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Autore: 8giusy8    11/04/2012    4 recensioni
Inviti a cena accettati e rifiutati, sguardi silenziosi e teneri seguiti da veloci fughe...
Non era pronta....
Non era ancora pronta ad abbandonarsi a lui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di nuovo, questa doveva essere una one-shot, ma è risultata troppo lunga, così la dividerò in alcuni capitoli..
Che dirvi, spero vi piaccia!
Buona lettura:)


CAPITOLO 1 - AFRAID OF LOSING YOU 

Uno. Due. Tre colpi.
Era tutto quello che aveva sentito e il suo cuore per un secondo aveva smesso di battere.
Tre colpi seguiti da un assurdo silenzio, solo il rumore dei suoi tacchi mentre correva verso il vicolo, dove un attimo prima era sparito Daniele.
Quell’uomo era lì, con la pistola in mano e una mano nella bocca, a guardare sconvolto Daniele steso a terra.
Ancora silenzio, ancora paura.
L: Butta la pistola e inginocchiati. – urlò Lucia mentre una lacrima iniziava a rigarle il  suo viso pallido.
Quell’uomo si voltò, trovandosi davanti la pistola di Lucia ben tesa, alzò il braccio puntando anch’egli la sua pistola al Capitano.
Un altro sparo.
L’uomo cadde a terra, mentre Bart, appena arrivato sul posto si apprestò a disarmarlo e ad ammanettalo mentre col cellulare richiedeva due ambulanze.
Lucia ripose la sua pistola e si buttò sopra Daniele.
Era a terra, pallido, coperto di sangue e respirava appena.
L: Dani, sono io… sono qui… per favore stai con me. – ripeteva balbettando, mentre teneva il suo migliore amico tra le sue braccia stringendoli una mano.
L: Non lasciarmi, Dani non lasciarmi. – continuava a ripetere quasi incosciente mentre le lacrime continuavano a scivolarle lungo il viso.
Lucia continuava a stringerlo tra le sue braccia, cercando di bloccare l’emorragia, mentre con l’altra mano gli accarezzava il viso tenendolo stretto contro il suo petto.
Bart continuava a fare avanti e indietro coprendosi il viso con le mani, guardava Lucia, guardava Daniele e si sentiva tremendamente impotente.
L’ambulanza era arrivata.
L: Bart, chiama gli altri,  io vado in ambulanza con lui. – dice singhiozzando mentre saliva sull’autoambulanza.
Lucia era sconvolta, i suoi vestiti erano pieni del sangue del suo migliore amico, dei giovani medici cercavano di aiutarlo e quel viaggio verso il Policlinico Gemelli sembrava non finisse mai.
Erano passate due ore da quel momento e ancora nessuna notizia.
Lucia era a pezzi, visibilmente pallida e con lo sguardo assente e il volto segnato da tante lacrime.
Era seduta a terra in quell’andito, continuava a fissare le porte del reparto, aspettando da un momento all’altro che un medico uscisse.
Assorta com’era nei suoi pensieri non sentì i passi avvicinarsi a lei.
Una mano calda le si posò sulla spalla.
Non si voltò, non c’era bisogno, sapeva già chi era.
Al solo tocco si era sentita meglio, era lui, era Orlando.
Si voltò appena, cercando di cacciare con forza quelle lacrime, sperando che lui non si accorgesse.
I loro sguardi si incrociarono, non c’era bisogno di alcuna parola in quel momento, Orlando si abbassò per sedersi accanto a lei, le prese una mano stringendola dentro la sua, mentre con l’altra le sfiorò il viso per asciugare quelle lacrime con continuavano ad uscire prepotenti.
 
 
Flash Back 1: Quella mattina al R.I.S di Roma… 

Lucia arriva di corsa al Ris, salutato velocemente la sua squadra e si  dirige concentrata verso il suo ufficio.
La sua attenzione però ricade sul suo collega nonché migliore amico, il capitano Ghirelli. Era appoggiato alla porta dello studio di Lucia con il caffè in mano e con un’aria spensierata ed allegra.
L: Sei di buon umore Capitano? – chiede portando via dalle mani di Daniele la tazzina di caffè.
D: Si Capitano… diciamo di si….. Costanza torna tra tre giorni dagli States e diciamo che passerà a trovarmi…. – sorride facendo l’occhiolino a Lucia.
L: Ah….. l’amore... – dice sollevando gli occhi al cielo.
D: Guarda che questa volta faccio sul serio eh… fidati… e poi a proposito d’amore…...- dice, indicando con lo sguardo Orlando che passava nell’andito.
L: Cosa…..?  Non capisco! – risponde scuotendo la testa con aria vaga.
D: Non capisci eh…… oh andiamo capitano, accetta questo invito a cena, stai bene con lui, lui ti adora…..che hai da perdere? – dice, tutto d’un fiato.
L: Tu più di chiunque altro dovresti saperlo… - risponde rattristandosi appena.
Daniele stava per rispondere ma entrambi vengono interrotti dall’arrivo di Emiliano.
E: Capitani…. Abbiamo un volto. Questo è l’identikit dell’assassino della studentessa. – afferma, mostrando dei fogli.
L: Benissimo…. Non ci resta che trovarlo. – sorride, prendendo i documenti.
Emiliano esce dall’ufficio lasciando i due capitani da soli.
D: Da a me….ci penso io all’identikit, lo trasmetto ai colleghi della territoriale… - le dice prendendo il fascicolo dalle mani di Lucia.
L: D’accordo… io preparo tutto per la riunione allora.. – risponde andando verso la scrivania.
D: Ehy…… - la blocca per un braccio per farla voltare- non precluderti la possibilità di essere felice, te lo meriti Capitano…..
L: Hai ragione Dani….grazie… - risponde facendogli un tenero sorriso.
D: Basta smancerie, ti lascio lavorare…- sorride, facendo sorridere anche Lucia.
Così dicendo esce dalla stanza del Capitano, per andare ad occuparsi dell’identikit, quell’uomo andava fermato a tutti i costi, aveva ucciso una studentessa universitaria di 21 anni a pochi passi dall' Università la Sapienza.

  
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