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Autore: ParanoidxX    16/04/2012    7 recensioni
-Congratulazioni- l’uomo riordinò i fogli delle analisi , guardando la ragazza. –Aspettate un bambino- sorrise , poi fece scivolare lo sguardo su Tom. –Tanti auguri- i suoi occhi divennero pieni di compassione.
Tom ricambiò il suo sguardo e iniziò un muto dialogo tra i due. “Dovrò sopportare voglie , pianti , isterie e folli manie omicide?” “esatto” , l’uomo in camice bianco annuì lentamente. Il chitarrista sospirò , lasciandosi scivolare sulla sedia.
Perché.. perchè non aveva usato quei dannati durex?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si ringrazia:

- HEDDYeTOM
- memy881
- Ginger Snaps

Bene bene bene. Nel prossimo capitolo verrà presentato un nuovo personaggio. Che ruolo avrà nella storia? Boooh.
Intanto godetevi questo v.v.
Buona lettura!






-Cos’è questo?- domandò , prendendo in mano la busta.

Il sole era ormai tramontato , la bella Los Angeles era immersa nelle tenebre estive. Dopo la chiamata di Romy , Bill e Klaus avevano aiutato Tom in quella disperata ricerca. Poi , verso le nove , avevano avuto la brillante e divertente idea di andare al bowling.

Certo , ci sarebbe andato anche lui se soltanto non avesse avuto una fidanzata incinta preda di una voglia assurda. Non poteva neanche pretendere che Bill gli stesse accanto anche in quel frangente , dopotutto aveva una sua vita da condurre e lui rispettava i suoi spazi.

Erano gemelli , si volevano bene ma ciò non implicava vivere sempre in simbiosi.

-Yogurt alla fragola , barrette con pezzetti di fragola..- Romy rovistò in quella busta bianca di supermercato. –Ma..dove sono le fragole?- lo guardò male –Intendo fragole sfuse- precisò.

-Non ci sono- mormorò , per poi incrociare il suo sguardo. –Non esistono fragole ad Agosto , Romy , capisci? E’ estate , le fragole non crescono in estate e posso spendere tutto il mio patrimonio , posso fare il giro del mondo ma NON le troverò MAI ad Agosto- Tom era evidentemente esaurito.

Beh , come biasimarlo? Chi non avrebbe un diavolo per capello dopo quasi sei ore di ricerca disperata? All’ultimo supermarket l’avevano perfino scambiato per uno con evidenti problemi mentali.

Volevano perfino chiamare la sicurezza!

-Non alzare la voce con me- rimbeccò lei , stizzita.

-Non ho alzato la voce , questo è alzare la voce- urlò l’ultima domanda –Io , invece , ho parlato con estrema calma- finì per far scemare la frase in sussurro.

-Mi stai scimmiottando?- inarcò un sopracciglio.

-Non oserei mai- alzò le mani in segno d’innocenza.

-Quanto sei stronzo- buttò la busta sul divano –Va a farti fottere. Ti ho chiesto solo due fragole , non la luna! Questa è una chiara dimostrazione..-

-Di che cosa?-

-Che tu odi le fragole!- urlò , scoppiando a piangere e salendo le scale di corsa.

Tom , dal canto suo , rimase ancora una volta basito. Senza parole. Rispondere in qualche modo sarebbe stato inutile , Romy era sempre stata testarda , figurarsi con il suo stato interessante come poteva risultare. Ne aveva la vaga idea , aveva avuto qualche dimostrazione e non intendeva litigare per una sciocchezza del genere.

Sospirò , massaggiandosi le tempie e ripetendosi di star calmo.

Una bella doccia sarebbe stato l’ideale , per questo salì al secondo piano , richiudendosi in bagno però.

Calmo. Doveva stare calmo. Mancavano solo cinque mesi.




Quando uscì dal box doccia , si asciugò , indossando semplicemente un paio di boxer. Faceva troppo caldo per mettersi una maglietta o qualcos’altro. Quella era l’estate più afosa mai vissuta in vita sua o , forse , era lui abituato al clima della Germania da non poter sopportare qualche grado in più.

Entrò in camera sua e , ciò che vide , lo fece sciogliere in un sorriso : Romy era seduta sul letto , a gambe incrociate , a sgranocchiare quelle famose barrette con pezzetti di fragola. Il viso rigato da lacrime , alla tv stavano trasmettendo Dumbo.

Dumbo?

-Romy..- la chiamò lentamente , avvicinandosi. –Non sei un po’ troppo grande per queste cose?- domandò cauto. La guardò , lei non rispose alla sua domanda , troppo rapita da quel classico Disney. Troppo grande? Forse aveva esagerato. Romy aveva spesso comportamenti infantili.

Lasciò perdere , andando a sedersi al bordo del letto. Non appena toccò il materasso, il cuscino lo colpì dritto in testa.

-Spostati , non riesco a guardare!- sbottò lei , imbronciata. Era un picasso : viso rigato da lacrime commosse , broncio arrabbiato , barretta per placare la fame. Insomma , qual’era il suo vero stato d’animo? Aveva voglia di tornare un po’ ai vecchi tempi.

-Hai osato colpirmi?- domandò retorico , fingendo una piccola minaccia.

-Si e ripeto , spostati , non vedo- ribadì senza problemi e , proprio mentre stava dando un altro morso allo snack , fu travolta da Tom che la strinse tra le braccia , iniziando a farle il solletico.

Rise forte , ogni parte del suo corpo era parecchio sensibile. Talmente giocarono che la merendina le cadde di mano , rovinando a terra , e , infine , si ritrovarono stesi sul letto lui sopra lei , attento , ovviamente , a non schiacciare troppo il pancino.

-Sei grande per vedere Dumbo- ridacchiò il chitarrista , dandole un bacino sul naso. Prese il telecomando , spegnendo la tv. Ora c’era solo la fioca luce lunare a illuminare i loro visi.

-Domani faremo yoga insieme- disse lei , annuendo vigorosamente.

-Y..yoga?- la guardò confuso. Ah si , yoga! Con quel cinese.

-Si , yoga di coppia. Serve molto anche a te , sei sull’orlo di un esaurimento nervoso o sbaglio?- sorrise divertita.

-E’ colpa tua se lo sono- borbottò , baciandole le labbra teneramente. Poi posò la testa tra il seno e il suo ventre rigonfio. Chiuse gli occhi , oltre al battito di Romy poteva sentire , piccolo e silenzioso , quello dei suoi bambini. –Hai paura?- domandò piano.

Romy gli posò una mano sul viso e sospirò profondamente – No- rispose. C’era da immaginarselo. Una ragazza forte come lei non aveva paura di nulla. –Non adesso , almeno-.

-Come , non adesso?-

-Ora è facile , Tom. Visite ogni tot. settimane , voglie , emotività a mille. Sono soltanto nove mesi. Quando nasceranno dovremo dare il meglio di noi e questo..sarà per tutta la vita. Almeno fin quando saranno grandi abbastanza-

Anche lei aveva paura , dunque? Anche lei pensava le stesse cose?

-Tu hai paura?- rimandò la domanda.

-No , pf. Figurarsi se Tom Kaulitz ha paura- si strinse nelle spalle , come sempre senza esternare le proprie emozioni.

La ragazza non rispose o almeno non subito. Passarono un’oretta buona in quella posizione , in religioso silenzio.

-Sarai il papà dell’anno- sussurrò poi , credendolo già addormentato.

Tom , però , era ancora sveglio. Sveglio e attento ad ascoltare ogni singolo movimento dei suoi piccoli.




-Su! SU!- Diè era diventato paonazzo , Tom lo stava facendo a dir poco irritare. –Chi. Su chi le braccia! Chi!- gli si avvicinò , prendendogli le braccia e alzandogliele verso l’alto.

-Io questo pinguino non riesco a capirlo!- sbottò il chitarrista , voltandosi verso la ragazza che , con eleganza , stava eseguendo una delle tante posizioni dello Yoga. La sedia.

Per Tom era uno.. sport? Uno sport inconcepibile , stupido , inutile e non adatto a lui. Anziché rilassarlo , quel cinese con quella sua voce da finocchio e il suo accento incomprensibile lo stava facendo uscire fuori dai gangheri.

-Dritta la chiena! Cozì! NO! Dritta!- urlò ancora , drizzandogli la spina dorsale.

-Eh , non toccarmi!- ribadì l’altro , allontanandosi di un passo.

-Ma tu essere completamente incompetente! Non sapele posizione più semplice è incocepito!- gesticolò farfugliando. Poi prese profondi respiri , asciugandosi la fronte con un fazzoletto che sempre portava in tasca.

-Se continui ad urlare non riesco a rilassarmi! Romy!- la richiamò come un bambino capriccioso.

-Tom!- rimbeccò lei , stufa di quel continuo bisticciare. Si sciolse dalla posizione della sedia , raggiungendolo. –E’ così difficile eseguire ciò che ti dice senza fiatare?-

Cosa? Era in colazione con quel pinguino?

-Non si capisce un cazzo quando parla questo maledetto giapponese-

-CINESE! Io venire dalla lontana Cina , achi?-

-E che significa Achi? Che cosa vuol dire questo “chi” che mette in tutte le frasi?-

Bill , intanto , si godeva lo spettacolo dalla cucina. Insomma era interessante , per non dire raro , divertente , unico , vedere suo fratello alle prese con una disciplina che proprio non gli stava.

Ce lo vedete Tom Kaulitz a fare yoga? No , appunto. Stentava perfino suo fratello gemello a crederci , se non lo stesse vedendo con i suoi occhi avrebbe riso nel sentire una cosa del genere.

In quel chiasso generale , perché sembrava di essere stati catapultati nell’asilo , il cellulare di Romy prese a squillare.

-Bill , tesoro , puoi rispondere tu?- domandò lei , intenta a placare quel bisticcio ma con scarsi risultati.

Il vocalist scrollò le spalle , alzandosi dalla sedia , posando la lattina di Redbull sul tavolo e cercando il cellulare della ..cognata?

-Pronto?- rispose , una volta trovato , portandoselo all’orecchio.

-Romy?- una voce femminile , alquanto contraddetta , rispose. –Che ti è successo alla voce?- Al ragazzo venne nuovamente da ridere. Che sbadato. –Non sono Romy sono Bill. Tu sei?-

-Bill Kaulitz?-

-Si , Bill Kaulitz-

Silenzio.

-Emh.. chi sei?- incalzò il moro.

-Ops , pardon. Sono Kimberly - rispose dolce la ragazza –E .. potrei parlare con Romy?- domandò , cortese.

-Romy?- Bill girò il viso per guardare il trio.

Tom minacciava Dié con un vaso in porcellana , il cinese continuava ad urlare cose come “Sei un essere assolutamente sgraziato , perfino le scimmie sono più coordinate di te” e il suo viso attraversava l’intera gamma cromatica; Romy , in tutto ciò , era tra i due , tenendoli a debita distanza per evitare lo scontro diretto.

-Sai- sorrise , divertito –Credo che ora sia parecchio occupata. Vuoi che le lasci un messaggio?-

-No è importante. Per favore , puoi dirle che sono al telefono?-

-Un momento- posò il cellulare sul ripiano , avvicinandosi a quel teatrino –Romy , c’è una certa…Kimberly al telefono e..-

-Ci mancava solo la francesina!- sbottò suo fratello , facendo roteare lo sguardo. Come come? Tom la conosceva e lui no? Di solito , anzi , sempre , avevano avuto le stesse identiche amicizie.

-Si , sarà arrivata all’aeroporto- constatò Romy , posando entrambe le mani sul braccio di Tom per invitare ad abbandonare l’arma impropria. –Solo che..- incrociò lo sguardo di Bill.

Tra loro c’era una strana e particolare empatia. Non era il suo migliore amico , pian piano era diventato il suo caro e dolce fratellino , sempre in grado di capirla anche quando non fiatava.

-Ho capito , vado a prenderla io. Come la riconosco?-

-Ha i capelli rossi- sorrise.

-Solo quello?-

-Fidati Bill. Capirai che è lei- annuii.

  
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