorridendo.

“Credi davvero?”

Hermione si trattenne dal staccarle le testa! Come poteva essere tanto deficiente?!

“Ovvio, cara. Ora vai dal tuo caro Malfoy! Ti sta aspettado...” continuò la riccia scambiandosi occhiate preoccupate con Harry.

Draco Malfoy si stava amorevolmente picchiando con Tiger quendo la voce che temeva più di ogni altra lo chiamò.

“Dracooo!!!” stridula ed assordante come il clacson di un camion rotto. Lavanda Brown faceva la sua brutale entrata.

La bionda si avvicinava pericolosamente al biondo che tremava come una foglia in autunno.

“Scusa se ti ho fatto aspettare così tanto, amore, ma mi avevano detto che eri morto!” snocciolò lei, tutto d'un fiato, facendo assumere al Slytherin un espresione da pazzo suicida.

“Cosa?” riuscì a balbettare dopo ore di tentativi.

“Si, ma ora tu sei un fantasma che è rimasto in vita solo per me, vero?” continuò la bionda, sprezzante e minacciosa.

Draco continuava a lanciare occhiate di soccorso a destra e a manca, quando si soffermò sullo sguardo divertito della Granger.

Rideva, appoggiandosi sulle spalle di Potter, con le lacrime agli occhi.

“Certo, Brown. Sono in vita solo per te...” sussurrò in fine per ripicca.

Hermione si limitò a congerlare quel sorriso sulle labbra e scappare lontano...

Il bagno di Mirtilla Malcontenta era sporco e lercio, ma nonstante ciò era piuttosto accogliente per essere una fredda metà di novembre.

Hermione era placidamente sedeuta sul pavimento freddo, che produceva una sensazione di vuoto sotto di lei.

Non piangeva, si divertiva ad essere triste.

Era uno strano comportamento ma lei era fatta così e l'atteggiamneto di Malfoy non faceva che acuire questa diversità.

Ragazzo strano, Malfoy...

Un attimo prima può sembrare l'uomo perfetto che può coccolarti fino all'alba senza stancarsi mai...

Il secondo dopo ritorna ad essere il ragazzino viziato che si culla dolcemente tra i suoi vizi e virtù regali. Classica mentalità Slytherin...

“Herm... Come mai sei scappata così?” Harry Potter era comparso sul ciglio della porta, saldamente aggrappato sullo stipite in legno tinto di bianco.

“Dovevo vedere una cosa...” mormorò vacua.

“Cosa?” chiese curioso.

“Una pagina di un libro, ho una verifica alla prossima ora...”

Harry annuì, poco convinto, prima di lasciarla di nuovo sola...

Draco era seduto sul suo letto, contemplava l'immagine di una foto.

Blaise fumava scazzato sopra il suo tappeto persiano, ai piedi del letto verde smeraldo.

“Ho invitato la Brown, è un suicidio... Ed è tutta colpa della Granger, ovviamente!”

“Ma che ha fatto la Mudblood?”

“Mi- mi ehmmm ecco, niente! Non sapevo con chi prendermela!”

Non riusciva a dire che l'aveva invitata solo per far ingelosire la Gryffindor sarebbe stato troppo umiliante, e poi non sarebbe stata la verità! Che gliene fregava a lui della Granger?!

Babbanologia con Draco Malfoy incorporato diventava veramente pesante...

Hermione Granger si sedette all'ultimo banco della fila centrale, attendendo l'arrivo del biondo malefico.

Il ragazzo arrivò poco dopo, si accomodò accanto alla riccia senza proferire verbo.

Odorava di fumo e sapone, uno strano connubio, ma il cui effetto era formidabile.

Draco teneva gli occhi grigi fissi sul banco, tenendosi la testa con la mano.

Hermione era nelle stesse condizioni, solo che era il triplo più imbrarazzata di lui.

“Oggi studieremo questo oggetto ragazzi...” esordì il professore, tenendo saldo in una mano un frullatore elettrico, bianco panna.

Draco rimase con lo sguardo fisso sull'oggetto, esterrefatto.

“Granger, che diavolo è quello?” sospirò spaventato.

“Un frullatore, serve per farsi da bere.”

“Ma ha tutte quelle lamette sul fondo... Non è che mi fa male?”

“Se ci metti la mano., probabilmente si.”

Draco inziò a tremare.

“Venga signor Malfoy. Ci faccia vedere come si usa.” lo esortò l'uomo comodamente seduto alla catterda.

“Non voglio! Ho paura!” strillò il biondo aggrappandosi alla manica della tunica di Hermione.

“Lasciami brutto idiota!” disse la riccia strattonandolo.

“La Mudblood ha detto che può ferirmi!” ribattè il biondo rivolto al prof.

“Perchè non dice la verità signorina Granger?” la ammonì l'individuo, sventolando minacciosamente la bacchetta.

“Ma io...” provò ad intervenire la riccia, ma venne bloccata dal professore che le mise una nota per false testimonianze. L'uomo era seriamente ferito nell'orgoglio...

“La prima nota in sette anni ed è tutta colpa tua!” gridò la riccia una volta fuori la classe.

“Uffa Granger! Prima o poi doveva succedere!” asserì calmo il biondo.

Hermione si trattenne dal prenderlo a padellate e riprese.

“Parlando di altro... Tu non avevi invitato Pansy, al ballo?”

“Si, ma poi ho cambiato idea. Fa bene cambiare ogni tanto...” inventò Draco.

“Quindi Lavanda. Non avevi detto che ti stava antipatica?”

“A volte si può cambiare opinione sulle persone... E poi non sono fatti che ti riguardano!”

asserì furioso, prima di dirigersi verso la Sala del Slytherin.

Hermione urlò alle sue spalle. “MUORI BRUTTO STUPIDO!!”

FINE CAPITOLO 6

GRAZIE VERAMENTE DEI DEI COMMY CONTINAUTE!!!!KISS SILVER