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Autore: La Chiave di Do    17/04/2012    3 recensioni
La giovane età non era sinonimo nel professore di empatia nei confronti dei ragazzi, sembrava che la sua gioventu' fosse dolorosamente sfumata senza lasciare traccia nell'uomo severo ed elegante che quasi ogni giorno recitava con passione i versi di Thomas o della Dickinson di fronte ad una classe che sembrava non percepire tutto quell'amore per la letteratura che cercava di trasmettere loro; forse, ipotizzavano i colleghi, era quella frustrazione ad averlo reso orgoglioso e gelido, anche se la maggior parte assicurava che era nella sua indole un certo distacco, che l'ombra che aveva negli occhi fosse parte del suo fascino.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Turner, Altri, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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*



Si sporse sulla cattedra trattenendo la cravatta sul petto col palmo per appoggiarci la cartelletta, poi la apri' e ne estrasse una pila ordinata di ventun fogli; resto' in piedi, come suo solito, e non si tolse la giacca scura mentre ne batteva il bordo sulla scrivania per allinearli.

Nella classe regnava un silenzio quasi assoluto.

Grey, visti i risultati del tuo test l'ultima cosa che ti consiglio di fare è cinguettare con la tua compagna di banco” mormoro' come suo solito il professore senza alzare lo sguardo dal primo foglio.

La ragazza tacque arrossendo di colpo in uno scusi.

Il professore alzo' il sopracciglio in uno dei rari sguardi che rivolgeva alla classe, soffocando un colpo di tosse nella mano chiusa a pugno.

Grey, hai capito o no che devi venire a prenderti il brillante risultato del tuo pomeriggio in centro?”

Qualcuno ridacchio', ma ricalo' il silenzio quando la ragazza si alzo' avvicinandosi alla cattedra, pescando il foglio dalla sua mano.

Dickinson” recito' freddamente allungando un foglio al ragazzo appena alzatosi “accettabile...”

Lo studente esulto' vedendo la D rossa troneggiare accanto alla temutissima firma del giovane insegnante, ma si rabbuio' alla sua reazione.

Ma se vuoi posso impegnarmi per abbassarla, che ne pensi?”

Mentre scornato il ragazzo tornava al suo posto quello riprendeva a chiamare i suoi compagni.

White e Dawson, che ne dite di venire qui insieme e dirmi chi delle due dettava e quale scriveva?” commento' sarcastico indicando alle due compagne due compiti ripetutamente segnati di rosso “Non che cambi il voto a nessuna delle due, pura curiosità... mi piacerebbe sapere chi delle due aveva almeno provato a studiare qualcosa!”

Un ragazzo in seconda fila rise.

Bravo Douglas, fai bene a ridere” commento' con un sorrisetto storto “Sei riuscito a prendere la tua prima sufficienza dell'anno”.

I compiti successivi furono consegnati in silenzio, con qualche raro commento sui voti migliori, assai rari a dire il vero: la giovane età non era sinonimo nel professore di empatia nei confronti dei ragazzi, sembrava che la sua gioventu' fosse dolorosamente sfumata senza lasciare traccia nell'uomo severo ed elegante che quasi ogni giorno recitava con passione i versi di Thomas o della Dickinson di fronte ad una classe che sembrava non percepire tutto quell'amore per la letteratura che cercava di trasmettere loro; forse, ipotizzavano i colleghi, era quella frustrazione ad averlo reso orgoglioso e gelido, anche se la maggior parte assicurava che era nella sua indole un certo distacco, che l'ombra che aveva negli occhi fosse parte del suo fascino. Nonostante la sua durezza, infatti, gli studenti lo rispettavano, qualche studentessa arrivava a piangere amareggiata ad un commento negativo.

Jennifer?” fece leggendo dal foglio con aria perplessa mentre una ragazzina dai capelli corti si alzava maldestramente dal suo banco rischiando di inciampare sotto gli sguardi sprezzanti dei compagni; rossa d'imbarazzo e a testa bassa si avvicino' alla cattedra “Hai scordato il cognome” disse sfoderando un raro sorriso compassionevole aggiungendolo lui stesso “Finalmente un compito decente, in questa classe!” le consegno' la sua A e la osservo' tornare silenziosamente al posto: gli era sembrato di vederle tremare le mani mentre prendeva il foglio.

Qualcuno bisbiglio' un secchiona disgustato, dal fondo della classe sibilo' un puttanella.

Non do A in cambio di prestazioni sessuali da parte delle studentesse, Adams, se è quello che intendi” fece duramente appuntando qualcosa su un foglio “Ne do a chi studia, come la tua compagna... a chi fa insinuazioni del genere, invece, regalo una visita gratuita in presidenza” allungo' la nota allo studente, che lo raggiunse sbuffando per agguantarla “Buona chiaccherata” aggiunse mentre quello lasciava la classe.

Qualche altro commento su di me o su chi studia piu' di voi o posso finire di riconsegnarvi i test?”

Silenzio assoluto, a parte un sordo singhiozzo dal banco di Jennifer.

Se ne senti il bisogno esci un momento” disse gelidamente senza guardarla, poi prese l'ultimo foglio della pila.

Wilde” lesse “E con te abbiamo finito.”

Un ragazzino magro, coi capelli fino alle spalle si alzo' silenziosamente e si appoggio' alla cattedra in attesa della consegna: a quanto pare si era dimenticato di conteggiare i punti e mettere il voto finale.

Professor Turner?” chiese timidamente in attesa.

Uh?” non alzo' lo sguardo dal foglio mentre finiva di contare.

Mi consente una domanda personale?”

Il professore rise mettendo mano alla penna rossa.

Sono eterosessuale, si” incredibilmente non si arrabbio' quando la classe scoppio' in una risata.

Veramente era un'altra, professore” continuo' Wilde “Ho sentito dire che... beh, prima di mettersi ad insegnare... voglio dire, prima dell'università...”

Ti prego Wilde, la suspence mi uccide!”

E' vero che aveva un gruppo? Intendo, faceva musica, e che componeva?”

Turner sfodero' un sorriso divertito che fece sperare che l'avesse presa bene, tranquillizzando lo studente.

Si Wilde, un gruppo, ma a differenza di te studiavo” il suo sorriso si spense, e anche quello del ragazzo “E' una F, scusa per il ritardo”.

 

*



                    La Chiave di Do
          IO NON VOLEVO. E' stato lui, con quella foto, ad ispirarmi.
          Ora torno nel mio antro. Pensavo di aggiungerci un altro capitolo o due ma me ne vergogno troppo.
          Ora potete trucidarmi, o dirmi di continuare.

   
 
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