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Autore: callmemissmalik    14/04/2012    3 recensioni
“Bhe allora ci vediamo domani Ap, mi ha fatto davvero piacere rivederti, grazie a te stare qui a Londra non sarà poi tanto male, anzi forse potrebbe anche piacermi”.
“ne sono davvero onorata, buonanotte bella”. - disse April sorridendo.
Le due ragazze si scambiarono un lungo abbraccio e poi Chelsea rientrò a casa della zia Mel. Era davvero stanca non vedeva l'ora di buttarsi sotto le coperte fortunatamente il giorno seguente sarebbe stato domenica questo per lei significava dormire fino a tardi rilassarsi, insomma era già proiettata ad una giornata di totale relax, peccato che qualcosa o per la precisione qualcuno aveva indirettamente intenzione di guastare i suoi piani.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Niall camminava pensieroso per le vie di Londra, tornare a scuola dopo una settimana di totale relax era stato davvero traumatico per tutti, in particolare per lui.
Erano ormai passati cinque giorni da quando erano rientrati a casa e mentre gli altri ricordavano felici i momenti trascorsi insieme, lui cercava di tenere lontano dalla sua mente tutto ciò che riguardasse quel viaggio. Sta di fatto che nei giorni successivi, al ritorno a Londra, Niall era completamente cambiato, persino sua nonna se n'era accorta, in diciotto anni di vita non aveva mai rifiutato una fetta di crostata e vederlo dire "No grazie non ho fame" l'aveva preoccupata a tal punto da spingerla a misurargli la febbre.
E come se non bastasse era stato capace di dimenticare la data del compito di matematica, cosa che gli era costata parecchio, e che sua madre aveva ritenuto opportuno risolvere con delle ripezioni.
E ora indovinate un po' dov'era diretto il piccolo Horan alle tre del pomeriggio sotto una leggera pioggerellina londinese di metà marzo?

 


"Wendy, corri, che diavolo stai aspettando lì impalata che la pallina ti cada sopra la racchetta? Forza muovi quelle gambe! E quello sarebbe un rovescio decente?"
Era in momenti come questo che Wendy Payne odiava il tennis, non riusciva a capire cosa la stesse trattenendo dal rompere quella dannata racchetta in testa all'allenatore, urlargli in faccia quanto lo
odiasse e poi andarsene da quel campo. C'erano un sacco di posti migliori dove sarebbe potuta essere in quel momento, magari fra le braccia di Zayn all'Hyde Park.. I suoi pensieri furono bruscamente interrotti sul più bello dalla voce del Mister.
"Benedetta ragazza, mi dici che diavolo ti prende? Ti ho lasciata una settimana fa che eri la migliore del corso e adesso stento a riconoscerti. Sai che a breve ci sarà il torneo più importante della stagione e che non possiamo permetterci distrazioni, no?"
"Sì, lo so" rispose la ragazza sbuffando.
"Bene e allora vedi di impegnarti di più."

 

 

"Bene Niall, ottimo lavoro adesso prova a risolvere anche il prossimo esercizio" cinguettava zia Melanie seduta in cucina di fronte al biondino.
Chelsea, nel frattempo, aveva appena messo piede in casa ignara di tutto.
"Cara, vieni un attimo" disse la donna dopo aver sentito la porta chiudersi.
"Ciao zi... zia"
"Devo chiederti un grosso favore, potresti aiutare Niall a finire i suoi compiti? Devo correre all'aereoporto, tuo zio ha fatto scalo qui e mi ha chiesto di portargli alcune cose"
La ragazza cercò di inventarsi ogni scusa possibile, ma era troppo tardi la donna aveva già preso la sua borsetta e dopo averle stampato un affettuoso bacio sulla fronte l'aveva lasciata in balia di quell'assurda situazione, di cui lei ovviamente era allo scuro.

 

 

Wendy entrò in casa e stranamente, sentì le voci dei suoi genitori provenire dalla cucina che discutevano animatamente.
Alfred ma noi abbiamo fatto dei sacrifici, lo sai”.
Si lo so Monique, lo so, dobbiamo assolutamente parlarci, questa storia non può andare avanti”.Sono tornata vado in camera mia” disse Wendy affacciandosi appena in cucina.
Wendy vieni qui dobbiamo parlarti” disse il padre con tono severo.
Wendy si avvicinò cauta al tavolo della cucina dove erano seduti i suoi genitori, impaurita da quello che stavano per dirle.
Ci ha chiamati il tuo allenatore, ha detto che ultimamente non ti stai allenando seriamente e, come sai bene, si sta avvicinando il torneo più importante della stagione” si fermò un attimo e riprese fiato “Lo sai quanti sacrifici abbiamo dovuto fare io e tua madre per permetterti di farti allenare qui e quante spese abbiamo dovuto sostenere quest'ultimo anno. Non ti stai impegnando a fondo e se questa storia continuerà saremo costretti a ritornare a casa non appena finisce la scuola.”
La ragazza teneva gli occhi bassi, aveva paura di incontrare lo sguardo dei suoi genitori.
Lo so che vuoi bene ai tuoi nuovi amici e.. a Zayn” questa volta era la madre a parlare e a queste ultime parole Wendy la guardò sbalordita “ma perchè non ci vieni incontro? Non ti chiediamo tanto ma almeno rendici fieri di te e delle spese che abbiamo sostenuto”.
Non poteva credere a quello che aveva sentito, i suoi genitori le stavano chiedendo di più? E quello che aveva fatto fino a quel momento per loro era niente? Le piaceva fare quello sport ma per lei era troppo, esistevano anche altre cose.
Riprese il borsone e si diresse in camera ma fu subito interrota da Monique che la chiamava..
Di nuovo!
Ah dimenticavo. Verrano a trovarci Scarlett e sua figlia Tamara, si tratterranno qui con noi per qualche settimana, mi aiuterà con il lavoro. Fa che tutto vada bene, sii gentile con Tamara. Lo sai, i suoi genitori si sono appena separati e in questo momento penso abbia proprio bisogno di un'amica con cui parlare e "sfogarsi” disse la madre riprendendo a cucinare mentre il padre si era messo seduto in poltrona a leggere il “Times”.
Wendy strinse i pugni e si girò verso la madre per controbattere, ma quello che uscì dalla sua bocca fu soltanto un “Certo mamma non preoccuparti, sarà tutto perfetto” poi corse in camera.
Ecco, sapere che Tamara, quell'odiosa ragazzina che conosceva sin da quando era piccola, avrebbe passato qualche settimana lì con lei, era l'ultima delle cose che avrebbe voluto sentire. Non la sopportava, ma Scarlett era la migliore amica di sua madre e che le piacesse o no doveva farsi andare a genio sua figlia.
Dato che nella sua camera era comparso come dal nulla un letto, significava che di lì a poco avrebbe sentito suonare il campanello e si sarebbe ritrovata davanti quell'odiosa di Tamara.
Il borsone le cadde pesantemente sul pavimento e lei corse a sdraiarsi sul letto con la faccia schiacciata sul cuscino.


TOC TOC
Posso entrare?” disse Liam avvicinandosi alla sorella.
Torneremo a casa Liam, è tutto finito” disse piano.
Prova ad impegnarti di più, fallo per mamma e papà, loro dopotutto ti hanno dato tanto” disse Liam cercando di tranquillizzarla.
Per te è facile dirlo ma io mi sento troppo sotto pressione... e poi ci mancava Tamara” disse questa volta con tono scocciato.
Perchè non provi ad essere un po' più gentile con lei? vedrai magari diventerete amiche, secondo me avete tanto in comune”.
Liam si alzò e si diresse verso la porta.
Liam io l'ho sempre odiata e non credere che questa volta farò un'eccezione. E sappi che prima o poi ti ammazzerò per aver detto a mamma di Zayn”.

 

Niall non vedeva l'ora di andarsene, quella situazione era alquanto imbarazzante. In quel preciso momento suonò il campanello, come se qualcuno gli avesse letto nel pensiero e, senza fare troppo caso all'ordine, prese i libri e li buttò dentro la borsa. Seguì Chelsea fino alla porta, ma quando l'aprì si trovò davanti l'ultima persona al mondo che avrebbe voluto vedere: Louis. Come se Niall fosse un fantasma o non stesse lì vicino a lui, Louis prese tra le mani il volto della ragazza e le baciò dolcemente le labbra.
Ah Niall anche tu qui? Che fai cerchi di riconquistare la tua ragazza? Non vedi? Ora è occupata e non penso ti voglia tra i piedi” disse Louis con un sorriso beffardo stampato in faccia.
No, non dargli...” Chelsea non fece in tempo a finire la frase che fu interrotta da Niall.
No, ha ragione, avete da fare, vado via”.
Così Niall si girò e a passo svelto, si diresse verso il marciapiede.
Horan puoi almeno salutare” gli urlò dietro Louis.
Il biondino, senza neanche girarsi, si portò la mano destra sopra la spalla e alzò il dito medio in segno di saluto e poi scomparve dietro l'angolo.
Strano il tipo è?!” disse Louis seguendo Chelsea dentro casa.

 


A casa Payne tutto era pronto per l'arrivo di Scarlettn e Tamara, Monique aveva persino preteso che Liam indossasse la camicia nuova, quella che aveva ordinato lei stessa dalla ditta italiana, che ne aveva confezionate alcune per il principe William in occasione del matrimonio con la bella Kate Middleton; aveva apparecchiato la tavola con lo sfavillante servizio di bicchieri di cristallo regalatole dalla cognata qualche anno prima e adesso era lì alla porta che abbracciava la sua cara amica Scarlett e la invitava ad entrare.
"Monique, quanto tempo, ti trovo in ottima forma cara!"
"Grazie, devo proprio ammettere che anche tu stai davvero benissimo, ma adesso accomodatevi, Liam tesoro, sii gentile, prendi le valigie di Tamara e Scarlett e portale di sopra"

Liam annuì ma Wendy lo sentì chiaramente borbottare:
"Era proprio necessario indossare una camicia così per portare settanta chili di valigie di sopra?"
Mentre la ragazza ridacchiava fra sè poichè finalmente anche il fratello era stato vittima di una delle atroci pensate della madre e aveva ricevuto il ben servito, si sentì richiamare all'ordine proprio da quest'ultima:
"Wendy suvvia, non stare lì impalata, accompagna Tamara a fare un giro della casa"
Così dicendo Wendy fu costretta a mostrarle il salotto, la cucina, i due grandi bagni del piano di sopra, la stanza degli ospiti, la camera di Liam, quella di Monique e Alfred e infine la sua o meglio quella che un tempo era solo sua, ma che ora era anche di Tamara.
"Senti Wendy, so che tra di noi le cose sono sempre andate un tantino male, insomma per quanto tu ti stia sforzando di essere gentile con me ora, riesco benissimo a capire che dati i nostri trascorsi, non puoi fare a meno di odiarmi. Adesso però dopo quello che è successo fra i miei genitori ho capito una cosa davvero importante, è inutile passare la vita a litigare, che ne dici se ricominciassimo tutto da capo? Forse per te non è facile credermi, ma ti assicuro che sono cambiata, non sono più la ragazzina vanitosa e arrogante che non faceva altro che renderti la vita impossibile, spero che tu voglia accettare la mia proposta, perchè sai, anche se non te l'ho mai detto ti ho sempre reputata una persona fantastica"
Wendy rimase senza parole, che fine aveva fatto la Tamara che conosceva? Quella il cui unico problema era riuscire ad avere l'ultimo modello di Loubotin prima di tutte le sue amiche?
"Io.. io credo che potremmo provarci"

 

 

"Allora Chelsea, come pensi che potremmo divertirci oggi?" domandò Louis cingendo i fianchi della ragazza.
"Ma perchè cavolo l'hai trattato in quel modo?"
"Parli di Horan? Ma andiamo, hai visto come ti guardava? Io lo sto facendo per lui, non deve farsi false speranze e soprattutto deve smettere di pensarti, altrimenti continuerà a soffrire in eterno. Ormai il
guaio è fatto, non possiamo tornare indietro, non che io voglia ovviamente. Quindi adesso non ci resta che viverci questo" rispose il ragazzo continuando a baciarla.
Chelsea ormai non faceva altro che rimanere succube delle situazioni che le capitavano, insomma lei era la stessa che aveva detto ad Harry che non bisognava aspettare di essere baciati da chissà quale dea bendata ma che, al contrario, l'unico modo per migliorare le cose era darsi da fare, oppure quella era un'altra persona? Ma che fine aveva fatto la ragazza combattiva di un tempo? Ormai di lei non era rimasto nulla se non il ricordo, credo proprio che dovremmo dare il benvenuto ad una nuova Chelsea, la bambolina con gli occhioni verdi manovrata come una marionetta da Louis Tomlinson.

 

 

"Un paccheto di Winston Blue"
Niall era davvero caduto molto in basso. Lui stesso ormai si considerava un fallito, tutto quello che faceva era il più delle volte sbagliato e ogni persona che incontrava non faceva altro che farlo sentire
peggio.
Dopo aver pagato prese il pacchetto e si sedette su una panchina.

Era così stupido che non aveva neppure comprato un accendino, che diavolo se ne fà uno di quindici sigarette se non ha nulla con cui accenderle? Ma lui non aveva mai fumato in vita sua, non poteva pensare anche a quello, anzi se fosse stato per lui non avrebbe neppure cominciato, ma doveva.
Doveva, perchè voleva vedere quello che si provava a stare dall'altra parte, Chelsea non ci aveva pensato due volte a fumare con quei tipi della stanza accanto in settimana bianca e adesso toccava a lui. Magari l'avrebbe fatta soffrire saperlo come soffriva lui quando Louis la baciava e lei rimaneva lì impalata senza dire nulla come se lui fosse solo un lontano ricordo sbiadito e insignificante, o forse lei neppure l'aveva amato davvero e magari adesso era avvinghiata a Louis e invece di mandarsi in fumo il cervello come stava facendo lui, se ne infischiava e voltava pagina.
E tu Niall, volterai mai pagina?

 

 

Ehy Zayn, che ne dici se stasera andassimo tutti a cena insieme? Alle 20.30 a Piccadilly dillo anche gli altri. Miss u. xx
-Wendy

 

Piccadilly Circus vantava di essere una delle piazze più famose di Londra, non che una delle più frequentate, alle otto e trenta di sera infatti era ancora gremita di persone. Nonostante ciò i ragazzi si ritrovarono tutti insieme e si diressero a cenare in un ristorante come in una delle scene più riccorenti di Friends.
"Questa è Tamara, lei è la figlia di una cara amica di mia madre e starà a casa nostra per qualche settimana" esordì Wendy presentando la ragazza al gruppo.
"Sono davvero felice di conoscervi e spero che diventeremo presto buoni amici"
Wendy si soffermò un attimo a guardarla, in taxi non ci aveva fatto caso, ma adesso si era accorta di un particolare alquanto strano, il vestito indossato da Tamara era piuttosto simile, se non identico, a quello che le era stato regalato lo scorso Natale da una collega di sua madre. Si trattava di un abitino di Prada color crema, che lasciava scoperta una spalla e terminava con una gonnellina a pieghe.
Wendy non l'aveva mai messo perchè non ne aveva avuto l'occasione, era davvero troppo elegante per una cena in pizzeria con gli amici e mai si sarebbe sognata di indossarlo quella sera, ma evidentemente Tamara la pensava diversamente da lei. Sta di fatto che la ragazza sorvolò velocemente la questione pensando semplicemente che di vestiti uguali a quello ce n'erano migliaia ed evidentemente uno se l'era comprato anche Tamara.


Dopo essersi accomodati ad un tavolo ed aver ordinato le pizze i ragazzi ricominciarono a parlare del più e del meno, Tamara ormai sembrava essersi inserita benissimo, così Wendy potè finalmente smettere di tenerla d'occhio e concentrarsi su Zayn.
April invece guardava accigliata Chelsea, se ne stava lì, seduta vicino a Louis, che ci provava spudoratamente, tenendo gli occhi fissi su Niall che neppure a farlo apposta era finito di fronte a loro, così per tutta la cena avrebbe dovuto sopportare quello scempio.
D'un tratto Zayn sentì il suo cellulare squillare così dopo essersi congedato con un "Torno subito" si diresse verso la porta del locale.
Tamara sorrise, era finalmente arrivato il suo momento. Continuando a chiacchierare come se nulla fosse avvicinò il suo bicchiere all'orlo del tavolo e con un piccolo colpetto se lo rovesciò addosso.
"Mio dio, che sbadata che sono, ma dove avrò mai la testa?" esclamò fingendo imbarazzo e stupore "Vado un attimo a sistemare questo disastro." E senza aggiungere sparì fra la folla di camerieri e clienti.

 

 

FLASHBACK
Wendy e Tamara si conoscevano fin da quando erano bambine. L'amicizia che univa le loro madri era così forte che era stata trasmessa anche a loro, così nel giro di poco tempo erano arrivate a considerarsi quasi come sorelle. Gli anni passarono e alle due bambine subentrarono due ragazzine quattordicenni, che seppur amiche come da piccole, erano ormai divenute assai diverse. Già, perchè Tamara aveva trasformato il suo caratterino un po' pestifero da bambina viziata in quello altezzoso e prepotente degno della ragazza ricca e snob che era. A scuola infatti la fama di Tamara era considerata un pò come Blair Waldorf e in poco tempo si era circondata di un piccolo gruppetto di servette, sue compagne di classe, che pur di ricevere anche solo un "Ciao" da lei, erano disposte a fare le più umili e meschine cose che voleva.
Così Wendy un giorno, osservando una delle innumerevoli cattiverie che subivano le persone prese di mira da Tamara decise di parlarle, sperando di farla ragionare. Purtroppo però ottenne l'effetto contrario e finì addirittura per essere accusata come una delle tante invidiose che volevano essere come lei.
L'amicizia idilliaca delle due quindi, si dissolse come una nuovola di fumo e fu ben presto sostituita da un odio alimentato dalla stessa Tamara. Accadde infatti, che durante una festa a cui Wendy era andata accompagnata dal suo ragazzo Marc, approfittando di un momento in cui lei non c'era, Tamara si era avvicinata e poi l'alcol aveva fatto il resto. Wendy li aveva ritrovati poco dopo in uno dei bagni del locale e da lì l'odio era diventato reciproco.

Wendy scosse velocemente la testa cercando di scacciare via quei brutti ricordi, infondo Tamara era cambiata da allora, giusto?

 


Zayn terminata la chiamata riagganciò e fece per rientrare nel locale.
"Ehy aspetta dove vai con tutta questa fretta?"
"Ah, ciao Tamara che ci fai qui fuori anche tu? Dai ora rientriamo gli altri ci staranno aspettando"

"Per quanto mi riguarda possono aspettare in eterno, a me non importa. Sono uscita qui fuori apposta perchè volevo stare da sola con te, che ne dici se ce ne andiamo in un posticino più tranquillo?"
"Senti io sono il ragazzo di Wendy e.."
"Lo so, ed è proprio questo che rende tutto più divertente"

 

 

Wendy si alzò di scatto dalla sedia, nella peggiore delle ipotesi avrebbe rivissuto una delle scene più orribili della sua vita, consolante come aspettativa, no?
Ormai i ragazzi erano abituati a questo tipo di situazioni, anzi Liam aveva una sua teoria, sosteneva che era matematicamente impossibile passare una serata insieme nella più assoluta tranquillità, perchè in ogni caso c'era sempre qualcosa che sconvolgeva tutto, così adesso "Mamma Payne", come l'avrebbe chiamato Louis in quel momento, cercava di far andare tutto nel verso giusto aspettando il ritorno degli altri, possibilmente sperando non fossero accompagnati da qualche nuovo problema.
"Ehy Ap, come mai oggi Harry non è venuto?"
"E' rimasto a casa, aveva la febbre"
Louis intanto aveva cominciato a ridacchiare come un'idiota, le parole di Liam e April gli avevano fatto venire in mente un'altra grande idea per torturare il piccolo Horan.
"Oh April, stavo pensando: quando Harry sarà guarito potremmo fare una bella uscita a quattro: Io, Harry, te e Chelsea. Piccola, non trovi che sia una grande idea?"
Chelsea si limitò ad abbassare lo sguardo, ormai non riusciva più a reggere le iridi azzurrissime di Niall che la scrutavano attentamente, era diventato tutto troppo complicato e non sapeva più quello che fare.
Niall la osservò ancora un po', adesso ne era certo, quella che aveva davanti non era più la sua ragazza.
"Mi dispiace" disse questo prima di andarsene, ed era vero che gli dispiaceva, gli dispiaceva che Chelsea era diventata una delle tante bamboline di Louis, gli dispiaceva perchè per quanto fosse doloroso ammetterlo non poteva più amare quella ragazza.

 

 


"Brutta stronza, come ho potuto fidarmi di te? Tutte quelle belle parole, le persone come te non cambiano mai, avrei dovuto capirlo" urlava arrabbiata Wendy.
Wendy basta ti prego” Zayn la stava implorando.
Fortunatamente lui non era un coglione come Marc, aveva respinto Tamara e Wendy l'aveva visto con i suoi occhi spostarsi mentre quella piccola vipera cercava di baciarlo.
E tu pensi di fermarmi con un semplice basta?! Io la ammazzo, sta attenta a non rientrare a casa mia o sarà peggio per te, domattina ritroverai la tua bella chioma di capelli fuori dalla porta come zerbino”. Urlò Wendy.
"Che peccato, sono stata scoperta. Vorrà dire che mi rifarò la prossima volta"
La situazione stava degenerando, Wendy avanzava furiosa verso Tamara e quella continuava a provocarla:
"Però devi ammettere, piccola Payne, che sono una brava attrice. Avresti mai creduto che la scena dell'acqua che cade accidentalmente sul vestito fosse stata studiata alla perfezione?"
"Fanculo tu e il tuo vestito, "Il diavolo veste Prada" è stato già girato qualche anno fa e la tua è solo una pessima imitazione"
"Wendy, Wendy, Wendy, credevo mi conoscessi ormai. Sai che non sacrificherei mai uno dei miei Prada per una come te, se ti dico che ho studiato tutto alla perfezione, dovresti intuire da te il resto no?"
Wendy sgranò gli occhi, quello era il suo vestito, non era una stupida somiglianza o una casualità, era proprio quello che teneva nell'armadio, conservato gelosamente per qualche occasione importante.
Strinse forte i pugni conficcandosi le unghie sul palmo fino a farsi male, sentiva la rabbia che la assaliva e i suoi occhi riempirsi di lacrime, l'avrebbe picchiata se non fosse stato per Zayn che la tratteneva.

"Ahahah” Tamara rise malignamente “dai retta a quello che ti dice Zayn, stai buona e ferma, fai la brava ragazza”.

 

 

Niall scartò velocemente il pacchetto di Winston che teneva in tasca, era troppo incazzato, gli tremavano persino le mani. Prese una sigaretta, la strinse forte fra le dita, fanculo gli serviva un accendino.
“Niel” urlò Tamara.
“Niall. Comunque dimmi”.
"Ma le fumi tutte da solo quelle?" domandò Tamara sorridendo. Se non era andata bene con Zayn, non voleva dire che quella sera sarebbe dovuta tornare a casa sconfitta no?
"Non ho un accendino"
La ragazza aprì la pochette che teneva in mano e gliene passò velocemente uno.
Ormai era fatta, si mise la sigaretta tra le labbra e dopo qualche impacciato tentativo riuscì ad accenderla. L'odore del tabacco era fortissimo e pungente, non gli piaceva, ma aveva speso otto sterline per quella roba, tanto valeva finire il pacchetto.
"Di un po', la rossa che al ristorante fissavi era la tua ragazza vero?"
"Già."
"Ma lei adesso sembra tutta presa da quel Louis."
Niall aspirò velocemente dell'altro fumo, voleva che gli entrasse fino al cervello, voleva che gli togliesse ogni ricordo, ogni immagine di Chelsea.
"Sai, mi sento esattamente come la prima volta che l'ho vista, dannatemente impotente. Scusami, ti sembrerò un povero idiota."
Tamara si avvicinò a lui e con un gesto veloce delle dita gli sfilo la sigaretta e se la portò alle labbra.
"Dovresti dimenticarla.." disse aspirando lentamente ".. il mondo è pieno di ragazze" terminò annulando definitivamente la distanza rimasta fra loro.
Avvicino le sue labbra a quelle del biondino e dopo avergli circondato la vita con le braccia iniziò a baciarlo con trasporto.

 

Chelsea rimase a guardare mentre una lacrima silenziosa scendeva a rigarle il viso.
"Sta tranquilla piccola." disse Louis abbracciandola da dietro "Adesso ci sono io."
Ma a lei non importava, avrebbe dovuto dirglielo e correre da Niall, prendere quella per i capelli e mandarla via, perchè ci doveva essere lei al suo posto, era lei che doveva baciarlo, perchè lei lo amava.


Tamara si staccò da Niall e dopo avergli lasciato un altro piccolo bacio a stampo sulle labbra se ne andò.
Lui rimase lì, non era necessario seguirla, sapeva bene che quello non era l'inizio di chissà quale storia e quindi era inutile accompagnarla a casa da bravo fidanzatino, perchè anche se era un po' squallido da ammettere, lui era certo di essere stato baciato per fare un dispetto a qualcuno, Tamara l'aveva usato e a lui era andato bene.
Si voltò e vide Chelsea abbracciata a Louis, lo guardava, come aveva fatto per tutta la cena, teneva gli occhi fissi nei suoi, probabilmente aveva visto tutto.
Com'è stare dall'altra parte, eh Chelsea?

 

Wendy si girò verso Zayn e gli diede un pugno sul petto.
“Vaffanculo Zayn, lasciami!”
Si girò e fece per andarsene ma, come mosse il primo passo, si bloccò. Corse da Zayn abbracciandolo forte e mettendosi a piangere. Lui era ciò di cui aveva più bisogno in quel momento.

 

Liam sospirò, tutti se 'erano andati e al tavolo erano rimasti solo lui ed April.
"Perchè finisce sempre così? Perchè c'è sempre qualcuno che se ne và? Perchè non riusciamo mai a cenare in santa pace?"
April alle sue parole scoppiò in una fragorosa risata. Era dannatamente bella, il suo sorriso, i suoi occhi, il modo in cui arricciava il naso. Tutto in lei era meraviglioso.
"Se è per questo ci hanno anche lasciato il conto da pagare." rispose la ragazza.
Liam si passò una mano fra i capelli, dopodichè afferrò uno dei menù rimasti sul tavolo:
"E se ci prendessimo un dolce? Tanto ci hanno lasciato qui, almeno concludiamo bene questa cena no?"
April annuì, Liam aveva ragione, succedevano sempre un mucchio di cose strane quando erano insieme, ma poi alla fine c'era lui e chissà come riusciva sempre a mettere tutto a posto o per lo meno a far andare le cose nel verso giusto. Ad April piaceva Liam, però non nello stesso modo in cui a lui piaceva lei.
O almeno così è sempre sembrato.


Notes:
Come al solito siamo in ritardo, ma ormai, se ci seguite da tempo, ci avete fatto l'abitudine. Comunque volevamo ringraziare tutte le persone che seguono la storia e che recensiscono è davvero importante per noi :)
Beh in questo capitolo subentra un nuovo personaggio: Tamara. Noi per esempio ce la siamo immaginata un po' come sasha pieterse, la Alison di pretty little liars. (
http://www.kalaika.com/content/uploadfile/201106/2bf7c7e605963da0ba8e837fb129ef2520110622094004.jpg )
Tamara non resterà per molti capitoli, tre o quattro al massimo.
Comunque vediamo, ci sono diverse novità! Liam ed April cominciano a conoscersi meglio, Zayn e Wendy si amano alla follia, mentra la nostra povera Chelsea è in balia di Louis Tomlinson. 
Harry in questo capitolo non è presente, sul prossimo ancora non si sa.
Se avete qualche conisglio o critica, noi li accettiamo più che volentieri! :) 
Speriamo davvero che questo capitolo vi sia piaciuto, ci vediamo al prossimo ;))
whit love Chià, Ale e Betta xx

ed ecco qui sotto un piccolo spoiler :)

ohh zayn, lei è così adorabile.

  
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