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Autore: Sarugaki145    15/04/2012    2 recensioni
“ Ichigo. A me non piace la pioggia. Anche in questo mondo piove. Quando il tuo cuore è turbato, il cielo si rannuvola. Quando sei triste la pioggia si mette subito a scendere. Per me è straziante, chissà se anche ti lo sai quanto è terribile venire colpiti dalla pioggia in un mondo solitario come questo. Per fermare codesta pioggia io ero pronto a concederti tutta la mia forza. Se ti fossi fidato di me io non avrei fatto più scendere nessuno pioggia su questo mondo. Ma perché da quando quella shinigami se n’è andata qui la pioggia non smette mai di cadere?”
Zangetsu
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La tempesta

 

-la pioggia ha smesso di cadere-

 

Era un pomeriggio ventilato quello in cui Ichigo giunse alla Soul Society; non appena entrò nella Seritei trovò ad aspettarlo fin troppi ufficiali di seggio. Salutò cordiale tutti, immergendosi nella nostalgia di quel periodo passato insieme, salutò tutti tranne una persona, a cui a quanto pare non interessava salutarlo, tanto che non si era degnata di venire ad accoglierlo.

Non appena arrivò in camera si tuffò sul letto, stremato da tutti quei saluti e dai quei sorrisi che non era abituato sfoggiare.

Anche se aveva appena incontrato i compagni delle più importanti battaglie che aveva sostenuto si sentiva vuoto. Pensava che tornando in quel posto avrebbe potuto riacquistare il sorriso, pensava che avrebbe smesso di sentirsi così inadeguato.

Quel moccioso che era venuto la settimana prima sulla terra probabilmente aveva ragione, Rukia si era sicuramente rifatta una vita, una vita in cui lui non era previsto.

Il ragazzo tirò un pugno al materasso e affondò la testa nel cuscino, sperando di far tacere i suoi pensieri, si doveva convincere che lei non era andata ad accoglierlo perché era al momento impegnata. Si doveva convincere che per lei lui era importante.

Si alzò dal letto e si mise a camminare per la stanza nervoso, visto che la stanza era troppo piccola uscì e iniziò a camminare per le vie della Soul Society. Di tanto in tanto incontrava persone che conosceva, le salutava cordialmente e prometteva che sarebbe andato a trovarli.

Le strade erano terribilmente simili ai suoi occhi, non si era accorto di quanto fossero ingarbugliate, la scorsa volta in cui era stato in quel posto aveva un obbiettivo. Si girò d’istinto verso quella torre bianca che si ergeva nel cielo e gli venne un tuffo al cuore nel ricordare quanti ricordi fossero connessi con quella torre. Quanto era cresciuto dalla sua scorsa visita in quel posto? Quanto era cambiato?

L’unica cosa che rimaneva ai suoi occhi immutata era la ragione per la quale era arrivato in quel posto. Per la seconda volta era li per inseguire la stessa persona: Rukia.

Questa volta però era diverso. Lui non era la sua unica speranza di salvezza, non era lui a dover salvare la sua vita facendola fuggire, era lei a dover salvare lui. Doveva salvarlo da quello stato di indifferenza totale che provava verso il mondo, doveva salvarlo dal diventare una macchina senza sentimenti; poteva farlo solo lei, perché soltanto quella ragazza aveva il potere di cambiare completamente l’umore di Ichigo con una sola parola o gesto. Voleva tornare quello che era stato per il periodo in cui lei l’aveva affiancato, voleva tornare con tutto il cuore a sorridere.

Il ragazzo sbuffò sonoramente nel accorgersi di essersi completamente perso.

Proprio in quel momento una voce alle sue spalle lo spaventò dicendo spavalda:

-Mi hai fatto girare per mezza Soul Society!! Sei uno stolto mica ho tempo da perdere io!-

Un mezzo sorriso si dipinse immediatamente sul suo viso del ragazzo, un riflesso condizionato. Subito però il suo sguardo si fece grave e il sorriso scomparve, lei non era li per lui. Si girò con un viso visibilmente irritato e disse freddo

-Hey.. Non dovevi.. Se è una cosa che ti pesa non devi mica venire a salutarmi.-

Lei lo guardò confusa e borbottò

-Come..? Ichi.. Cosa stai dicendo?-

-So come la pensi.. So che ti sei rifatta una vita da quando sei tornata, non pretendo di arrivare io e obbligarti ad inserirmi in quella vita.. Non mi sento così importante. Quindi per favore smettila di preoccuparti così tanto per certi formalismi, come il venirmi a trovare ora che sono qui.. Conosco molta gente, me la saprò cavare.. Non ho bisogno della baby-sitter..-

Lei lo guardò con uno sguardo misto tra lo sconcertato e il confuso. I due rimasero in silenzio per qualche secondo, poi lo sguardo di Rukia si fece seria e rispose

-Ma tu devi avere prese un colpo in testa forte!! Non ce la fai più!! Cosa ti fa pensare che io non ti voglia nella mia vita?? Perché avrei dovuto tanto sbattermi per farti accettare qui se poi non avrei potuto averti ogni giorno al mio fianco? Non capisco Ichigo..-

I suoi occhi si riempirono di lacrime, mentre il cuore di Ichigo esplodeva nel sentire quelle parole che temeva di non aver mai potuto sentire. La ragazza tirò su col naso e facendosi forza continuò:

-Se non sono venuta oggi ad accoglierti è solo perché non ero alla Soul Society..-

Il ragazzo cercò di parlare ma lei lo zittì

-Io ti voglio bene Ichi.-

Gli occhi dei due si incrociarono, quelli della ragazza erano pieni di grosse lacrime colme di tristezza che le rigavano le guance lisce. Ichigo fece un passo avanti per coprire la distanza che intercorreva tra i due.

La ragazza alzò la testa e vide gli occhi di Ichigo pieni di dispiacere per aver frainteso tutto.

-Mi spiace Rukia.. è che avevo paura che..- il ragazzo sospirò cercando le parole e il coraggio per pronunciarle – è che avevo paura che tu mi avessi dimenticato.. Invece.. Hai detto quello che avevo bisogno di sentirmi dire.. Grazie..-

Lei rispose con un mezzo sorriso.

-Meno male che l’hai capito.. Non farmi mai più ripetere una cosa così superflua..-

Lui la guardò ancora a disagio per la poca fiducia che aveva avuto nei suoi confronti, ma lei gli sorrise e si alzò sulle punte passando le braccia attorno al suo collo e abbracciandolo.

Il cuore di Ichigo iniziò ad accelerare i  battiti e sul suo volto si dipinse un sorriso. Si sentiva finalmente felice tra quelle braccia, finalmente vivo.

Subito la strinse forte al suo petto, baciandole dolcemente la fronte non appena l’abbraccio si allentò. Ad Ichigo non importava se lei potesse sentire i battiti del suo cuore che avevano accelerato in maniera spropositata, a lui interessava di poter essere li, in quel momento, tra le braccia di Rukia. Lei alzò gli occhi lucenti e gli sorrise dolcemente, allora il ragazzo le mormorò:

-Ti voglio bene Rukia, non ti immagini neanche quanto..-

Lei con un sorriso di sfida rispose:

-E allora dimostramelo Ichi..-

Lui gli sorrise finalmente sicuro di cosa dovesse fare. Gli occhi di Rukia non aspettavano altro, allora il ragazzo le prese il mento con due dita e lo avvicinò al suo volto. La ragazza si alzò in punta dei piedi, arrivando fino a sfiorare il naso di Ichigo col suo. Il ragazzo sorrise e le mormorò:

-Me l’hai chiesto tu, non prendertela con me poi.-

Lei sorrise e rispose amabilmente.

-Non chiedo altro.-

Lui poggiò le labbra su quella della ragazza che passò le braccia attorno al suo collo e ricambiò il bacio. Il ragazzo iniziò ad accarezzare i capelli morbidi della ragazza, quando quel bacio finì i due si guardarono negli occhi, Ichigo sorridente chiese:

-Ti arrabbierai??-

Lei rise e gli diede un altro bacio leggero, poi rispose:

-Vedremo come ti comporterai..-

Ichigo scoppiò a ridere e la prese per mano iniziando a camminare.

-Ma stai zitta nana!!-

Mentre sentiva la mano fresca della ragazza che si stringeva alla sua sentì che la pioggia aveva smesso di cadere.

Non più una goccia.

La sua anima era limpida, felice, libera.

E tutto grazie a quella nana. La avvicinò tirandola per una braccio e le diede un altro bacio leggero, lei ricambiò il bacio e sorrise.

A quanto pare era finalmente arrivata quella primavera che aspettavano da tempo. Era arrivata perché erano loro due, insieme.

 

  
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