Elena POV.

:Liam, devo chiederti una cosa!
:Spara!
:Ti va di aiutarmi con le lezioni di canto?
:Oh, era questo quello che volevi chiedermi.
:Allora?
:Certo!
:Liam?
:Si?
:C’è anche un’altra cosa…
:Si?
:Ti va di uscire con me?
:Oddio, temevo che non me lo avresti mai chiesto!
:Quindi è un si?
:Si! Però Ele, devo confessarti che l’ultima ragazza con cui sono uscito mi ha spezzato il cuore e mi ha fatto soffrire tantissimo.
:Anche il mio ultimo ragazzo!
:E come vi siete lasciati?
:Lasciati?
No, l’ho mandato a fanculo quando l’ho trovato a letto con l’unica ragazza sulla faccia della terra che mi stà davvero sul cazzo.
:Che verme!
:E non è neanche la parte peggiore, voleva giustificarsi dicendo che era stata colpa mia perché ero stata troppo suora.
Capisci che stronzo?
:E io che credevo di aver sofferto.
:A te cosa è capitato?
:Io l’amavo con tutto il mio cuore e un giorno lei se n’è andata. 
Senza dirmi nulla, lasciarmi scritto nulla, sparita.
:Oh, mi dispiace tanto.
:Forse è stato meglio così.


Emma POV.

Esco con Blue a fare una passeggiata.
Siamo arrivati a Los Angeles ormai.
Vuol dire che i ragazzi staranno con noi un altro giorno e poi partiranno per New York.

Ormai rimanere senza Harry sembra come rimanere senza ossigeno.

Quanto sono esagerata, mi devo decisamente dare una calmata.

:E tu, cosa hai da guardare?

Il cucciolo scodinzolando teneva fra i denti un piccolo freesbe.

:Ti va di giocare, eh?
Non abbiamo tempo, la mamma deve fare i compiti.

Guardandomi intorno vedo la gente che inizia a guardarmi male perché sembra che stia parlando da sola.

:Dai,  torniamo a casa!

Sul porto vedo una folla assurda davanti all’entrata principale.

Mi avvicino a Boris, il responsabile della sicurezza nonché unico romanista sulla nave che guarda le partite con me.

:Hey, Boris!
:Bella!
:Che succede?
:Tutte vogliono vedere quello gnocco del tuo ragazzo!
:Wow, saranno minimo mille!
:Lo so, credo che dovremmo chiamare anche altri a darci una mano!

Poi sento un urlo nella mia direzione e mille dita puntate su di me.

Si alza un brusio indefinito a cui sovrastano alcune voci più decise.
:E’ lei!
:Certo che se la poteva scegliere meglio!
:Io l’ho vista anche al concerto!
:A me piace molto!
:Non ho capito bene, com’è che si chiama?
:Ha un po’ lo stile da Cher, l’adoro!
:Ma siete sicure che sia lei?
:Certo che è lei.
:Si chiama Emma!
:Cognome?
;Boh!


Non posso credere che tutte quelle ragazze sono state accampate qui tutta la notte solo per poterli vedere.
Inizio a capire cosa significa essere veramente una fan.

Mi avvicino incuriosita

:Mi fai un autografo?
:Da me volete un autografo? Ma io non sono nessuno!
Voi invece siete la forza che fa andare avanti quei ragazzi!
:Oh, è anche modesta!
:Dico, solo la verità!

Dopo qualche foto salgo sulla scaletta che porta direttamente al salone più grande.

Vedo dei riccetti uscire fuori da un divanetto e corro fino a lanciarmi sulle ginocchia di Harry.

:Piccola!
:Piccolo!
:Ho visto le foto di oggi pomeriggio!
:Me e Blue?
:No, tu e le fan!
:Di già? Sono state scattate qualche minuto fa!
:La tecnologia fa passi da gigante!
:E che dicono di me??
:Che sei fantastica, vedi anche loro l’hanno capito e tu ancora no.
:Ma smettila!
:Ti va un giro per L.A.?
:Vedrai, stasera sarai la mia principessa!
:Ohh, beh caro il mio principe azzurro, spero tanto che l’appuntamento non finisca a mezzanotte!
:Tranquilla, Cenerentola.
:A che ora mi viene a prendere mio prode cavaliere?
:Tra un ora qui fuori ci sarà la carrozza ad aspettarla, cara Cenerentola.
:Allora a tra poco.


:Giuls?
:Dile?
:Fede?
:Ma c’è nessuno?
:Io si!
:Oh, Ele, mi hai fatto paura!
:Ti volevo chiedere una cosa!
:Vai!
:Cosa mi metto per l’uscita con Liam?
:Ohhhh, ti ha chiesto di uscire?
:No glielo ho chiesto io!
:Grande! Ehm, mettiti la minigonna di jeans, la camicetta bianca a mezze maniche e le ballerine blu.
Poi mettici quei orecchini che mi piacciono tanto, quelli con una specie di cascata di brillantini azzurri.
:E io, invece?
:Quel vestito lilla?
:No, non mi ispira..
:Questo rosso con la schiena scoperta?
:Credevo di averlo perso questo vestito! L’ho cercato per mesi e era nel tuo armadio?!
:Beh, adesso ritorna in tuo possesso. E sopra mettici il copri spalla blu e le scarpe col tacco, diciamocelo non sei proprio una stanga!
:Sei delicatissima, grazie tesoro!
:Di nulla!


Scesa dalla nave trovo con mia grande sorpresa una carrozza trainata da due cavalli bianchi e Harry vicino.

:Ti avevo detto o no, che stasera sei la mia principessa?
:Oh, amore!
:Sei bellissima.
:Mai quanto te.

Mettendomi seduta sull’accogliente vagone realizzo che in quel momento non avrei potuto chiedere nulla di più.

Un brivido mi percorse la schiena.

Quanto sarebbe durata quella situazione idilliaca?

Ora che tengo a molte cose, ne ho moltissime da perdere.

Evito di inoltrarmi ancora nei meandri oscuri della mia mente e abbraccio il mio “principe”.