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Autore: Mika_mika    12/11/2006    0 recensioni
queste sono cinque song-fic scritte per il natale scorso! Occhio, sono molto smielate! Ma purtroppo con Gino Paoli non è che si poteva fare molto...Scritte per alcune delle persone a cui tenevo e tengo di più!Le dediche sono all'inizio!Un mucchio di SasuNaru!
Genere: Romantico, Triste, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1_ UNA LUNGA STORIA D’AMORE (dedicata a rekishi-chan: non puoi immaginare il bene che ti voglio

1_ UNA LUNGA STORIA D’AMORE (dedicata a rekishi-chan: non puoi immaginare il bene che ti voglio!!!>.< non trovo nemmeno le parole, quindi mi limito a dedicarti questa sasuXnaru, 1\5)

 

 

sono qui. Come un cretino, come mio solito. Ti ho chiesto di venire. Ti ho implorato, con delle per te inspiegabili lacrime agli occhi.

So che non verrai, ma ti aspetto comunque.

Qui, guidato dall’euforia di essere finalmente diventato genin dopo tanti smacchi, ho deciso di dichiararti questo amore immenso che mi porto dentro fin dalla nostra infanzia.

Forse tu non te lo ricordi più…

Anzi, senza “forse”…ti lo hai ovviamente rimosso da molto tempo.

Ma io le tengo ancora impresse nella mia memoria, tutte quelle volte in cui, appena immerso nuovamente nella mia nolente solitudine, tornavo nel mio piccolo appartamento deserto.

Inutile.

Era così che mi sentivo…così come mi sento ancor oggi…

E in quei momenti, inspiegabilmente, tutta la mia profondissima angoscia spariva nel vederti seduto su quel molo isolato, a fissare il vuoto con sguardo vacuo.

Eri come me.

Io solo.

Tu solo.

E le nostre reciproche solitudini parevano attenuarsi se messe a confronto.

Un confronto che regolarmente avveniva tramite l’incrocio silenzioso dei nostri occhi.

Occhi di due bambini che fingevano di essere avversi l’uno all’altro.

O meglio, IO fingevo.

Tu…tu non so…neanche allora capivo cosa pensavi realmente, e col passare degli anni ti sei fatto ancor più ermetico verso il mondo esterno.

Allora ero troppo piccolo per capire, per dare un nome ai sentimenti che si agitavano dentro di me alla tua vista.

Ti amavo, Sasuke, ora lo so. E ti amo ancor oggi, a distanza di circa quattro anni.

E te lo devo confessare, perché sento di non poter resistere oltre.

Per questo ti ho dato appuntamento alla terza panchina in fondo a destra, nella strada alberata che parte dal retro dell’accademia.

Ma poi mi chiedo:cosa ti ho chiamato a fare? Perché m’illudo? Non verrai. Non verrai nemmeno sotto tortura.

Non presterai mai attenzione a me, a questo baka…a questo usuratonkachi…

Sto per scoppiare in lacrime…

Lacrime, perché questo cretino ti ama ed è proprio per questo che è ancora più idiota.

Sento un rumore, e volto le mie iridi velate dal pianto in quella direzione.

 

Quando ti ho vista arrivare

Bella così come sei

Non mi sembrava

Possibile che

Tra tanta gente che tu ti accorgessi di me

 

Sei lì! Cammini lento e strafottente come al solito, però cammini verso di me!!!

Mi hai visto, e non ti sei scomposto.

Una lacrima cala giù per la mia guancia morbida, ed è lì che tu inarchi un sopracciglio.

Togli le mani dalle tasche e ti avvicini più velocemente.

Mi arrivi di fronte, e, con una dolcezza che stento a credere possa appartenerti, mi volti il viso che avevo tentato di nascondere.

Mi fissi per un po’, per poi mormorare “perché piangi? Non farlo…”

Una richiesta che ottiene l’effetto contrario, ed io esplodo in singhiozzi, aggrappandomi alle tue braccia con le mai.

Non ti scosti, non mi allontani.

Già…ora non lo fai. Siamo soli. Non ti vede nessuno.

Ed è per questo che ti concedi di inginocchiarti a terra per essere più o meno alla stessa altezza che il mio viso da seduto raggiunge.

“Naruto, insomma, che ti succede? Non piangere!” niente, se non un aumento consistente.

Non capisci. Ti vedo sgomento. Non sai proprio cosa fare…

“Naruto! Parla! Dimmi! Come faccio a capire cosa ti è preso di punto in bianco che non mi dici nulla?!”

“ti…ti…” comincio io.

“sì?” m’incoraggi tu.

“IO TI AMO, SASUKE!!!” lo butto fuori tutto d’un fiato, aspettandomi di ricevere qualcosa tipo ‘baka’ o affini.

“e c’è bisogno di piangere a questo modo?”

riapro gli occhi che avevo serrato violentemente, trovandoti ad un centimetro dal mio viso.

Mi baci, a sorpresa, poggiando le tue morbide labbra appena appena rosate, quel tanto che consente loro di distinguersi dalla tua carnagione candida, sulle mie.

Ti lascio fare, ovviamente, ma non dura molto.

Ti stacchi, e noti che ho smesso di versare lacrime.

Un lieve sorriso t’inarca la bocca.

Mi prendi per mano, mi asciughi gli occhi arrossati con un bordo del tuo copri braccia e mi chiedi ciò che mi ha sconvolto e allo stesso tempo mandato in paradiso

“casa tua è libera?”

mi limito ad annuire, mentre un sorriso radioso mi compare in faccia.

“ecco, bravo. Sorridi. Ti si addice di più.” Mi dici sorridendo anche tu.

“andiamo. Lì parleremo con più calma”

 

È stato come volare

Qui dentro camera mia

Come nel sogno tu dentro di te

Io ti conosco da sempre

ti amo da mai

 

parlare, per dirla tutta, abbiamo parlato ben poco, almeno non subito.

A meno che gemiti, ansimi e grida soffocate di godimento si possano definire un discorso sensato.

Ma in quella marea di piacere che mi stavi donando senza riserve, proprio nel momento in cui il nostro coinvolgimento si era fatto più alto, ho sentito distintamente le tue parole, pur essendo così travolto da non riuscire nemmeno a metterti a fuoco.

“…ah…ti…ti amo…Naruto…” sfalzata in modo assurdo dagli ansimi, hai pronunciato quelle tre piccole parole che hanno cambiato tutto il corso della mia vita.

Non so perché proprio io. Ancor oggi, che manca poco all’anniversario del nostro primo anno insieme, non capisco perché proprio io tra tutticosì travolto da non riuscire nemmeno a metterti a fuoco.

ra fatto più alto, ho sentito distintamente le tue parole. to e allo s e tutte.

Però sono ancora qui al tuo fianco.

E ti amo più di ieri, e sicuramente meno di domani.

Ma il tempo è passato, e tu stai cambiando…tanto…troppo…

 

Fai finta di non lasciarmi mai

Anche se dovrà finire prima o poi

Questa lunga storia d’amore

Ora è già tardi ma è presto

se tu te ne vai

 

“non lasciarmi, Sasuke…” quando te lo chiedo, con voce implorante, siamo insieme, avvolti nelle lenzuola candide del grande letto di casa tua, un letto che, in un anno, ho imparato a conoscere perfettamente.

Ti amo e ti ho amato profondamente in questo letto, e so che anche per te è lo stesso.

Vi abbiamo giaciuto insieme tante di quelle volte che ora ha un profumo tutto nuovo, che non è né il mio né, come era all’inizio, il tuo.

È semplicemente il nostro, ed è una cosa che mi fa sentire sereno come null’altro.

Così come mi riappacificano con me stesso le tue parole.

“ma che vai dicendo? Non farei mai una cosa del genere!”

eppure lo so che è una bugia.

Sfioro con dita leggere il marchio di Orochimaru, mentre tu ti addormenti con me addosso, al solito.

Se solo questo tatuaggio non ci fosse, mi sentirei molto più in pace con me stesso.

Invece lo so che è solo colpa sua se tu ti allontani da me e da konoha giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto, secondo dopo secondo.

E mi lascerai, Sasuke, perché lo so che sarà così.

Quello che non so è se riuscirò a sopravvivere al dolore immenso che mi provocherà il perderti.

 

Fai finta che è solo per noi due

Passerà il tempo

ma passerà questa lunga storia d’amore?

Ora è già tardi ma è presto

se tu te ne vai

 

hai continuato a rassicurarmi fino all’ultimo, e credo che fino all’ultimo tu mi abbia voluto bene.

Non dico “amato”, dico “voluto bene” perché ora che ci penso non so se tu mi hai mai veramente amato.

Evidentemente, però, la mia compagnia non ti ha mai fatto schifo, perché, persino la sera prima della mattina in cui mi si è presentato Shikamaru a casa per dirmi che eri fuggito, persino quella sera noi due siamo stati a letto insieme.

Il tempo distrugge ogni cosa…l’avevo sentito dire da qualcuno che non ricordo in qualche luogo che non mi sovviene.

Ed è vero. Il tempo e gli eventi hanno distrutto quella che era stata una lunga e felice storia d’amore…se non fosse successo ciò che è successo, saremmo ancora insieme…

Non ce la faccio a pensarti lontano…

Ma devo farmene una ragione, ora che mi hai sconfitto e che mi sussurri un “ti ho amato e ti amo ancora, che tu ci creda o no…” mentre sei chino sul mio volto con la pioggia che picchia insistente su di noi. Poi te ne vai.

Ti credo, Sasuke. Sarò un ingenuo, sarò uno stupido, sarò un autolesionista e sicuramente mi sto illudendo.

Tutto quello che volete, ma ti credo. Perché qualsiasi cosa tu dica, faccia o succeda…

Ti amo.

 

È troppo tardi ma è presto se

e tu te ne vai…

 

  
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