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Autore: Swaggie    17/04/2012    2 recensioni
Eunhae-
Eunhyuk un bel giorno trova qualcuno che riesce a farlo sentire finalmente bene. Ma è piccolo, non capisce ancora.
Il bambino che ha di fronte sentendo dei rumori si volta ad occhi sgranati.
Hyukjae pensa che siano davvero belli, anche se sono rossi e gonfi.
"...E-ehy." Perchè balbetta? Non sa che dirgli e non sa perchè il cuore gli batte così forte all'improvviso.
Ha paura di sentirsi male e porta una mano al petto. (...) Si ritrova a sedere anche lui ma ora è intenerito. Gli circonda le spalle con un braccio poggiando la testa sulla sua spalla. "Come...ti chiami?" Domanda.
Il piccoletto lo guarda. "Donghae." (...) "Devo andare. E' il mio papà." gli dice triste. "Ci...ci rivediamo?"
Hyuk rimane sorpreso da quelle parole.
"Sì." Gli viene d'istinto rispondere.
"Domani ritorna qui."
Annuisce.
Stavolta è lui a dargli un bacetto casto sulla guancia destra.
Donghae.
Chissà perchè solo quel nome lo fa stare bene.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Donghae, Eunhyuk
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Whatever happens. 


Eunhyuk non è più un bambino, è cresciuto. 
Ora ha 27 anni. 
Sono cambiate tante cose, è cambiato lui. 
E' cresciuto, ha imparato tanto, sbagliato, capito varie cose. 
Ma non dimentica ciò che ha passato con Donghae. 
Si conoscono da una vita, e quando è con lui si sente ancora bene come non lo è con nessuno. 
Ora è steso sul divano e tra le mani, ha proprio quella tartaruga di tanti anni fa. 
Si potrebbe dire che è in condizioni pessime, ma per lui è sempre bellisima. Proprio come lo è per Donghae che entra in quel momento. 
Condividono l'appartamento da due anni. 
Sono semplici amici, si divertono, eppure per entrambi da un po' di tempo c'è qualcosa di strano, qualcosa che non sanno spiegarsi. 
Donghae sorride, raggiungendo il biondo. 
Gli si siede accanto e prende la tartaruga sfilandogliela dalle mani. 
La riguarda intenerito e dice "Sai, magari è ora di trovarne un'altra di mascotte." 
Eunhyuk lo guarda male. "Ma stai scherzando vero? Non se ne parla!" Se la riprende. 
Donghae ride del cambio d'umore dell'altro. 
"Ci sei più affezionato tu che io." 
Hyukjae è colpito da quelle parole. 
Forse è vero, ma quel semplice pupazzetto significa tanto per lui. 
Non gli importa se magari i colori non sono più quelli di una volta, se c'è qualche parte rotta...lui ama quella tartaruga. E la terrà per sempre. 
Donghae lo riporta sulla terra scostandogli la frangetta dagli occhi. 
Eun rabbrividisce a quel solo tocco, ma cerca di non farlo vedere. 
Piano fa scivolare la mano in quella dell'amico e la stringe. 
"Oggi è proprio una brutta giornata, eh?" Domanda il moro, ricambiando la stretta. 
In effetti, il tempo è orribile. 
Il cielo è grigio, interamente coperto di nuvole. 
Piove ormai da tanto, e sembra non voler smettere. 
C'è una strana malinconia nell'aria, una tristezza che alleggia su tutto. 
Ed Eunhyuk detesta queste giornate. 
Non si ha praticamente voglia di fare nulla. 
Sospira ed annuisce. 
Donghae si alza lasciando andare la mano del biondo che ci rimane male. Gli piaceva quel dolce contatto. 
Lo segue con lo sguardo finchè non arriva alla finestra ed osserva il paesaggio. 
Hyuk si morde le labbra. 
Perchè si sente strano con lui? 
Cioè, non che sia una novità, ma ora il desiderio di vederlo come qualcosa di diverso come un semplice coinquilino è più forte. 
Quel desiderio supera qualunque altra cosa, e non dovrebbe. 
"Hyukkie?" Donghae lo guarda. "Sai...sei quello che mi è stato più vicino." 
Il cuore di Hyukjae comincia a correre. 
Cerca di calmarsi, non vuole che l'altro veda qualcosa di strano. "Oh...be', lo stesso posso dire io di te." 
Cala un silenzio abbastanza pesante finchè Hae non annuncia che usce per fare due passi. 
"Ma come, con questo freddo e tempo?" Prova a fermarlo il biondino. 
"Un po' di freschetto fa bene!" Risponde l'altro accennando una risatina. 
Hae infila il giubbino di pelle, prende l'ombrello blu ed esce chiudendosi la porta alla spalle che per via della corrente sbatte. 
Hyuk rimane a guardare il soffitto bianco. 
Quel silenzio lo infastidisce. 
Si sta proprio annoiando. 
Pian piano la noia lo fa addormentare, e quello che sogna non migliora la giornata. 
 
 
Donghae lo guida per mano. Sono nel solito parco, oramai sono 2 anni che vanno lì. 
Continuano a correre finchè non arrivano nel loro 'posto segreto', se così lo si può definire. 
E' aperto a tutti, eppure nessuno ci va mai. Si ritrovano sempre soli, quasi fosse destino. 
Si siedono sotto la grande quercia che fa ombra. 
E' una calda giornata d'estate, parecchio afosa. 
Una leggera brezza fa muovere le foglie dei rami sopra le loro teste facendole sfregare fra loro. 
Hyuk posa la testa al tronco, si sente stanco. 
Donghae gli sorride poi guarda il grande prato verde che li circonda. 
"Dongie?" 
Sussurra dopo un po', desideroso di sentire ancora la dolce voce del compagno. 
"Sì, Hyukkie?" 
"E' sempre bello stare qui." 
"Sì..." 
Altro silenzio. 
Un uccellino canta in lontananza, ma apparte quel suono in sottofondo piacevole, non si sente null'altro. 
"Mi fai una promessa?" 
"Dipende" ride Hae. 
"Dai scemo...Saremo amici per sempre? Qualunque cosa accada?" 
Gli occhi di Eunhyuk si fissano in quelli che ha di fronte. 
Vuole avere Donghae sempre vicino, in ogni istante. Non importa se ci saranno difficoltà in futuro, le supererà con lui. 
Donghae sorride a trentadue denti. Stringe con il suo mignolo quello di Hyuk che ha sollevato poco prima. 
"Saremo sempre insieme." 
"Sempre?" 
"Se lo vorrai Hyukkie, si. Sempre." 
Si sorridono con gli occhi. 
Ormai, l'uno è diventato parte dell'altro. 
 
Apre gli occhi di scatto. Ansima. 
Sospira chiudendo gli occhi e tastandosi con una mano la fronte imperlata di sudore. 
E' sorpreso di aver riascoltato in sogno quella promessa, quella giornata che al solo ricordo gli riempe il cuore di gioia. 
Il suo respiro si tranquillizza. 
Si alza e si stiracchia. 
Decide di buttarsi sotto la doccia, lo farà sentire meglio magari. 
'Donghae, perchè mi fai quest'effetto?' 


 
 
 
Donghae è fuori. Piove poco, ha l'ombrello aperto. 
L'odore della pioggia gli è sempre piaciuto, lo trova una specie di tranquillante. 
Gli piace fare passeggiate così. 
Continua a camminare fra gli edifici grigi della città e cerca di sgombrare la testa da quell'unico pensiero ormai fisso: Hyukjae. 
Si ostina a pensare di ritenerlo soltanto un amico, ma il cuore sembra suggerirgli qualcos'altro. 
In passato, c'erano stati momenti un po' imbarazzati fra loro, e non dovevano esserci fra uomini. 
A meno che non si è gay, giusto? 
E lui...non lo era. 
Doveva ammeterlo però, l'amico era davvero un bel ragazzo e aveva desiderato più di una volta essere una ragazza solo per poter saggiare le sue labbra. 
Perchè Hyuk non poteva esser gay, proprio no. 
Con un semplice sguardo un sacco di ragazze gli cadevano ai piedi. 
E neanche lui poteva lamentarsi quindi doveva  smetterla di pensare cose...'insolite'. 
'Aaah, Eunhyuk tu mi metti proprio in crisi.' 
   
 
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