Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: mangakagirl    16/04/2012    4 recensioni
-Ma allora…- disse il professore stupito.
-Allora c’è un falso Kid- dissero all’unisono seri i due detective e il ladro fantasma.
-Dannazione!- imprecò Haibara – questo è l’ennesimo problema che va a sommarsi a quelli già esistenti-
-Già- disse Hattori sedendosi sul divano a braccia incrociate – e che facciamo riguardo Ran?-
-Lo so io…- disse Conan imitandolo -… Kid fingerà di essere me-
-Cosa?!- esclamarono tutti tranne Haibara.
(tratto dal cap 3)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Ran Mori, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Shinichi Kudo, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
12.
-Ran sveglia!- sbuffò Kazuha schioccando le dita davanti al viso dell’amica che aveva la testa fra le nuvole e non si muoveva ad infilarsi la maglia.
-SHHH!- sbraitò lei riprendendosi all’improvviso –Così sveglierai Conan!-
-Sono già sveglio- gracchiò il diretto interessato mettendosi a sedere sul futon e prese a stropicciarsi un occhio. Kazuha sorrise divertita.
-Bene, si passa al piano B!- Ma da quando erano davvero in un film di Mission Impossible?!
-Piano B?!- esclamarono in coro gli altri due strabuzzando gli occhi. “Ok, è decisamente impazzita!” pensò Ran guardandola preoccupata.
-Dobbiamo decidere cosa fare con le informazione di stanotte!- li illuminò lei come se fosse la cosa più ovvia del mondo -Ci sono diverse possibilità Ran: 1)Massacriamo il falso Kudo e Heiji di botte e poi ci facciamo dire dove tengono nascosto il vero Kudo…-
Conan sorrise pensando “Ohi-ohi,fortuna che io sono qua e sto tanto bene!”
-…2) diciamo a Kudo che sappiamo chi e poi lo massacriamo… - aggrottò le sopracciglia e aggiunse sovrappensiero -…Ma io Heiji lo voglio massacrare, quindi alla fine torniamo al piano 1… vabbè dettagli! 3)…- alzò tre dita davanti alla faccia stupita di Ran -…non li massacriamo, ma io ci rimarrei male, sappilo, e gli diciamo la verità. 4) non diciamo nulla. 5) …-
-FRENA! Frena!- la interruppe Ran agitando le mani davanti al viso – Ok, ammetto che l’idea di massacrarli mi alletta, ma non possiamo farlo!- Kazuha sbuffò delusa, incrociò le mani al petto e voltò lo sguardo di una bambina di sette anni.
-Brava Ran! Non potete farlo!” annuì Conan che già prevedeva di dover raccogliere i due amici col cucchiaino. Ran la guardò sbuffando e l’afferrò per le spalle costringendola a guardarla negli occhi.
-Senti, io ho un’altra idea: Hattori si fida di questo tipo e sono sicura che sa chi è veramente, quindi li lasceremo stare finchè non avranno sbattuto in galera il falso Kid, che mi sembra il pericolo maggiore per tutti. Appena sarà finito tutto noi incastreremo loro e li obbligheremo a sputare fuori tutta la verità- la lasciò e fece un passo indietro, alzò il braccio e le puntò la mano davanti col il dito indice e pollice tesi -Shinjitsuà hitsumo hitotsu!*- disse imitando il modo di come lo diceva Conan -*C’è solo una verità, non è vero Conan?- si voltò a guardarlo sorridendogli. Lui annuì pensando sconvolto con gli occhi ridotti a due trattini : “Mio Dio, è partita anche lei!”
-Quindi niente massacro- ribattè la ragazza del Kansai delusa.
-Non ancora, questo però non vuol dire che non dobbiamo fargli capire che noi sappiamo la verità…- la karateka sorrise melliflua -…anzi, darò una piccola dimostrazione al falso Kudo di quello che gli accadrà domani sera- Kazuha sorrise a sua volta e Conan pensò preoccupato “Mi conviene già oggi ordinare due belle bare in cui seppellirli …”
Scesero le scale e Kazuha si sentì improvvisamente arpionare per un braccio dall’amica che la costrinse a risalire parecchi gradini. La guardò interrogativa e Ran le spiegò sussurrando per non farsi udire dai ragazzi già in salotto:
-Ascolta, ti ringrazio moltissimo per avermi aiutata a cercare le prove contro Shinichi ma…- le sorrise mentre lei continuava a guardarla interrogativa -…Ho capito perché sei venuta a Tokyo: Heiji, giusto?- l’altra arrossì e cominciò a scuotere la testa con foga facendo sbattere la coda da una parte all’altra - L’ho capito, è inutile fare così! Senti, da quando sei qui non hai avuto più di due minuti per stare con lui quindi- le posò una mano sulla bocca per impedirle di parlare - oggi goditi la giornata con lui, te lo meriti! Io me la caverò benissimo con il falso Kudo –
-Ma…- bofonchiò Kazuha per dissentire ancora con la mano di Ran sulla bocca.
-Niente ma! Con me ci sarà anche Conan e poi devo dimostrargli cosa succede a chi si prende gioco di una campionessa nazionale, no?- le ammiccò sorridente e levò la mano dalla bocca. La ragazza del Kansai sorrise e la stritolò riconoscente mentre Conan alzava gli occhi al cielo “Ragazze! Chi le capisce si merita tutta la mia stima, anche se fosse un sostenitore di Ellery Queen!”
Kazuha la lasciò andare e scese in salotto per proporre la cosa ad Heiji, mentre Ran la osservò allontanarsi con aria sorridente ma malinconica. L’ex liceale notò il suo cambiamento di umore. “So cosa stai pensando Ran, ma un giorno anche noi saremo felici come loro…” Kid passò davanti alla scala proprio mentre loro finirono di scenderla; lo guardò con una strana aria felice e il liceale pensò “Te l’avevo detto che se ti fossi dichiarato ti saresti sentito più leggero, no?”. Il ladro rivolse un sorriso radioso anche a Ran, che gli rispose, stranamente, allo stesso modo.
-Ciao!- la salutò.
-Ciao- rispose lei serena –ti senti bene ora che ti sei liberato di quel grande peso?- Kid arrossì e si ricordò che lei e la pazza dagli occhi verdi, la chiamava così ora, avevano sentito tutto da dietro la loro porta.
-A che ti riferisci?- domandò facendo finta di niente.
Ran portò le mani dietro la schiena, piegò il busto in avanti, come aveva fatto la prima volta che aveva visto Conan da Agasa, i capelli caddero tutti da una sola parte, e gli sorrise ancora.
-Nulla, nulla- rispose divertita –Oggi Hattori e Kazuha saranno estremamente occupati, quindi che ne dici di fare un giretto? Così, giusto per fare luce sulle ultime novità …-
Kaito deglutì. “Le ultime scoperte sul falso Kid o sul falso Kudo? È troppo sveglia ‘sta ragazza! Mi chiedo come ancora non abbia fatto a capire chi è Kudo veramente!” pensò tornando al tipico comportamente “alla Kudo”.
-Perché no…- rispose sorridendole non curante come Shinichi era solito fare.
*  *  *
-Heiji- lo chiamò la ragazza mentre faceva noiosamente zapping con il telecomando. Lui emise un semplice grugnito per dirle che l’ascoltava e aspettò che parlasse, ma visto che non accadde nulla, spense il televisore e si voltò a guardarla. La ragazza, seduta accanto a lui, si morse il labbro inferiore fissando nervosa la mano stretta a pugno sopra il suo ginocchio.
-Allora?- domandò il ragazzo quasi temendo che volesse parlare di ciò che aveva sentito quello notte dalla camera.
-Emm, ecco…- sospirò lei fissandolo finalmente negli occhi -…da quando sono arrivata non abbiamo avuto modo di parlare e stare insieme, quindi ho pensato che, se ti va, potremmo uscire un po’…-
Heiji quasi non l’ascoltava: era rapito dai suoi bellissimi occhi verde smeraldo che lo fissavano speranzosi di un “sì” come risposta, dalle sue labbra rosa e carnose che bramava da tempo, dalle sue guance leggermente arrossate per l’imbarazzo e dai suoi ciuffi che ricadevano ribelli su fronte e tempie. Lei si spostò proprio uno di questi frettolosamente dall’imbarazzo di quel silenzio e lo richiamò alla realtà: era pazzesco quanto la sua bellezza sapesse catturarlo, pensò che sarebbe stato disposto a rinunciare a tutto pur di proteggerla e saperla felice…
-Certo- le sorrise illuminandole il volto di contentezza mentre gli occhi brillarono soddisfatti come stelle nella notte.
-Allora prendo il cellulare e andiamo- si alzò dal divano poi la sua espressione mutò in una preoccupata –A proposito, dove andiamo?- aveva paura che non avendo una meta lui rinunciasse all’uscita.
-Ovunque, basta che tu sia con me- le sussurrò e si stupì di non essere avvampato mentre lei sorrideva e si allontanava rossa come un pomodoro. Raggiunse Ran che parlava con Kid e disse euforica:
-Io e Heiji usciamo davvero! Oh, ciao emm…- si soffermò a guardare Kaito per la prima volta quel giorno -…non so più come chiamarti ora, comunque per adesso sarai Kudo…- il ragazzo la fissò allibito ma lei aveva già risalito tutte le scale prima che potesse ribattere.
-Allora…- Ran richiamò la sua attenzione -…andiamo anche noi?-
*  *  *
Ran non fece caso al venticello fresco e fastidioso che soffiava quella mattina, entrò sorridente nel centro commerciale seguita da Kaito e Conan.
-Oh, io adoro questa gelateria!- esclamò gioiosa indicando un delizioso negozietto colorato –Anche a Shinichi piaceva molto…- aggiunse mentre il sorriso spariva lentamente.
-Ma guarda che mi piace ancora, perché parli al passato?- Kid lo domandò atteggiandosi come il vero Kudo e si avvicinò alla ragazza che stava appoggiata con la schiena ad una parete.
-Sai che non mi piacciono le bugie?- chiese sorridendogli melliflua lei - Specie se la verità la vengo a scoprire da sola e nessuno ammette di averle dette…- lo afferrò per un polso velocemente cogliendolo alla sprovvista e, con un rapido movimento di Karate degno della campionessa nazionale, lo sbattè contro il muro intrappolandolo con il suo corpo. Gli sorrise ancora e si avvicinò fino ad essere a pochi centimentri dal suo viso mentre lui deglutiva paonazzo in volto. “Mio Dio, mi vorrà violentare?!” si domandò Kid mentre sentiva il battito crescere dall’agitazione. Conan osservò la scena poco sorpreso: se l’aspettava una mossa del genere, specie perché Ran l’aveva usata più volte anche con lui quando faceva il furbo con altre ragazze.
-Quindi, fossi in te, eviterei di peggiorare la tua situazione, Shinichi- sottolineò il nome stringendo la presa attorno al polso mentre lui deglutì cercando di mantere la sua bella faccia da poker.
-Ran, ho il polso in cancrena- le fece notare muovendo difficoltosamente le dita della mano, ma lei lo fulminò ossrvando i suoi occhi azzurri come se ci stesse leggendo dentro.
-Ran-neechan- la chiamò Conan per tirare fuori da quella situazione scomoda l’amico -Prendiamo il gelato?-
-Ma certo tesoro- rispose lei stringendo più forte il polso di Kid, poi lo mollò di fretta e prese in braccio Conan tornando sorridente. Entrò nella gelateria e, accorgendosi che Kaito non la stava seguendo, sporse la testa del negozio e chiese come se nulla fosse successo:
-Tu non vieni?-
Il ragazzo la raggiunse e pensò guardandosi attorno “Sa tutto, ma ancora non vuole rivelare le sue carte…”
*  *  *
Kazuha allontanò gli occhi dal binocolo grazie alla quale aveva osservato tutta la città di Tokyo, il monte Fuji e il monte Tsukaba. Si appoggiò al davanzale della vetrata e guardò radiosa Heiji.
-Da qui la vista è fantastica! Non eravamo mai saliti al punto di osservazione che si trova a 250m! Anzi, non eravamo mai saliti sulla torre di Tokyo da soli…- disse serena.
-Già- rispose Heiji avvicinandosi a lei, che cambiò improvvisamente espressione stupendolo.
-Che succede?- domandò preoccupato.
-Mi dispiace per ieri, ecco…- Kazuha si morse il labbro inferiore -…non mi sarei dovuta infuriare con te non appena ti ho visto…- lo guardò dispiaciutissima -…tu però hai fatto finta di nulla e mi hai lasciata sfogare. Scusa Heiji-
Il ragazzo fissò di nuovo i suoi dolci occhioni verdi e ne rimase incantato come poco prima: somigliavano a smeraldi che lo osservavano ancora speranzosi del suo perdono. Dio, quanto era bella! Fu un movimento involontario quello che seguì: allungò le braccia afferrandola per la vita e la appoggiò al suo petto come il giorno prima. Qualche secondo dopo lei alzò la testa e lui si perse nuovamente ad osservare i suoi occhi, le gote arrossate, i ciuffi ribelli che cadevano sulla fronte e le sue labbra. Quanto tempo che le osservava bramandole segretamente. Fu un altro movimento involontario: avvicinò lentamente il viso al suo, notando con piacere che lei faceva lo stesso. Fecero incontrare per la prima volta le loro labbra. Fu inghiottito dall’oblio e i sensi smisero di funzionare: sentiva solo il battito dei loro cuori all’unisono, il suo dolce profumo alla mora che riempiva ogni centimentro del suo corpo, il tiepido calore delle loro labbra posate l’una sulle altre e la sua schiena liscia sotto le dita. Durò un eternità, o forse solo un secondo, finchè non si staccarono, malgrado fosse l’ultima cosa che desiderassero al mondo, per riprendere fiato. Heiji si incantò ancora ad ammirarla e capì che non c’era momento migliore per rivelarle ciò che le nascondeva da tempo.
-Ti amo- le disse dolcemente. Un sorriso si allargò sul viso di Kazuha ed il ragazzo notò per la prima volta che entrambi erano molto accaldati, visto che lei aveva le guance in fiamme e lui sentiva le sue bollenti.
-Ti amo anch’io- sussurrò la ragazza prima di congiungere le mani dietro al suo collo, incollare il petto al suo e baciarlo passionalmente. Heiji la strinse più a sé e entrambi ignorarono i fischi compiaciuti e gli “ohh che teneri!” delle persone attorno a loro.
In quel momento esistevano solo loro: per Heiji c’era solo Kazuha e per Kazuha c’era solo Heiji, il ragazzo che amava da sempre…

 
n.Dell’autrice: AHAHAH! Sììììììììì, proprio come sembra (nn state sognando), si sono baciati! Heiji e Kazuha, per tutti i fan della coppia, si sono finalmente baciati e dichiarati!! Peppepereppepè! Credevate che li avrei lasciati soli e soletti x tutta la fict???? Assolutamente no!! E hanno fatto bene a baciarsi!!  Io amo anke la loro coppia!!! Mi fanno scassare dal ridere!!! ( Ma ricordo a tutti ke io sn 1 GRANDISSIMA FAN DELLA COPPIA RAN x SHINICHI!!  4 EVER!!) Ve lo aspettavate ke sarebbe successo così all’improvviso??? Qst è la domanda che mi preme di più, quindi fatemi sapere per favore *---*!!! Ringrazio cm al solito Kaity e Sherry Myano! Arigatò!! v.v (inchino!) v.v e al prox capitolo! Mangakagirl!!
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: mangakagirl