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Autore: Acetona    16/04/2012    0 recensioni
Quando niente va per il verso giusto un po' di Felix Felicis aggiusta tutto.
Santana, capo della squadra di Quidditch della sua casa, per punizione deve fare da tutor a Brittany.
Quinn, anche lei capo della squadra della sua casa, é in rivalità con Santana per qualsiasi cosa.
Dal capitolo 6:
-Puck ha ragione Britt.- disse Santana. – Io... io non so amare. Non so amare e non voglio rovinare tutto.- Santana abbassò di nuovo la testa, ma Brittany le prese la mano.
- Io ti amo San.- disse Brittany.
Santana-Serpeverde
Quinn-Corvonero
Brittany-Tassorosso
Rachel-Grifondoro
Faberry nei capitoli a seguire.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2

 

Ciò che infastidiva di più Santana, era il chiacchiericcio che c’era nella grande sala comune... il frastuono delle risate e degli scherzi, il rumore di piatti e bicchieri, tutto questo rumore le dava fastidio, era per questo che lei faceva colazione sempre da sola. Puck si era abituato, ed é per questo che ogni mattina, lasciava Santana fare colazione da sola. Lui sapeva che Santana non molto socievole, ma al contrario degli altri, non aveva mai pensato che lei fosse una cattiva persona...

Santana era nella grande sala comune, sola... ma questa volta era differente, la giovane ragazza osservava attentamente la tavola dei Tassorosso, cercando qualcosa... o meglio qualcuno.

Lei era lì, i suoi capelli biondi e i suoi occhi azzurri la distinguevano dagli altri... almeno era questo quello che pensava Santana. La mora guardava Brittany che parlava con molta energia ai suoi compagni. Santana credette di riconoscerne qualcuno, i giocatori di Quidditch erano le persone che conosceva di più... in realtà lei conosceva solo loro.

Riconobbe un certo Sam... con la bocca che aveva, sarebbe stato impossibile non riconoscerlo. Vicino a lui c’erano due giovani asiatici, e accanto a loro si trovava Brittany.

-Hey San...- disse Puck, che fece sobbalzare Santana – Wow, tranquilla!

-Che vuoi Puck?- gli domanda un po’ scocciata.

-Che cosa stai guardando?

-Non sono affari che ti riguardano.

-Qualcuno piace a Santana Lopez? – continuava a disturbarla lui.

-Noah, é ora che cresca un po’. – disse lei cercando di non apparire turbata.

-É quello con la bocca enorme? O l’asiatico? O quello grasso laggiù?

-Basta Noah, non sto guardando nessuno, in più dovresti già essertene andato o arriverai in ritardo al corso di Divinazione.

-Rovini sempre anche la minima distrazione Lopez. – le disse il ragazzo.

Santana gli rivolse un sorriso beffardo. Il ragazzo gliene rivolse uno cercando di imitarla, mentre si allontanava, ma improvvisamente si girò – Abbiamo l’allenamento oggi?

-Si Puckerman. Alle 17. Se arrivi in ritardo...

-Lo so, lo so... crucio.- rise lui.

-Esattamente.- disse lei guardando di nuovo la tavola dei Tassorosso. Ma si accorse che lei non era più là. Maledisse in silenzio, prese le sue cose e si diresse al suo primo corso.

Cura delle creature magiche, non era mai stato il suo forte... detestava questo corso. Ma la cosa che odiava di più era che doveva assistere al corso con i Grifondoro... argh Grifondoro.

-Professor Hagrid, siete sicuro che non ci faremo male se questo Snarkly (capitolo 6 HP e il prigioniero di Azkaban) ci tocca?- chiese una giovane Grifondoro. Santana la riconobbe subito, era Rachel Berry... era lei che commentava le partite di Quidditch- sinceramente non voglio correre rischi inutili.

-Pff... non ti succederà nulla.- disse Santana.

-La signorina Lopez ha ragione, non vi succederà nulla... Gli Snarkly sono delle creature inoffensive.- disse Hagrid.

Santana semplicemente alzò gli occhi al cielo, non ce la faceva più... I Grifondoro le facevano perdere la pazienza, e questa Rachel voleva sempre al centro dell’attenzione, e inoltre era sempre a piangere per un certo Finn... quel ragazzo era... era sgradevole, Santana non poteva descriverlo diversamente. Finn era il fratellastro di un ragazzo gay... Kurt. Argh, mezzo sangue, pensò Santana. Tutti questi Grifondoro non stavano mai fermi, erano sempre in giro a cantare e a fare rumore...

Senza che lei se ne rendesse conto, la lezione era già finita. Si incamminò in fretta verso il castello, tutto quello che desiderava era andare nella sala comune e non fare nulla. Ma improvvisamente si ricordò che doveva fare una lezione di Pozioni con la biondina. Cambiò direzione e si avviò verso la biblioteca.

Non ci mise molto ad arrivare, e trovò la ragazza seduta mentre leggeva un libro. Appena la vide, la bionda sorrise.

-Scusa per il ritardo.- disse Santana.

-Non fa niente, non sono arrivata da molto.- disse lei sorridendo. – Ciao Santana Lopez.

-Ciao Brittany- la salutò sorridendo. – puoi chiamarmi Santana, il ‘Lopez’ non é necessario.

-D’accordo Santana.

-Molto bene, inizieremo con delle pozioni semplici.- disse Santana.

Dopo alcuni minuti, Santana fece qualche domanda a Brittany per vedere se aveva capito quello che aveva appena finito di spiegarle. Brittany rispose correttamente a tutte le domande e Santana non poté imperdirsi di sorridere.

-Sei una brava insegnante.- disse Brittany sorridendo alla mora.

-Grazie.- disse Santana abbassando la testa.

-Ti hanno mai detto che hai degli occhi bellissimi?

-Scusa?

-Hai degli occhi bellissimi.- ripeté Brittany. Santana restò con la testa abbassata, ma Brittany si chinò per vedere i suoi occhi. – Questo é poco ma sicuro.

-Devo andare...- disse rapidamente Santana.- eh...domani alle 15.- disse uscendo velocemente dalla biblioteca.

Che tipo di persona può dire questo genere di cose... in tutti quegli anni, nessuno le aveva mai detto delle cose gentili... forse in parte era colpa sua... quasi tutti avevano paura di lei e ne era contenta, ma pensava anche al fatto che nessuno le aveva mai chiesto di uscire, e nessuno le aveva detto qualcosa di così dolce proprio come veniva di fare quella ragazza.

Senza che se ne rendesse conto, si trovò già davanti la porta segreta dietro la quale si trovava la casa dei Serpeverde. Pronunciò la parola d’ordine e entrò rapidamente, guardò l’ora e si rese conto che le restavano 15 minuti per arrivare al campo da Quidditch, infatti salì le scale quattro a quattro fino alla sua camera, si cambiò e prese la sua scopa.

Si chiedeva sempre perché doveva correre ogni volta, perché non poteva ballare tranquillamente come Brittany nei corridoi... perché pensava a Brittany?

Quando arrivò, vide i suoi Serpeverde che si stavano riscaldando, si sentì un po’ sollevata perché almeno quei giovani mostravano un po’ di entusiasmo.

-Bene ragazzi, avvicinatevi.- disse Santana interrompendo il riscaldamento dei ragazzi che si avvicinarono tutti.- Voglio che sappiate che venerdì… massacreremo i Corvonero. E questa coppa é la nostra.- un grande gridò si alzò e Santana, per la prima volta dopo tanto tempo, si commosse.- Forza, montate sulle vostre scope... mercoledi vi dirò chi farà parte della squadra di venerdì.- tutti obbedirono, eccetto Puck che le si avvicinò.

-Hey San... perché sei così felice?

-Di cosa parli Puckerman, sono come al solito.- disse lei rapidamente, mentre il ragazzo aggrottava le sopracciglia. – Vai ad allenarti altrimenti non farai parte della squadra.- gli disse salendo sulla sua scopa e dirigendosi al centro del terreno.

Era da molto che Santana voleva diventare capitano, da quando Raptor era partito da Hogwarts, e i suoi compagni di squadra aveva deciso di nominarla capitano, adesso lei non era più solamente una cacciatrice, certo che no. Santana non voleva accettarlo, ma giocare a Quidditch era il solo modo che aveva per sentirsi speciale, tutti la rispettavano et avevano fiducia nelle sue decisioni.

 

Mentre volava, guardando i suoi compagni che si allenavano, notò qualcuno che li osservava, a cui una capigliatura bionda che riusciva a vedere, Fabray... la prima persona a cui pensò e una furia incontrollabile la invase, mentre volando si dirigeva dove era seduta la ragazza.

-Santana, che succede?- sentì Puck che la seguì gridando. Ma aveva ovviamente deciso di ignorarlo.

Quando arrivò alle tribune, vide che la giovane ragazza in realtà era Brittany. La sua rabbia sparì immediatamente, ma si rese conto che tutti i suoi compagni la stavano guardando, e sapevano che nessuno aveva il diritto di assistere agli allenamenti delle altre case... e si fidavano ciecamente di Santana per risolvere quel problema.

-Che cosa ci fai qui?- le chiese Santana cercando di non sembrare in imbarazzo. – Chi ti ha mandato a spiarci?

-Nessuno... nessuno mi ha mandato qui, volevo solo vedervi giocare.

-Perché mai dovrei crederti... tu sei una Tassorosso.

-Non ho fatto nulla di male.

-É meglio che te ne vai.- disse Santana con un tono serio, lei sapeva che gli altri la stavano osservando. Ma non poteva comportarsi in maniera cattiva con lei – Per favore- aggiunse quasi sussurrando.

-Va bene.- disse Brittany, e se ne andò velocemente.

Santana ritornò al centro del terreno, non sapeva perché si sentiva così in colpa. Sapeva che Brittany non avrebbe mai fatto nulla di male. I suoi compagni le diedero delle pacche sulla schiena e l’applaudirono.

-Ben fatto Lopez- disse un ragazzo di nome Bradley- sapevamo che questa Tassorosso se ne sarebbe andata.

-É vero, l’avranno sicuramente mandata a spiarci- disse una ragazza di nome Hannah.

-Ok, forza... continuate ad allenarvi.- disse Santana.

L’allenamento continuò senza nessun altro problema, i ragazzi avevano fatto molti sforzi per far si che Santana li scegliesse per la partita di venerdì.

Dopo alcuni minuti, tutta la squadra di Serpeverde uscì dal campo. Qualche ragazzo parlò con Santana cercando di convincerla che sarebbe stato utile per la partita, ma a dire il vero Santana si stava domandando solo perché Brittany era venuta lì.

 

 

Ed eccoci anche con il secondo capitolo...volevo publicarlo mercoledi, ma visto che era pronto e avevo un po’ di tempo libero ve lo posto adesso!
Spero vi sia piaciuto... critiche e recensioni positivi sono in entrambi i casi ben accette.

Grazie a chi ha messo la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite; mi fa piacere.

Alla prossima.

 

B.

   
 
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