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Autore: frodina178    26/04/2004    2 recensioni
Una storia stravagante, confusionaria e divertente che immagina un'incredibile vita di Elijah Wood.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elijah Wood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei ringraziare tantissimo,con tutto il cuore veramente,Mandy!Perchè mi ha fatto capire che in fondo questa fic mi piaceva,e anche se aveva pochi lettori forse a loro interessava sapere come proseguiva....quindi la rimetto sul sito(con qualche cambiamento più avanti)!!Per cercare di aumentare la mia autostima già scarsa....scusate questo "togli e incolli"......un bacione a tutte quante!!!!!!!


Sbattei sconsolata per terra il fascicolo causa del mio continuo nervosismo:quando avevo vinto una borsa di studio per uno stage di sette mesi a Los Angleles non avrei mai immaginato sarebbe stato così duro.Ero al terzo anno di medicina e le cose comicniavano alquanto a complicarsi.Inoltre lo squallido appartementino in cui vivevo non mi era da aiuto:l'unica cosa buona che aveva è che era situato proprio nel centro,cosa che mi facilitava nelle trasferte.Avevo solamente tre giorni per studiare i nuovi appunti ed esporli in una conferenza all'università,ma non era dell'umore giusto."Studierò questa notte!"-mi dissi prendendo la borsetta e uscendo.Avevo bisogno di rinfrescare le idee e entrai in un negozio di cd:non avevo soldi da spendere,ma aggirarmi tra gli scaffali era una delle mie attività preferite.Mi stavo rigirando tra le mani un cd dei Beatles,che a casa in Italia avevo già,ma avevo dimenticato di portare con me,quando qualcuno inciampò alle mie spalle e mi finì addosso,facendomi rovesciare addosso al banco,ribaltando tutti i cd per terra.Durante la caduta lanciai un'imprecazione che ora preferisco non ripetere,ma il frastuono che produssi fu tale che persino persone che stavano camminando fuori dal locale entrarono per vedere cosa era successo. Diventai rossa paonazza e mi voltai per imprecare contro quell'imbecille che mi aveva beccato, poverino, in un momento di nervosismo tale che avrei potuto anche picchiarlo. Stavo per saltargli addosso quando mi accorsi che Elijah Wood si stava alzando preoccupato, avvicinandosi poi chiedendomi se mi ero fatta male.L'impeto di rabbia mi si spense dentro, ma quando lui mi sorrise innocente mi rimontò dentro."MA SEI DEFICIENTE!?!?!?VOLEVI AMMAZZARMI?!?!?"-lui rimase giustamente colpito da questa reazione, decisamente esagerata, ma ero così esaurita che un nonnulla avrebbe potuto accendermi. In una situazione normale mi sarei fatta una risata ma in quel momento ci mancò poco che non gli misi le mani addosso.Poi lui venne letteralmente assalito da ragazzine,sue fans,che sparì sommerso dalla mia vista.Mi allontanai sbuffando,visto che l'oggetto a cui era rivolta la mia isteria era sparito.Ma venni fermata da un commesso:"C-ci sarebbero d-da pag-pagare le cosa rotte......"-mi disse tremando,spaventato forse da quella che sarebbe potuta essere la mia reazione(mi aveva visto in azione poco prima).Feci un respiro profondo,per calmarmi,e dissi che ero a corto di soldi.Sembrò alquanto scocciato.Elijah,riuscito a liberarsi dalla presa,disse che avrebbe volentieri pagato lui,in fondo era colpa sua.Questo gesto estremamente "altruistico"fece svenire un paio di ragazzine.Me ne andai scocciata senza nemmeno ringraziarlo. A gran passi camminai per ore,che alla fine mi persi.Era seraa,avrei dovuto chiamare un taxi per riuscire a tornare a casa,ma non avevo un dollaro in tasca!Invece che rillassarmi questa uscita non aveva fatto altro che farmi ingrandire il nervosismo.Cazzo,cosa dovevo fare?chiesi indicazione a una signora che mi stava passadno accanto,ma questa mi rispose confusamente,incapace di ammettere che non aveva la minima idea di quello che stava dicendo.Lo stesso accadde con le altre persone a cui domandai.Mi passai una mano tra i capelli,sconsolata.Mi sedetti allora sul gradino del marciapiede,quasi pronta a fare l'elemosina,pensando a una soluzione.Non era certo insicato a una ragaaza,per giunta carina qual'ero,passeggiare la notte per le strade di Los Angles.Infatti in quel momento un gruppo di ragazzi si avvicinò velocemente,cominciando a farmi proposte alquanto inopportune e imbarazzanti.Cominciai con l'ignorarli,ma la cosa si stava facendo sempre più preoccupante.Le loro mani stavano esagerando,così mi alzai e feci per andarmene,ma notai che seguivano.Allora corsi,facendo zig zag tra i vicoli e finalmente mi parve di averli seminati.Ma mentre correndo mi voltai per controllare finii addosso a qualcuno,scaraventandolo violentemente sul muro di una casa,mentre io volai letteralmente per aria,per poi sbattere il naso sul duro marciapiede.Anche l'altra figura stava correndo e l'impatto era stato di un'enorme portata.Persi i sensi per qualche secondo,poi realizzai e mi sollevai sbandando un poco.Elijah stava disteso a terra.doveva aver preso una bella botta contro il muro.Mi affrettai a soccorrerlo,ma,con mio grande solievo,vidi che era solo confuso.Quando aprì gli occhi mi sorrise,probabilmente ricordandosi che questa era la seconda volta che ci investivamo.Lo aiutai ad alzarsi e gli scrollai la giacca:mi sentivo in colpa,avrei dovuto guardare dove stavo andando."Tutto bene?"-chiesi cercando di rimanere distaccata."Si,grazie,e tu?" "Anche io,grazie!" Il silenzio che si creò cominciò a diventare estremamente imbarazzante."Bè,allora io vado...ciao!"-gli dissi frettolosamente girandomi.Feci per andarmene,ma,dopo pochi passi,lui michiamò."Sei sicura di stare bene?2 "Mi sembri sconvolta!" "No,grazie.Veramente.Ci sono abituata!Sono una stuntman e tutti i giorni faccio voli del genere!!" "Davvero?!?"-mi domandò lui curioso.io sorrisi,e capì che stavo solamente scherzando."Ah...."-bofonchiò luil,probabilmente in disagio per aver fatto la figura del citrullo.Lo salutai nuovmente e mi allontanai ancora più velocemente.Ma perchè lo facevo?I suoi occhi,c'era qualche cosa di strano.Qualche cosa che mi turbava.Avevo visto milioni di volte "il signore degli anelli",e anche i suoi film precedenti mi erano piaciuti abbastanza,ma non ero mai stata una patita di lui.Però trovarselo davanti mi aveva trasmesso qualcosa,non sapevo cosa:poteva essere fastidio,imbarazzo,sbigottimento,disordine,rabbia,rammarico.Fatto stà che la seconda volta che lo avevo "incontrato" un brivido mi aveva percorso la schiena.Scossi la testa cercando di cancellare questi pernsieri,e concentrarmi invece sul mio problema.Avrei potuto chiedere un passaggio,ma ci sarebbe stato qualche d'uno che andava dalle mie parti?E,soprattutto,ci sarebbe stato qualcuno abbastanza affidabile?Da quando mia sorella era stat uccisa violentata,dieci anni prima,ero diventata estremamente timorosa e circospetta.Spesso esageravo,ma non ci potevo fare niente.Sovrappensiero feci per attraversare la strada,ma nemmeno arrivata dall'altra parte,una macchina suonò energicamente il clacson,e sterzò poco prima di tirarmi sotto.Rimasi paralizzata,rendendomi contro di quello che avevo rischiato.Dalla Mini nera usci un ragazzo furibondo che cominciò a dirmi contro su come si doveva attraversare la strada e se mi rendevo contro di cosa sarebbe potuto succedere.Non ci misi molto a realizzare che avevo nuovamente davanti Elijah.Quando lui si accorse di chi ero si zittì.Rimannemo fermi a fissarci per vari minuti,completamente increduli dei casi della vita.Poi scoppiammo in contemporanea in una potente risata.Quando le lacrime mi accecarono completamente la vista e i muscoli dello stomaco iniziarono a dolermi,cercai di darmi un contegno,tirando su con il naso e asciugandomi gli occhi."Non è proprio giornata...."-ironizzò lui.Anuii io con la testa."Ma...-mi chiese lui-Mi spieghi cosa stai facendo in giro per le strade di Los Angeles a quest'ora e da sola."Valutai un istante su cosa dirgli,quindi gli raccontai il tutto.
"Sei fortunata.-sorrise-stò andando proprio da quelle parti!Sali che ti ci accompagno,devo ancora farmi perdonare per aver attentato alla tua vita!"
"Veramente io.." "Suvvia dai!Se vuoi puoi lasciare la portiera della macchina aperta,così se capisci che ho brutte intenzioni puoi saltare giù!"
Capii che stavo veramente esagerando e stavo facendo la figura della sciocca.Silenziosamente salii allora sulla mini,che partì con una sgommata.Durante il viaggio suonò il cellulare di Elijah.
"Per favore,mi puoi mettere il vivavoce che non posso guidare telefonando?" Lo feci.Dopo vari tentativi finalmente una voce maschile si sparse nella stanza.
"Elijah?!?Ci sei?"
"Ciao Billy!Si ci sono,sono in macchina!"
"Ma dove sei finito?!??!Qui Stiamo aspettando solo te!Tutti i parcheggi di Squarons street sono occupati!Adesso,ritardatario,dovrai trovare una ltro posto dove lasciare il tuo catorcio!" Squarons street?La conosceva,ma era dalla parte opposta della città da quella dove stavamo andando.Posai il mio sguardo su Elijah che diventò paonazzo e cercò di evitare i miei occhi. "Arrivo Billy,arrivo!Ho avuto un piccolo contrattempo.Non aspettatemi,arrivo tra poco!"
Schiacciò il bottone di chiamata terminata."Allora?"-domandai incrociando le braccia. "Allora cosa?"-mi chiese lui facendo finta di non capire.
"Mi spieghi perchè mi hai detto che andavi dalla mia parte se ti aspettano sul lato opposto di Los Angles?"
"Non capisco cosa dici......guarda che devi aver capito male....."-il suo volto si fece di un colore simile al violaceo.Rimasi a bocca aperta,se lo avessi saputo mai avrei accettato!Piuttosto che domandare l'elemosina a qualcuno avrei preferito dormire in un cassonetto delle immondizie.Arrivammo presto,perchè dalla telefonata cominciò a guidare decisamente veloce,sembrava quasi non vedesse l'ora di lasciarmi.E anche io non vedevo l'ora di ritornare nel mio appartamento,in compagnia degli scarafaggi.
"Scusami...."-sussurrò infine,quando ormai eravamo quasi arrivati.L'agitazione e il nervosismo che si erano accumulati dentro di me svanirono all'istante.
"Non fa niente!Non so nemmeno perchè me la sono presa,in fondo avrei solamente dovuto esserti grata!"
Lui mi sorrise,e in quel sorriso vidi un'infinità di bontà e di fiducia che mai avrei creduto potesse esistere!
"Puoi lasciarmi qui se vuoi......."
  
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