Tengo solo a
precisare che questa é la traduzione di una
traduzione...ma visto che conosco molto bene il francese, credo di
essere
riuscita a rendere in italiano anche varie espressioni tipicamente
francesi...
fatemi sapere cosa ne pensate. Io ho trovato questa storia molto
intrigante e
differente dal solito.
Capitolo 1
Noah… non farò il
tuo stupido lavoro.
-Dai Lopez, sei la
migliore in pozioni, non ti porterà via molto tempo fare
questo lavoro.
-No Noah...e adesso
lasciami tranquilla.- disse Santana provando a prestare attenzione a
quello che
diceva il professor Piton.
-Dai San... non
fare così- disse il giovane uomo a voce bassa.
-Lasciami in pace
Noah... non farò il tuo lavoro, e non avrei neanche il tempo
di farlo.
-Che succede
laggiù?- chiese Piton girandosi per vedere chi stava
parlando – Vedo con
piacere che siete talmente bravi che potete permettervi di non prestare
attenzione
al mio corso, non é così Signor Puckerman e
Signorina Lopez?
-No professore, ci
scusi- risposero
rapidamente i due
giovani.
-10 punti in meno a
Serpeverde per il vostro chiacchierare. E dovrete restare entrambi dopo
la fine
del corso- disse il professore che in seguito iniziò a
spiegare agli altri
studenti in cosa consisteva una determinata pozione.
-Grazie tante
Noah...- disse la
mora sprezzante.
Il corso terminò qualche minuto
più tardi ed entrambi i ragazzi si
avvicinarono alla cattedra del professore.
-Signor Puckerman,
lei ed io sappiamo molto bene che non siete dotato in Pozioni, ed
é per questo che
non posso punirvi nella stessa maniera che pensavo di punire la
signorina Lopez
– un sorriso si dipinse sul volto del giovane con la cresta
– dunque sarete in
punizione una settimana con il signor Gazza- il sorriso del giovane
scomparve
immediatamente, mentre Santana aggrottava le sopracciglia –
Quanto a voi
signorina Lopez, dovrete essere la tutor di uno dei miei allievi.-
-Ma professore, con
il Quidditch non ho abbastanza tempo, come volete che...
-Questo non é un
mio problema, se non sarete tutor di questo studente non sarete
più ammessa a
questo corso e non farete più parte della squadra di
Quidditch.
-Bene...- disse lei
arrabbiata
-Vi aspetto domani
alle 11 nel mio ufficio dove vi dirò chi dovrete aiutare,
Appena il
professore smise di parlare, i due giovani uscirono dalla sala di
Pozioni; Puck
guardò rapidamente la sua amica per porgerle le sue scuse,
ma lei era troppo
arrabbiata per perdonarlo facilmente.
-Dai Lopez, non é
niente così grave!
-Taci Puckerman,
per colpa tua dovrò insegnare Pozioni a qualcuno... e tu sai
che io odio le
persone, ti immagini se devo dare lezioni a un mezzo sangue?!
-Lo so... ma hey,
io ho una settimana con Gazza, anche questo fa schifo...- le disse il
ragazzo
spintonandola un poco – dovremmo andare a mangiare.
-Non ho fame, tu
vai... ci vediamo nella sala comune.- disse Santa separandosi dal
giovane
ragazzo. Mentre camminava per i corridoi, cominciò a
chiedersi a chi avrebbe
dovuto aiutare in Pozioni... lei non conosceva nessuno, a parte qualche
giocatore di Quidditch delle altre case. Ad un tratto, notò
una ragazza che
danzava allegramente nel corridoio. Tentò di non sorridere,
ma lo fece
involontariamente.
La giovane era una
Tassorosso... Argh Tassorosso, non poteva esistere una casa peggiore di
quella,
pensò la latina, oltre ad essere fastidiosi erano tutti
piuttosto folli. Lei
continuò per la sua strada, voleva arrivare il
più rapidamente possibile alla
sala comune e stare un po’ tranquilla.
Il suo desiderio
non tardò a realizzarsi, visto che quando entrò
nella sala comune dei Serpeverde
non vi era quasi nessuno, così iniziò a rivedere
alcune lezioni di Pozioni e
Botanica, ma si addormentò qualche secondo più
tardi.
Quando meno se lo
aspettava, il giovane moicano provò a svegliarla, ma non
voleva saperne di
aprire gli occhi... Santana sapeva che doveva andare dal professor
Piton, ma
era esausta.
-Dai San,
svegliati!
-Ti detesto
Puckerman...- disse con una voce assonnata, aprendo piano piano gli
occhi. Il
giovane ragazzo con la cresta le sorrise.
-Ti restano 5 minuti
per arrivare all’ufficio di Piton.
-Cosa?! Perché non
mi hai svegliato prima!
-Ci ho provato, ma
dormivi come un ghiro Lopez.- le
disse
lui ridendo mentre lei si alzava e cercava qualche piuma e qualche
pergamena,
uscì rapidamente dalla sala comune.
Mentre correva per
i corridoi, vide un altra volta la giovane ballerina, credette di
averla vista
giocare ad una partita di Quidditch, ma la ignorò. Stava
ancora correndo, non
voleva che il professor Piton pensasse che fosse un irresponsabile, in
più lui era
il capo della sua casa e lei non voleva che lui pensasse che non era
degna di
essere una Serpeverde.
Quando arrivò, vide
il professore che la guardava con le sopracciglia aggrottate come
d’abitudine.
-Lopez, le avevo
detto che doveva essere qui alle 11.
-Lo so professore,
mi scusi.
-Bene,
fortunatamente per voi, il vostro studente non é ancora
arrivato. – disse lui
mantenendo il tono serio che lo caratterizzava. Nello stesso istante la
porta
si aprì e Santana riconobbe con facilità la
giovane ragazza che entrava –
Signorina Pierce, le avevo detto che doveva essere qui alle 11- disse
lui con
le stesse parole che aveva utilizzato con Santana.
-Lo so professor
Piton, mi scusi- rispose la giovane sempre sorridendo. – Mi
sono distratta un
po mentre venivo qui.
-Bene, si accomodi,
e anche lei Lopez.- disse indicando due siede davanti alla sua
scrivania. Le
due ragazze si sedettero senza dire nulla. Santana guardò
brevemente la giovane
accanto a lei, e non poté evitare di pensare quanto fosse
bella, i suoi capelli
biondi e i suoi occhi azzurri la sorpresero rapidamente. –
Lopez, voi sarete la
tutor della signorina Pierce, spero che voi- disse guardando la bionda-
avrete
almeno un voto accettabile. In caso contrario, signorina Lopez, voi non
farete
più parte della squadra di Quidditch, e in più
non sarete più ammesse ai miei
corsi entrambe. Sono stato chiaro?
-Si professore-
dissero le due ragazze all’unisono.
-Molto bene, potete
andare adesso- disse lui ricominciando a sfogliare qualche foglio sulla
sua
scrivania. Le due ragazze si alzarono e uscirono rapidamente.
-Argh... stare li
dentro mi fa venire i brividi.- disse la bionda. Santana la
guardò in silenzio
e continuò per la sua strada. – Mi chiamo
Brittany- le disse raggiungendola
rapidamente e porgendole la mano.
-Santana Lopez...-
disse lei stringendogliela.
-Molto bene Santana
Lopez, é un vero piacere.
-In realtà, non é
per niente un piacere. A causa di questa stupida punizione, forse non
potrò più
far parte della squadra di Quidditch, quindi é meglio che
impari qualcosa.
-D’accordo. – disse
lei sorridendole. Santana sapeva che non doveva guardarla,
perché anche il
gesto più semplice dell’altra ragazza la faceva
sorridere.
-Allora, eh... ci
vediamo domani alle 15 in biblioteca, cerca di arrivare in orario.
-D’accordo, a domani.
Santana si diresse
rapidamente alla sala comune, si doveva preparare per
l’allenamento di
Quidditch... la stagione sarebbe cominciata tra una settimana e la
prima
partita era contro Corvonero.
Serpeverde era una
buona squadra, i migliori giocatori non erano bravi come loro
pensò Santana, in
più era lei il capitano quest’anno, ed
é per questo che avrebbero vinto senza
alcun dubbio.
Arrivando alla sala
comune, vide Puck con Lauren e gli si avvicinò, ma solamente
perché non aveva
altri amici nei Serpeverde. Il giovane con la cresta la vide subito e
le
chiese:
-Com’é andata dal
professore Santana?
-Taci Puckerman...
-Ok, ok... allora
chi é?
-Una certa Brittany
Pierce... o una cosa del genere. Devo fare in modo che abbia un voto
accettabile
in Pozioni, o altrimenti sarò buttata fuori dalla squadra.
-Hum... non ho mai
sentito parlare di lei.
-É una Tassorosso.
-Una buona ragione
per la quale non l’ho mai sentita nominare- disse il giovane,
beffardo. Santana
non sapeva bene perché, ma le dava fastidio che prendesse in
giro Brittany, lei
sembrava essere simpatica.
-Basta Puckerman,
preparati, dobbiamo andare ad allenarci.
-Come desideri
capitano.
Poco tempo dopo
arrivarono al terreno di Quidditch, e Santana comprese immediatamente
che la
giornata poteva solo peggiorare.
-Fabray, che ci fai
tu qui?- disse Santana quasi urlando vedendo qualche giovane che si
stava
preparando per allenarsi.
-Lopez, oggi é il
nostro turno di usare il terreno.- disse la bionda che faceva parte
della casa
dei Corvonero.
-No, non é vero. Il
professor Piton ci ha detto che é il nostro turno.- disse un
giovane che si
chiamava Theodore.
-Il professor
Vitious ha scritto questo.- disse lei lanciandole una pergamena.
-Non mi interessa
Fabray, levati subito dai piedi.- disse Santana, furiosa.
-Vuoi disobbedire
agli ordini di un professore, Lopez?- disse lei per intimidirla.
-Va bene... é tutto
tuo- disse Santana, sempre furiosa.
-Ma San...- disse
rapidamente il giovane con la cresta.
-Ne avete bisogno
più di noi, perché vi massacreremo.- disse
Santana prima di allontanarsi,
ricevendo l’approvazione della sua squadra. – Ce ne
andiamo.- tutti i ragazzi
obbedirono.
Il cammino per
tornare alla sala comune fu silezioso, nessuno voleva dire niente.
Tutti
sapevano che quando Santana era nervosa, non bisognava dire nulla.
Malgrado
tutto, Santana non era poi così furiosa, certo le dava
fastidio che Quinn
Fabray ficcasse il naso ovunque solo per darle fastidio, ma si era
abituata.
E la vide un altra
volta. I suoi capelli biondi parevano galleggiare in aria mentre la
giovane
ragazza camminava, la sua altezza e la sua silhouette slanciata
attirarono
subito l’attenzione della mora.
-Puck...- disse lei
quasi sussurrando. Il giovane ragazzo si avvicinò
rapidamente. – é lei.- disse
facendo un gesto con la testa.
-Wow... É veramente
molto bella, mi sorprende il fatto che non la conosco.- Santana non
capiva
perché aveva il grande desiderio di picchiare il ragazzo
accanto a lei...
-Forse ha bisogno
di fare la conoscenza di Puckzilla!- continuò il ragazzo.
-Argh per favore, é
una Tassorosso... neanche tu te lo perdoneresti mai.- disse. Ma la
verità era
che non voleva semplicemente che uscisse con lei, ma non sapeva
perché...
voleva solo proteggerla.
-Hai ragione
Lopez... inoltre le ragazze Serpeverde sono molto meglio.- disse lui
stringendola tra le sue braccia.
-Lasciami...- disse
Santana ridendo. Il ragazzo le sorrise e la lasciò.
-Guarda...sta
venendo da questa parte.- disse il ragazzo. Nel secondo che
seguì Santana si
girò e la vide avvicinarsi; lei tentò di sembrare
tranquilla, anche se in
realtà era molto nervosa.
-Ciao Santana
Lopez.- disse la giovane Tassorosso.
-Ciao Brittany.
-Volevo solo
confermare l’ora di...
-Alle 15- disse
rapidamente la mora.
-Ok, ci vediamo
li.- disse lei sorridendole, prima di continuare per la sua strada.
-Non ha l’aria
molto intelligente, San- disse il ragazzo- spero che sarai una buona
insegnante
perché sarà difficile che prenda un voto
accettabile.
Lei é speciale, pensò Santana.