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Autore: Swaggie    15/04/2012    1 recensioni
Eunhae-
Eunhyuk un bel giorno trova qualcuno che riesce a farlo sentire finalmente bene. Ma è piccolo, non capisce ancora.
Il bambino che ha di fronte sentendo dei rumori si volta ad occhi sgranati.
Hyukjae pensa che siano davvero belli, anche se sono rossi e gonfi.
"...E-ehy." Perchè balbetta? Non sa che dirgli e non sa perchè il cuore gli batte così forte all'improvviso.
Ha paura di sentirsi male e porta una mano al petto. (...) Si ritrova a sedere anche lui ma ora è intenerito. Gli circonda le spalle con un braccio poggiando la testa sulla sua spalla. "Come...ti chiami?" Domanda.
Il piccoletto lo guarda. "Donghae." (...) "Devo andare. E' il mio papà." gli dice triste. "Ci...ci rivediamo?"
Hyuk rimane sorpreso da quelle parole.
"Sì." Gli viene d'istinto rispondere.
"Domani ritorna qui."
Annuisce.
Stavolta è lui a dargli un bacetto casto sulla guancia destra.
Donghae.
Chissà perchè solo quel nome lo fa stare bene.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Donghae, Eunhyuk
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I've never been so happy!


Eunhyuk quella sera non riesce a prendere sonno.
Rimane tutto il tempo a giocherellare con quella tartarughina fra le mani.
Gliela ridarà ne è certo.
Aveva paura che Donghae avesse potuto pensare che lui l'avesse fatto di proposito a non esserci, ma non è stato così.
E Hyuk sta male.
All'inizio, quando i suoi l'avevano salutato e lui era rimasto solo aveva versato delle lacrime sul cuscino.
Finalmente i pensieri sembrano sparire dalla sua capoccetta e la pace che gli conferisce il sonno sta per arrivare, ma proprio in quel momento sente le voci della famiglia che lo richiamano per la colazione.
Fatica per non addormentarsi con la faccia nel piatto e per darsi una mossa.
Quel giorno c'è scuola.
Si veste e prepara a stento ed il viaggio in macchina lo passa giocando con la tartarughina.
"Dove l'hai presa?"
"E' di un mio amico." Risponde alla madre continuando a far saltellare quel pupazzetto. Poteva definirlo così? In cuor suo, il solo chiamarlo amico, lo rendeva speciale. Non era un amico come tutti gli altri.
"E perchè ce l'hai tu?"
"Ho dimenticato di riportarglielo, lo faccio oggi."
S'intristisce ripensando alla giornata precedente.
Detto questo, scende aprendo lo sportello del veicolo grigio scuro.
"Buona giornata!"
"Ciao mamma!"
Hyukkie con lo zainetto in spalla e lo sguardo vigile della madre puntato su di lui, raggiunge la sua maestra che lo aiuta a togliere cartella e giubbino.
Toglie le scarpe e le lascia in un angolino all'entrata insieme ad altri, come minimo, 10 paia.
E' pieno zeppo di bambini lì dentro.
Chi corre, chi piange, chi ride divertendosi ad inseguirsi, chi si rilassa e sorride sulle giostre varie, chi dorme anche, e chi se ne sta seduto con aria spaesata e la testa inclinata.
Hyuk ha un tuffo al cuore.
Si sorprende di come questo reagisce, non gli è mai capitato. Deve forse avvisare qualcuno?
Oppure è semplicemente Donghae a fargli questo scherzetto?
Lo raggiunge di corsa senza riuscire a togliersi dalla faccia quel sorriso.
Donghae alza lo sguardo e si sorprende.
Hyukjae senza esitare lo abbraccia.
Non gli importa se magari Hae non lo vole, lui ne ha quasi bisogno.
Sono così carini, entrambi stretti e contenti con quell'aria tenera.
Il primo a parlare é Hae. "...Eunhyuk?"
"Che fai qua? Non stai a scuola?"
"Questa è la scuola mia."
Hyuk lo guarda perplesso.
"E'...il mio primo giorno."
Arriva la maestra. E' una donna minuta, con degli occhi marroni e capelli neri di lunghezza media che quel giorno ha raccolto in una coda morbida.
Si piega per guardarli.
"Hyukjae lo conosci?" sorride. "Visto Donghae? Ora puoi giocare con qualcuno."
Regala ai due un sorrisetto.
La giornata passa abbastanza in fretta. Tre ore e più sono volate.
Donghae ed Eunhyuk sono rimasti a parlare per tutto il tempo senza mai annoiarsi.
Hanno scoperto nuove cose su di loro, hanno notato di avere cose in comune, si divertono.
Ignorano qualche bimbo che vuole inserirsi nella conversazione, ma non lo fanno per cattiveria.
Semplicemente è un qualcosa di loro, qualcosa di privato in un certo senso, e non vogliono che altri sentano i loro segreti, le loro vite.
Tutto va bene, scherzano come se si conoscessero da sempre.
E poi un'altra maestra dalla soglia della porta dice "Si va in giardino!" e tutti vi si fiondano.
Eunhyuk e Donghae sono seduti nella vaschetta con la sabbia.
Stanno scavando delle buche e riempiono dei secchielli colorati.
Donghae lo guarda. "Ma com'è che ti chiami?" Quella domanda gli preme dall'inizio.
Lui sa si chiami Eunhyuk, ma parecchi lo chiamano...
"Hyukjae."
Donghae rimane deluso. "Ma...Eunhyuk..."
"E' il mio soprannome."
Donghae sorride. "Mi piace."
Continuano a scavare e nessuno si appresta a parlare stavolta.
Si divertono a creare scritte e strani disegni con le dita e a tirarsi un po' di quella sabbietta.
Donghae ride di gusto e Hyuk pensa 'è davvero bello' .
Ad un tratto qualcuno attira la loro attenzione.
Un ragazzo di statura grande, una specie di bulletto, tira lontano il pupazzo di una ragazza indifesa che corre per riprenderselo.
Scoppia a piangere quando vede che si è rotto.
Deve intervenire l'insegnante per fermarli.
Hyukjae nota l'aria improvvisamente triste di Hae.
"Che c'è?" Gli chiede.
L'altro scoute il capo e la sabbia scivola lenta dalla paletta mentre la scosta verso il secchiello.
Hyukkie gli posa una mano sulla gamba.
E Donghae allora parla. "E' che...ho perso una cosa."
Gli occhi di Hyuk s'illuminano, deve dargli la tartaruga!
Così si alza, senza dire nulla e lasciando l'altro sorpreso.
Torna all'entrata, dove ci sono le scarpe e i giubbini.
Si sporge verso il suo e fruga nella tasca destra.
Si ferma quando riesce a prendere qualcosa.
Poi si affaccia alla finestra che da lì da al giardino, ma Hae non c'è.
E' sparito di nuovo.
Controlla meglio e si rattristisce.
Poggia una mano al vetro quando un'altra gli si posa sulla spalla.
E' lui!
"Ehy...ma dove corri?!" Gli dice l'altro.
Ride.
"Tieni, è tuo, vero?" Porge gentilmente la tartarughina al padrone.
A Donghae brillano gli occhi. Si passa fra le mani il giocattolino. 'Allora...ieri è venuto alla fine.' pensa.
"Tu...ieri..."
Hyuk annuisce. "Sì. Ma...tu non c'eri più." Abbassa il capo.
Donghae gli getta le braccia al collo ed entrambi perdono l'equilibrio finendo a terra. Non si fanno male, e scoppiano a ridere.
Hae si solleva, e aiuta l'amichetto.
La campanella in quel momento suona, c'è un gran baccano.
Bambini che corrono, urlano, ridono e vanno dai genitori escono da tutte le parti.
Le maestre li controllano, ma i due sembrano non accorgersi di niente, mentre le loro manine sono ancora intrecciate.
Poi una voce femminile, dolce richiama Hyukjae.
E' sua madre, lo sa.
"Ci...vediamo domani?" Domanda al suo nuovo migliore amico.
"Sì!" annuisce allegro l'altro.
Hyukjae non sa come salutarlo.
Vorrebbe abbracciarlo, dargli un bacino, dargli la mano, salutarlo con un semplice cenno.
Preso dall'indecisione non fa nulla, semplicemente corre via.
Quando è quasi accanto alla mamma Donghae lo chiama a voce alta, allora si ferma e si volta sorpreso.
Hae Lo raggiunge di corsa e si piega per l'affanno.
"T-tieni..."
Gli apre le mani e gli infila qualcosa dentro richiudendole.
Hyuk ha visto, è la tartaruga.
"D-Donghae, è tua."
"No." Scuote il capo l'altro. "Voglio che la tieni tu. Sarà...la nostra mascotte!"
Getta lo zainetto ai suoi piedi e prende un pennarello dal portapastelli.
Accanto il suo nome mette un trattino e ci scrive 'Hyukjae/Eunhyuk.'
Posa tutto e guarda la madre che è appena arrivata.
"Ciao! Ti voglio bene Hyukkie!~" Lo saluta con la mano e va via, verso quella donna abbracciandola.
Eunhyuk resta lì, a sorridere per quel gesto che lo fa stare davvero bene.
La madre che ha visto tutto lo guarda con un sorrisetto. Gli fa segno d'entrare in macchina e quando il piccolo obbedisce e lei fa lo stesso gli chiede "Chi è quello? Un nuovo amichetto?"
Hyukkie sorride. "Sìsì!"
Non è mai stato così felice.
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