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Autore: MaybeTomorrowMorning    16/04/2012    2 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction! Siate clementi e ditemi che ne pensate!
Due ragazze, un sogno, un amico ritrovato che le catapulterà nel frenetico e disinibito mondo del rock insieme ai suoi "particolari" amici....cosa succederà beh...non lo so...leggete e scopritelo!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SECONDO PIANO A DESTRA.

Prima di partire alla volta dell’appartamento dei Guns, facemmo una capatina nell’appartamento di Michelle per cambiarci e rinfrescarci un pò. Avevamo davvero un aspetto orribile, non potevamo di certo presentarci da loro in quello stato pietoso.
 Una volta lavate e vestite la bionda ci scrisse un biglietto l’indirizzo.
Ci bloccò mentre stavamo per varcare la porta di casa sua:
“Buona fortuna ragazze! Ho la netta sensazione che ci vedremo presto!” disse ammiccando.
La ringraziammo di cuore. Quella ragazza così strana ci aveva davvero salvato la vita.
Ci chiudemmo la porta alle spalle e fermammo il primo taxi dando al conducente il biglietto con su scritta la nostra destinazione.
Ero così nervosa.  E se non avesse riconosciuta? Se non volesse ospitarci? Devo smetterla con le seghe mentali. Charlie mi stinge la mano per rassicurarmi, percependo la mia agitazione.
Questa è una delle cose che adoro di lei: è come se fossimo profondamente connesse una all’altra. Sempre. Non abbiamo bisogno di parlare, sappiamo sempre cosa sta provando l’altra come se fossimo due metà della stessa anima. So che lei ci sarà sempre per me, come io per lei. Non potrei mai farcela senza di lei.
Mi sta ancora sorridendo e inconsapevolmente una lacrima scende veloce. Con un gesto veloce l’asciugo, girandomi verso il finestrino e sperando di non essere vista. Charlie mi si avvicina e mi stringe in un abbraccio. Non so dire di preciso quanto tempo restammo così, ma all’improvviso la macchina si fermò e l’autista ci informò che eravamo arrivate. A quel punto Charlie si scostò leggermente e fissandomi con quei suoi occhi scuri e profondi mi sussurrò:
“Stà tranquilla, ci sono io con te! Andrà tutto bene!”
Annuii cercando di mostrarmi forte. Le strinsi ancora la mano come per accertarmi che stesse sul serio al mio fianco, che non mi avrebbe abbandonata.
 il quartiere dove ci trovavamo non era certo uno dei migliori; la facciata del palazzo dove abitavano i ragazzi era abbastanza fatiscente. Prendemmo coraggio, un gran respiro ed entrammo.
L’appartamento si trovava al secondo piano, sulla destra; così aveva detto Michelle. Lo trovammo facilmente e senza pensarci due volte suonai il campanello. Avevo bisogno di rilassarmi, così mi accesi una sigaretta. Suonai di nuovo. Nessuno rispondeva.
“Ma non è che abbiamo sbagliato??” chiesi esasperata.
“Nono…l’indirizzo è giusto” dice Charlie controllando il foglietto datoci da Michelle “…appartamento al secondo piano sulla destra….beh è questo senza dubbio”
“Allora non c’è nessuno! Cazzo!”
“Mah….prova a suonare di nuovo, magari non hanno sentito!”
“Charlie ma ho già suonato tre volte!”
“E che ti costa una quarta? Dai non fare la bambina!”
Sbuffai e suonai di nuovo, con più isistenza, tenendo premuto il dito sul campanello finchè non sentii dei rumori provenire dall’interno.
“Cazzo! Arrivo! Ma chi è che rompe il cazzo a quest’ora eh?” la porta si aprì e sbucò una figura parecchio singolare. Non avevo mai visto un ragazzo del genere. Mi incantai fissando i suoi occhi smeraldini così penetranti. Lo osservai meglio: i capelli di un rosso acceso erano lunghi e perfettamente lisci; il viso dai tratti delicati ma decisi; il suo corpo perfettamente asciutto ma allo stesso tempo così muscoloso, dalla carnagione diafana. Era davvero bellissimo.
Appena ci vide si aprì in un sorriso sghembo molto malizioso, che trovai mozzafiato.
Disse: “ Oh buongiorno bellezze! In cosa posso esservi utili?”
“Stiamo cercando Slash” risposi in modo deciso e lineare, intenzionata a non far trapelare la forte emozione che la sua comparsa mi aveva suscitato.
“Tutte e due?” chiese sbarrando gli occhi….”Fottuto Hudson tutte le fortune a lui!” sembrava lo stesse dicendo più a sé stesso che a noi.
“Dolcezza…” quando capii che si stava riferendo a me diventai più rossa di un pomodoro. Non era facile farmi arrossire, ma lui ci era riuscito con una sola stupida parola. E dire che non ci conosciamo nemmeno; chissà quante ragazze chiama in questo modo. Meglio non farmi illusioni.
“Uh? Dici a me?” rispondo neutrale e lo guardo dritto negli occhi portando lentamente la sigaretta alle labbra.
Il rosso segue con lo sguardo la sigaretta nel suo percorso e con un ghigno e lanciando uno sguardo a Charlie dice:
“Quando finite con Saul venite da me! Voglio divertirmi anche io!” si avvicina pericolosamente e con la punta delle dita mi sfiora la guancia. Chiudo gli occhi a quel contatto; sento la pelle scossa da mille scosse. Solo quando si allontana con uno sguardo beffardo mi rendo conto di quello che aveva detto.
Mi risveglio dal torpore in cui ero caduta: non ci potevo credere. Ma come osa?? No, dico…ma ci ha prese forse per delle groupie?
“Spero tu stia scherzando! Non abbiamo intenzione di “divertirci” con nessuno, tantomeno con te! Adesso chiamaci Slash per favore” risposi tra lo shock e l’irritazione.
“Hai perso una grande occasione baby!” disse in modo così freddo da farmi gelare il sangue. Girò i tacchi e se ne andò lasciandoci impalate sull’uscio. Alzai gli occhi al cielo. Che faccia tosta!!
Certo si è rivelato subito uno stronzo di prima categoria! Anche se…..un pensierino ce lo farei volentieri…mmmm….è proprio un gran figo! E che fisico….
Meglio non pensarci o finirei per accettare la sua “offerta”.
Un altro ragazzo aveva assistito alla scena seduto comodamente sul divano. E’ un moretto dai capelli lisci e ribelli, lo sguardo indecifrabile e le labbra sottili dalle quali pendeva instabile una sigaretta, curvate in un tenero sorriso. Ci si avvicina: “Ehi non prendertela honey…è stronzo che ci vuoi fare”
Gli sorrisi timidamente, quel ragazzo mi metteva in soggezione. Ci fece accomodare e poi si presentò:
“Io sono Izzy e quel coglione con i capelli rossi di prima era Axl…e voi siete??”
“Io sono Alex…” dissi porgendogli la mano…
“ E io Charlie! Izzy…Axl…Slash….che nomi strani però!” rise Charlie cercando di rompere il ghiaccio.
“Nomi strani, per ragazzi altrettanto strani!” continuai. Scoppiammo tutti e tre a ridere. La risata di Izzy era melodiosa, era davvero bello…ma non come Axl, Izzy aveva un altro tipo di bellezza: quell’aria misteriosa e l’aspetto duro gli conferivano un certo fascino.
Ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorsi che mi aveva fatto una domanda. Charlie, accortasi del mio stato di trance, mi diede una gomitata…..forse un po’ troppo forte…
“Aio! Ma dico sei impazzita?”
“Ooooh finalmete la signorina è scesa tra noi! Ahahahah”
La fulmino con lo sguardo…
“Calma bellezza, ma Izzy ti stava parlando da mezz’ora e tu lo guardavi assente, che dovevo fare?!”
Abbassai lo sguardo…Dio che figura….chissà che avrà pensato!!
“Ehm….scusa…mi ero persa nei miei pensieri” abbozzai un sorriso.
“L’avevo notato..tranquilla…comunque dicevo…perché state cercando Slash?”
“E’ una lunga storia…in poche parole siamo vecchi amici, passavo da queste parti e ho pensato di fargli una sorpresa!” dissi in modo sbrigativo. Era davvero una lunga storia e non avevo voglia di raccontarla, non in quel momento almeno. Izzy lo capì, infatti si alzò subito e disse:
“Beh vado a chiamarvelo allora” spense la sigaretta e si avviò verso la camera di Slash, sparendo pochi secondi dopo.




Grazie a tutti coloro che leggono, questo è un capitolo un pò così....di transizione! Mi raccomando recensiteeeee, vorrei davvero sapere se vi piace e che ne pensate! ;)
Baci!! 
  
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