Serie TV > RIS Delitti imperfetti
Segui la storia  |       
Autore: 8giusy8    15/04/2012    5 recensioni
Inviti a cena accettati e rifiutati, sguardi silenziosi e teneri seguiti da veloci fughe...
Non era pronta....
Non era ancora pronta ad abbandonarsi a lui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 2 - I'M THERE

Era tarda sera quando quelle famose porte del reparto si aprirono.
Lucia e Orlando avevano passato ore seduti a terra l’uno accanto all’altra ad aspettare un medico per avere notizie di Daniele, finalmente qualcuno si avvicinò a loro.
Lucia si alzò di scatto, seguita da Orlando, non riuscirono a pronunciare una sola parola, guardavano impazienti il medico di fronte a loro, quasi senza riuscire ad emettere alcun respiro.
D: E’ stato un intervento molto lungo e complesso, il proiettile ha perforato un polmone e si è spinto fin sopra il rivestimento del cuore, lo abbiamo estratto, è andato tutto bene, ma il vostro amico ha perso molto sangue, ed è entrato in coma. Mi dispiace, possiamo solo aspettare.
Quelle parole rimbombarono nell’andito ormai deserto.
Lucia rimase immobile, non riusciva a parlare o a muoversi, scuoteva la testa mentre le lacrime le ricomparvero in volto.
Orlando non sapeva cosa fare.. Ghiro, il suo migliore amico che lotta tra la vita e la morte e Lucia, la donna di cui è innamorato devastata dal dolore.
Senza pensarci, una volta andato via il medico, prese Lucia per le spalle avvicinandola delicatamente al suo petto, per poi abbassarle dolcemente la testa per farla poggiare.
Lucia era ancora immobile, ma appena si trovò stretta nell’abbraccio di Orlando scoppiò in lacrime stringendosi ancora di più a lui.
O: E’ forte, lo sai….. ce la farà…- le sussurrò mentre continuava a stringerla a sé.
L: Io….. ho paura di perderlo. – rispose debolmente tra un singhiozzo e l’altro.
O: Non lo perderai, e poi…..quante cose ci ha promesso di fare? La festa da lui, il famoso week and… lo sai com’è, tiene sempre le promesse. Ma tu devi credere in lui Lucia…devi credere per prima che riaprirà gli occhi. – le disse, accarezzandole il viso.
Lucia non rispose, sorrise lievemente, appoggiandosi di nuovo al petto di Orlando.
Il rumore di passi alle loro spalle, li fece separare, un’infermiera li pregava di lasciare il reparto che stava per chiudere, e che avrebbe riaperto soltanto l’indomani mattina dopo le otto.
Orlando gentilmente annuì, per poi spostare la sua attenzione su Lucia.
O: Andiamo a riposarci… ti fai una doccia calda, mangi qualcosa e domattina alle otto ti riporto qui.. – le sussurra mentre inizia a camminare verso l’uscita.
L: Non mi piace saperlo da solo qui… - risponde guardandolo dolcemente.
O: Ma non è solo, ci sono tanti di quei medici e infermieri… stai tranquilla è in ottime mani, e poi lui avrà bisogno di noi a pieno delle nostre energie..
Lucia annuisce convinta, Orlando era riuscito a tranquillizzarla e a convincerla.
Andarono entrambi verso i parcheggi, per prendere la macchina di Orlando.
Lucia era molto stanca, a stento rimaneva in piedi e nel tragitto verso casa aveva buttato la testa all’indietro e guardava triste fuori dal finestrino.
Quando la macchina si fermò sotto casa di Lucia, lei guardò Orlando facendogli un tenero sorriso, che lui ricambiò all’istante, per poi bloccarla per un braccio mentre stava per aprire la portiera dell’auto.
O: Lucia, se vuoi posso stare da te stanotte… se non vuoi stare da sola. – disse timoroso, in realtà non voleva proprio lasciarla da sola, sapeva che stava male e voleva assicurarsi solo che riuscisse a mangiare qualcosa e a riposarsi.
O: Domattina, passiamo da casa mia, mi cambio e ti riporto in ospedale. – continuò tutto d’un fiato.
L: Rimarresti? – chiese altrettanto timorosa.
O: Certo che si… - rispose aprendosi in un sorriso.
L: Grazie…- sussurrò, per poi rispondere al sorriso.
Scesero dalla macchina e insieme andarono verso l’appartamento di Lucia.
Non appena entrarono nell’appartamento, Lucia si voltò verso lo specchio all’ingresso, fu in quel momento che realizzò che la sua camicia era piena di sangue, e che era in un stato penoso.
Orlando, accortosi dello stato d’animo di Lucia si avvicinò alle sue spalle, posandole una mano sul braccio. A quel tocco lieve, Lucia si voltò, trovandosi davanti gli occhi attenti e allo stesso tempo dolci di Orlando.
O: Andrà tutto bene… - le disse, continuando a guardarla negli occhi.
Lucia non rispose, i suoi occhi si riempirono nuovamente di lacrime, si sentiva soffocare, aveva una tale paura di perdere daniele che non riusciva nemmeno a restare lucida e affrontare quella situazione.
O: Lucia, guardami…… andrà tutto bene. – le ripeté, tenendola per le spalle e guardandola ancora negli occhi.
Lei si liberò dalla presa decisa di Orlando, buttandosi istintivamente  tra le sue braccia mentre le lacrime iniziarono ad uscire con forza.
O: Ci sono io…. – le sussurrava.
L: Lo so… ci sei sempre. – rispose singhiozzando.
La tenne tra le sue braccia finché Lucia non smise di piangere, la teneva stretta al suo petto, avvolgendola nel suo abbraccio mentre le accarezzava teneramente i capelli.
 
 
Flash Back n 2…. Quel pomeriggio al Ris di Roma..


Lucia era intenta ad analizzare un reperto in laboratorio quando il Capitano Ghirelli entrò di corsa facendola sobbalzare.
D: Fausto Rivolta,!! – esclamò.
L: Come?? – chiese perplessa.
D: La territoriale ha passato l’identikit a tutte le caserme… il nostro uomo si chiama Fausto Rivolta, un  pregiudicato, è uscito di prigione 5 mesi fa… - rispose, porgendo dei documenti a Lucia.
L: Bene….allora, andiamo a prenderlo! – sorride.
D: Certo che si Capitano. – rispose al sorriso.
L: Chiamo Rambaudi, tu avvisa Bart, tra mezz’ora tutti giù ai parcheggi. – dice, iniziando a prendere il cellulare per avvisare il maggiore.
Passati dieci minuti, Daniele e Bart erano sull’andito ripassare il fascicolo del sospettato, mentre Lucia stava prendendo le ultime cose dal suo ufficio, quando il tenente Serra bussa alla porta del suo ufficio.
Lucia lo fa accomodare con un cenno della mano, mentre prendeva la sua pistola dal cassetto.
O: Allora è tutto pronto? –le chiese sorridendola.
L: Si… tutto pronto, tra un quarto d’ora andiamo.. – rispose, rispondendo al sorriso.
Prese la pistola, e la mise nella fondina dietro l’impermeabile e si apprestava ad uscire dal suo ufficio per raggiungere Daniele a Bart, quando il braccio di Orlando la trattenne.
Lucia si voltò verso di lui con viso interrogativo ma dolce.
O: State attenti eh.. – disse abbozzando un sorriso.
L: Di solito le raccomandazioni le faccio io…. – sorrise- …però certo, staremo attenti..
O: Lucia, quell’uomo è piuttosto pericoloso, torna tutta intera… - le disse con sguardo serio e molto protettivo.
L: Lo farò…… - rispose poggiando la sua mano sul braccio di lui, che intanto sfoderava uno dei suoi sorrisi più belli.
Lucia lo guardò per l’ultima volta ed uscì dal suo ufficio, per dirigersi nei parcheggi, il Maggiore era arrivato con i suoi uomini e Bart e Ghiro erano pronti.
Salirono nelle macchine e si diressero verso l’abitazione del sospettato.
 
 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > RIS Delitti imperfetti / Vai alla pagina dell'autore: 8giusy8