Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: scheggia18    16/04/2012    1 recensioni
Allison è la protagonista di questa storia. Una ragazza interessata allo studio, alla lettura e alla sua amica Francine. Ma è proprio nella monotonia di tutti i giorni che accade qualcosa di inaspettato che può cambiare il corso dei giorni. Sarà allora che dovrà scegliere tra il “tenere i piedi per terra” o vivere una vita diversa, piena di avventura, emozione e passione. Ma si tratta realmente di una scelta? Forse in cuor suo Allie l’ha sempre saputo da che parte stare…
“Francine prese il quaderno degli appunti e copiò alcune cose sul suo quaderno e io uscii il mio piccolo album dove racchiudevo alcuni schizzi.Mi piaceva stare seduta li, con la mia migliore amica e racchiudere in un disegno le scene che vedevo […] Ma in quel momento mi colpì in particolare una scena: c’era un ragazzo in lontananza che stava steso su una panchina, con dei fogli che gli coprivano il viso e il fodero di una chitarra appoggiata addosso a lui. Alcuni piccioni gli giravano intorno, come se fosse un corpo abbandonato. Così presi il mio gessetto e decisi di raffigurare quell’immagine…”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

VI CAPITOLO

Il compleanno di Micheal, il nostro caro amico di lezione che ci passava sempre gli appunti, era quasi arrivato così decidemmo di incontrarci per scegliere il regalo perfetto.Io avevo un po’ di tempo libero prima di iniziare a lavorare e così ci incontrammo vicino casa sua e decidemmo dove andare. Francine da quel giorno in cui mi rivelò il motivo delle sue precedenti sofferenze, mi sembrò rinata. Aveva voglia di fare tante cose, di uscire, di andare a concerti rock,di farsi un tatuaggio ma per quanto riguarda Leonard per lei era ormai un discorsco Tabù. Ci vedevamo sempre più spesso, io ero più occupata del solito a causa del mio nuovo lavoro e lei in cerca di un passatempo. Sua madre l’aveva minacciata di fargli abbandonare gli studi se quest’anno non dava almeno un esame. Frans non voleva andare all’università, lo aveva fatto per seguire me, anche se non lo ammetterebbe mai, la sua vera passione sarebbe quella di aprirsi un negozio per conto suo.
Era emozionata di andare a prendere il regalo a Micheal(Micky come diveva lei) perché ultimamente le era stato vicino e l’aveva aiuta a studiare, perciò fargli un regalo significava mostrare la sua gratitudine in qualche modo.
Io optai per una maglietta ma lei la riteneva troppo personale
“Non conosco la taglia”
Mi disse perplessa
“Ma dai più o meno te ne vai a intuito, secondo me indossa una L”
“Mio padre indossa una L, perché lo fai così grosso??”
“Non è certo magro”
“bè è robusto, dovuto magari all’interruzione dei suoi allenamenti in palestra”
Micheal era un ragazzo alto e quindi proporzionato. Non era grosso ma a primo acchito sembravo un colosso spaventoso che però da vicino si riduceva a un ragazzo come gli altri.
“E tu come fai a saperlo? Siete diventati così intimi?”
La presi in giro. Lei diventò subito rossa, Micheal era l’unico a farle quell’effetto e cambiò subito argomento
“Io direi qualcosa di elettronica, che so un lettore mp3… ma sicuramente ce l’avrà… uffa è un problema!”
“Sai quali sono i suoi artisti preferiti? Così si potrebbe prendere un cd che ne dici?”
“Sei un genio! Ottima idea, mi sembra una via di mezzo più che opportuna, non è personale ma neanche troppo superficiale.. io so che gli piace quel gruppo che fa quella musica lenta, sottona… non mi viene il nome! E’ un gruppo vecchiotto, il nome della band inizia con il cognome del mio attore preferito!
La guardai con aria mortificata, Francine non solo non capiva molto di musica ma non si rendeva conto della sua ignoranza da dire quelle parole a voce alta. Io ormai ero arresa.
“Si chiamano Smiths e non ricordo quante volte te l’ho ripetuto”
Le dissi entrando nel primo centro musica delle vicinanze. Facemmo un giro per il negozio. Francine alzava delle copertine di album e mi faceva una smorfia sapendo che le conoscevo tutte. Il negozio era abbastanza grande così decidemmo di dividerci anche perché io volevo vedere se trovavo qualche nuovo cd per la macchina.Andai al piano di sopra sapendo che era riservato alle novità. C’era un’artista che mi incurriosiva ascoltare ed ero intenzionata a comprare il suo cd. Girai tra gli scaffali e mi soffermai a leggere qualche titolo di canzone. Poi vidi uno scaffale dedicato alle canzoni che hanno fatto la storia. C’erano album dei Pink Floyd, Beatles, U2, Guns and Roses,Genesis e poi nascosto tra altri cd c’era quello degli Smiths con la raccolta “greatest hits” ed era proprio quella che stavamo cercando. Prima di avvisare Francine che avevo trovato il cd finii di fare il giro nel negozio. Intravidi lo scaffale con scritto “novità” e mi avvicinai. Lessi rapidamente i titoli degli album e degli artisti soffermando la mia attenzione su quella scritta bianca con lo sfondo celeste. “Lana Del Rey” . Ero emozionata di averlo tra le mani e poterlo acquistare finalmente. Mentre poggiai le mani sul cd me lo vidi sfilare da sotto il naso e la sorpresa più grande fu che era proprio l’ultimo. Mi girai di scatto verso quel ragazzo che prese il cd noncurante.
“Ehm scusami, veramente lo stavo prendendo io”
Si guardò intorno ignaro che mi riferivo a lui o forse si stava prendendo gioco di me
“Dici a me?”
Il negozio non era certo vuoto ma in quel reparto c’era solo qualche persona un po’ più distante. Gli feci un sorriso sarcastico. E guardai l’album
“Stavo per prendere io il cd quando me l’ha tolto da sotto il naso”
“ah mi scusi..”
Utilizzò il mio stesso tono per farmi il verso. Mi prendeva in giro perché stavo usando un tono non confidenziale, come era giusto che fosse.
“Se non era l’ultimo glielo avrei ceduto volentieri”
“A maggior ragione insisto affichè me lo ridia”
“Ridia… questo vuol dire che prima era in suo possesso, invece a me non risulta sia così.. io l’ho visto e sono stato più veloce di lei a prenderlo tutto qui”
Volevo quel cd a tutti i costi anche perché quella era l’unica occasione per poterlo acquistare e di farmelo sfuggire così proprio non mi andava. Cercai di essere pacifica e di riprovarci con le buone. Il ragazzo era li che aspettava con le braccia conserte in attesa di una mia replica. Era evidentemente divertito mentre io non nascondevo l’irritazione.
“Suvvia, non mi sembra il tipo che ascolta questo genere musicale”
“E da cosa lo deduce? Dal mio modo di vestire? Dal mio modo di parlare per caso?”
Feci caso ai particolari del suo modo di vestire solo dopo le sue dichiarazioni. Infatti indossava un pantalone verde militare abbinato con una maglietta e scarponcini marroni. Aveva al collo una collana con delle pietre e un anello al pollice della mano destra.Aveva i capelli ricci e un po’ lunghi spettinati ed era evidente l’origine della barba. Mi giustificai immediatamente per non sembrare coatta anche se il mio abbigliamento rispondeva da solo. Non ero di certo vestita troppo vistosa ma neanche “elegante”. Avevo una magliettina bianca e un pantalone della tuta a mò di leggins abbinato con delle converse bianche.
“No, non volevo dire questo. Avevo provato solo a indovinare”
Scoppiò a ridere ma questa volta in maniera più rumorosa. Mi sentii ridicola e in quel momento decisi di approfittare. Appena si distrasse mi lanciai sul cd e cercai di toglierglielo dalle mani. Il ragazzo quando si rese conto di ciò che stavo facendo rimase stupido e tranquillo strinse più forte la mano. Mi ritrovai con le mani intorno alle sue dite e il suo sguardo puntato sulla mia faccia. Così alzai la testa e lo ritrovai a ridere.
“Ma cosa vuoi fare? Credo proprio che non sei brava a capire le persone, non te l’avrei mai lasciato prendere così”
Ero a pochi centimetri dal suo viso e mi sentii divampare la guancie di rosso. La mie mani erano ancora concentrate nella sua mano e il contatto con la sua pelle calda e dura mi fece rabbrividire, quando ne presi coscienza. Lasciai la presa e mi allontanai silenziosa. Lui era ancora divertito e mostrava i suoi denti bianchi ancora avvolto dalla risate.
“Sai te l’avrei lasciato volentieri, mi dispiace non darti il cd devi terenci parecchio, ma purtroppo non è a me e quindi non posso fare a meno di prenderlo, ti andrà meglio la prossima volta”
Mi disse allontanandosi e lanciandomi un ultimo sorriso questa volta più dolce, sincero.
Mi ci vollero pochi secondi per riprendermi. Ero avvolta da nervosismo e imbarazzo. Il mio orgoglio era stato calpestato, messo sotto i piedi e io non lo potevo accettare. D'altronde non potevo fare niente. Presi il cd dei Smiths e scesi giù in cerca di Francine.
 
Ero sola al negozio, perché zia Carol doveva passare una visita medica. Era una giornata abbastanza piatta, venivano poche persone e quindi avevo ben poco da fare. Decisi di sistemare i nuovi arrivi uscendoli dagli scatoloni che avevano riempito uno spazio troppo ampio del negozio. Iniziai dal reparto maschile poiché c’erano meno cose. Mentre piegavo le robe e le sistemavo nello scaffale sentii squillare il telefono. Mi precipitai a rispondere inciampando nella sedia. Risposi senza vedere chi fosse sul display.
“Pronto Allison?!”
Era una voce maschile. Nonostante non avevo mai parlato al telefono con questa persona, conoscevo bene la sua voce.
“Si”
Gli risposi semplicemente
“Non mi hai riconosciuto?”
“Si certo che ti ho riconosciuto.. cosa ce?”
Ero seccata ma lui non ci fece caso
“Bè non ci siamo visti più da quel giorno e mi chiedevo come stai”
“è carino da parte tua preoccuparti di sapere come sto dopo quasi tre settimane”
Ridacchiò. Continuava a non rendersi conto di quanto mi aveva infastidito quella chiamata, ma orgoglioso com’era doveva ottenere quello che voleva e quando voleva lui. Per questo aveva aspettato a farsi vivo, semplicemente perché non aveva voglia di farlo prima.
“Non avevo il tuo numero e ci è voluto un po’ per trovare qualcuno disposto a darmelo.. ma non ti preoccupare il mio pensiero era sempre per te in questi…giorni”
Voleva essere riduttivo sostituendo “giorni” a “settimane”
“Mi sento lusingata”
“Ti ho chiamata per farmi perdonare per l’altra volta”
Cambiò discorso arrivando al vero motivo per cui si era fatto vivo.Non sapevo cosa rispondere, mi aveva spiazzata.Ero rimasta male per quel giorno, mi sono sentita presa in giro. Avevo anche promesso a me stessa che non gli avrei permesso di farmi fare un’altra figuraccia del genere. È stata anche colpa sua se quel giorno ho bevuto qualche bicchierino di troppo quando per me uno era anche tanto.
“Ehi ci sei?”
“Si si scusami.. quindi cosa vuoi dire?”
“Che ne dici se una sera di queste andiamo al cinema o ti porto a cena? Ti prometto che questa volta sarà senza interruzione da parte di nessuno”
Mi risalirono in mente le parole di Harry “questa sera se la cava anche senza di me” . Evidentemente aveva concluso la serata in bellezza così come le serate successive e adesso voleva concludere anche con me?! Certo lui era il tipo da fare una cosa del genere e io il più delle volte non ero un tipo da dare una seconda possibilità.
“Non credo sia il caso”
Gli dissi semplicemente. Non volevo accettare il suo invito perché non avevo nessuna intenzione di essere una delle tante.
“Dai cosa ti costa? Ti chiedo solo una serata, vedrai ci divertiremo”
Non si arrendeva mai, riusciva ad ottenere sempre ciò che voleva o meglio quasi sempre.
“Davvero non lo dico per ripicca ma sono molto impegnata con lo studio, il lavoro…”
“Ti verrò incontro.. tu mi dici un’orario e io lo accetterò! Qualsiasi ora, anche di notte se necessario”
“Non saprei davvero”
Era evidente che non ero brava a decidermi ne tanto meno a dare una risposta certa a una persona che attendeva la risposta contraria di ciò che realmente pensavo.
“Dai facciamo così… dimmi dove lavori che appena finisci passo a prenderti da li”
Senza che me ne rendessi veramente conto gli avevo dato l’indirizzo.Mi diede appuntamento dinnanzi al negozio verso le 9, orario in cui  di solito lo chiudevo.
Tornai a casa e non avendo fame mi chiusi nella mia stanza. Pensavo a come sarebbe stata la serata di domani. Non ero tutt’ora convinta di quell’appuntamento, ammesso che si trattava di questo. Volevo chiamare Francine per sfogarmi un po’ e chiederle consiglio, ma dato che non era una cosa importante volevo trovare una soluzione da sola. In realtà il mio istinto mi diceva di incontrarlo e provare a conoscerlo meglio, se anche questa volta capitava qualcosa che potesse infastidirmi avrei reagito di conseguenza. D’altro canto c’era la ragione, che prevaleva su di me, mi diceva di non andare, di farmi desiderare almeno un po’, in modo da poter capire se realmente era interessato da guadagnarsi la mia fiducia. Era inutile continuare a torturarmi con questi pensieri, avrei deciso al momento. Così mi misi il pigiama e andai a letto. Non ebbi il tempo di pensare ad altro che mi addormentai. I miei pensieri viaggiarono in fretta dando al sogno un’aspetto realistico.

Buonasera!! Ho pubblicato il capitolo appena ho avuto un pò di tempo.
Allora che ne pensate? Io confesso che quando l'ho scritto, l'ho amato molto. Mi piaceva la presenza di questo ragazzo!
Però devo ammettere che rileggendolo non so cosa pensare, davvero.
Ditemi voi cosa ne pensate, vi piace o no?
Ringrazio come sempre le persone che mi aggiungono tra le preferite, seguite o da ricordare. Grazie davvero ragazze! Non sapete quanto mi faccia piacere, ed è questo che mi spinge a continuare a scrivere.
Anche se mi piacerebbe ricevere delle recensioni per capire il vostro pensiero. Ho notato che ci sono ragazze che in un certo senso si nascondono.
Io sono la prima a seguire delle storie senza lasciare commenti, quindi capisco l'imbarazzo e tutto il resto.
Quindi se vi va fatelo altrimenti non fa niente! :)
Dopo i ringraziamenti vi lascio. Spero di aggiornare presto, ma non so proprio.
Comunque cercherò di collegarmi con il cellulare magari, per rispondere a messaggi privati o ad eventuali recensioni.
Ciao a tutti!! Un bacio Scheggia ;)
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: scheggia18