UN GIORNO.. DA
ICHIGO?!?
-
Il rugby
–
Rukia
arrivò ad educazione fisica con i capelli fradici, in quanto
era finita nella
doccia degli spogliatoi. Aveva quindi deciso di starsene da parte,
evitando di
dare nell’occhio e quindi restando fuori dai guai, iniziando
a capire solo in
quel momento i guai che potevano far passare quei capelli color carota.
Il
suo piano andò in fumo nel momento in cui il prof di
educazione fisica
annunciò:
-Bene
ragazzi, oggi giocheremo a rugby!!-
Tra
i maschi si alzò un’ondata di commenti favorevoli,
mentre Rukia cercava di
ricordare cosa fosse di preciso quel gioco chiamato
“rugby”. In quel momento le
si avvicinò Ichigo che con quella vocina surreale le disse:
-Allora,
ti piace il rugby?-
-Sinceramente
non ricordo che sport sia!-
Rispose
Rukia con una sincerità sconcertante che fece sbuffare il
ragazzo, che poi
calmo si mise a spiegare:
-Ma
si, è quello sport che abbiamo visto in tv qualche giorno
fa.. Quello che ti ha
esaltata!!-
-Ah!!!-
A Rukia venne in mente di cosa si trattasse – Ma è
bellissimo!!-
Affermò
tutta entusiasta saltellando via felice, Ichigo allora le
urlò dietro:
-Non
saltellare in quel modo che sembro un frocio!!-
Ma
Rukia, facendo finta di non sentire, continuò a saltellare
in modo anche più
femminile di prima. L’aveva esaltata parecchio quel gioco in
cui si potevano
menar le mani a più non posso e non bisognava rincorrere una
palla per terra
come in quell’altro sport, che non ricordava come si
chiamasse.
Intanto
i compagni di classe la guardavano con aria preoccupata, mentre
mormorii del
genere “Ma cos’ha oggi Kurosaki?” o
“E’ diventato improvvisamente frocio come
Ishida?” iniziavano a passare di bocca in bocca. Ichigo,
sentendoli, maledì
quella maledetta nana che in poche ore stava mandando a monte la
reputazione
che lui in tanto tempo si era minuziosamente costruito. Grazie al cielo
il
professore chiamò a se tutti i ragazzi e gli divise in due
squadre in modo
sbrigativo, in modo che iniziassero a giocare in fretta.
I
ragazzi si trovarono a dover iniziare il gioco e il prof
lanciò la palla a Rukia
dicendo:
-Kurosaki
inizia te!-
In
quel momento Rukia cercò di ricordare come qualche giorno
prima in televisione
avessero iniziato il gioco quei giocatori grandi e grossi.
Appoggiò quindi la
palla a terra e si sporcò due dita con del fango e poi lo
passò sulle sue
guance in modo da sembrare più agguerrita, subito dopo
iniziò:
-Ringa
pakia!!! Uma tiraha!!! Turi whatia!! Hope whai ake!! Waewae takahia kia
kino nei hoki!!!-
Detto
ciò iniziò a portare le braccia piegate avanti a
se, poi battè due volte le
mani sulle cosce piegate e poi proseguì ad urlare:
-A
kia kino nei!! Hoki!! Ka mate, ka mate!! Ka orà, ka
orà!! Ka mate, ka mate!!!
Ka orà, ka orà!! Tenei te tangata!!
Puhuruhuru!!- [i]
La
classe osservava in silenzio Ichigo che alternava colpi sulle cosce a
colpi sul
torace, poi fece un particolare gesto per poi riprendere a tirarsi
pacche ai
gomiti, concludendo il tutto con un salto e scoppiando in una fragorosa
risata.
Delle
rapide occhiate vennero scambiate dai ragazzi, ma subito dopo Rukia
mise la
palla in gioco e in questo modo la concentrazione si attirò
totalmente sulla
partita.
Tra
i ragazzi vennero scambiate “un bel po’ di sane
botte”, come usava dire il
professore di educazione fisica quando non fischiava i falli, mentre le
ragazze
guardavano tra l’atterrito e l’affascinato quella
massa di omaccioni che si
azzuffava per una palla nemmeno rotonda!
Intanto
nella mente di Ichigo si delineava la sua disfatta più
totale, la disfatta di
quella reputazione che lui, giorno dopo giorno, si era costruito e che
ormai
Rukia, dopo quell’esibizione imbarazzante, aveva mandato in
frantumi. Nonostante
ciò se la cavava bene la ragazza a rugby, dovette ammettere
Ichigo, vedendola
divincolarsi più volte da Ishida. Anzi, si divincolava
sempre da Ishida che
anche se l’amica non aveva la palla continuava a saltarle
addosso.
Una
goccia di sudore gelido bagnò il collo del ragazzo:
perché Ishida non mollava
un attimo il suo corpo e aveva negli occhi quella scintilla di follia?
Ichigo notò
che anche la ragazza pareva in difficoltà a causa di quelle
continue attenzioni
del ragazzo, ma riuscì ad atterrarlo con una gomitata in
faccia, un’espulsione
per lei per gioco pericoloso e una visita in infermieria per Ishida.
Rukia
si andò a sedere in un angolo del campo, mentre cercava di
riprendere fiato e
guardava con aria disgustata Ishida che usciva dal campo in barella.
Ichigo le
si avvicinò senza dare nell’occhio e disse:
-Ma
cosa ti salta in mente di uccidere Ishida?? Sai che questa cosa il prof
me la
rimenerà per la vita?!?-
Rukia
sbuffò sentendo il tono isterico dell’amico e
commentò:
-Scusa
se ho difeso le tue intimità dalle mani perverse di quello
li!!-
Ichigo
spalancò gli occhi e chiese con un filo di voce:
-Che
cosa..?! Le mie intimità.. Da lui?!?-
-Si!!-
Commentò lei estremamente irritata, per poi continuare
– Quello li cercava di
allungare le mani sul tuo lui e
sulle
sue due compari!! E non è una bella sensazione sentire un
uomo che ti tocca il
tutto sapendo di essere un uomo!!-
Ichigo
era sempre più allibito. Quindi le voci
dell’omosessualità di Ishida erano
fondate. Il ragazzo rabbrividì schifato.
-Avrà
trovato eccitante il tuo modo di mettermi in ridicolo!-
Commentò
dopo pochi minuti Ichigo con una punta (ma solo con una punta!! Nda) di
acidità. Rukia lo guardò con sguardo mortificato
e commentò:
-Mi
spiace Ichi!! Sei tu che mi hai detto che era quello sport che abbiamo
visto in
tv!! Mica lo sapevo io che lo faceva solo quella squadra li!!-
Il
ragazzo sbuffò, poi con curiosità chiese:
-Mi
spieghi perché non volevi farmi cambiare con le ragazze? Non
sarai mica stata
g-e-l-o-s-a??-
Concluse
la frase con un sorriso da mandrillone in volto, ma Rukia rispose
sicura:
-Assolutamente
no! Semplicemente ti saresti accorto di quanto..-
Lui
alzò un sopracciglio confuso e chiese:
-Di
quanto?-
-Di
quanto ho le tette piccole!-
Concluse
lei nascondendo la faccia paonazza tra le ginocchia che si era
precedentemente
portata al petto.
-Ma
quello già lo sapevo!! Insomma basta guardarti!-
Rukia
lo fulminò con lo sguardo e gli tirò una pacca
sulla testa alzandosi infuriata.
-Penso
che a questo punto potrei accettare le avances di Ishida, sai?!-
Affermò
mentre si allontanava indispettita, Ichigo la osservò
allontanarsi amaramente
pentito di quello che gli era appena uscito di bocca e sperando nella
bontà
dell’amica perché le sue rimanessero solo minacce.
*Angolo della disgrazia*
Ok,
avevo concluso lo scorso capitolo dicendo che delle recensioni mi
avrebbero
fatto muovere il popò ad aggiornare, ma prometto che non
dirò mai più una
baggianata del genere!! Sono.. dieci (si DIECI!!!) mesi che non
aggiorno e sono
consapevole di quanto io sia pessima.
Premetto
che mi spiace da morire ma tra poco tempo e quando il tempo
c’è zero idee e
ispirazione alla fine mi sono ridotta a oggi. Non prometto di
aggiornare
presto, ma ci proverò entro un mese [e vedi che pure sta
volta ce ne metto il
deciplo! (Esiste il termine deciplo? Boh, vabbè!xD )], se
non altro spero che
mi vengano idee su come continuare!!
A
presto!! (speroooo!!)
Sarugaki145