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Autore: Sybeoil    15/04/2012    1 recensioni
Non è facile crescere in un paese che tutto il mondo critica ma che nessuno si scomoda ad aiutare, non è nemmeno facile crescere in una famiglia speccata come la mia. A dirla tutta non è affatto facile crescere in generale. La vita cambia, i problemi crescono, le delusioni aumentano e i sogni colano a picco. Ti rendi conto che tutto ciò in cui credevi da bambina, tutto ciò che la tua mamma ti raccontava, sono solo bugie vuote.
E così alla fine ti rassegni e ti integri a quel mondo che ti vuole schiava del lavoro. Diventi una dei tanti non una tra i tanti.
Succede però, che a volte e dico solo a volte, il Destino sembra volerti dare una mano e allora... allora succede l'impossibile. Ciò che hai sempre desiderato ti si presenta sotto gli occhi e tu non puoi fare a meno di afferrarlo e tenertelo stretto.
A volte ci si mette anche a l'amore, quello vero che fa battere i cuori e venire il mal di stomaco. Quell'amore così impensabile da sapere che è quello giusto.
Quando tutto va come dovrebbe andare, ci si mette l'amore per il ragazzo riccio conosciuto a Londra!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5

 


 

 

 

La prima cosa che faccio quando torno in collegio è quella di precipitarmi in camera e buttarmi sul letto. Sta succedendo davvero? Stasera uscirò davvero con uno sconosciuto o è solo la mia immaginazione che mi tira brutti scherzi?

No stupida, mormora la mia coscienza, è tutto vero, quindi alza quel culo e decidi cosa indossare.

In effetti dovrei decidere cosa mettermi, più che altro per non arrivare in ritardo all’appuntamento. 

Con un colpo di reni mi alzo dal letto e mi dirigo all’armadio di legno dentro cui ho sistemato tutta la mia roba.

Lo apro e comincio a guardarci dentro. Cosa dovrei indossare? Qualcosa di elegante, casual o chic? Non ne ho la più pallida idea.

In questo momento mi servirebbe Amalia, lei saprebbe cosa farmi indossare e anzi, sarebbe lei stessa a vestirmi, pettinarmi e truccarmi.

Magari però posso chiedere aiuto all’unica persona con la quale ho parlato per più di due minuti in questo posto, posso chiedere aiuto a Victor.

Convinta, per quale ragione on si sa bene, che sia la cosa giusta, scendo le scale e comincio a cercare quella montagna dagli occhi azzurri.

Lo trovo spaparanzato sul divano della sala comune con un pacco di patatine stretto in mano e lo sguardo annoiato fisso alla TV.

< Ehi > dico sedendomi vicino a lui e fregandogli una patatina < Mi servirebbe un favore > dico accennando un sorriso timido e supplichevole.

< Dimmi tutto bellezza > risponde lui tirandosi su a sedere e rizzando le orecchie come un cane.

< Stasera ho un appuntamento > comincio ma vengo interrotta dalla sua esclamazione di stupore così mi blocco e lo fisso.

< Woooow, di già? > domanda mollando le patatine e concentrando la sua attenzione totalmente su di me.

< Sì, è una storia lunga > dico abbassando lo sguardo e arrossendo.

Non mi è mai piaciuto parlare molto della mia vita privata, che siano sconosciuti, amici o familiari, preferisco che le mie questioni di cuore rimangano mie.

Nemmeno mamma sa che due anni fa mi sono innamorata, mi sono fidanzata e ho fatto l’amore con il ragazzo più bello di questa Terra. Non sa che per lui sono stata male, ho sofferto e pianto. Solo Amalia è riuscita a scovare la mie bugie e obbligarmi a raccontarle tutto, e anche lì, è stata un’impresa ardua.

< Mmh > mormora lui arricciando le sopraciglia < Mi racconterai dopo > dice poi sorridendomi.

< Ok > asserisco io < Comunque mi stavo chiedendo, visto che qui non conosco nessuno e che la mia migliore amica è lontana chilometri, se per caso potessi aiutarmi a decidere cosa mettermi > 

Lo dissi senza riprendere fiato con il risultato di diventare porpora.

< Sarebbe grandioso > afferma lui sollevandosi dal divano e tirando in piedi anche me.

Sì, questo ragazzo è decisamente grandioso!

< Allora, com’è? > mi chiede mentre saliamo l’ultima rampa di scale che ci separa dalla mia stanza al terzo piano.

< Bello > riesco solo a rispondere senza arrossire o cadere preda di una risata isterica.

< E? > domanda lui lasciando la frase in sospeso in modo che io possa terminarla.

< Ed è anche divertente > rido < L’ho conosciuto all’aeroporto e poi oggi, mentre giravo per Londra con un caffè di Starbucks, gli sono finita addosso > 

Lui mi guarda e poi scoppia a ridere. Ha una risata gradevole, bassa e roca, è rilassante.

< Che bell’incontro che deve essere stato > commenta poi inarcando un sopraciglio.

< Già > confermo io < Mi sono sentita così in imbarazzo, non sapevo più che fare > confesso col sorriso sulle labbra.

Parlare con lui è così facile che quasi mi dimentico che ci siamo conosciuti giusto qualche ora prima, che lui è Russo mentre io sono Italiana e che finiti questi tre mesi, probabilmente non ci rivedremo più.

< Ahahahah > ride < Lo credo > dice poi seguendomi all’interno della piccola camera.

Senza aggiungere altro, lo conduco al grande armadio in legno e glielo apro, così che possa guardarci dentro.

< Vediamo un po’ > commenta tirando fuori tutto ciò che trova e appoggiandolo sul letto che si trasforma presto in un bazar.

< Che tipo di appuntamento è? > chiede studiando con meticolosa attenzione i miei vestiti sparsi sul letto.

< Non ne ho la più pallida idea > confesso abbandonandomi nell’unico angolo del materasso ancora libero < Mi ha solo detto che ci saremmo visti alle nove ad Hyde Park > aggiungo fissando il soffitto come se potesse darmi chissà quale illuminazione divina.

< Allora sarà una cosa semplice > decide lui cominciando a scartare alcuni vestiti e pantaloni un po’ troppo eleganti.

< Dovrai vestirti casual > aggiunge pescando dal mucchio un paio di pantaloni verde scuro e abbinandoli ad una paglia beige che cade morbida sulla vita e di cui sono sempre stata innamorata. 

< Dici che così potrà andare? > domando guardando scettica i pantaloni.

< Andrà benissimo > mi rassicura lui raccogliendo anche un poncio beige trovato nel mucchio e poggiandolo sopra il pantalone e la maglia, poi si gira a guadarmi e sorride.

< Che c’è? > domando non capendo l’origine di quel sorriso.

< Sarai strepitosa > dice sorridendo e andando a cercare le scarpe nella piccola scarpiera e tornandone poco dopo con un paio di mocassini bianchi.

Lo guardo, sorrido e poi lo abbraccio. Non posso farne a meno, è stato così dolce e disponibile che abbracciarlo mi viene spontaneo.

< Grazie > dico sinceramente grata di avere lui.

< Figurati > risponde lui ricambiando l’abbraccio e confessandomi qualcosa che non mi sarei mai aspettata < Per un gay è normale avere la passione dei vestiti > 

Si stacca da me mi strizza l’occhio e poi torna a sbirciare nell’armadio per cercare una borsa da abbinare.

< Sei gay? > domando prima di riuscire a tacere e pentendomene subito dopo < Non che sia un problema, anzi mi piacciono i gay, solo che non me lo sarei mai aspettata > aggiungo rendendomi conto dell’immane figura di merda che mi sono appena fatta.

< Tranquilla > dice lui capendo al volo < Va bene > aggiunge tornando vincitore con una borsa di vernice bianca a bauletto.

< Così sarai perfetta > aggiunge scoccandomi un bacio sulla guancia.

Io lo ringrazio ancora e poi dopo essermi cambiata scendiamo giù per la cena.

 

***

Arrivo a casa giusto in tempo per darmi una sciacquata, vestirmi e precipitarmi fuori al seguito degli altri.

Come al solito Zayn è quello che ci ha messo più di tutti, curando ogni aspetto di se stesso nei minimi dettagli. Credo sia ossessionato dalla sua stessa immagine.

Niall, come sempre, mangia qualcosa di indefinito contenuto in un sacchetto di plastica che offre anche a me ma che io rifiuto poco gentilmente.

Lui in risposta alza le spalle e torna a concentrarsi sul suo cibo.

Liam, il papà del gruppo, ci fa segno di seguirlo e di muoverci a salire sulla macchina della troupe che ci porterà direttamente alla radio dove avverrà l’intervista.

Io resto indietro pensando a cosa potrebbe accadere quella sera quando la rivedrò, pensando che forse potrebbe darmi buca ed io potrei non rivedere mai più quegli occhi così belli.

< Problemi amico? > chiede Louis avvicinandosi e passandomi un bracci intorno alle spalle incurante dei fotografi che assediano casa nostra.

< No nessuno > mento sorridendo e passando a mia volta il braccio intorno alle sue spalle.

Tra tutti Louis è quello con cui ho sempre legato di più, c’è qualcosa tra di noi di indefinibile, è più di un amico è quasi come un fratello.

Infondo lo siamo un po’ tutti. Quando convivi con delle persone ventiquattro ore al giorno, trecentosessantacinque giorni su trecentosessantacinque, considerarli fratelli diventa inevitabile.

< Sicuro? > domanda scrutandomi negli occhi, l’unica parte del mio corpo incapace di mentire.

< Stasera esco con quella ragazza dell’aeroporto > confesso sentendomi meglio.

< Sei sempre il solito > mi rimprovera ridendo e salendo in macchina prima di me < Non cambierai mai > aggiunge sistemandosi sul sedile di fianco al mio.

< Ehi > protesto dandogli un piccolo buffetto sul braccio robusto < Sono un bravo ragazzo > aggiungo incrociando le braccia e fingendomi offeso.

< Certo > commenta Zayn ridendo < Forse quando dormi > aggiunge facendomi la linguaccia.

Avremo anche vent’anni, ma rimaniamo comunque dei bambini, ed io questo lo adoro.

< Grazie Zayn > dico rispondendo con una pernacchia < Molte grazie >

Liam si gira a guardarci e scoppia a ridere. < Siete uno spettacolo orrendo ma anche molto divertente > dice tornando a guardare fuori dal finestrino.

< Comunque > interviene Louis < Noi stavamo facendo un discorso > aggiunge ammiccando con le sopraciglia.

< Giusto > asserisco scuotendo i ricci < Stasera uscirò con quella ragazza e me la porterò a letto per poi lasciarla come ho sempre fatto > dico sorridendo soddisfatto del mio programma per la serata.

< Prima o poi rimarrai fregato > dice Louis spiazzandomi < E sarà talmente doloroso che preferiresti seppellirti vivo > aggiunge sembrando davvero serio.

< Devo preoccuparmi? > domando fissandolo sconvolto.

< Dovresti > aggiunge sorridendo malandrino e abbandonandosi poi contro lo schienale del sedile.

 

Arriviamo alla radio dopo circa mezz’ora di viaggio e, come per casa nostra, troviamo una marea di fotografi ad accoglierci.

Sorridendo come per tutte le occasioni, scendiamo dalla macchina e concediamo loro qualche scatto e serio e molti scatti idioti che però sappiamo adoreranno, in fondo siamo fatti così.

Mentre vedo il flash di una macchina fotografica raggiungermi mi balena in testa l’idea che magari, solo magari, Isobel potrebbe scoprire la mia identità, spaventarsene e darmi buca.

No, non deve succedere. Non voglio che la mia fama interferisca ancora.

Di solito la notorietà, la fama e la gloria mi hanno sempre aiutato con le ragazze lo ammetto, ma Isobel sembra diversa ed io la voglio a tutti i costi. Anche solo per una notte, anche solo per mezz’ora.

Mi riscuoto dai miei pensieri quando, con estrema calma, Paul mi richiama alla realtà invitandomi a seguire gli altri quattro sciammanati dentro lo studio in cui verrà registrata l’intervista.

Sorridendo e salutando i fotografi varco le porte girevoli della radio dove vengo accolto da una signorina dai capelli rossicci e gli occhi castano-nocciola.

Molto dolcemente mi invita a seguire lei e gli altri nel piccolo studio, dove ad attenderci c’è l’intervistatrice, una donna sulla trentina con lunghi capelli nero corvino e occhi grigio chiaro.

Quando ci vede entrare si alza dalla sedia imbottita su cui era seduta e ci viene incontro stringendoci la mano e salutandoci uno ad uno, ci invita poi a sederci sulle cinque sedie messe a disposizione per noi facendo la stessa cosa.

Prima di cominciare ci chiede come stiamo e come prosegue la nostra carriera, a rispondergli è Liam, il più diplomatico e serio del gruppo.

< Bene grazie > dice con la sua voce professionale, quella che usa quando deve parlare con qualcuno di importante < La carriera prosegue a gonfie vele > aggiunge dedicandole un sorriso che avrebbe fatto svenire molte fan.

Finalmente siamo pronti per cominciare, una voce maschile conta a ritroso da cinque e poi la piccola insegna con scritto su “on air” si accende.

< Buonasera a tutti i nostri radio spettatori > dice l’intervistatrice sorridendo gioviale < Questa sera avremmo con noi degli ospiti molto speciali. Si sono fatti conoscere durante l’edizione di X-Factor del 2010 e poco alla volta hanno scalato le vette delle classifiche mondiale piazzandosi primi con il loro album Up All Night > fa una piccola pausa per aumentare la suspance e poi riprende < Esatto, sto parlando dei One Direction che ci concederanno un intervista speciale >

L’intervistatrice si interrompe di nuovo e noi capiamo che è il momento di salutare gli ascoltatori, così uno ad uno, facciamo il nostro saluto.

< Allora ragazzi > comincia fissando ognuno di noi negli occhi < Come ci si sente ad essere così giovani e così famosi? > 

La domanda non era indirizzata a nessuno in particolare così lasciamo che sia Liam a rispondere, e devo ammettere che lo fa in modo decisamente fenomenale.

Non avrei saputo rispondere in modo migliore.

< So che siete appena tornati da un tour tutto esaurito in giro per l’Europa, come è stato? > domanda rivolgendo la sua attenzione a me.

Capendo che l’artefice della risposta dovrò essere io, indosso un sorriso caloroso e comincio.

< E’ stato grandioso > dico illuminandomi < Insomma, poter visitare tutti questi paesi, conoscere gente così diversa eppure simile, imparare parole nuove, lingue nuove > dico pensando a quando abbiamo provato a parlare in tedesco.

< Qual è il paese che vi è piaciuto di più? > domanda rivolgendo lo sguardo prima ad uno e poi agli altri.

< Credo la Francia > risponde Liam pensandoci su, < Spagna > dice Niall ripensando al cibo che si è spazzolato lì < Italia > afferma Zayn sicuro.

Quando è il mio turno resto un attimo in silenzio. Istintivamente mi verrebbe da dire Germania, perché lì ho trascorso notti folli e divertenti, poi però penso ad Isobel e alle effettive bellezze che il suo paese nasconde e così rispondo anche io la stessa cosa di Zayn: Italia.

< E tu Louis? > domanda l’intervistatrice notando il silenzio del moro al mio fianco.

< Tutti > dice lui sorridendo divertito < Sono stato bene in tutti e ovunque ho trovato gente con cui ridere > spiega incrociando le mani sul bancone grigio.

< Ovvio > dico io preparandomi a sparare una battuta < Basta guardarti in faccia per scoppiare a ridere >

La donna che ci intervista scoppia a ridere mentre Louis cerca di trovare una risposta d’effetto e poi, come sempre, la trova.

< L’altra sera non la pensavi così, eh Hazza? > dice avvicinando misi con una faccia da maniaco sessuale e cominciando ad accarezzarmi i miei sacri riccioli.

< Louis > lo riprendo cercando di allontanare le mani da piovra che si ritrova < Guarda che faccio del male a Kevin > lo minaccio alla fine.

È l’unico modo per scrollarselo, minaccia di far del male al suo piccione finto e lui ti lascerà in pace.

< Questo è un colpo basso, Hazza > commenta fintamente offeso < Un vero colpo basso > aggiunge scoppiando in un finto pianto.

< Ok ragazzi > ci richiama l’intervistatrice < Passiamo alla prossima domanda. Quali sono i rapporti tra voi e l’amore? > domanda.

Il primo a rispondere è Liam e dato che è felicemente fidanzato, fa piuttosto in fretta.

Tocca poi a Zayn che ammette di avere il cuore occupato da una ragazza che però non rivedrà mai più.

< Chi è questa ragazza che è riuscita a rubare il cuore di Zayn Malik? > chiede allora la donna avida di gossip.

Zayn ride nervoso fissando ognuno di noi nella speranza che qualcuno lo salvi e per sua fortuna, SuperHoran accorre in suo soccorso dichiarandosi.

< Sono io > ammette annuendo < Zayn è innamorato di me, solo che volevamo tenere la cosa segreta > aggiunge sorridendo.

< Divertente > ammette ridendo < Ma voglio sapere anche il tuo rapporto con l’amore Niall > dice strizzandogli l’occhio.

< Beh > comincia lui sorridendo < La mia futura ragazza è sicuramente tra le fan. Me lo sento > aggiunge chiudendo gli occhi e dando maggior enfasi alle sue parole.

< E tu, Harry? > chiede rivolgendosi a me che ormai vago con i pensieri da una parte all’altra del mondo. Un momento prima sono nello studio in cui stiamo registrando l’intervista e il momento dopo sono proiettato verso gli occhi di Isobel.

< Oh, credo che lo sappiate tutti > dico sorridendo malizioso < Io sono ormai felicemente fidanzato con Louis > ammicco circondandogli le spalle con un braccio.

< Definitivamente > conferma lui sorridendo.

< Ma allora Eleonor? > chiede l’intervistatrice stando al gioco.

< E’ una copertura > spiego io sorridendo per poi baciare Louis sulla guancia.

Tutti scoppiamo a ridere e poi finalmente, l’intervista si conclude, la signora ci saluta e ci augura buona fortuna.

In fila indiana, ordinatamente composti come una mandria di vacche al pascolo, usciamo dallo studio di registrazione e ci dirigiamo verso la macchina che ci aspetta di sotto.

Proprio come prima veniamo assaliti da i fotografi e questa volta anche dalle fan.

Sono tantissime, bionde, brune, rosse, alte, basse e via dicendo. Sono lì per noi, per vederci, salutarci e magari scroccarci qualche autografo o una foto.

Personalmente le adoro e perciò concedo loro tutto ciò che chiedono.

Firmo una cinquantina di autografi, mi lascio fare foto con qualunque fan lo chieda e poi, dopo insistenti richiami di Paul, le saluto e me ne vado. Dopotutto questa sera ho un appuntamento!



 

Angolo autrice:

Bentornatiiiii!! Sono riuscita a finire questo capitolo molto più in fretta di quello che pensavo...Voglio ringraziare chi ha commentato e chi segue la storia o semplicemente la legge perchè non ha di meglio da fare. Ad ogni modo, torniamo a parlare di cose importanti. Questo capitolo descrive l'intervista dei ragazzi e le ore che separano Isobel dal suo appuntamento con Harry. Cosa succederà alle nove ad Hayde Park? Isobel, riuscirà a resistere al fascino del famoso Hazza o ne cadrà vittima come molte altre ragazze prima di lei? E il nostro riccia, troverà pane per i suoi denti o Isobel, sarà solo un'altra delle sue conquiste? Se siete curiosi restate con me in attesa del prossimo capitolo.
Alla prossima, Sybeoil!

 

  
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