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Autore: cescapadfoot    15/04/2012    18 recensioni
"And I will love you, baby, always!
And I'll be there forever and a day, always!
I'll be there 'till the stars don't shine,
'till the Heavens burst and the words don't rhyme
And I know when I die,
You'll be on my mind,
And I'll love you, always!"
[Jon Bon Jovi_ALWAYS]
Lily e James: i Malandrini, le amiche, la guerra, i primi veri amori...e l'inizio della storia d'amore tra i genitori di Harry Potter.
[personaggi e pairing: Lily Evans/James Potter, Sirius Black/Dorcas Meadowes, Remus Lupin/Marlene McKinnon, Frank Paciock/Alice Prewett, Mary MacDonald, Peter Minus, Lord Voldemort, Mangiamorte, Silente, l'Ordine della Fenice]
(storia modificata e corretta)
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Ordine della Fenice | Coppie: James/Lily
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'We will live to fight another day [James Potter/Lily Evans]'
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309 recensioni....
GRAZIE MILLE!!!!
















Era tutto buio; non capiva più niente, non sentiva più niente.
L’ultima cosa che aveva visto era James svenuto sotto di lei, il viso bagnato dalle sue lacrime disperate.
Aveva poi sentito alcune voci, ma attutite, come se fossero un’eco. Una voce a lei famigliare stava urlando dalla disperazione.
 
 

No, io sono responsabile! Ho messo gli allenamenti prima di lei, e non avrei dovuto farlo! Forse non sarebbe mai stata catturata e torturata, e forse a quest’ora…se non ce la fa, la mia vita non avrebbe più senso.
 
 

Aveva provato a risvegliarsi, ma una forza più potente di lei l’aveva fatta ripiombare nel nulla. Non aveva avvertito più niente.
Si sentiva immobile come un blocco di marmo, nonostante sentisse il calore del suo corpo che scorreva nel suo sangue, nelle sue vene.
Poi quell’impulso. Era riuscita a muoversi; di poco, forse, ma si era mossa. E aveva sentito nuovamente quella voce famigliare, ma stavolta un po’ meno distante.
 
 

Coraggio, amore. Ce l’hai quasi fatta…

 
 
Era rimpiombata nel buio, ma non quel buio orribile, quel nulla che l’aveva spaventata; era il buio del sonno, quel sonno benefico che faceva dimenticare di tutti i guai, un sonno lungo e ristoratore.
Poi, improvvisamente, era finita in una sorta di dormiveglia e sentiva delle voci accanto a sé; ma questa volta erano chiare.
- Ce la farà, Dorea?
- Sì, vedrai. È una ragazza forte, vedrai che si risveglierà a breve e si rimetterà subito.
In quel momento aveva mosso un po’ le palpebre ancora chiuse; non riusciva ancora ad aprirle, avrebbe dovuto fare tutto piano piano. Sentì le sue dita stringere un lenzuolo.
- Dorea!
- Chiama James, svelta!
Sentì una sedia strusciare rumorosamente sul pavimento, mentre una voce femminile la chiamava.
- Lily, tesoro…
Poco dopo avvertì un rumore di passi che si avvicinavano al suo letto e la donna dire a qualcuno:
- Chiamala…
Poi, quella voce.
- Lily…amore, ti prego, svegliati…
Sentì quel respiro vicinissimo al suo viso e sentì il suo viso contrarsi nella solita smorfia di quando si risvegliava.
- Amore, ti prego…
Quando spalancò gli occhi, fu accecata dalla luce e fu costretta a sbattere le palpebre un paio di volte prima di poter mettere a fuoco un paio di occhi nocciola lucidi di lacrime che la guardavano con un misto di amore e preoccupazione.
- Lily…
- James…
Sentì la sua voce uscire debole dalle sue labbra.
Vide il viso di James vicinissimo al suo.
- Amore…
Lily gli circondò con fatica il collo con le braccia e sentì James che la sollevava delicatamente dal materasso, stringendola a sé. Sentì il viso di James che affondava nell’incavo tra la sua spalla e il suo collo, bagnandolo un po’ di lacrime silenziose.
A Lily passarono in mente di nuovo le immagini di ciò che era successo: la battaglia a Hogsmeade, il rapimento, lei e Dorcas torturate, James e Sirius picchiati, il duello con Voldemort, James a terra privo di sensi…
E ora James era lì con lei, vivo.
La ragazza avvertì un groppo ostruirle la gola.
- Sei vivo.- mormorò Lily, avvertendo le lacrime pungerle gli angoli dei suoi occhi.- Non ti svegliavi, avevo paura che…
- Shhh…- le fece James, rassicurante.- Sto bene, amore. Sei stata in coma per due settimane, ma ora sei di nuovo qui con me.
James non piangeva più e cominciava lei? Ma la situazione non le sembrò assurda.
Il ragazzo la sentì tremare; capì che stava trattenendo i singhiozzi.
- Ehi!- James si staccò da lei per guardarla in viso.- Smetto io di piangere, e inizi tu?
Lily sorrise fra le lacrime che stavano scendendo, guardando il volto sorridente di James: era pallido e tirato e cominciava a spuntare un’ombra di barba sul volto.
- Da quanto tempo non ti radi?- chiese Lily, asciugandosi le lacrime con il dorso.
- Eh, da un po’…- ammise lui.
- Mamma mia, sembri un barbone!- commentò lei con un sorriso timido, sfiorandogli la guancia.
- Grazie, eh?!- esclamò James in tono fintamente offeso, avvicinandosi alle sue labbra.
Entrambi si baciarono, provando sollievo nel sentire le loro labbra che si toccavano, le loro lingue a contatto, i loro corpi vicini; Lily sentì di nuovo quella piacevole stretta allo stomaco e James quei brividi che solo lei gli dava.
Si strinse con più forza a lui, ignorando le membra che ancora le dolevano e la barbetta ispida di lui che le pungeva le dita che accarezzavano il volto del ragazzo, mentre James faceva scivolare delicatamente la sua mano sui suoi fianchi e sulla sua schiena, fra i suoi capelli…
- Scusate…
I due si staccarono e videro Madama Chips che li squadrava severamente.
- Potter, sei pregato di staccarti dalla signorina Evans, la devo visitare.
- Ma…
- E non tollero obiezioni!
James scosse la testa, diede a Lily un bacio in fronte e quando uscì vide sua madre e tutti gli altri che, come due giorni fa per Dorcas, erano assiepati vicino al letto di Lily per vedere come stava la ragazza; vide Sirius ghignare soddisfatto.
- Che c’è?- chiese James.
- Ha ragione lei.- rispose Sirius.- Sembri proprio un barbone.
- Ha parlato quello che stava per essere scambiato per il figlio giovane di Babbo Natale!- lo rimbeccò James, ricordandosi che anche Sirius non si era rasato per un bel po’.
- In effetti…- considerò Dorcas.
- Scusa!?- Sirius guardò allibito la ragazza, che teneva arpionata sul suo fianco per sorreggerla.- E da quando parteggi per il mio migliore amico?!
- Dico solo che l’altro ieri non è stato piacevole baciarti la guancia!- rise piano Dorcas.- Prudeva!
La replica di Sirius si perse quando Andromeda gli diede uno scherzoso manrovescio sulla nuca e quando Madama Chips uscì e intimò loro:
- Ha bisogno di riposo e quiete; il primo che fa’ casino sarà cacciato dall’infermeria, chiaro?!?
Tutti annuirono ed entrarono…e Alice cominciò a singhiozzare appena la vide con gli occhi aperti.
- Alice…- provò a chiamarla Dorea per calmare la ragazza.
- Alice, sono viva!- la rassicurò Lily.
- Lo so, ma cavoli!- Alice si appoggiò a Frank.- Credetemi, non è bello svegliarsi e realizzare che ci sono solo Marlene e Mary a picchiarmi per le suonerie della mia sveglia.
Dopo questo intermezzo, cominciarono a parlare della battaglia di due settimane prima e di cosa era successo. Nel nominare Bellatrix, Sirius strinse nervosamente i pugni, Andromeda strinse le labbra con forza e Lily si guardò il braccio, dove la scritta “Mezzosangue” si era ormai cicatrizzata.
- Sirius, non è colpa tua.- gli disse subito Lily.
- È mia cugina…- borbottò Sirius.
- Sì, ma non la tua famiglia.- replicò James, mentre Dorcas apriva delicatamente a Sirius il pugno.- Lei è pazza, Sir, e tu lo sai. Non è colpa tua se lei si diverte a torturare le persone.
Prima che Sirius potesse dire qualcosa, venne la professoressa McGranitt e disse:
- Oh, signorina Evans, ben svegliata! Black, tuo padre è qua fuori, vuole parlarti.
James vide Sirius alzarsi, con sguardo rabbuiato ma anche un po’ curioso. Sentirono in lontananza la porta dell’infermeria chiudersi; Dorcas si alzò.
- Dove credi di andare?- chiese Mary, preoccupata.
- A vedere che succede.- rispose Dorcas.- Di sicuro non lo lascio da solo con suo padre. E tranquilli, ce la faccio a camminare.- li rassicurò davanti alle loro espressioni preoccupate.
James la vide andare via e cominciò anche lui a preoccuparsi un po’; da quando il signor Black veniva a Hogwarts per Sirius? Tutti quanti sapevano che Sirius era scappato di casa e che la sua famiglia l’aveva ormai disconosciuto e diseredato. E allora perché quella visita?
- Va’ da lui.- gli disse Lily, vedendolo preoccupato.
- Sicura?- fece James, esitante.
- James, sono qua bloccata a letto; dove vuoi che vada?- gli fece notare Lily.
James le diede un bacio sulla fronte e le disse:
- Torno subito…
Lily gli strinse la mano dolcemente e lo vide allontanarsi.
Il ragazzo si diresse con Andromeda davanti alla porta, vicino a Dorcas; vide Sirius che stava litigando con suo fratello mentre un uomo, ora di spalle, si stava allontanando velocemente.
- Tu non capisci…
- No, tu non capisci, Regulus! Io sono quasi morto, la mia ragazza è quasi morta! E tu ti aspetti veramente che io voglia unirmi ai tuoi amichetti per riappacificarmi con te?
- Se la metti così, allora finisce qui!
James vide Sirius prendere Regulus per un gomito e dirgli con rabbia:
- Lo sai, nonostante tutto ti ho sempre reputato una persona intelligente; è evidente che mi sono sbagliato.
Regulus si liberò della presa di Sirius e se ne andò, seguendo la stessa direzione del padre.
- Sirius.- lo chiamò James.
Sirius si voltò, scuro in volto.
- Sirius, non pensarci!- gli disse James con forza mentre Dorcas lo abbracciava.- Hai provato di tutto per fargli cambiare idea, almeno non ti sentirai la coscienza sporca per questo.
- Non è colpa tua.- mormorò Dorcas sul suo petto.
Sirius non disse niente, mentre Andromeda gli disse:
- Non assumerti colpe inutili, Sir; hai ragione a dire che Regulus è una persona intelligente, vedrai che prima o poi si renderà conto dello sbaglio che ha fatto e cercherà di migliorare.

- Che cosa?!
- Abbassa la voce, non so quanto regga il Muffliato!
- Ops…
Era notte e James era venuto come suo solito in infermeria a trovare Lily; erano entrambi sdraiati su quel letto strettissimo ma comodo.
- Quindi Regulus è diventato davvero…?- Lily non riuscì a concludere la frase.
- Sì.- disse James.- Non so se abbia già il Marchio oppure no, ma probabilmente è coinvolto anche lui in piccolissima parte con quello che ci è successo; probabilmente ha fatto la spia ai Mangiamorte dicendo dell'uscita e del nostro allenamento.
Lily vide James rabbuiarsi un po’ e serrare la mano in un pugno.
- Che c’è, James?- chiese Lily.
James si morse un labbro, poi disse:
- Non avrei dovuto mettere gli allenamenti di Quidditch, quel giorno; a te e Dorcas non sarebbe successo niente, Neville ora non sarebbe inchiodato su quel letto…
- James, non è colpa tua.- lo interruppe Lily, ponendo la sua mano sul pugno di James e guardandolo negli occhi.- Dovevate recuperare degli allenamenti e quello era l’unico giorno disponibile. Hai fatto il possibile per salvarmi e questo è l’importante.
Lily continuò a guardarlo e James si perse in quegli occhi verdi ora spalancati davanti a lui; era sveglia ed era viva. Questo contava.
James sentì la mano di Lily aprire delicatamente il suo pugno e le sue dita che scivolavano su e giù lungo il palmo e le falangi, le unghie che facevano un lieve solletico; appena sentì le dita di Lily scendere verso il basso, fece scattare velocemente la mano sul braccio di lei, coperto a metà dalla manica tirata su fino al gomito, lasciando intravedere in parte quella parola schifosa e altri tagli.
La mano ridiscese lungo il braccio e andò sotto la maglia del pigiama, sul fianco, dove c’era un altro piccolo taglio ora cicatrizzato; James lo percorse tutto con l’indice e sentì Lily tremare a quel tocco. Passò alla schiena, mentre lei si avvicinava di più a lui e gli lasciava un leggero bacio sul collo e faceva andare la mano sotto la camicia di lui per tastargli gli addominali, che si contraevano a quel tocco.
James si avvicinò con lentezza al viso di Lily, baciandole la fronte, le guance, le labbra…quanto gli erano mancate quelle labbra!
Sentì Lily rispondere al suo bacio, le loro lingue che s’intrecciavano, mentre James, in preda a nemmeno lui sapeva cosa, la faceva scivolare delicatamente sotto di sé e le baciò il collo, annusando il profumo dei suoi capelli; ringraziò mentalmente che avessero gettato entrambi un Muffliato attorno al loro letto, circondato ancora da quelle tende.
Lily sentì quella stretta allo stomaco farsi più forte e si lasciò scappare un gemito quando la mano di James le sfiorò il seno, facendo scivolare in risposta una mano lungo tutto il busto fino al cavallo dei pantaloni di lui; quel desiderio si fece più forte. Avvertivano entrambi quella sensazione e la volevano vivere ora, in quel momento.
- James…- mormorò Lily a voce bassa e piena di desiderio.
James sapeva cosa voleva Lily e doveva ammetterlo, anche lui lo voleva; tuttavia, una piccolissima parte di lui non voleva farlo, non ora che Lily era convalescente.
- Non credo sia saggio…- bisbigliò James, in tono poco convincente.- Voglio dire, ti sei appena svegliata e...
- Amore, non sei convincente…- lo rimbeccò lei con una risatina.
Quella risatina fu soffocata dal bacio di James, che coprì entrambi con il Mantello dell’Invisibilità per evitare incursioni notturne dall’alto - Pix e fantasmi, per la precisione.
James in poco tempo si muoveva sopra Lily, anche se stavolta con un po’ di difficoltà: per evitare guai, si erano calati entrambi solo i pantaloni, mentre le loro mani vagavano libere sotto il resto degli indumenti. Sentiva il calore di quel corpo esile che ormai conosceva alla perfezione, quelle mani che accarezzavano la sua pelle con delicatezza e con passione, sentiva i loro gemiti trattenuti con fatica mentre si chiamavano a voce bassa.
Lily inarcò la testa all’indietro e poi morse delicatamente il collo di James quando questi riprese a baciarle il collo con crescente passione, indugiando sulla voglia a forma di stella marina, mentre con il naso scostava la catenina d’argento che aveva regalato a Lily e che la ragazza non si toglieva mai.
Era strano fare l’amore in quel modo: dovevano fare attenzione a non gemere troppo, a non far cigolare le molle del letto e James cercava di andare piano per non far male a Lily, ancora debole; ma sopportavano entrambi volentieri quegli inconvenienti pur di sentire il calore dei loro corpi a contatto.
Poco dopo, James si risistemò i pantaloni, si tolse il Mantello e sistemò Lily sopra di sé, in modo che fosse più comoda.
Lily respirò a fondo l’odore di James, mentre lui le accarezzava ancora la schiena e passava la mano fra i suoi capelli.
- James?
James vide il volto di Lily sopra il suo e le mise dietro le orecchie i capelli che piovevano davanti al suo viso.
- Che c’è, Lily?
- Ti amo…
- Ti amo anch’io…
Si scambiarono un altro bacio; erano ancora vivi, erano ancora insieme e questo a loro bastava mille e mille volte.
- James?
- Sì?
- Mi sa che, tranne il venerdì e il sabato sera, andremo in bianco tutti gli altri giorni della settimana.
- Che cosa?!?
- Devo recuperare le due settimane perse di studio!
- Grandioso, mi hai dato un altro motivo per voler andare fuori a strozzare Voldemort!
A Lily scappò un risolino; se lo poteva permettere: erano ancora vivi e con la loro voglia di ridere e scherzare. Questo contava.
E aveva ancora la percezione che il loro amore potesse tenere lontano tutto quanto, anche Voldemort.

 

*.*


Dopo una settimana, Lily e Dorcas furono dimesse; e nonostante ciò che aveva detto Lily, i due passarono la prima notte nella Stanza delle Necessità.
- James, tu mi lasceresti mai per non mettermi in pericolo?- chiese Lily a bassa voce, mentre sentiva l’indice di James che faceva ghirigori sul suo ventre.
Avevano appena fatto l’amore.
- No.- rispose James con sicurezza.- Anche perché so che la minaccia di castrazione diventerebbe realtà.- aggiunse ridacchiando.
Lily sorrise appena.
- Perché?- chiese James, facendosi serio.
Lily sospirò e disse:
- Sono preoccupata per Dorcas; ha paura che Sirius voglia lasciarla per non metterla in pericolo, dopo quello che Regulus ha tentato di fare oggi pomeriggio.
Quel pomeriggio, infatti, Regulus aveva seguito Dorcas per tutta la Biblioteca con uno sguardo così folle da costringere la ragazza a chiamare Madama Pince - che aveva avvertito i direttori delle due Case - e da indurre Sirius a picchiarlo e a beccarsi così una punizione per il sabato mattina. E a considerare di lasciare la ragazza per salvarla così - a detta di Sirius - dalla sua famiglia rinnegata, anche se non ne era del tutto convinto.
James non disse niente, ricordandosi del dialogo che aveva avuto con Sirius dopo quel fattaccio; non l’aveva mai visto così giù di morale. Il ragazzo aveva provato a convincerlo che non era saggio, anche perché nemmeno Sirius ne era convinto; c’era da aggiungerci che aveva avuto uno sguardo serio e pensieroso anche dopo che Dorcas si era risvegliata.
 
 

- Sirius, sei sicuro?
- No, ma è l’unica cosa che posso fare per salvarla.
- E allora non farlo! Ci stareste male entrambi.
- E che dovrei fare?
- Parlarne con lei, no?


 

- È così?- chiese Lily allibita, guardandolo sorpresa.
- Neppure lui è convinto di quella scelta, Lily.- rispose James.- È solo che, a volte, la paura gioca brutti scherzi. Vedrai che non si lasceranno.
Lily annuì e rimase in silenzio a fissare l’indice di James che continuava a vagare sul suo ventre piatto.
- Hai paura che io ti lasci?- chiese James a un certo punto.
Lily si morse il labbro inferiore, poi borbottò:
- Un po’…
La mano di James scattò dal ventre al volto della ragazza, accarezzandoglielo dolcemente e voltandolo verso il suo.
- Non ti lascio, Lily.- disse James in tono rassicurante.- Sarò qui con te. E tu?
Lily si rifugiò sul suo petto e gli disse, guardandolo da sotto in su:
- Anch’io. Sempre…
I due rientrarono verso le cinque e mezza in Sala Comune.
Quando Lily entrò in dormitorio, vide Dorcas sul suo letto, un sorrisetto sollevato dipinto sul volto.
- Tutto bene?- chiese Lily, immaginando che Sirius non l’avesse lasciata.
Dorcas annuì e le disse a bassa voce:
- Sirius mi ha chiesto di andare a vivere con lui, dopo la scuola.
- Davvero?- Lily l’abbracciò.- E tu?
- C’è bisogno di dirlo?- rise piano Dorcas.

James rientrò in dormitorio e vide Sirius spaparanzato sul suo letto con l’aria di chi ha passato la notte più bella della sua vita.
- Da quello sguardo da triglia che hai, deduco che avevo ragione io!- scherzò James.
- Ma va’ a farti fottere!- rise Sirius.
- Già fatto, poco fa.
- Copioni!
I due ragazzi risero piano, poi Sirius gli disse:
- Andremo a vivere insieme, dopo la scuola.
- Tu e Dorcas?
- No, io e un Ippogrifo…e chi, sennò?
James ridacchiò e Sirius disse scherzosamente:
- Merlino, Lily ti sta proprio rimbambendo…a colazione le faccio un bel discorso serio!
- Tu che vuoi fare un discorso serio?- lo prese in giro James.- Povera Dorcas che dovrà sopportarti.
I due ragazzi ridacchiarono piano, poi James s’immerse nei propri pensieri.
Aveva deciso di andare a vivere da solo, dopo la scuola; gli dispiaceva lasciare sua madre da sola, ma voleva provare a cavarsela da solo. E anche a lui ronzava da un po’ in testa l’idea di chiedere a Lily di venire a vivere con lui; non se la sentiva di lasciarla sola dopo il diploma.
Anche se avrebbero seguito entrambi l’addestramento per diventare Auror, per lui non sarebbe stato abbastanza.
Voleva svegliarsi accanto a lei, andare al lavoro insieme a lei, litigare con lei per le questioni più stupide, pianificare qualcosa con lei…insomma, voleva che lei venisse a vivere sotto il suo stesso tetto.
Però non voleva forzarla; non voleva obbligarla a venire. Gliel’avrebbe proposto e avrebbe lasciato che Lily decidesse serenamente, senza pressioni.
Ma non potè evitare che una parte di sé - la “zona Lily” del suo cervello - cominciasse ad immaginare la loro vita insieme.
James sorrise: certe volte, la felicità gli sembrava davvero a portata di mano.




 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ma quella sensazione di felicità svanì pochi giorni dopo…


























NOTE: ok, non vi aspettavate una conclusione del genere. so che pensavate: "ma come? prima fa' quasi scoppiare Sirius e Dorcas e ora alla fine scrive quella riga di testo che lascia l'ansia???" ebbene...si!
odiatemi pure, ne avete tutti i motivi, ma è per ragioni di trama, credetemi.
il prossimo capitolo sarà anche un pochino Alice/Frank...insomma, un po' di spazio anche a loro due, non trovate??? :)
bene, aspetto le vostre recensioni.
al prossimo capitolo, ciao :)

  
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