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Autore: bbacktodecember    17/04/2012    0 recensioni
Era un giorno come tanti a Wilmington, North Carolina ma non per Amanda. Non aveva idea che quel giorno la sua vita sarebbe cambiata del tutto.//
C'è sopratutto Cory in questa FF ma ci sono anche tutti gli altri.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cory Monteith
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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ULTIMO CAPITOLO ! GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO QUESTA FF. :)) SPERO VI PIACCIA. 
***

 

Stephenie Meyer ha scritto: “Il tempo passa. Anche quando sembra impossibile. Anche quando il rintocco di ogni secondo fa male come il sangue che pulsa nelle ferite. Passa in maniera disuguale, tra strani scarti e bonacce prolungate, ma passa.
Amanda era in quella piccola camera che il college le aveva dato quattro anni prima e guardava quella scritta che era attaccata nell’anta del suo armadio, pensando a come il tempo fosse passato velocemente, anche se in alcuni momenti le era difficile passare anche qualche ora.
Si girò e fissò le valigie blu, posizionate vicino al letto, e si ricordò esattamente l’ultima volta che aveva visto quello scenario, era un altro giorno in cui la sua vita stava per cambiare completamente.
Ma, quel giorno, non pensava di certo che le cose sarebbero finite in quel modo e che altri fatti sarebbero accaduti.
I suoi ricordi vennero interrotti da un bussare insistente alla porta, Am si guardò un’ultima volta allo specchio e si sistemò la toga nera che il college aveva dato a tutti i suoi studenti e si spostò i lunghi capelli scuri sulle spalle.
Quando aprì la porta, pensò che fosse la sua compagna di stanza Erin, invece si ritrocò lei, la sua migliore amica, Taylor. Un sorriso le comparve sul volto, Amanda l’abbracciò subito.
“Fai piano” le disse Tay mentre ricambiava l’abbraccio e si allontanò sorridendole e si toccò la sua pancia che iniziava a farsi vedere.
“Scusa, mammina.” Le disse Am sorridendo e la fece entrare in stanza. “Sei sola?” le chiese
“No, Chris si è già messo seduto con i tuoi genitori.”
“Sono già tutti qui?” chiese Am mentre l’ansia iniziava a farsi sentire.
“E non solo..” disse Tay lasciandola in sospeso
“Cioè?” chiese curiosa
“Vedrai.” rispose la migliore amica sorridendo.
“Come sta Chris? O meglio.. come sta tuo marito?” chiese lei, Tay rise.
Chris e Taylor si erano sposati un anno prima, lui le aveva fatto la proposta nello stesso posto in cui si erano conosciuti e lei aveva accettato senza pensarci due volte.
“Sta bene. E’ felice ed è fantastico, mi sopporta con tutte le strane voglie che questo bimbo richiede” disse toccandosi la pancia, un movimento che stava diventando naturale.
“Tu invece come stai?”continuò preoccupata per l’amica.
Amanda non voleva pensare a lui o meglio non se lo permetteva, e non avrebbe incominciato oggi.
“Io sto bene” disse fingendo un sorriso.
“Sul serio? Sono ormai, undici mesi vero?” chiese Tay mentre contava mentalmente quanto fosse passato, Am le rispose con un cenno, cercando di trattenere le lacrime anche se si era comprata il trucco waterproof per quella giornata.
“Che bastardo!! Lo vorrei uccidere.” Disse Tay arrabbiata.
“Non – non voglio pensarci oggi” disse con voce strozzata.
“Hai ragione, scusa! Sai i miei ormoni..”
“Tay non sono i tuoi ormoni, sei sempre stata così!” disse Am e scoppiarono a ridere.
“Vero!”
Tay si girò e vide le valigie. “Allora pronta per l’Europa?”
“Non vedo l’ora di vedere la Tour Effeil, il Big Ben, il Colosseo.” Disse Am sorridendo e immaginando di essere già lì, in quei posti.
“Ti farà bene. E poi hai sempre voluto visitare il mondo!”
La loro conversazione venne interrotta da un Erin super euforica che entrò in stanza e gli disse che dovevano andare. Am prese il tocco e se lo mise, poi tutte e tre si avviarono fuori dal campus.
Il preside aveva organizzato tutto alla perfezione, la cerimonia si sarebbe svolta sul grande giardino che il campus aveva.
Dei girasoli erano stati posizionati sul palco dove venivano dati quei pezzi di carta in cui c’era scritto “hey sei laureato”.
Amanda e erin presero posto davanti, insieme agli altri compagni di corso, tutti i familiari chiamavo per nome i propri figli o nipoti, Am si girò e vide i suoi genitori sbucare dietro un’altra coppia che la salutavano sorridendo e lei ricambiò.
I professori e tutte le persone importanti salirono sul palco e presero posto nelle sedie che erano state portate ore prima.
Amanda iniziò a giocare nervosamente con un angolo della toga mentre il preside si avvicinò al piccolo piedistallo che si trovava al centro del palco, battè la mano sul microfono per capire se fosse acceso.
“Buongiorno studenti e genitori, siamo qui oggi per celebrare un evento importante per i nostri ragazzi, ma senza fare discorsi importanti sulla vita, passiamo direttamente alla cerimonia”
Tutti quanti scoppiarono a ridere, il preside Smith aveva sempre avuto quell’atteggiamento nei quattro anni che Amanda aveva passato lì.
Una delle segretarie prese la pila di diplomi e si mise vicino al sign. Smith che iniziò a leggere i nomi che erano scritti un grande foglio.
“Amanda Davis”
Quando arrivò il suo momento Amanda si avvicinò a quei scalini e per un secondo si fermò e pensò a lui.
“Cory” pensò
Non pronunciava il suo nome da un po’, da quando avevano smesso di sentirsi.
Tutto era cominciato l’ultima volta che Cory andò a trovarla al college, undici mesi prima. Lui le aveva detto che doveva partire per girare un film in Europa per un paio di mesi e poi sarebbe tornato in Canada per stare un po’ con la sua famiglia che non vedeva da qualche mese.
E anche se lui le aveva promesso che si sarebbero sentiti, non andò così.
All’inizio Am pensò che il fuso orario non aiutava ma fu quando Lea le disse che si erano sentiti che capì che era finita. Lui era andato avanti con la sua vita senza di lei.
Amanda salì sul palco mentre si ripeteva tra sé ‘non cadere’. Quando si avvicinò al preside gli strinse la mano, lo ringraziò mentre la segretaria le porse il suo diploma, poi la superò e si avvicinò alle scalette per scendere e fu in quel momento che li vide, erano tutti lì per lei, non c’era solo la sua famiglia ma anche loro erano lì e non parlava con alcuni da anni. C’era una fila solo per lei, non solo era venuti i suoi genitori, Chris e Taylor ma anche sua sorella Sarah e poi c’erano loro: Dianna, Lea, Darren, Chris, Naya, Heather, Amber, Kevin, Mark e Chord.
Erano tutti lì, o quasi tutti. Lui non c’era ma questo non la meravigliò. Am li guardò e gli sorrise mentre loro si alzarono e iniziarono a fischiare e urlare.
Lei scese dal palco e non notò che dietro, nascosto, qualcun altro stava ridendo.
“Congratulazioni laureandi del 2016” disse il preside e i neo-laureandi iniziarono a ridere ed urlare, si alzarono e tutti i tocchi vennero lanciati in aria.
Amanda abbracciò Erin e le sorrise e prima di andare ognuna con la propria famiglia si promisero di rimanere in contatto.
“Oh Amanda, siamo così fieri di te” disse la mamma mentre si asciugava le lacrime.
“Mamma ti prego, non piangere!” le disse lei ridendo insieme al padre.
“Ora non smetterà più” disse lui.
Tay si avvicinò con Chris curiosi dalle risate “Lily perché piangi?” chiese Tay
“Si è commossa.” Le spiegò Am.
“Siete delle adulte ora. Tu stai per avere un bambino e lei si è appena laureata. Mi ricordo quando giocavate con le barbie in cameretta di Am.”
“Sul serio mamma?” Un’altra voce si aggiunse, Sarah la sorella di Am si avvicinò e abbracciò la sorella facendole le congratulazioni.
“Sarah, che ci fai qui? Ti pensavo a New York City, a lavoro.”
“E perdermi la laurea di mia sorella? Per niente al mondo. E poi sapevo che mamma non sarebbe stata di supporto.”
Tutti risero insieme poi decisero di vedersi direttamente al ristorante mentre Am salutava l’altra sua famiglia.
“Non ci posso credere che siete qua!!” gli disse mentre si avvicinò a loro, cercando di trattenere le lacrime. Darren fu il primo ad abbracciarla e l’ultimo fu Kevin.
“Non me lo sarei perso per niente al mondo” disse il suo migliore amico.
“Nemmeno noi” disse Chord e gli sorrise.
Amanda stava per scoppiare a piangere non si era mai sentita così bene ed accettata come quando era con loro.
“Dovete raccontarmi tutto quello che vi è successo e non intendo i film o i vari show che avete fatto ma anche la vostra vita amorosa.” disse ridendo. “Che mi dite di Ryan? Come sta?”
“Bene” rispose Naya “Sta lavorando ad un nuovo film.”
“Oh, bello.” Fece una pausa e li guardò di nuovo “Non ci credo che siete tutti qui.”
“Quasi tutti” disse Chris e ricevette una gomitata da Amber, Am cercò di non farci caso.
“Tu che ci racconti?” continuò Chris.
“Domani parto per l’Europa, passerò i prossimi mesi lì” rispose sorridendo.
“Posso vernire anche io?” una voce arrivò da dietro di lei e anche se l’aveva già riconosciuta, ebbe la conferma dalle facce sconvolte di alcune delle persone davanti a lei e capì che anche lui era lì. Notò che solo Dianna sorrideva.
Am si girò e lo vide, Cory era là, con il suo solito stupendo sorriso ed era vestito in giacca e cravatta, era stupendo come sempre.
“Hey!” le disse lui sorridendo “Congratulazioni!”
Hey? Ti presenti dal nulla, dopo quasi un anno di silenzio e mi dici solo Hey?” Amanda si trattené dal prenderlo a schiaffi.
“Noi ti aspettiamo al ristorante” disse Lea, ma Am non ci fece caso.
“Amanda” disse Cory e provò ad avvicinarsi.
“Non toccarmi!” gli urlò lei e fece un passo indietro. “Sei sparito senza  un motivo, mi hai lasciato sotto un treno. Sono stata male e sai cosa? Se ti fossi presentato uno o due mesi dopo, forse, e dico forse, ti avrei perdonato, ma ora è troppo tardi!”
“Non è tardi.” Disse Cory convinto e con tono serio “Potrei dirti mille motivi del perché mi sono comportato in quel modo ma so che nessuno sarà mai valido, quindi..” fece una pausa poi continuò “dammi un’altra possibilità, ti amo ancora Am.”
“Non so se ce la faccio Cory. Ne abbiamo passate troppe non ho più le forze di stare male per te.” Passò le sue mani fra i capelli e alzò lo sguardo al cielo.
“Dimmi che non mi ami più” le disse lui sorridendole.
Amanda lo guardò, rise nervosamente e spostò lo sguardo fissando le sedie che erano vuote da un po’.
“Vedi, non riesci nemmeno a guardarmi perché sai che mi ami ancora.” Continuò lui dolcemente.
“Cory ti prego..” disse lei guardandolo mentre lui si avvicinava ma lei fece cenno di no con la testa e andò a sedersi.
“L’amore non risolve tutto.” Disse lei mentre poggiava la schiena alla sedia.
Lui si avvicinò e si mise seduto vicino a lei e le prese le mani.
“Ma l’amore non è sempre facile” Cory la guardò dritta negli occhi. “Amanda io so che ti amo e che non ho smesso di farlo. E so che è lo stesso per te.”
“Non ti arrendi è..” disse lei ridendo mentre si asciugava le lacrime.
“No, non con te.”
Poi improvvisamente Cory si mise in ginocchio di fronte a lei e mise una mando dentro la giacca, tirò fuori una scatolina nera di velluto.
“Non è niente di speciale, ma è una promessa. Voglio stare con te e lo so che sono stato un perfetto idiota..” disse ridendo e riuscì a far sorridere anche lei
“Amanda Davis, vuoi sposarmi?”
Cory tremava dall’emozione e dall’attesa della risposta, Amanda lo guardò e per un momento si ricordò di tutto quello che avevano passato, la loro storia.
La prima volta che si erano incontrati quando Anne l’aveva mandata dietro il cinema, dopotutto era grazie a lei se li aveva conosciuti. Quando lui le aveva preso il portafoglio e continuava a risponderle ‘Potrei’ a qualsiasi cosa lei chiedeva. Poi, c’era stato lo stupido problema “David” e si era davvero odiato per quello.
Tash e Susan, le due fan pazze, non le aveva mai sopportate e poi c’era stato uno dei momenti più importanti, il discorso che gli aveva fatto alla festa in maschera, ancora si chiedeva dove avesse preso il coraggio per salire su quel palco o la forza per andare da lui e dirgli che lo amava.
E ancora un altro problema con lo script rubato e lì aveva davvero avuto paura di averlo perso, ma quando non si era più fatto sentire senza un motivo, quello l’aveva distrutto più di tutto, lei non capiva, lì aveva deciso di fare un biglietto per l’Europa e sarebbe partita a qualunque costo.
Guardò l’anello era semplice, niente di eccessivo e lui sapeva che era quello che voleva. Amanda fece un respiro e richiuse la scatolina, notò subito che lui ci rimase male.
“Non ti sto dicendo di no.” Disse lei “Cory, io ti amo e tu lo sai. Per quanto provi a dire a me stessa che non ho bisogno di te, torno sempre indietro.” Gli sorrise e posò una mano sulla sua guancia, Cory chiuse gli occhi.
“Domani parto per l’Europa, ho bisogno di pensarci.” Gli disse con tono dolce.
“Vengo con te.” Rispose subito lui, quasi pregandola.
“Cory..” gli disse semplicemente lei.
Rimasero così, l’uno di fronte l’altra per un po’ poi Amanda si alzò e lo invitò a pranzo con gli altri.
 
Arrivati da Cecconi’s , un ristorante italiano molto carino, il cameriere li portò nella sala dove c’erano già gli altri seduti, intorno ad un grande tavolo rotondo. Cory si mise seduto vicino Lea e Chord, Am prese Dianna da parte e le parlò.
“Cosa è successo?” chiese Lea a Cory ma lui le fece capire che non aveva voglia di parlarne.
“Lo hai invitato tu vero?” chiese Am a Di
“Si. Mi ha chiamato e mi ha chiesto quando era il giorno della tua laurea e io gliel’ho detto.” Rispose lei senza esitazione.
“Potevi dirmelo.”disse rimproverandola.
“Mi ha chiesto di non farlo.” Rispose di nuovo, alzando le spalle.
Amanda ritornò al tavolo e prese l’unico posto libro vicino a Tay e sua sorella.
“Stai bene?” le chiese Tay ad Am
“Non lo so.” Rispose e lo guardò.
Era davvero quello che voleva? Partire per l’Europa senza di lui e rischiare di perderlo per sempre, questa volta?
Amanda sapeva che quella decisione poteva prenderla solo lei, non Dianna o Taylor o Lea. Solo lei!
Lo guardò di nuovo, stava ridendo con Lea per qualcosa che Chord aveva detto; Am decise di alzarsi e andò verso la madre.
“Mamma, ti posso parlare?” le chiese a bassa voce.
Lily preoccupata di alzò ed entrambe uscirono dalla sala.
“Che succede tesoro?” chiese preoccupata.
Am le raccontò quello che era successo o almeno le parti importanti e le chiese cosa poteva fare.
“Amanda, non devi per forza scegliere tra i tuo sogni o l’amore. Puoi fare entrambi, soprattutto se, come è capitato a te, trovi una persona che ti seguirebbe in capo al mondo.” Le disse Lily dolcemente.
“Appunto, proprio per questo, non mi sembra giusto. Non voglio che lui rinunci alla sua carriera per me o viceversa.”
“E non farà. Entrambi potete seguire i vostri sogni senza rinunciarci, e stare comunque insieme.” continuò Lily  “Lo so che vuoi stare con lui più di qualsiasi altra cosa, quindi ora che è qui e ti ha chiesto di sposarti perché te lo vuoi far scappare? La vita è troppo corta!”
Lily le sorrise e tornò al tavolo lasciando la figlia a riflettere.
 
Al tavolo tutti iniziarono ad urlare “Discorso! Discorso!” Am sbuffò, rise e si alzò.
“Mi conoscete e sapete che non sono brava con le parole. Avevo anche scritto un discorso per oggi, però me lo sono perso.” Tutti risero “Quindi improvviserò.”
Am rimase in silenzio e li guardò tutti, uno per uno, erano lì per lei; in quel giorno in cui la vita poteva finalmente e totalmente avere un senso completo, loro erano lì.
“Siete tutti qui per me e questo significa più di qualsiasi cosa materiale io possa ricevere. Vi voglio bene e il vostro supporto in questi anni è stato importantissimo.” Am fece una pausa.
“C’è una canzone che il mio migliore amico” e indicò Darren “ha cantato, qualche anno fa, in Glee e dice la vita è troppo breve per avere preoccupazioni. Voi mi conoscete e sapere che la metà del tempo lo passo a razionalizzare ogni minimo evento della mia vita e tendo più a pensare alle parti negative che a quelle positive, e giuro che sto cercando di cambiare questo aspetto. Ma questa è una cosa che ho capito oggi, cioè che la vita è troppo breve e passa velocemente. Mi sembra ieri che sono entrata per la prima volta nella mia stanza al college e invece ora eccomi qui..” fece una pausa e guardò Cory che la stava osservando attentamente.
“Oggi mi sono laureata e pensavo di aver chiuso un’importante capitolo della mia vita, invece credo che uno più importante stia per iniziare.”
Amanda capì in quell’instante cosa doveva fare.
“Domani parto per l’Europa, poi non so cosa mi riserverà il futuro ma di una cosa sono certa.” Cercò di trattenere le lacrime dell’emozione “Non sarò sola.” E in quel momento lo guardò dritto nei suoi occhi marroni e gli fece cenno di si.
“Si non lo sarò.” Continuò “Si.” E si asciugò quelle lacrime che non era riuscita a trattenere.
In quel momento entrambi si erano dimenticati di avere più di dieci persone intorno a loro, Cory si alzò e andò diretto da lei e la baciò, davanti a tutti, non gli importava di nulla se non di loro due.
“Quindi.. mi vuoi sposare?” gli sussurrò lui.
“Potrei..” rispose Am ridendo. Cory rise con lei poi prese l’anello e glielo mise.
Tutti iniziarono ad urlare e ad applaudire, Cory e Amanda risero e si abbracciarono, lei si sentì protetta in quelle braccia forti.
In quel momento Amanda capi di aver fatto la scelta giusta e che quello era il suo sogno che si era avverato.
(A dream come true)

  
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