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Autore: TooLateForU    15/04/2012    40 recensioni
'Quando ti vedo mi viene voglia di gettarmi dalla finestra.'
'Non frenare le tue voglie, Malik.'
Il talebano pronto a farci saltare tutti in aria – meglio conosciuto come Zayn Malik - era il capitano di pallanuoto più stronzo che la Lincoln High School di Londra avesse mai conosciuto. Oltre questo era anche fastidioso, insulso, patetico e più stupido di un Lama.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Io sono senza parole. Ve lo giuro, sono senza parole.
Ho cominciato a pubblicare storie su questo sito realativamente da poco, sebbene lo frequentassi da anni. Ho scritto le mie primisse one-shot su Justin Bieber, e  l'emozione di ricevere la PRIMA recensione in assoluto è stata fantastica.
Ho scritto un sacco, e mano a mano mi sentivo sempre più apprezzata.
Poi ho cominciato con questa fanfiction. Prima tre o quattro recensioni, poi sette, poi dieci, poi quattordici...
E all'ultimo capitolo CINQUANTADUE RECENSIONI. CINQUANTADUE FOTTUTE RECENSIONI. Per alcune autrici qui su EFP probabilmente è la normalità, ma per me significano TANTISSIMO.
Davvero ragazze siete splendide. Vi adoro, una ad una. Spero che Rock the World non vi delula mai, anche se ormai ci avviamo verso la fine..Otto o nove capitoli rimangono, compreso l'epilogo.
Ora vi lascio in pace. I love you.



UNA LUNGHISSIMA SETTIMANA DOPO, 7.30. QUEL BUCO DI CASA MIA.
 
“Liz..”
“Liz, alzati!”
“Ho perso il giocattolo di Jesse, sai dov’è?”
“Liz..”
“CAZZO ELIZABETH, MUOVI IL CULO!”
Ficcai la testa sotto al cuscino, mugugnando un ‘vattene’ scocciato. Mia cugina sbuffò, prima di sollevare tutto il piumone e lasciarmi le gambe scoperte.
“Maaaaaaaadelenie, ho freddo!” mi lamentai, con la voce ancora impastata dal sonno. Cercai a tentoni la coperta, con gli occhi semichiusi, e non la trovai.
“Che ne pensi di smettere di stare al telefono con il tuo ragazzo fino alle due di notte, e andare a dormire prima?” mi fece la predica, con cipiglio severo.
“Sembri mia madre, Mad..” borbottai, ed era un chiaro insulto. Lei sbuffò un’altra volta, e stava per ribattere quando il pianto isterico di Jesse dall’altra stanza ci interruppe.
Mollò il mio piumone, che crollò a terra, ed abbandonò la stanza velocemente per raggiungere il mio adorato e piangente nipote.
Mi passai una mano sul viso, sbadigliando. Signore mio che sonno, avevo bisogno di sei tazze di caffè.
Peccato che il caffè mi facesse schifo.
Il mio cellulare vibrò allegramente sul mio comodino ed allungai una mano per afferrarlo, pigramente. Sapevo che non poteva essere Zayn, dato che si svegliava all’incirca cinque minuti prima del suono della campanella, e perciò c’era solo un’altra persona che poteva scrivermi a quell’ora in tutto il Regno Unito.
 
‘E’ una cosa come il sesto messaggio a cui non rispondi. Mi sento un maniaco, però mi stai facendo impazzire, Lizzie..’
 
Feci un verso insofferente, mentre sotterravo di nuovo la testa sotto al cuscino e i fotogrammi di tutta quella settimana mi scorrevano veloci nella testa..
 
‘Com’è che si chiamava la checca? Henry, Hammy..”
“Harry, si chiama Harry e me l’hai già chiesto undici volte.”
“E questa è la dodicesima. Lo molli tu o vado io da lui? Se lo fai tu potrebbe anche conservare qualche connotato intatto..”
Alzai gli occhi al cielo, con una smorfia, ed allontanai una sua mano che giocherellava con i miei capelli. Puntai i gomiti sul materasso e poggiai il mento sui palmi. “Sto ragionando sul come fare. E tu sai che sono lenta a ragionare.” Gli feci notare.
Zayn sbuffò, puntando lo sguardo sul soffitto sopra di noi “Diventerò pazzo al pensiero di lui che ti bacia, capisci? Come ti sentiresti se me ne andassi in giro a limonare con Terry?”
Gli diedi uno schiaffo sul braccio, facendolo sussultare “Ti uccido, Zayn. Prendo una delle scorte di dinamite che nascondi qua dentro e ti faccio esplodere.” Lo minacciai, serissima.
Mi lanciò un’occhiataccia, prima che scoppiassimo entrambi a ridere e mi prendesse il viso tra le mani.
“Sei un disastro, Liz.” Disse, prima di baciarmi.
 
Mi alzai di scatto dal letto, o meglio dire rotolai dal materasso rovinosamente.
Comunque, appena fui in piedi mi posizionai davanti allo specchio, con un’espressione decisa dipinta sul volto.
“Oggi tu troverai il coraggio di mollare Harry Styles, hai capito idiota?” dissi a me stessa, facendo training autogeno.
Sì, avrei trovato quel coraggio.
Non so dove, ma l’avrei trovato.
 
Mi torturavo le mani, seduta su quella stupida panchina verde. Chi diavolo aveva avuto l’idea di dipingere quella panchina di verde?
Perché verde? E’ così disturbante come colore! Giallo, azzurro, violetto, porpora, nero..E invece no, l’avevano dovuta dipingere di verde!
Bleah!
Alzai gli occhi davanti a me, ed incrociai quelli verde acceso di Harry.
Come non detto.
Mi studiò per qualche attimo, soffermandosi sul groviglio attorcigliato che erano diventate le mie mani, poi con un sorrisetto amaro si lasciò cadere sulla panchina accanto a me.
“Ho come l’impressione di aver già visto questa scena..” esclamò, dopo aver fatto un profondo respiro.
“De-javù?”
“No, esperienza.” Rispose, prendendo a fissarmi serio negli occhi.
Deglutii a vuoto, distogliendo lo sguardo e puntandolo sul cielo stranamente azzurro sopra di noi. “Ho pensato per ore a come iniziare questo discorso, poi mi sono detta che avrei improvvisato e ora rimpiango di non essermi scritta un monologo sul braccio..” cominciai.
“Prova con ‘ti devo dire una cosa’..Di solito funziona.”
Tornai a guardarlo, e mentre lo fissavo puntare i gomiti sulle sue ginocchia e passarsi una mano tra i ricci ribelli mi sentii davvero un verme schifoso e viscido.
“E’ inutile dire che non sei tu il problema, ma io?”
Fece un sorrisetto, senza alzare lo sguardo “Sì, decisamente inutile.”
“Ti assicurò che è la verità. Sono davvero una brutta persona, Harry. Ma proprio orribile. Davvero, mi stupisco di come possa qualcuno stare al mio fianco senza gettarmi nel Tamigi dopo una mezz’ora..”
“Liz, ti prego, taglia con le stronzate.” Mi interruppe, e per la prima volta sentii una nota decisamente risentita nella sua voce.
Mi morsi un labbro, mentre mi avvicinavo a lui sulla panchina. Ero indecisa se posargli una mano sulla spalla o no, poi decisi che glielo dovevo e perciò cercai di fargli una carezza incoraggiante.
Era strano come toccarlo da una parte mi provocasse ancora dei brividi, per tutto il corpo.
“Harry, te lo assicuro, sei un ragazzo fantastico. Sono sicura che tu lo sappia, ma te lo dico comunque anche se sono certa che sei consapevole del fatto che dozzine di ragazze pagherebbero per stare con uno come te.” Gli dissi, sinceramente.
Lui fece schioccare la lingua sul palato, prima di scuotere la testa “Non le guardo nemmeno le altre, Liz.” Mormorò, lanciandomi uno sguardo penetrante.
“Dovresti, invece. Potresti già conoscere la ragazza perfetta per te, che ovviamente non sono io, e non essertene ancora accorto..”
“Parli della tua amica bionda che mi fa il filo? Me ne sono accorto, e anche se è molto simpatica e carina non mi interessa.” Mi interruppe di nuovo.
Sospirai, smettendo di accarezzarlo. Come al solito non ero capace di dire le cose giuste.
“Dimmi una sola cosa, e poi giuro che ti libererai di me..”
“Dai Harry, non dire così..”
“Come si chiama lui?” continuò, fingendo di non sentirmi. Mi irrigidì per qualche secondo, distogliendo lo sguardo dal suo.
“Non ha nessuna importanza.”
“Ha importanza, per me.” precisò. Io sospirai di nuovo, passandomi una mano tra i capelli “Si chiama Zayn.” Risposi, infine.
Lo vidi annuire in silenzio, con lo sguardo perso nel vuoto. Poi parve riscuotersi, e sforzarsi di fare un sorriso.
Era un sorriso davvero orribile, rispetto ai suoi soliti.
“Stammi bene, Liz.” Mi salutò, prima di farmi una veloce carezza sulla guancia ed alzarsi.
“Rimani il più bel ragazzo della metro che abbia mai visto.” Gli dissi, e stavolta il suo sorriso fu leggermente più sincero.
“Rimani la più bella ragazza abbordata su una metro che abbia mai visto.” Ribattè dolce, prima di voltarmi le spalle.
Mi dispiace, Harry.
 
“Hai una faccia orribile.”
“Anche io ti amo tanto, Zayn.”
Lui fece una smorfia, aprendo di più l’uscio per farmi entrare. La casa di Zayn era bella grande, nel quartiere di Soho, ed era arredata in stile tutto moderno come quegli appartamenti che si vedono nelle riviste d’arredamento super-chic.
Gli avevo chiesto se si era arricchito vendendo armi in Pakistan, ma lui come risposta mi aveva lanciato un cuscino in faccia.
La violenza sulle donne è un problema gravissimo al giorno d’oggi.
“Allora, che è successo?” insistette, guardandomi negli occhi. Io borbottai qualcosa di incomprensibile mentre mi gettavo a peso morto sul divano di pelle nera, e chiudevo gli occhi.
“Sono morta, cercarmi più tardi.” Dissi, malinconicamente.
Zayn sbuffò, e potei giurare che stava alzando gli occhi al cielo. Dopo qualche secondo di silenzio sentii il divano piegarsi leggermente, mentre le sue gambe sfioravano le mie, ed avvertii il suo braccio posarsi a qualche centimetro dal mio viso.
“Che ne dici di aprire gli occhi?” mormorò sul mio viso, e potevo sentire il suo respiro calmo.
Feci una smorfia, serrando ancora di più gli occhi “No!” mi opposi, decisa.
Seguirono altri attimi di silenzio, prima che avvertissi qualcosa di morbido e caldo posarsi sul mio collo..
“ZAYN!” urlai strozzata, strabuzzando gli occhi. Lui scoppiò a ridere, prima di lasciarmi altri sonori baci sul collo, divertito.
“Visto? Hai aperto gli occhi!” esclamò, con un’espressione soddisfatta dipinta sul volto.
“Solo perché mi stavi aggredendo.” Precisai, e potevo sentire le guance andarmi lentamente a fuoco.
Era quasi completamente sdraiato su di me, e poggiava le mani sul divano dietro la mia testa per non pesarmi addosso. Inutile negare che stavo davvero comoda in quella posizione, e godevo di una vista davvero niente male.
Mi metteva un po’ a disagio la sua innegabile bellezza. Io accanto a lui sparivo completamente, e non solo perché era almeno venti centimetri più alto di me ed io non portavo mai i tacchi.
“Non posso baciare la mia ragazza?” ribattè, accarezzandomi un fianco con un sorrisetto. Io presi a giocherellare con una catenina che portava al collo, distrattamente.
“Certo che puoi..Ora sei l’unico autorizzato a farlo.” Ribattei, sperando che capisse ciò che intendevo.
Sbattè le ciglia scure per qualche secondo, confuso. Poi potei vedere chiaramente il suo viso illuminarsi, e lasciare spazio ad un sorriso vittorioso.
“L’hai mollato?” chiese, senza nascondere l’euforia.
“Mmm..”
“Mmm sì?”
Ruotai gli occhi al cielo, abbozzando un sorriso “Sì Malik, ‘mmm’ vuol dire sì. Te lo dico a titolo informativo, così la prossima volta non..”
Non riuscii a finir di formulare la frase perché Zayn mi interruppe con un bacio mozzafiato, prendendomi il viso tra le mani.
Sentii le mie viscere aggrovigliarsi, il cuore fare salire in gola e poi precipitare giù e le gambe cominciare a molleggiare. Ogni volta che mi baciava, Zayn attentava alla mia vita.
“Propongo di festeggiare. Un naked-party, che in caso non lo sapessi prevede stare senza vestiti..” disse quando si fu staccato dalle mia labbra, ammiccando.
“Ma smettila..” protestai, prima di lasciarmi sfuggire un sospiro.
Non dovevo sospirare, dannazione.
Il sorriso di Zayn si incrinò, e l’espressione gioiosa di poco prima lasciò spazio ad una più preoccupata “Perché sospiri?”
Non risposi e mi limitai a concentrarmi di nuovo sulla sua collana, per non guardarlo negli occhi.
Lui prese le mie mani fra le sue, così che smettessi di giocherellare con quella catenella, e mi costrinse a guardarlo negli occhi.
Aveva gli occhi più profondi che avessi mai visto, di un marrone cioccolato che era tutto meno che banale. Un momento sembravano scurirsi e tendere al nero, il momento dopo avevano dei riflessi quasi dorati..
“Liz, se vuoi stare con..quello là, devi dirmelo, okay?” tirò fuori, quasi tra i denti. Scrutava nel mio viso, come se cercasse di capire i miei pensieri.
Io però, con sua grande sorpresa, mi lasciai andare ad una risata liberatoria. Mi guardò con gli occhi sbarrati, come se fossi diventata pazza nel giro di trenta secondi.
“Hai fumato qualcosa, Liz?”
“No, sei tu che sei un grande idiota.” Lo rimbeccai, senza smettere di sorridere. Poi feci un respiro profondo, pronta a dargli qualche spiegazione.
“Harry mi piaceva tanto, okay? Tu non lo conosci, ma ti assicuro che è un ragazzo fantastico, bellissimo, divertente..”
Zayn sbuffò “Vogliamo scrivergli un sonetto di elogi?” mi interruppe, infastidito.
“Sta’ zitto coglione, e fammi parlare! Dicevo, Harry era fantastico ma aveva un problema, un enorme problema..” continuai, guardandolo negli occhi.
Lui attese in silenzio, aspettando che continuassi, ed io sorrisi.
“..Il problema era che non si chiamava Zayn Jawacoso Malik, capisci?” conclusi.
Un sorriso si allargò sulle sue labbra mentre si avvicinava di nuovo al mio viso, più lentamente.
“Sei grandiosa, Liz.” Disse, mentre mi accarezzava delicatamente i capelli.
“Cosa dicevi a proposito di quel naked-party, prima?”
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 

   
 
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