Volevo scusarmi per il ritardo, ma la scuola mi sta impegnando molto e quindi non ho trovato molto tempo per continuare la storia. Volevo ringraziare tutti coloro che hanno letto questa storia e l’hanno commentata.
Comunque, dove eravamo rimasti…?

5 CAPITOLO

La festa


Quella mattina mi svegliai circa un quarto d’ora prima, mi ero puntata la sveglia per avere più tempo per prepararmi. La sera prima avevo fatto un doccia super e usando mille balsami per i capelli. In realtà non ce n’era bisogno perché i miei capelli erano naturalmente morbidi, ma lo feci come per sicurezza. Aprii l’armadio e presi i miei pantaloni neri aderenti, quelli che mi stavano proprio bene e maglietta a maniche corte bianca di Emily the Strange. Sopra indossai una felpa nera con il cappuccio. Mi truccai di nero come al solito, il mio stile punk-dark non me lo toglieva nessuno, ma per l’occasione aggiunsi qualche tocco di un ombretto azzurro particolare che faceva brillare gli occhi sotto la luce. Misi la sciarpa e il giubbotto e salii in macchina con mio padre per farmi accompagnare a scuola.
Mentre guardavo fuori dal finestrino mi arrivò un messaggio.

“Alla festa ti verrò a cercare io…ti piace Avril Lavigne, vero?”

Sorrisi. La domanda mi aveva sorpreso, perché me l’aveva chiesto? Ma io non volli sapere.

“Si mi piace molto…a dopo”

Arrivata a scuola mi incontrai con le mie amiche finché la rappresentante di istituto non ci venne a chiamare. Ballammo un po’ su musica un po’ mista…house, techno, rock, punk…
Ad un certo punto della festa partì una canzone che amavo…Knocking on heaven’s door di Avril Lavigne. Cominciai a guardarmi intorno, senza capire se si fosse trattato di un caso, o se fosse stato proprio lui, Artist, a far mettere quella canzone. Qualcuno mi prese il polso delicatamente, timidamente…e io mi voltai.

Knock knock knocking on heaven’s door
Knock knock knocking on heaven’s door

Furono attimi così incredibili, così magici. Sotto le luci danzanti rosse gialle e blu, a ritmo di quella canzone così bella mi resi conto di chi mi stesse guardando in quel momento di chi mi stesse tenendo il polso.

It's getting dark, too dark to see
Feel I'm knockin' on heaven's door

-Ale sei…- tentai di dire ma le parole mi morirono in gola.

-Sono io Artist si-

E presa da non so quale coraggio, io timida e sognatrice, mi avvicinai e mi alzai quel tanto che bastava e lo baciai.
Un bacio di quelli dolci, teneri, con le labbra semichiuse appena premute l’una contro l’altra. E lui non si scostò. Rimase lì e anzi, la sua mano mi carezzò il polso per poi prendere la mia mano.
Mi scostai e abbassai lo sguardo.

-Forse è sbagliato dirtelo…ma tu mi piaci da un anno e mezzo- gli dissi senza guardarlo negli occhi-

L’unica cosa che fece lui fu abbracciarmi timidamente e sfiorarmi le labbra con le sue, proprio come avevo fatto io sulle ultime note di Knocking on heaven’s door.

Knock knock knocking on heaven’s door
Knock knock knocking on heaven’s door
Knock knock knocking on heaven’s door
Knock knock knocking on heaven’s door



NOTA:

Volevo dare un consiglio ai lettori e alle lettrici di questa storia.
Leggete questo capitolo ascoltando Knocking on heaven's door di Avril Lavigne, che oltre ad essere una canzone stupenda fa capire ancora meglio la dolcezza che ho cercato di esprimere in questo capitolo.