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Autore: sweety19    16/04/2012    2 recensioni
e se sia damon che stefan decidessero di allontanarsi da Elena per smettere di soffire? E se Elena di accorgesse di non poter vivere senza Damon?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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TERZO CAPITOLO
 
POV STEFAN
 
Era deciso come non mai, nel grande salotto del pensionato continuava a bere sacche di sangue e alcolici di ogni genere. Lo sguardo di Elena mentre non riusciva a negare l’amore che provava per Damon lo continuava ad affliggere, stava facendo qualsiasi cosa in suo potere per dimenticare, per dimenticarla forse, o semplicemente per stare fuori dalla sua vita, almeno fino al momento in cui lei avesse preso una decisione.
Nello stesso tempo cercava di offuscarsi la mente con  una dose massiccia di alcol per non pensare a quei due insieme in macchina verso la nuova casa di Jeremy, sapeva bene che era colpa sua, che avrebbe potuto essere lui ad accompagnarla, ma, a differenza di Damon, lui non ce l’avrebbe potuta fare a stare li accanto a lei senza averla avuta tutta per se.
Mentre era ancora immerso nei suoi pensieri Caroline fece capolinea nella stanza
-Stefan, abbiamo un problema.. Klaus- iniziò la bionda vampira, stupita della situazione in cui aveva appena trovato l’amico e quasi delusa che ad aiutarla ci fosse Stefan. In queste occasioni il fratello vampiro era sicuramente più utile – Ho saputo da Rebekah che Klaus ha deciso di partire tra qualche giorno, e di portare con se Elena-
 
POV DAMON
 
Erano in macchina oramai da ore, dopo il loro piccolo scontro-incontro si erano rivolti la parola a malapena, lui continuava a guidare senza sosta mentre lei guardava le campagne che passavano veloci fuori dal finestrino.
Il viaggio era molto lungo, e lui immaginava quanto lei potesse essere stanca, cosi, dopo ancora qualche miglio, accostò in una stazione di servizio con motel annesso.
-Damon, cosa stiamo facendo?- chiese lei imbarazzata –Ci stiamo semplicemente fermandoci per la notte- disse lui sbuffando mentre alzava gli occhi al cielo.
Possibile che quella ragazza avesse tutte le intenzioni di farlo impazzire? Quattro ore prima l’aveva baciato per poi ritrarsi e ritrattare tutto, ora si stupiva e lo guardava quasi con terrore semplicemente perche si era fermato in un Motel per la notte? Scese dalla macchina e si diresse alla reception intimando Elena di aspettarlo li.
 
POV ELENA
 
Elena iniziò ad agitarsi, sapeva che lui non le avrebbe fatto nulla senza che lei volesse, ma era proprio questo il problema, non era più cosi convinta di non volere nulla da lui.
Le ultime ore in quella macchina, dopo il bacio, erano state un tumulto di emozioni, e per quanto il senso di colpa aleggiasse in lei, era più il desiderio ad animarla.
Era certa che Damon avesse preso un'unica stanza, anche solo per poterla proteggere, ma appena il ragazzo si avvicinò nuovamente alla macchina per farla scendere lei guardandolo curiosa non potè fare a meno di chiederglielo –Qual è la mia stanza?- e lui scoppiò in una fragorosa risata che quasi la mise in imbarazzo –La tua stanza principessa? Ti rendi conto che hai la capacità cronica di attirare problemi come nessuno? Mi spiace ma dovrai per forza godere della mia compagnia stanotte, e non pensare di abbandonarmi su una scomoda poltrona, ti toccherà dividere il letto con me, sempre che tu non voglia dividere altro, lo sai che non direi mai di no ad una bella fanciulla-
Continuò prendendole la sacca e spingendola con fare dolce, al contrario delle sue parole dure e ironiche, verso la camera.
Una volta entrati Elena decise di farsi una doccia prima di buttarsi a letto per togliersi la fatica del viaggio, e anche per cercare di rilassarsi un attimo.
L’acqua le scorreva sul viso e sul corpo rigenerandola ma dopo pochi minuti fece una scoperta che la mise in totale imbarazzo, nel bagnetto del Motel non c’erano asciugamani, e lei aveva dimenticato la sua sacca in camera.
 
POV DAMON
 
Ero comodamente disteso sul letto, dopo aver soggiogato la cameriera per farmi portare una doppia razione di alcolici e qualcosa da mettere sotto i denti per Elena che la senti chiamarmi. Mi alzai dirigendomi verso il bagno ma appena misi la mano sulla maniglia senti lei che mi disse di non aprire.
Un sorriso fece capolino sul mio viso, quella ragazza era adorabilmente impossibile.
-Damon non ci sono asciugamani…e non so ne come asciugarmi ne come uscire- la sentì sussurrare imbarazzata –Be, se mi fai entrare posso sempre asciugarti io- dissi malizioso con il sorriso appena spuntato sul mio viso che nel mentre diventava un ghigno malizioso e impertinente, ma intanto ero già fuori dalla porta a prendere dalla mia nuova amica cameriera un asciugamano, ma abbastanza furbo da prenderne uno non troppo grosso.. la ragazzina mi stava facendo impazzire.. non avevo di certo vagato per 145 anni sulla terra senza imparare nulla, pensai.
Elena doveva essersi appena accorta che l’asciugamano la copriva appena, perche senti uno sbuffo, ma contro ogni mia possibile previsione la vidi uscire dal bagno senza fretta e senza rinchiudersi nuovamente li dentro con la sua solita fretta una volta preso gli abiti.
 
POV ELENA
 
Si era resa subito accorta che Damon doveva averlo fatto apposta a darle quel telo striminzito, ma se voleva giocare, era ben pronta anche lei.
Uscì dal bagno con passo lento, sensuale, prese la borsa e ne tirò fuori un pantaloncino e una canotta per dormire, ma invece di tornare in bagno per indossarlo, si voltò verso Damon e gli chiese –Ti dispiacerebbe voltarti un istante che così mi vesto?- -Be, Elana, per quanto nulla di quello che sei potrebbe sconvolgermi, dopo aver visto Kathrine diverse volte senza abiti, be direi che essendo io un gentiluomo mi volterò- disse teatralmente voltandosi verso il muro.
Quella frase la irritò, come se lei e quell’odiosa vampira fossero la stessa cosa, e odiava il fatto che lui dovesse essere per forza così odioso.
Era stata sincera con lui, l’aveva baciato, gli aveva detto che provava qualcosa per lui, perchè quel dannato vampiro non poteva capire che non era così facile per lei? Come poteva non capire, era stata la fidanzata del fratello, aveva cercato Stefan per mesi e lui con quei due occhi di ghiaccio continuava a tentarla e farla impazzire.
Si mise in fretta i pantaloncini e la maglietta, e si posizionò alla destra del letto sotto le coperte, non sapeva se era la stanchezza o se realmente la temperatura in quella stanza era molto bassa ma iniziò a tremare, Damon se ne accorse e lasciando momentaneamente quell’atteggiamento odioso si avvicinò a lei preoccupato, le sfiorò la fronte e si rese conto che doveva avere la febbre alta.
 
POV DAMON
-Piccola, ma tu scotti- disse seriamente preoccupato ma la ragazza lo tranquillizzo subito –Damon, sarà solo un po’ di stanchezza, non mi sento così male, davvero, ho solo tanto freddo… potresti metterti qua vicino a me?- gli sussurrò dolcemente.
Era così indifesa, piccola e dolce, che Damon si chiese come avrebbe mai potuto odiarla, come aveva potuto passare la giornata a cercare di ferirla, si stese accanto a lei sollevandola leggermente e posandola sul suo forte torace, facendo ben attenzione che lei rimanesse coperta.
Avrebbe voluto darle un po’ del suo sangue per farla sentire subito meglio, ma era certo che Elena non avrebbe accettato, quindi iniziò semplicemente a coccolarla.
-Sai Damon, mi sei mancato tanto, lo so che ti sto facendo del male non riuscendo ad essere chiara- lui le posò un dito sulle labbra per farla tacere –Principessa, io ci sarò sempre per te, te l’ho promesso ricordi?- e in quel momento accadde qualcosa che Damon non si sarebbe mai aspettato.
Per la seconda volta in un giorno lei gli prese il viso tra le mani e lo baciò, non era un bacio dolce, c’era tutta la frustrazione dell’attesa e dei rimorsi in quel tocco, tutta la passione nascosta fino ad allora. Lui la prese tra le braccia e continuò a baciarla accarezzando quello splendido corpo e questa volta lei non sembrava volersi fermare ma Damon non poteva averla così, non voleva una notte, la voleva per sempre.
 
POV ELENA
 
Elena non sapeva esattamente cosa stava facendo, pensò semplicemente che lo voleva, che era stanca di ferire quei grandi occhi azzurri che per lei c’erano sempre stati, alle conseguenze avrebbe pensato l’indomani ma dopo che lui la baciò con passione e le accarezzò il corpo lo vide fermarsi, ricoprirla per bene e posarle un dolce bacio sulla guancia –Mia dolce principessa, quando sarà, se mai sarà, accadrà perche tu lo vorrai veramente anche il giorno dopo, e quello dopo… e quello dopo ancora.. io t amo- e le parole che uscirono dalla bocca di Elena erano ancora più stupefacenti, ma totalmente sincere –Anch io ti amo Damon- ne era certa, li amava entrambi, amava Damon e amava Stefan, in maniera diversa.
Solo che nell’ultimo periodo aveva come la sensazione che per quanto l’amore che provava per Stefan fosse puro e sincero, fosse anche più infantile, forse appartenente ad un passato al quale lei voleva aggrapparsi a tutti i costi, ma quello che sentiva per Damon era travolgente.
 
Si addormentarono così, l’uno nelle braccia dell’altro, forse sereni e completi per la prima volta. 
  
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